4 agosto 2009

Urgente raccolta prodotti di prima necessità. Mezzago e Sulbiate per Pettino l'Aquila.


Un gruppo di volontari di Mezzago e Sulbiate ha deciso di andare a Pettino, l'Aquila per
essere disponibili ad aiutare e dare conforto.
In questi giorni presso i punti raccolta di Sulbiate si stanno raccogliendo generi alimentari e prodotti
per l'igene personale secondo le urgenze segnalate dalla centro smistamento di Pettino.
Di seguito l' elenco di dove potreste in paese lasciare il vostro contributo:
· BRIOSCHI LUIGI PIAZZA CASTELLO.
· LEONI MINI MARKET PIAZZA BERETTA.
· BARAGGIA PIETRO PANIFICIO VIA RESEGONE.
In questi negozi troverete l' elenco di quello che ci è stato richiesto.
I volontari partiranno il 16 Agosto e gli scatoloni con
i prodotti donati saranno ritirati il giorno 14.
Visto il periodo di ferie (molti sulbiatesi, fortuna loro, non saranno a casa!)
prego dare massima diffusione.
Fate girare l' informazione ai vostri amici
grazie.

3 agosto 2009

NO NUKE.


Ricevo e pubblico molto volentieri questo contributo di Sergio.

Virus



In questi giorni è stato approvato il decreto anticrisi, e subito dopo la sua correzione.
Come sapete c’è dentro di tutto! E sono moltissime le cose criticabili.
In particolare ci sono le norme per l’autorizzazione alla costruzione delle tanto televisivamente sbandierate centrali nucleari.
Io penso che sia una scelta scellerata. In poche righe non è possibile approfondire le ragioni, in seguito alcuni punti:
1- Il costo (l’impianto finlandese, il primo della 3a generazione avanzata, sta costando almeno 3 volte quanto previsto)
2- Una tecnologia estremamente complessa sia per la produzione dell’energia sia per l’arricchimento del combustibile.
3- La scelta degli impianti della "3a generazione avanzata" che a parte dettagli non differiscono dalla "2a generazione" in attesa (da 50 anni) della mai realizzata fusione nucleare.
4- L’utilizzo dell’uranio che è ancora meno disponibile del petrolio e che comunque l’Italia non ha.
5- La necessità di avere a disposizione enormi quantitativi di acqua per generare energia.
6- Un ciclo termodinamico meno efficiente rispetto ai combustibili fossili.
7- La produzione di scorie di Plutonio (o si fanno bombe atomiche o si aspettano 24000 anni per il suo dimezzamento)
8- Il problema del confinamento in "eterno" delle scorie. E il loro trasporto per l’Europa per il loro trattamento.
9- La loro insicurezza dimostrata recentemente anche nelle centrali occidentali sul Rodano (perdite di sostanze radioattive).
10-Non si sa come demolire i vecchi impianti di produzione d’energia e bonificare le aree
11-…
12-…
La lista sarebbe lunghissima, ma se l’Italia facesse questa scelta vorrebbe dire che non potrebbe dedicarsi ad investire/produrre energie differenti e più democratiche. Democratiche perché diffuse, semplici, e che non necessitano controlli degli impianti di tipo militare. Lo stesso tipo di energia che il mondo (nei suoi massimi rappresentanti) considera essere la vera opportunità per l'uscita dalla crisi economico-finanziaria.
Legambiente, che tutti conoscete e della quale fanno parte, anche in organi decisionali molti esponenti del PD, per sensibilizzare sulla questione ha lanciato le campagna "NO NUKE".
Vi prego di visitare la pagina e di dedicargli un po' di tempo (Caparezza a parte): http://www.legambiente.eu/documenti/2008/1006_nucleare/index.php
L’invito a prendere visione sta nel fatto che Legambiente chiede agli enti locali di dichiarare il proprio territorio "denuclearizzato" per dare un segno dalla periferia che si ritiene questa scelta scellerata. Là sono scaricabili anche dei documenti per approfondire l’argomento.
Io non oso sperare di veder dichiarato "Subiate territorio denuclearizzato" ma ci sarebbe sufficiente coraggio, o opportunità politica, di pensare di discutere l’argomento in consiglio comunale?
Saluti a tutti e buone vacanze.
Sergio Brioschi

31 luglio 2009

Contatti


Teorema...la quadratura del Circolo. Blog di Sulbiate.
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Circolo del Partito Democratico di Sulbiate






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UN ITALIA PIU' POVERA


Il Rapporto Istat sulla povertà nel 2008 conferma la difficoltà oggettiva delle condizioni economiche delle famiglie italiane. Al Sud il triste primato di poveri su scala nazionale


Il numero dei poveri in Italia è aumentato. Questa è la conclusione del Rapporto 2008 dell'Istat sulla povertà presentato oggi. Sono 8.078.000 i poveri pari al 13,6% della popolazione nazionale. Le famiglie invece che vivono in uno stato di povertà sono 2.737.00 pari al 11,3% del dato nazionale. La cosiddetta soglia di povertà è calcolata su un nucleo familiare di due componenti ed è pari a 999,67 euro di spesa media mensile per persona nel 2008. Vivono in povertà assoluta, condizione in cui le persone non possono conseguire uno standard di vita minimamente accettabile, 2 milioni e 800mila persone pari al 4,9% della popolazione e 1.126 mila nuclei familiari (4,6%).Ma sebbene i dati possano sembrare molto allarmanti, in base all'analisi comparata con gli anni precedenti, nel rapporto dell'Istat si legge che l'aumento del numero dei poveri “non è statisticamente rilevante”. Ciononostante, i dati relativi al 2007 riportavano segnali leggermente più incoraggianti: allora i poveri erano circa 2 milioni e mezzo pari al 4,1% della popolazione.Il dato maggiormente preoccupante è l'incidenza geografica che attesta al Sud il triste primato della povertà: il 23,8% delle famiglie italiane. Nel Mezzogiorno l'incidenza di povertà relativa è quasi cinque volte superiore a quella del resto del Paese. La percentuale della povertà assoluta è passata dal 5,8% al 7,9% contro il 2,9% del Centro e il 3,2% del Nord. “La condizione di povertà assoluta – si legge nel rapporto - peggiora tra le famiglie di quattro componenti, in particolare coppie con due figli, soprattutto se minori; tra le famiglie con a capo una persona con licenza media inferiore, con meno di 45 anni o con a capo un lavoratore autonomo. L'incidenza aumenta anche tra le famiglie con almeno un componente alla ricerca di occupazione, mentre un leggero miglioramento si osserva solo tra le famiglie dove si associa la presenza di componenti occupati e di ritirati dal lavoro”.“I dati dell’Istat sulla povertà confermano che non è più rinviabile una riforma del welfare per introdurre anche in Italia il reddito di solidarietà attiva”. Lo ha dichiarato Livia Turco, capogruppo Pd in commissione Affari sociali della Camera. “Il nostro – ha concluso la Turco – è l’unico paese, insieme a Grecia e Ungheria, che non ha questo importante strumento di aiuto per chi versa in condizioni di povertà estrema. Per questo ho presentato una proposta di legge. Anche in Italia dobbiamo varare misure importanti per contrastare la povertà come hanno fatto gli altri paesi europei. L’attuale momento di crisi non fa altro che rendere ancora più urgente un intervento su questa materia”. A.Dra

30 luglio 2009

Operazione verità.


La 14esima ai pensionati? Merito del governo Prodi
E’ in pagamento in questi giorni la quattordicesima mensilità erogata annualmente ai pensionati che percepiscono un assegno mensile fino a circa 700 euro. Si tratta di 3 milioni e 426.000 persone che percepiranno un importo medio di 380 euro una tantum per un onere complessivo di 1 miliardo 305 milioni di euro. Questo risultato è il frutto del protocollo del 2007, voluto dal governo Prodi.

LA VIGNETTA DEL MESE.


Quale spazzatura, quale disgusto, quale miseria. Aveva ragione la moglie dicendo «Aiutatelo, è ammalato». E lui ora non nega lo squallore, ma lo indica come capacità, come virtù… Afferma: «Gli italiani mi vogliono così».
Lettera di don Angelo Gornati all’ Avvenire

29 luglio 2009

Supermercato Montecitorio

Sconti, offerte e promozioni per un'istituzione che per il governo è priva di valore e contenuti. Ma a tutto c'è un limite.

Grandi promozioni e offerte sono da oggi disponibili nel più grande supermercato italiano: il Parlamento. Tale è il ruolo che l'attuale governo attribuisce ad una delle istituzioni cardine su cui si basa la nostra Repubblica. E visto che i costi di gestione, luce affitto e pulizia costano troppo, forse in tempi di crisi come questi, sarebbe il caso di ridurre non solo il numero dei parlamentari ma, soprattutto, il numero delle voci discordanti.Ma la crisi poi c'è o no? Per Berlusconi la crisi economica è come l'uso delle targhe alterne: un giorno c'è e quindi circolano solo le targhe dispari, il giorno dopo non c'è e circolano solo le pari. Il mercoledì si cura con l'ottimismo, il giovedì con un decreto improvvisato, perché andrà sicuramente modificato. Al banco salumi, si trova il re incontrastato dei tagli alla cultura, il Ministro Bondi. In offerta si trova il culatello. Visto che Zibello (PR) potrebbe essere un sito per gli impianti nucleari non vi dovreste preoccupare se la prossima volta potreste avere una confezione in amianto e la carne fluorescente. E poi chissenefrega! Per la metà degli italiani – sondaggio vero e non quelli di Berlusconi – il culatello è il sedere di un bimbo o il lato B di una bella ragazza. Davvero una questione di cul...tura.Direttore del supermercato è il ministro Brunetta che incoraggia i dipendenti minacciandoli di licenziamento se colti in flagrante fannullismo. Nel reparto Nord, Calderoli chiede soldi. Nel reparto Sud, Miccichè ne chiede di più. Alla cassa, fila unica, Tremonti contabilizza tutto. “Mi scusi lei è proprietario di una villa mono o bi-familiare? Sì? Bene allora le ricordo la nostra super promozione allargati e stai più comodo con il nostro piano-case. Ah lei è abruzzese? Vive in una tenda? Mi dispiace, nessuno sconto”.Berlusconi, come è noto non si presenta mai nel Supermercato Montecitorio né nella sede distaccata Madama. Lui preferisce scandire bene le promozioni come un ottimo speaker: “Ora serviamo la fiducia numero 22. Vi ricordiamo che con la carta Grazioli, avrete in omaggio un visita nelle tombe fenicie e una tartarughina portafortuna. Nel reparto giocattoli troverete la nuova tenda beduina di Gheddafi e l'imperdibile “Presidente al G8” che riesce ad urlare “Mr. Obama, Mr. Obama”. Ding. Ora serviamo la fiducia numero 23!”.Un Parlamento completamente svuotato del ruolo e delle competenze. Fini non sa più come dire basta al ricorso alla decretazione e alla convalida con la fiducia. Schifani, che soffre molto il paragone con il Presidente della Camera, preferisce non mettersi contro Silvio. Questione di personalità. E “nessuno” provasse a paragonare i voti di fiducia con il passato governo Prodi davvero fin troppo bistrattato. Due anni fa la maggioranza era costretta al voto bloccato per ragioni di numeri limitati, oggi la maggioranza è una massa indefinita preposta all'avallo delle decisioni del governo a prescindere dal fatto del numero dei deputati e dei senatori. Però, ammetto, di aver esagerato con quel “nessuno”: c'è sempre il Giornale di famiglia.E così anche il Polemista è entrato nel favoloso mondo del populismo alla Di Pietro. Dopo l'ultimo suo intervento in Aula mi sono sempre più convinto che il discorso, scandito dall'immancabile iper-correttismo di dizione, fosse stato scritto da Beppe Grillo. Anche gli stessi tempi della battuta erano perfetti. E poi ci sarebbe da menzionare anche il Pd che...Il Polemista

Presentate a Canonica Triuggio le Mozioni congressuali.

Canonica Triuggio, 27 lugl. – In occasione della Festa dell’Unità organizzata dal Circolo di Canonica Triuggio anche per Monza e Brianza inizia il percorso pre-congressuale fatto di confronti pubblici, dibattiti, ed approfondimenti.L’incontro si è tenuto presso la zona conferenze della manifestazione con una buona partecipazione di pubblico.
Relatori delle mozioni sono stati i democratici: Arrigoni per Franceschini, Brambilla per Bersani, Civati per Marino.
Si muovono i primi passi verso un congresso vero, impegnativo, difficile e delicato, che dovrà in primo luogo definire in modo chiaro ed incontestabile, identità, linea politica e direzione del nostro partito.
A breve tutti i coordinatori di circolo riceveranno dal provinciale le principali indicazioni per l’organizzazione dell’evento a livello locale.

28 luglio 2009

Un'altra pagina nera


Passa alla camera il dl anticrisi. Franceschini: "La recessione è colpa anche di questo governo incapace".

Disco verde della Camera al dl anticrisi, dopo l’imposizione del voto di fiducia e del maxiemendamento. Frettoloso e confuso il lavoro del governo, che cede alle pressioni dell’opposizione e perde per strada pezzi del suo provvedimento. È di ieri, infatti, l’annuncio del ministro Giulio Tremonti che promette agli abruzzesi una posticipazione dei pagamenti. Verba volant e toccherà vedere se il governo manterrà fede all’impegno o se si tratti solo dell’ultima promessa mancata. Dario Franceschini, durante il suo intervento alla Camera sottolinea che "Il PD sarà in Commissione e vigilerà affinché il governo rispetti la parola data". Ennesima pagina nera di un parlamento brutalizzato. Per il segretario del PD il voto di oggi è "un'altra pagina nera di questo Parlamento, ormai brutalizzato dal governo. Il copione e' sempre lo stesso: il consiglio dei ministri approva in bianco un decreto, che poi viene pubblicato dopo 6-7 giorni; poi alla Camera comincia la discussione ma si sa già che arriverà un maxiemendamento che umilia l'opposizione e il lavoro delle commissioni. Nella fretta nel maxi-emendamenti ci si mette tutto e il contrario di tutto, come per la regolarizzazione delle badanti o per la norma vergognosa sulla restituzione delle tasse dei terremotati aquilani''.Un governo incapace di affrontare la crisi. Franceschini dedica gran parte del suo discorso alla crisi economica: "Come ha detto bene Bersani (ndr. nel suo intervento alla Camera del 24 luglio) il governo ha avuto una gestione surreale della crisi. Prima l'avete negata, poi avete detto che è alle nostre spalle, poi che tutto ècome prima anzi meglio di prima fino alla vergogna di trasformarla in un fatto psicologico. Un'affermazione che è un insulto in faccia a chi vive nella paura di perdere il posto di lavoro, in faccia a chi sente sulla pelle quanto è dura la crisi. La verità è che l'Italia è in recessione. All'origine c'è la crisi globale ma anche la vostra incapacità di affrontarla dall'inizio. C'è la verità degli annunci e delle promesse televisive e poi la verità degli atti parlamentari ma il giudizio è negli atti parlamentari che sono pieni di misure promesse, negate, rilanciate".Effetto Berlusconi. In maniera impietosa il segretario PD elenca al governo i "successi" raggiunti finora: "Ecco il vostro primo anno di governo – commenta ironico - cala il Pil, calano le entrate fiscali, cala la produzione, calano i prestiti alle Pmi, calano i consumi, cala la crescita del potere d'acquisto dei salari, calano gli invetsimenti pubblici. Ma c'è anche qualcosa che cresce: il debito, la spesa pubblica, la pressione fiscale, ladisoccupazione. Non sono numeri dell'opposizione, ma di Bankitalia".Tagliati fuori. Dopo oltre un anno di tagli al Sud e dirottamento dei fondi Fas, il governo si rende conto che forse così facendo si è cresciuto la serpe in seno e annuncia imponenti piani di finanziamento, ma Franceschni replica: "Per il meridione non c'è nulla e ora cercate di coprire con annunci dopo un anno in cui avete usato i Fas per coprire di tutto, vi accorgete solo ora del Sud perché vi minacciano di fare un partito in casa". Evasori premiati. Dulcis in fundo, il segretario dei democratici si scaglia contro la norma che permette agli evasori che abbiano portato all’estero i propri capitale, di farli rientrare pagando un minuscola multa-condono: "Anziché combattere l'evasione fiscale – ha accusato Franceschini - sbattete il condono in faccia a chi ha rispettato le regole e la legge. Fate un condono senza chiamarlo per nome. Un condono anonimo che preclude ogni accertamento fiscale è un lavaggio di denaro di cui non si vuole conoscere la provenienza".

ADOTTIAMO I BULLI.


Però mica male come proposta!

Virus



La "ricetta" di Nichi Vendola:
"Punire i bulli? No, adottiamoli"

La proposta: "Inseriamo gli studenti violenti in progetti di volontariato: un mese per chi è sospeso per un giorno"

Nichi Vendola
BARI - Va controcorrente Nichi Vendola. A dispetto di chi vorrebbe punizioni esemplari e abbassamento della soglia della punibilità, il presidente della Regione Puglia, tende una mano ai ragazzi violenti, soprattutto se studenti. E propone una cosa che forse farà arricciare il naso a molti: "Adottiamo i bulli, smontiamo il bullone che tiene in piedi questo stile comportamentale e adottiamo la persona che ci sta lanciando in varie forme, molto sgradevoli e fastidiose, un sos". In pratica, niente mano pesante, ma una modalità di comprensione del disagio che il bullismo porta con sé e nasconde.

IL PROGETTO - Il bullo "è una persona incapace di costruire rapporti corretti, ordinati, armonici, responsabili e maturi. Allora noi sperimentiamo la formula che prevede come sanzione non l’allontanamento da scuola ma l’inclusione in un percorso di volontariato". Vendola ha aggiunto che il progetto punta a coinvolgere i ragazzi tra i 14 e i 18, e purtroppo resta scoperta la fascia delle elementari e quelle delle materne, dove si registrano alcuni casi.

LE RISORSE - "Lo facciamo con le risorse scarse di cui godiamo, e in un panorama culturale sconfortante in cui di bullismo si parla solo una volta all’anno, con toni sensazionalistici solo per fare un dibattito che non approda da nessuna parte". "C’è una disattenzione sul mondo della scuola - ha aggiunto - e delle sue criticità, che è un po' il segno della decadenza nel nostro Paese". Secondo il progetto verrà stabilita una proporzione tra giorni di sospensione e quelli di volontariato: a un giorno di sospensione corrisponde un mese di volontariato; a tre giorni, due mesi di volontariato e a 15 giorni di sospensione sei mesi di attività nel sociale

FESTA A CANONICA - TRIUGGIO


Triuggio, dal 25 luglio al 2 agosto, Festa dell'Unità presso gli spazi della Cooperativa Canonica.
Tutte le sere servizio BAR e RISTORANTE.
Tutti i CONCERTI sono GRATUITI.
Martedì 28 luglio: FORUM dei CIRCOLI del PD di MONZA e BRIANZA.

27 luglio 2009

Nostalgia del futuro. La Sinistra ed il PD da oggi in poi.


In preparazione al prossimo congresso mi sembra una buona lettura.
Per conoscere direttamente il pensiero politico di Pippo Civati responsabile della campagna elettorare del candidato alla segreteria del Pd. sen. Marino.

Il Partito democratico non è partito e finora non è nemmeno stato molto democratico. Giuseppe Civati lo dice con chiarezza, indicando le ragioni delle difficoltà incontrate dal progetto che avrebbe dovuto cambiare la politica e il Paese, e che si ritrova alle prese con i suoi limiti, numerosi come le potenzialità che non ha ancora espresso. Alla ricerca di un profilo e di un metodo, prima ancora che di un’identità, il partito che l’autore immagina è qualcosa di rivoluzionario per la politica italiana perché parte dai cittadini, dalle nuove modalità di comunicazione e aggregazione sociale e, soprattutto, dalle domande della contemporaneità. Il lavoro, la società multietnica, l’ambiente, la laicità e la riforma della politica sono i temi di una nuova proposta che ha il sapore antico della passione e la freschezza di chi ha iniziato a far politica con l’Ulivo e con Berlusconi. E ha tutta la vita davanti: proprio come il pd.

Giuseppe “Pippo” Civati è uno dei volti nuovi del PD. Monzese, classe ‘75, laureato in Filosofia appartiene alla scuola di quelli che nella creatura veltroniana ci hanno creduto - e ci credono - davvero. E che un pò come tutti gli amanti delusi, non ha mai risparmiato critiche - peraltro, direi tutte sensate - alla direzione del partito. Leggete per esempio il suo discorso al Lingotto di Torino.

Che cosa troviamo in Nostalgia del Futuro? Una resoconto impietoso di tutti gli errori del Partito Democratico dalla nascita in poi, qualche suggerimento al PD per sfondare al nord, fino al passaggio, critico, dal “si può fare” al “fare qualcosa”, non proprio un punto da nulla.

In particolare Civati affronta un punto che a mio modo di vedere è centrale: ovvero, cito testualmente “l’aver costruito la retorica del nuovo, senza accompagnarla con le novità”, uno dei drammi esistenziali del PD. Forse è impossibile sintetizzare meglio che cosa sia diventato il Partito Democratico che in quelle dodici parole virgolettate qui sopra. Leggetelo, merita: e vedremo che futuro arriverà.