29 giugno 2010

Comunicato stampa dalla sede provinciale

La Provincia di Monza compie un anno. Per PD centrodestra deve fare di più
Poche iniziative concrete su lavoro e welfare. Ponti: “Brianzoli in difficoltà aspettano ancora il milione di euro varato all’unanimità dal Consiglio provinciale nel dicembre scorso”

Monza, 28 giugno 2010 – “Si può fare di più”. Con questo slogan il PD ha brindato oggi al primo anniversario della nuova Provincia di Monza e Brianza, che cade il 30 giugno prossimo a un anno dall’insediamento del primo Consiglio provinciale, sollevando però critiche all’amministrazione di centrodestra.

“La nuova Provincia deve fare la differenza su lavoro e welfare – ha detto Gigi Ponti, capogruppo PD in una conferenza stampa oggi a Monza – utilizzando le risorse di cui dispone per sostenere lavoratori e famiglie colpite dalla crisi. Fino ad oggi non l’ha fatto e attendiamo ancora che la giunta Allevi finanzi il Fondo anticrisi con il milione di euro chiesto all’unanimità dal Consiglio provinciale nel dicembre scorso. Il PD vuole una provincia utile”.

A partire da stasera a Vimercate e nei prossimi due giorni il Partito Democratico, che per l’occasione ha prodotto un volantone per rilanciare le proprie richieste e sottolineare i pochi risultati del centrodestra, incontrerà i cittadini in una decina di comuni brianzoli.

“Chiediamo una provincia più di sostanza e meno di apparenza – ha aggiunto Ponti: va bene la presenza del presidente Allevi sui tetti con gli operai ma bisogna intraprendere iniziative di più ampio respiro. Noi siamo disponibili a sostenerle, come dimostrano le nostre proposte e le richieste sostenute insieme alla maggioranza, come appunto l’istituzione del fondo anticrisi da un milione di euro o la difesa del GP di Monza o l’ingresso della Provincia nel consorzio per il recupero della Villa Reale di Monza”.

Per Ponti anche il centrodestra al governo del Paese latita: “Aspettiamo ancora i decreti attuativi per l’istituzione della Prefettura promessi dal ministro Maroni per l’inizio di giugno, l’Inail, il potenziamento delle forze dell’ordine e della Guardia di finanza”.

Per il vicepresidente del Consiglio provinciale Vittorio Pozzati (PD) il primo anno del nuovo ente ha prodotto “scarsi risultati. Difficile fare di più con questa giunta – ha detto – e anche la maggioranza ha dimostrato di essere più capace a perdere tempo con ordini del giorno inutili, come quello a difesa degli esuli cubani, che con provvedimenti capaci di cambiare in meglio la vita dei brianzoli. Mancano ancora la pianificazione territoriale e ambientale”.

Critico anche il presidente della Commissione bilancio e controllo Domenico Guerriero (PD): “Lo stesso colore politico delle amministrazioni provinciali di Milano e Monza non produce risultati: sono ancora in forse infatti i 7,5 milioni di euro che Palazzo Isimbardi deve alla nuova provincia e il trasferimento di personale necessario al nostro ente”.

L’Ufficio stampa

28 giugno 2010

Firme per il Referendum Acqua



I CANTIERI DELLA DISCORDIA.


Terminati i cantieri di Via Madre laura e di Via Don Mandelli la viabilità torna alla normalità.

Recentemente due cantieri stradali di via Madre Laura e di via Don Mandelli sono stati oggetto di pesanti attacchi della minoranza che comprensibilmente appena può non perde l’occasione di creare difficoltà alla nostra Amministrazione.
Ora che i cantieri sono terminati, la viabilità è tornata regolare, e l’enfasi con sui sono stati pesantemente criticati ci sembra sopita, il Partito Democratico di Sulbiate interviene per alcune precisazioni.

Rispetto alla data di delibera i lavori sono iniziati in ritardo a causa del cattivo tempo, variabile rispetto alla quale qualsiasi buon amministratore non può nulla, sempre che non si prenda per buon il famoso detto: “piove governo ladro!” Se non si fosse scelto di procedere contemporaneamente il disagio per i cittadini sarebbe stato di molto superiore, perché la deviazione delle autolinee pubbliche avrebbe richiesto indicativamente un tempo pari a due mesi. Inoltre è inimmaginabile che interventi di questo tipo, in tutti i comuni, possano essere eseguiti contemporaneamente nel mese di Agosto. Le imprese e gli operatori, purtroppo non sono dotati del dono dell’ubiquità.

Inoltre non conoscendo esattamente la data di inizio esecuzione opere, perché le imprese pur pianificando gli interventi non sono in grado di indicare il giorno preciso, è del tutto aleatorio richiedere un preventivo preavviso di 7 gg da anticipare alla cittadinanza. Preavviso in ogni modo impossibile quando gli interventi hanno la caratteristica della estrema urgenza e necessità.

Anche il danno arrecato ai commercianti, non essendo i due tratti di strada forniti di parcheggi, ci sembra sia stata una denuncia eccessiva. Il traffico pedonale non è stato in alcun modo interrotto ma protetto e garantito da un percorso riservato. Forse ha provocato irritazione il dover sospendere per circa 10/15 gg per alcuni cittadini abitudini quotidiane. Certo si può chiedere scusa, ma anche auspicare da parte dei residenti una maggior tolleranza, pazienza e comprensione. Immaginare per questo motivo di essere esenti da critiche è troppo, ma oggettivamente non ravvisiamo che il disagio provocato sia stato così insostenibile e gravemente lesivo.

Il percorso alternativo da noi cronometrato procurava un impegno di tempo non superiore a due minuti per raggiungere dalle interruzioni tutti i punti desiderati. Il tempo di bere una tazza di caffè o di doversi fermare ad un semaforo rosso!

E’ vero la segnaletica non è stata precisa ed adeguata alla situazione, specialmente per chi arrivava a Sulbiate senza conoscere il paese, quindi in difficoltà nella ricerca di facili percorsi alternativi. Da questo punto di vista si sono manifestate delle inefficienze, e per il futuro sarebbe auspicabile una maggior precisione. Non è corretto, però, imputare colpe agli uffici tecnici comunali per omesse adeguate segnalazioni. I responsabili del servizio hanno fatto tutto quello che hanno potuto, con le risorse e i mezzi a loro disposizione (purtroppo pochi!!!) consentendo di risolvere problemi che altrimenti ancora oggi attenderebbero una soluzione. Per le condizioni in cui devono operare non si può che esprimere parole di ringraziamento.

Infine una breve riflessione: ridurre i mezzi che transitano per il paese non ci sembra una prospettiva priva di interesse per il bene e la qualità della vita dei nostri concittadini. L’idea di riservare il passaggio ai soli residenti, terminata la sistemazione della viabilità, è obiettivo che merita di essere realizzato. L’indirizzo politico, da noi sostenuto, è fare di Sulbiate un paese a misura di pedoni e biciclette limitando e allontanando dal centro l’inquinante, rumoroso, e pericoloso traffico automobilistico.

26 giugno 2010

Pd Info - 25 giugno 2010

Cari Circoli,

questa settimana si è conclusa all’insegna della vicenda Expo 2015. Lucio Stanca, infatti, si è dimesso da Amministratore Delegato dell’evento dopo 14 mesi di polemiche sul suo doppio incarico (è anche Deputato) e sul relativo doppio stipendio. Molte volte è stato chiesto a Stanca di optare per l’impegnativo compito di preparare l’appuntamento del 2015, eppure le dimissioni sono state da Expo: quindi prima Stanca ha condiviso tutte le decisioni del Cda, senza mai contestare alcunché, e poi si è dimesso davanti alle forti perplessità su di un “business plan” tutto da rivedere in tempi di crisi. L’Expo pare quindi più terra di conquista che ambito di lavoro amministrativo e politico.
L’ormai ex Amministratore Delegato restituirà i 14 mesi di stipendio presi senza aver prodotto il benché minimo risultato, come ha chiesto Filippo Penati? Si assumerà la responsabilità del fallimento del centrodestra davanti alle questioni della proprietà delle aree o delle metropolitane 4 e 5 che non saranno pronte per il 2015? Temiamo che non farà né l’una né l’altra cosa. Questa vicenda rappresenta simbolicamente, ci pare, il “modo” con cui Pdl e Lega governano a Roma, un modo di cui altro esempio eclatante è la nomina di un ulteriore ministro con deleghe al Federalismo, il quale compie il proprio primo atto istituzionale avvalendosi del legittimo impedimento per il processo che lo coinvolge.

Intanto in Regione Lombardia Pdl e Lega pensano che il vero problema del nord siano i venditori ambulanti. La maggioranza ha infatti votato la mozione illustrata da Renzo Bossi per aumentare la burocrazia a carico di un settore che proprio in tempi di crisi sta cercando di rimanere a galla, composto per la stragrande maggioranza da società unipersonali che mantengono questo status per tutto il tempo della loro attività. Eppure si tratta di una categoria fatta dei tanti commercianti che troviamo nei nostri mercati nei rioni, nei piccoli paesi, nelle piazze, e forse occorre dire che non è questa la risposta che si aspettano i cittadini davanti alla crisi, alle sempre più vuote promesse di autonomia e federalismo, a una Finanziaria che pesa e peserà sulle spalle dei soliti.

E’ anche per questo che il Pd ha partecipato con convinzione, oggi, alla manifestazione organizzata dalla Cgil a Milano cui è stato presente, con un gesto che segna la forte attenzione del Pd verso la questione settentrionale, il segretario Bersani: la crisi c’è, è pesante, è stata negata dalla destra fin che ha potuto salvo poi preparare una Manovra che non tocca un centesimo nelle tasche dei ricchi mentre scarica tutto addosso ai lavoratori, alle famiglie, ai pensionati, ai Comuni, alle Regioni. Ci sembra che sia necessario dirlo con forza ed è per questo che siamo scesi in piazza a fianco di chi lavora ed è stanco di promesse non mantenute.
Certo occorre proporre, dire cosa si vuole fare: il Pd lo sta dicendo, come vi abbiamo scritto nelle scorse settimane. Le nostre proposte sono pubblicate nei nostri siti, sono concrete e alternative a quelle che il Governo ha messo in campo. Adesso è necessario che tutti noi, in ogni Circolo, lo si dica a voce alta. Perché la misura, francamente, è colma.

Con amicizia,

Maurizio Martina
Segretario regionale Partito Democratico lombardo

Roberto Rampi
Responsabile Organizzazione PD Lombardo

24 giugno 2010

PEDEMONTANA SMASCHERATA

Ancora una volta ci hanno preso per il naso!

Il cambio del progetto della pedemontana, che ha visto sparire il tratto in galleria in prossimità del paese, era stato giustificato come una imposizione tecnica delle ferrovie.
ORA SCOPRIAMO CHE E' UNA BALLA!
Infatti all'ultimo incontro con i rappresentanti del territorio con tema la Pedemontana era finalmnete presente anche un tecnico delle ferrovie.
Il rappresentante delle ferrovie ha ufficialmente smentito l'imposizione dei livelli al progetto della pedemontana.
Cade tutto il castello di menzogne con cui era giustificato il progetto della pedemontana.
Perciò, se la motivazione del cambiamento del progetto non è tecnica, ragionevolmente non può essere che politico-economica.

SIAMO STUFI

Cittadini, è il momento buono di far sentire ancora più forte la vostra voce, facendo pressione ai personaggi al potere in provincia, in regione al governo.
Tutti i partiti facciano la loro parte, anche quelli che dichiarano di avere un progetto per il territorio, anche quelli che sbandierano un federalismo parolaio.
Facendo un po' tremare qualche cadreghino i politici diventeranno sensibili anche alle nostre giuste richieste.

Comitato Osservatorio Ambientale Pedemontana

23 giugno 2010

Facciamolo sapere in giro!

Si erano inventati un emendamento proprio carino.

Zitti zitti, nel disegno di legge sulle intercettazioni avevano infilato
l'emendamento 1707, quello che introduceva il termine di "Violenza
sessuale di lieve entità" nei confronti di minori.

Firmatari, alcuni senatori di Pdl e Lega che proponevano l'abolizione
dell'obbligo di arresto in flagranza nei casi di violenza sessuale nei
confronti di minori, se - appunto - di "minore entità".

Senza peraltro specificare come si svolgesse, in pratica, una violenza sessuale "di lieve entità" nei confronti di un bambino.

Dopo la denuncia del Partito Democratico, nel Centrodestra c'è stato il fuggi-fuggi, il "ma non lo sapevo", il "non avevo capito", il "non pensavo che fosse proprio così" uniti all'inevitabile berlusconiano "ci avete frainteso".

Poi, un deputato del Pd ha scoperto i firmatari dell'emendamento 1707.

Annotateli bene:

sen. Maurizio Gasparri (Pdl)
sen. Federico Bricolo (Lega Nord Padania)
sen. Gaetano Quagliariello (Pdl)
sen. Roberto Centaro (Pdl)
sen. Filippo Berselli (Pdl)
sen. Sandro Mazzatorta (Lega Nord Padania)
sen. Sergio Divina (Lega Nord Padania)

Per la cronaca:

- il sen. Bricolo era colui che proponeva il "carcere per
chi rimuove un crocifisso da un edificio pubblico" (ma non per chi
palpeggia una bambina);

- il sen. Berselli è colui che ha dichiarato "di essere stato iniziato al
sesso da una prostituta" (e da qui si capisce molto...);

- il sen. Mazzatorta ha cercato di introdurre nel nostro ordinamento vari "emendamenti per impedire i matrimoni misti";

- mentre il sen. Divina è divenuto celebre per aver pubblicamente detto che "i trentini sono come cani ringhiosi e che capiscono solo la logica del bastone" (citazione di una frase di Mussolini).

PDL DI SULBIATE: SUPERFICIALI, DISTRATTI, O PIU’ SEMPLICEMENTE FRUSTRATI?

PDL DI SULBIATE:
SUPERFICIALI, DISTRATTI, O PIU’ PIU’ SEMPLICEMENTE FRUSTRATI?

LA RISPOSTA al documento del PDL : “A SULBIATE METODI STALINIANI”

Cari Sulbiatesi gli amici del il PDL, accusano il PD di intolleranza verso il pensiero altrui, se espresso in forma anonima, e di incoerenza di alcune nostre dichiarazioni.

Sono accuse false, e indimostrabili dettate probabilmente da un comprensibile senso di frustrazione di chi ha perso molti voti nelle ultime amministrative e siede tra i banchi della minoranza, in un territorio come quello della Brianza, purtroppo prevalentemente amministrato dalla destra.

La prima accusa (intolleranza verso l’anonimato) è già stata ben spiegata dal nostro documento appeso più di una settima fa in bacheca. Forse per distrazione o per mancanza di tempo il PDL non lo conosce. Non abbiamo da aggiungere altro. Criticare la scelta dell’anonimato non significa essere intolleranti. Perché i contributi che favorisco ed arricchiscono il confronto ed il dibattito politico, anche se anonimi, ci interessano. Dispiace solo non potersi confrontare, da persona a persona, con gli autori di questi pensieri.

Per quanto riguarda l’accusa di incoerenza, invece, il ragionamento è semplice anche se un po’ più articolato, e chiediamo gentilmente al PDL maggior attenzione e minor superficialità nell’esprimere giudizi affrettati. Confidiamo di chiarire una volta per tutte la questione.

La Lista civica Si Sulbiate Insieme è Lista civica di programma. Nel suo Logo non vi sono simboli di partito. La nostra lista Civica non è una lista di centrosinistra. E’ lista civica senza altri aggettivi. Forse grazie a noi semplicemente più orientata al centro sinistra ma niente di più.

Il Partito Democratico, ha contribuito alla scrittura e condiviso con il Sindaco Stucchi il programma vincente alle ultime elezioni. Programma che ha convinto, a quanto pare, analizzando i risultati delle ultime amministrative, anche molti “infedeli” elettori di PDL e LEGA.
So che la cosa non può fare piacere a chi immagina di poter vincere le elezioni esclusivamente con la forza di un simbolo o solo esibendo nello stesso a caratteri cubitali il nome del “padrone”.
E’ andata così; che se ne facciano una ragione!
Le elezioni non si vincono a tavolino, ma con idee, progetti, programma, e persone credibili capaci di realizzarli. A Sulbiate gli elettori gli elettori del PDL lo hanno ben compreso, e con maturità politica superiore alla media di quella di buona parte della Brianza non li hanno votati. Hanno preferito noi, o meglio, la lista Civica che anche il Pd ha deciso pubblicamente di sostenere!

Una lista Civica che correttamente è fatta di persone non di partiti.
Solo cinque di queste persone, tre consiglieri e due assessori, sono nostra diretta espressione politica. Sono state scelte e proposte da noi, per competenza, capacità, passione.
La nostra presenza in questa lista quindi non è d’apparenza ma di sostanza. Il nostro impegno insieme al sindaco Stucchi ed alle altre persone che fanno parte della squadra, è di sostenere, difendere, e contribuire a realizzare il Programma condiviso per il quale ci siamo impegnati. Essendo Lista Civica è necessariamente plurale. Sono presenti nel suo interno sensibilità politiche profondamente diverse. Assicuriamo che, se la cosa può far piacere al PDL , alcune, anche con ruoli importanti, sono certamente molto vicine al centrodestra. Per il bene di Sulbiate siamo talmente tolleranti da riuscire a collaborare anche con loro.

E’ per questa lapalissiana ragione che i comunicati, gli articoli, firmati Lista Si non possono sempre esprimere e rappresentare il pensiero politico del Partito Democratico.
Spesso sono frutto di confronto, mediazione, sintesi dei diversi contributi.
Se necessario immaginiamo siano approvati democraticamente a maggioranza.
Vi informiamo che le cinque persone proposte dal Pd non sono la maggioranza della Lista Si.

Onorati di sapere il PDL così interessato alla conoscenza delle idee e del pensiero del PD di Sulbiate, lo esortiamo a consultare più spesso la nostra bacheca politica e lo invitiamo a visitare il sito “indirizzo del sito” dove peraltro accogliamo anche post a libero commento dei vari contenuti, sempre che non siano offensivi e rispettosi delle idee e della onorabilità altri.
Solo in questi spazi pubblici si trovano i nostri doc ufficiali. Solo qui è possibile conoscere, consultare, misurarsi, e confrontarsi con le nostre idee. E’ gradita la partecipazione di tutti. Anche della minoranza.

Possiamo solo prendere atto di questo inutile sforzo polemico, tendente a dividere le nostre persone dal Sindaco Stucchi, nel tentativo di far emergere possibili contraddizioni, attriti, e difficoltà : per il futuro informiamo che provocazioni immotivate ed inconsistenti non saranno da noi colte se non per denunciarne la loro falsità.

Chiediamo al PDL, piuttosto, di essere una seria, preparata, informata e competente opposizione, utile a Sulbiate ed alla crescita della Democrazia nel nostro Comune. E’ chiedere troppo?

Grazie.

CIRCOLO PD SULBIATE


Attendiamo invece di sapere cosa sta facendo concretamente il PDL , presso i livelli superiori (Provincia, Regione, Governo) per sostenere il lavoro svolto dall’Osservatorio Ambientale Pedemontana a tutela del territorio di Sulbiate.

Cara Lega...

Lega… dove sei ??

per anni avete fatto credere che stavate lavorando per il
FEDERALISMO,
che la soluzione di molti problemi italiani poteva essere più semplice perseguendo questo obiettivo.

Ed ora ?

La manovra dei 25 miliardi di euro, impostata dal governo Berlusconi,
cancella di fatto i presupposti per un reale federalismo
perchè impoverisce le regioni e
annichilisce i bilanci comunali,
impedendo così una gestione locale.

Tra il 2004 e il 2009 la spesa complessiva al netto degli interessi
è aumentata del 10,7% nei comuni,
del 6,8% nelle province e
del 29,9% nelle amministrazioni centrali (ministeri)

Perché la manovra congela i bilanci solo dei comuni e
non riduce i costi dei ministeri ?
Nel 2012 nei comuni sarà paralisi !!!

La manovra è in aperta contraddizione con il federalismo fiscale:
dov’è finita la concertazione preventiva con gli enti locali
degli obiettivi di finanza pubblica?
Perché è stata cancellata la premialità per gli enti virtuosi?
Quanto è sostenibile il permanere del blocco totale dell’autonomia impositiva?

Una presidenza in Regione o una poltrona di Ministro valgono tanto ?

Giù la maschera !!!

18 giugno 2010

Manovra disabili

Manovra disabili, Baio (PD): Il Governo ammette di aver sbagliato

"È stata definita iniqua, ignobile, penalizzante, scandalosa, discriminatoria e disumana. Di fatto è sbagliata". Lo dichiara la senatrice del PD Emanuela Baio.
"Stiamo parlando dell'articolo 10 della manovra, che per colpire i fasi invalidi, toglie diritti ai veri invalidi. Parliamo di 2 milioni e 700 mila persone.
Oggi in commissione finanze Il Governo ha ammesso di aver sbagliato. Finalmente! Il sottosegretario Giorgetti ha infatti dichiarato che serve modificare questo articolo.
È una incivile norma manifesto, perché di fatto non consente di raccogliere ingenti risorse. Si parla di 10 milioni nel 2011, 30 milioni nel 2012 e 40 milioni nel 2013. Sarebbe sufficiente individuare e scoprire il 2% dei falsi invalidi per far recuperare allo Stato gli stessi soldi che il Governo vuole tagliare ai veri invalidi. Non sono questi dati a bloccare la competitività e neppure a impoverire il bilancio dello Stato. Obiettivo di civiltà è rintracciare i falsi invalidi e i falsi attestatori.
Esistono proposte concrete che possono far bene alle casse dello Stato e anche ai disabili, quali per esempio: ridurre il numero delle commissioni attestatrici e dei medici presenti nelle stesse, così da ottenere un doppio risparmio, i costi diretti per i gettoni di presenza, ma anche quelli indiretti per pagare i sostituti dei medici presenti in commissione.
Ma non solo. Le associazioni dei veri invalidi hanno ricordato che c'è una norma che farebbe contenere molto i costi, reintrodurre il ricorso amministrativo da presentare direttamente all'INPS. Ci sono 350 mila cause sull'invalidità civile con un giro d'affari di oltre 2 miliardi. È così che lo Stato soccombe perdendo soldi e il bandolo della matassa.
Speriamo che il ministro Tremonti corregga realmente l'articolo 10 non dimenticando la massima del padre dell'economia moderna Adam Smith: 'La società non può sussistere tra coloro che sono sempre pronti a danneggiarsi e a farsi torto l'un l'altro'".

Presentazione delle firme contro la Pedemontana al ns. Sindaco (testo della lettera)

Rappresentanti dell'Osservartorio Ambientale hanno consegnato recentemente le firme raccolte al Sindaco Stucchi. Pubblichiamo il testo della lettera che ha accompaganto il momento formale della consegna delle firme.

gruppo comunicazione PD.

Abbiamo consegnato le quasi 1700 firme raccolte al nostro sindaco.

In seguito è riportato il documento che abbiamo preparato e letto con lui; il documento contiene alcune considerazioni ricavate dalla discussioni avute con voi ai banchetti della raccolta di firme per il “NO_A_QUESTA PEDEMONTANA!”.

Il sindaco si è confrontato con noi, ci ha confermato il lavoro dell’amministrazione e soprattutto suo personale affinché venga evitata una così profonda devastazione del territorio.
Anzi ha dichiarato che è un suo impegno oltre che politico anche personale il fatto che il territorio del nostro comune sia salvaguardato.

Comitato Osservatorio Ambientale Pedemontana

Egregio Sig. Sindaco

Il Comitato Osservatorio Ambientale Pedemontana ha raccolto le firme che le presentiamo, oltre che per sensibilizzare i cittadini alle conseguenze dell’opera, anche per sostenere tutte le azioni che andassero nella direzione di rendere l’autostrada Pedemontana la meno invasiva possibile. I cittadini lo chiedono! E’ un loro diritto.
Infatti, il progetto definitivo approvato dal CIPE non va in questa direzione e tradisce fortemente gli accordi presi con le amministrazioni del paese. Accordi, che a nostro giudizio, già sono poco garanti della qualità della vita futura in Sulbiate.
La raccolta delle firme è stata una formidabile occasione di discussione per verificare lo stato d’animo delle persone che si avvicinavano ai banchetti, sappia che la sensibilità sull’argomento è elevatissima! Il comitato nel contatto con la gente ha privilegiato la consapevolezza e la presa di coscienza per gli argomenti alla firma, piuttosto che la raccolta acritica di un elevatissimo numero di adesioni. Nonostante ciò il risultato di tre settimane è stato molto molto positivo.
L’amministrazione comunale di Sulbiate, e alcuni comuni vicini, hanno promosso dei ricorsi al TAR su questioni analoghe; il comitato, come ha sempre dichiarato, vuole collaborare con le amministrazioni offrendo a supporto alla loro azione il peso politico-mediatico delle firme raccolte.
Sig. Sindaco, sappia che non sarà da solo in tutto quello che lei, con i suoi collaboratori, farà nella direzione indicata dalla petizione o dal ricorso al TAR, molte persone, con il loro assenso alla petizione, la incitano a proseguire affinché in nostro territorio non sia devastato dall’opera.
In particolare, come obbiettivi minimi chiediamo che:
Si torni al progetto iniziale che prevede il passaggio in galleria dell’autostrada in prossimità del centro abitato.
In coordinamento con Bellusco si evitino opere assolutamente ininfluenti alla viabilità come la costruzione di hotel, ristoranti e aree di servizio/manutenzione per trasporti pesanti. Esse trovano la loro giustificazione solo in una logica di profitto a vantaggio di esterni. Il consumo previsto del nostro territorio è intollerabile.
Si eviti che attorno all’autostrada venga ulteriormente deteriorato l’ambiente con insediamenti industriali, magazzini e soprattutto centri commerciali dei quali Sulbiate non ha alcuna necessità. Magari si fa un po’ cassa ma ad un prezzo ingiustificabile nei confronti dei nostri figli. Potrebbe essere un segnale positivo vincolare le aree interessate dalla strada come facente parte del parco sovra-comunale del Rio Vallone.
Si vigili, noi certamente lo faremo! In modo che le opere di compensazione siano realmente eseguite. In particolare ci si impegni, senza se e senza ma, a condizionare e impedire l’inizio dei lavori in mancanza dello stanziamento certo delle risorse finanziarie per tali opere. La fiducia alle promesse della società Pedemontana è ormai veramente molto misera.
Ci si coordini strettamente con i sindaci dei paesi vicini trascurando particolarismi deleteri all’obbiettivo ultimo.
Promettiamo che l’azione da noi intrapresa è solo un inizio. Essa proseguirà con il trasmettere le firme raccolte alle autorità locali, provinciali e regionali e a tutti i nostri rappresentanti politici. Continuerà, ahinoi purtroppo per diversi anni, con l’osservazione attenta che gli impegni presi da chiunque sulla questione non siano disattesi. Sarà nostro impegno dare massima pubblicità a tutte le informazioni inerenti la questione.
Noi crediamo che un forte legame tra amministratori e cittadini sia la condizione perché questa battaglia possa essere vinta.
Sig. Sindaco:
Rappresenti, come è giusto che sia, le istanze dei suoi concittadini nelle pubbliche riunioni; da parte nostra avrà suggerimenti e sostegno affinché la sua azione possa essere proficua e positiva.
Si impegni a confrontarsi puntualmente con noi e con tutti i cittadini per definire insieme gli obbiettivi; potremo agire sinergicamente su due piani di lavoro distinti ma complementari alla causa comune.
Noi del comitato non smetteremo di vigilare e soprattutto di informare puntualmente chi ci ha concesso la propria fiducia con la firma alla petizione. La tensione sulla questione non deve cadere nell’interesse di una Sulbiate ancora vivibile.

Comitato Osservatorio Ambientale Pedemontana

17 giugno 2010

Lettera di un cittadino

Riceviamo la lettera del sig. Bianco, elettore simpatizzante del PD di Sulbiate, che dopo la lettura dell'ultimo giornalino comunale "ViviSulbiate" intende condividere con noi le sue riflessioni.
Pubblichiamo il contenuto del documento nel nostro blog perchè ci sembra un utile contributo al dibattito sulla questione del verde, dell'ambiente e del territorio, ultimamente oggetto di grande attenzione e di un interessante dibattito e confronto politico nella nostra comunità.

Gruppo Comunicazione
Circolo PD Sulbiate



Egregi rappresentanti del circolo PD Sulbiate,
si legge una volta ancora su “ViviSulbiate” l’ennesima risposta del nostro sindaco, troppo “politica” e poco concreta se non evasiva, ai dubbi dei cittadini.
Temo sia inutile sottoporre ragioni diverse a chi non risponde nel merito - nonostante io non sia tra gli anonimi amici dei grilli - dunque provo a dare a voi l'input per una discussione o dibattito costruttivo.
Mi permetto di dire che i progetti che l’amministrazione elenca come prove di sana gestione e orientamento a temi nobili come il verde pubblico e l’ambiente sono davvero encomiabili ed ogni Sulbiatese ne può essere felice, del resto qualche anno fa si stava "peggio" in questo senso, ma elencare ogni volta quanto di buono fatto non è una risposta efficace, inoltre sono convinto che in questo momento una buona amministrazione debba in ogni modo preservare verde e spazi pubblici e lottare contro ogni proposta di cementificazione.
Il sindaco saprà certo che fa più rumore un albero che cade di una foresta che cresce, quindi è ben conscio di dover essere il bersaglio delle critiche, soprattutto di dover fornire una risposta per ogni domanda degli elettori: a chi si chiede che fastidio dessero i tigli di via De Amicis, non sarebbe meglio e più onesto rispondere che sono stati eliminati per far spazio a nuova costruzione ed incamerare oneri, magari necessari per mandare avanti altre opere, piuttosto che inventarsi improbabili malattie degli alberi o avanzata età degli stessi? Fosse anche vero, è davvero troppo difficile credere che proprio mentre le ruspe stavano lì i tigli si sono ammalati per lo spavento o hanno deciso di accorciare la loro età media da centinaia a decine di anni.
Un famoso architetto ha scritto “cosa sarebbe Place des Vosges senza i suoi tigli”. Anche senza scomodare paragoni Parigini io mi chiedo cosa sarebbe Sulbiate senza i suoi tigli...
Evviva lo sviluppo, evviva la buona amministrazione comunale ma non prendiamoci in giro: manca quasi del tutto una mentalità ed una progettualità orientata al cittadino, al pedone, alla persona.
I grandi progetti, come la scuola (che non è certo ad elevata efficienza energetica) sono eclatanti ma l’amministrazione deve fare i conti con le piccole cose che fanno parlare, bene o male, la gente.
Alberi tagliati invece che affiancati da nuove piante e parchi (quanti alberi delle centinaia che dicono di aver piantato, si salveranno dopo l'arrivo della pedemontana e centro commerciale?), lampioni orientati a favore delle auto invece che a favore dei pedoni, ciclabili costruite come se fossero marciapiedi con continue interruzioni e cambi di corsia per non sfavorire la viabilità automobilistica, piazze inaugurate come “fruibili” e poi sede permanente di parcheggi per auto anziché di spazi socialmente fruibili, parcheggi costruiti a fianco di altri parcheggi quasi sempre vuoti, fantomatiche lampadine a risparmio energetico che vengono pubblicizzate ad ogni occasione ma aspettiamo - al buio in alcune vie- da oltre tre anni... sono tante le piccole cose di cui parlare e sommandole si rischia di andare oltre quanto di buono fatto e da farsi.
Non dimentichiamo i segnali positivi di questa e delle passate amministrazioni, ma ricordiamo perfettamente e con maggior efficacia gli scricchiolii ed i passi falsi.


Marco Bianco,
Sulbiate 15/06/2010

Intercettazioni

16 giugno 2010

ACQUA BENE COMUNE! (così deve rimanere)

Il popolo della libertà in giugno espone nella sua bacheca due comunicati: uno ci rassicura che la privatizzazione dell’acqua in fondo è un’invenzione, l’altro invece ci argomenta che è una cosa positiva.
Ecco alcuni nostri spunti di riflessione al riguardo, purtroppo noi non abbiamo verità semplici e certe:
Che l’acqua sia difficilmente privatizzabile è noto a tutti, se Giove Pluvio non facesse precipitare non ci sarebbe nulla da privatizzare. E’ il servizio idrico che inizia ad essere per legge fortemente privatizzato grazie alla fiducia posta dal governo sul decreto Ronchi! Questa è un’assoluta verità. Evitiamo le balle! Il PDL non giochi con i termini, con “privatizzazione dell’acqua” tutti intendono la privatizzazione del servizio idrico.
Che la privatizzazione sarà positiva per gli utenti, come asserisce il PDL, è da dimostrare. Nessuno, per quel che ne sappiamo, ha la sfera di cristallo. Se ci riferiamo all’esperienza di alcune recenti privatizzazioni italiane dovremmo ritenere il contrario. Le ferrovie quando si chiamavano FFSS fornivano ai pendolari un servizio nettamente migliore rispetto a quando hanno cambiato nome in TRENITALIA. Meglio non sollevare il vespaio degli scandali TIM/Tronchetti Provera che sono una vergogna per l’Italia. Vogliamo allora parlare delle cliniche private che letteralmente aprivano inutilmente i pazienti per qualche euro di rimborso pubblico. La scuola privata invece vive per gli stanziamenti pubblici e per il boicottaggio del nostro ministro nei confronti della pubblica istruzione e dei suoi lavoratori. Perché con il servizio idrico le cose dovrebbero andare diversamente?
Parigi è un’importante capitale di uno stato dell’Europa occidentale, spesso amministrata dalla destra. Parigi ha privatizzato il servizio idrico, se ne è poi pentita a causa dell’inefficienza e della scarsa trasparenza del gestore. L’amministrazione ha poi deciso di ripubblicizzare l’acqua (pardon! Il servizio idrico).
Già in alcune città italiane la privatizzazione ha avuto effetti devastanti: ricordiamo per esempio i casi di Aprilia e Arezzo. Il cittadino da persona che ha il diritto all’acqua diventa utente dell’acqua.
Al PDL ricordiamo che in Francia non ci sono così tante cosche mafiose come in Italia piene di soldi e desiderose di riciclare denaro in qualche bussines dei servizi! Da noi solo questo fenomeno giustificherebbe di evitare la messa in vendita dei servizi.
Che gli acquedotti di parte d’Italia siano un colabrodo è un fatto. Come pure è un fatto che i nostri acquedotti lombardi invece abbiano un grado di perdita del tutto paragonabile con i migliori d’Europa; e allora perché privatizzare obbligatoriamente ovunque?
Perché un privato, che per sua natura cerca profitto, debba investire in reti efficienti e in depuratori? Tanto non paga la materia prima che si disperderebbe: l’acqua appunto. Quale sarebbe il suo vantaggio nel far funzionare i depuratori, che per lui sarebbero solo un costo?
In realtà sono le più importanti multinazionali dell’acqua che impongono anche all’Italia, per mezzo di alcuni organismi internazionali (WTO), la privatizzazione del servizio, perché dovremmo sdraiarci davanti alle loro richieste? Che posizione ha la Lega, difensore dell’autonomia del popolo padano? Si indigna! Abbaia! E poi vota la fiducia con la coda tra le gambe!
L’acqua potabile sta diventando per il nostro pianeta sempre più rara a causa di inquinamento, eccessivo utilizzo agricolo, cambiamento del clima. La rarità la rende preziosa! Evitiamo le speculazioni delle multinazionali che si gettano come avvoltoi sulle cose più indispensabili! Sappiamo che le guerre per l’acqua sono già in corso: Israele/Palestina, Kurdistan/Turchia/Siria, Africa.
Perché allora un privato dovrebbe incentivare il risparmio di questa risorsa se il suo guadagno sta nel venderne la maggiore quantità possibile?
Quale sarebbe il tornaconto di un privato nel fornire acqua di ottima qualità? Guadagnerebbe allo stesso modo vendendo anche acqua non così buona, in ogni caso si può acquistare acqua in bottiglia da qualche suo compare ad un prezzo maggiore della benzina (come negli autogrill) .
Sulbiatesi, quasi un milione di italiani hanno riflettuto su questo! Hanno quindi deciso di firmare per i tre referendum abrogativi. Il circolo PD di Sulbiate ha favorito la nascita del comitato per la raccolta delle firme, e vi invita ad aderire alla raccolta nei banchetti organizzati in paese.

Circolo PD di Sulbiate

14 giugno 2010

Calendario firme Acqua Pubblica

Pubblichiamo il calendario aggiornato con le date per le firme dei referendum per l'acqua pubblica:

9 giugno 2010

Prime date per il referendum Acqua Pubblica

Pubblichiamo il volantino con il calendario delle prime serate previste per le firme per l'acqua pubblica.



ATTIVITA’ IN PROVINCIA MB num 15/’10

Settimana dal 17 al 21 maggio 2010-05-24
a cura di Vittorio Arrigoni

1)Lunedì 17 maggio ’10 nelle Commissioni 7 e 9 riunite congiuntamente abbiamo incontrato il PM Walter Mapelli che ci ha illustrato le azioni in corso per tutelare la legalità e per controllare il territorio di Monza e Brianza al fine di contenere e reprimere le infiltrazioni della delinquenza organizzata.
Mapelli ha esposto in modo molto chiaro la situazione affermando che la presenza della ndrangheta in Brianza è diffusa e capillare e che opera con metodi illeciti e leciti nelle attività imprenditoriali utilizzando capitali di provenienza illecita. In proposito sono in corso 5 processi che riguardano reati di associazione a delinquere di stampo mafioso nei settori dell’usura, delle discariche abusive, nel traffico illecito di rifiuti, nei movimenti di terra, nei subappalti dell’alta velocità e dell’ampliamento della A4.
Il PM ha auspicato una più forte collaborazione tra Magistratura ed Istituzioni, in particolare della polizia provinciale e soprattutto un controllo costante nella realizzazione delle opere pubbliche per evitare le infiltrazioni con i subappalti. Particolare attenzione andrà posta nella realizzazione della Pedemontana che con i numerosi movimenti di terra si presta alle infiltrazioni malavitose.
Ci si è lasciati con l’impegno di sentirci periodicamente anche su temi concreti connessi con la realizzazione di future opere di competenza provinciale.

In Commissione 5 il presidente Valentino Marchiori ha presentato il bilancio consuntivo ‘09
di AFOL Brianza, con valutazioni nettamente positive per i diversi profili dell’attività aziendale.
E’ stata migliorata la struttura dell’azienda riducendo i costi, razionalizzando il personale ed integrando tra loro i Centri per l’impiego, con i Centri Professionali e le azioni di orientamento.
I centri lavoro hanno partecipato a bandi che hanno permesso di acquisire risorse pari al 35/40% dei costi del servizio.
La formazione professionale si è ampliata portando a 500 gli allievi dei due CFP Terragni e Pertini.
Si è intervenuti anche a sostegno dei lavoratori in crisi e si è creata una rete di collegamento e di iniziative con i Comuni della provincia.AFOL ha chiuso il ’09 con un avanzo economico.
AFOL è un valido strumento per combattere la crisi economica ed occupazionale oggi presente nel territorio della Provincia di MB
Il presidente Marchiori ed il direttore generale Gatti, entrambi dimissionari, hanno concluso positivamente il loro mandato: hanno soddisfatto ampiamente i contenuti del contratto di servizio a suo tempo definito tra AFOL e Provincia di MB.
Ora spetta alla GP nominare nuovi amministratori altrettanto capaci.

2) Martedì 18 maggio ’10 in Commissione 8 l’assessore Perri ci ha illustrato lo stato del trasferimento del personale dalla Provincia di Milano a quella di MB.
Finora sono state trasferite a Monza 326 dipendenti su un totale di 429, pari a circa il 20% del personale complessivo di MI. Dei 103 mancanti, 31 passeranno da MI a Monza prossimamente e gli 72 non verranno coperti con i trasferimenti da MI perché non sono in possesso di una professionalità idonea alle esigenze della provincia di MB.
Si pensa di coprire queste 72 posizioni con concorsi esterni, mobilità ed altro per avere figure professionali idonee alle esigenze. Sono in corso ancora contatti con MI perché la Provincia vuole passare a Monza il maggior numero di personale possibile per ridurre i suoi costi.

In Commissione 9 è stato concluso l’illustrazione del Regolamento di contabilità della provincia di MB. E’ stato fatto un grosso lavoro che passerà prossimamente al vaglio del Consiglio Provinciale .
Vimercate, 25 maggio ’10 - AV
ATTIVITA’ IN PROVINCIA MB n° 16/’10
Settimana dal 24 al 29 maggio 2010

1)Lunedì 24 maggio ’10 in Commissione 7 il dott. Flavio Ferrari ha illustrato le attività dell’associazione “Cancro primo aiuto” che opera a Monza a Sondrio in Brianza ed in Valtellina.
L’associazione è stata fondata nel 1997 e vuole aiutare gli ammalati di cancro aiutandoli nelle fasi più difficili dell’inizio, cura e fine della malattia.
Nel ’09 sono stati seguiti circa 6500 ammalati, mentre nel 2010 si prevede di seguirne circa 10.000.
L’associazione è finanziata da un centinaio di aziende del territorio brianzolo ed opera anche in collegamento con altre associazioni del settore.

2)Martedì 25 maggio ’10 in Commissione 9 l’assessore Grisi ci ha illustrato la prima variazione al bilancio ’10 caratterizzata da variazioni in diversi capitoli di spesa e di entrate, nonché sull’esigenza di non far scadere il diritto di opzione sull’acquista della sede di via Tommaso Grossi.
La variazione non contiene gli emendamenti concordati a dicembre ’09 tra maggioranza ed opposizione in sede di approvazione del bilancio di previsione ’10 e questo è negativo.
Gli stanziamenti aggiuntivi concordati prevedevano un milione di euro per aiuti alle famiglie ed alle aziende ed altri 250.000 di interventi vari tra cui 50.000 per il sostegno ai disabili e 25.000 per una nuova linea di trasporto per il nuovo ospedale di Vimercate.
Sembra non ci siano ancora le risorse necessarie per prevedere gli stanziamenti sopra citati: l’assessore si è riservato di verificare se sono stati previsti gli stanziamenti richiesti.
La pratica deve passare all’esame del consiglio provinciale.

3)Giovedì 27 maggio ’10 si è svolto il consiglio provinciale e nelle interrogazioni Gigi Ponti ha chiesto al presidente Allevi di pronunciarsi politicamente sulla situazione del consigliere regionale Massimo Ponzoni che ha ricevuto un avviso di garanzia per corruzione. Ponzoni pur non essendo consigliere provinciale è stato fino a poco tempo fa coordinatore politico del PdL provinciale e principale artefice della Giunta della Provincia di MB.
Allevi ha rivendicato la trasparenza della sua Giunta ed ha dichiarato che l’assessore Perri è estraneo a qualsiasi inchiesta od illazione.
I precedenti avvisi di garanzia dimostrano che Ponzoni è un personaggio poco affidabile: vedremo come si evolverà l’inchiesta della magistratura.

-Arrigoni ha presentato un’interrogazione sulla delicata situazione di Numonyx di Agrate, venduta a Micron, chiedendo l’intervento del ministero per lo sviluppo economico e della Regione Lombardia. Bisogna intervenire ora se non vogliamo, tra qualche anno, trovarci una Bames 2.
-Limonta ha presentato un’interrogazione per chiedere interventi sul tratto di Pedemontana del Vimercatese, come concordato con alcuni comuni ( Sulbiate, Vimercate, Bellusco , Mezzago e Usmate Velate).
-Veneziano ha presentato un’interrogazione per conoscere lo stato delle attività di Agenda 21 nel territorio provinciale, con particolare riferimento alle azioni dei comuni ed al ruolo propositivo che deve avere la Provincia in campo ambientale.

Si è discusso poi del bilancio consuntivo ’09 di AFOL Brianza (vedere newsletter n° 15/’10) e Arrigoni per il PD ha sottolineato come la maggioranza abbia cambiato idea su AFOL, considerandolo ora un’azienda utile per le politiche del lavoro e della formazione, mentre un anno fa esprimeva giudizi più dubitativi. Abbiamo ringraziato il presidente Valentino Marchiori ed il direttore Massimo Gatti per il positivo lavoro svolto: ora sono entrambi dimissionari.
Abbiamo auspicato un rinnovo veloce della dirigenza con persone competenti ed affidabili.
Il bilancio è stato votato all’unanimità. Si è passati poi ad esaminare un odg del’IdV che, a fronte dell’espandersi del fenomeno mafioso anche nella nostra Brianza, proponeva di costituire una commissione antimafia; cosa sconsigliata anche dal PM Walter Mapelli nella sua recente audizione. Il PD ha proposto di affidare questa competenza alle due commissioni 7 (sicurezza) e 9 (controllo) che possono lavorare riunite. PdL e Lega Nord non sono d’accordo.
La discussione proseguirà nel prossimo consiglio provinciale.


Vimercate, 1 giugno 2010
AV
PD PARTITO DEMOCRATICO
PROVINCIA DI MONZA E BRIANZA
Gruppo Consigliare


Egr. Sigg.
ALLEVI DARIO
Presidente della Provincia

COLOMBO GIULIANA
Assessore al lavoro

MONTI ANDREA
Assessore alle attività industriali

LORO SEDI


Oggetto:Interrogazione sulla situazione industriale dell’ azienda Numonyx, ex STM ora Micron, di Agrate e sulla definizione del Contratto di programma con il Ministero dello sviluppo economico e Regione Lombardia.


Numonyx era un’azienda di proprietà al 49% di STMicroelectronics (Gruppo Finmeccanica) con circa 1800 dipendenti in Italia, di cui 1200 circa presenti ad Agrate, opera nel campo della microelettronica e delle grandi memorie, con forte impegno sul fronte della ricerca.

STM ha venduto recentemente la sua quota alla multinazionale americana Micron destando viva preoccupazione tra i dipendenti italiani perché Micron non ha confermato in modo chiaro i piani industriali che prevedevano un forte impegno nel campo delle grandi memorie da 12”.

Inoltre, sta subendo ritardi il perfezionamento del Contratto di Programma già avviato tra Ministero per lo Sviluppo economico, STM/Numonyx (ora Micron?), Sharp, Enel Green, Regione Lombardia e Regione Sicilia per finanziare due programmi di ricerca e sviluppo: uno nel fotovoltaico (a Catania) e uno per le grandi memorie da 12” (a Agrate), per complessivi 550 milioni di euro, di cui 180 milioni a carico dello Stato, della Regione Lombardia e della Regione Sicilia.

Di fronte a queste incertezze di prospettiva sul futuro aziendale ed in relazione ai ritardi registrati nella definizione del Contratto di programma, le OO.SS. dei metalmeccanici hanno previsto una serie di azioni di protesta, tra le quali spicca lo sciopero di otto ore previsto per venerdì 11 giugno, con manifestazione a Roma di fronte a Palazzo Chigi.

Risulta evidente l’importanza di sostenere con interventi concreti, per questo settore strategico, la ricerca e l’ attività manifatturiera, entrambe di rilievo per l’economia Brianzola e nazionale.



PD PARTITO DEMOCRATICO
PROVINCIA DI MONZA E BRIANZA
Gruppo consigliare

Egr. Sigg.
DARIO ALLEVI
Presidente Provincia

FRANCO GIORDANO
Assessore alla viabilità

LORO SEDI


Oggetto: Interrogazione sulle richieste di modifiche progettuali alla Pedemontana presentate
da sei sindaci della tratta del Vimercatese.


Premesso
-che il progetto definitivo di Pedemontana nel tratto del Vimercatese ha modificato in modo sostanziale alcune soluzioni viabilistiche previste dal progetto preliminare senza il consenso dei sindaci interessati;

-che sei Comuni del Vimercatese hanno chiesto all’ Amministrazione provinciale di Monza e Brianza, con lettera del 26 aprile 2010, alcune modifiche al progetto definitivo senza variazioni di percorso e senza aumento di costi;

-che i problemi idrogeologici di Sulbiate sono superati dalla con il completamento della costruzione del canale by pass al Rio Vallone;

-che per Sulbiate è vitale mantenere praticabile la strada di accesso al sud del paese di collegamento con Bellusco;

-che il territorio dei comuni di Vimercate sono interessati rispettivamente dalla realizzazione di un grande ed invasivo svincolo a tre livelli a nord di Vimercate (Velasca) e da una grande ed eccessiva area di servizio a nord di Vimercate (Ruginello) e di Bellusco;

-che RFI continua ad evitare qualsiasi confronto progettuale con la Provincia e con i Comuni del Vimercatese interessati dalla Gronda Ferroviaria Saronno-Seregno-Carante-Bergamo;

-che all’intersezione tra SP7 e Pedemontana nel territori del Comune di Lesmo non è previsto nessun svincolo di collegamento tra le due importanti strade, facendo gravare i 30.000 autoveicoli/giorno della SP7 tutti sulla rete stradale dei comuni limitrofi (Arcore, Vimercate, Usmate, Villasanta);

-che alla Provincia di Monza e Brianza compete il ruolo di difesa e promozione degli interessi dei suoi comuni e dello utilizzo equilibrato del territorio provinciale.


Tutto ciò premesso chiediamo alla Giunta Provinciale quali iniziative intende adottare presso CAL e Pedemontana S.p.A. per

-rispondere alle richiesta di modifiche tecnico progettuali presentate dai sei sindaci del vimercatese con lettera del 26 aprile 2010;

-ripristinare le previsioni del progetto preliminare con l’abbassamento del livello dell’autostrada nei pressi di Subiate;

-ridurre le dimensioni e le funzioni dell’abnorme area di servizio posta a nord di Vimercate e Bellusco;

-verificare con RFI le previsioni progettuali della gronda ferroviaria Saronno-Seregno-Carnate-Bergamo che nel tratto Vimercatese affianca la Pedemontana;

-predisporre un Piano d’Area della Pedemontana che preveda l’inedificabilità delle aree limitrofe alla stessa;

-verificare i progetti e gli stanziamenti delle opere di compensazione affinché vengano attuate in modo completo e coerente per la salvaguardia del territorio attraversato pesantemente dall’autostrada Pedemontana.

Chiediamo altresì alla Giunta Provinciale quali provvedimenti viabilistici intenda adottare sulla SP7 e sulla rete stradale limitrofa per snellire il traffico proveniente da nord su Vimercate (30.000 aut./giorno) a causa del mancato svincolo di Lesmo tra Pedemontana e SP7.

Distinti saluti

Vittorio Arrigoni
consigliere provinciale





Vimercate, 19 maggio 2010

ATTIVITA’ IN PROVINCIA MB n° 15/’10
Settimana dal 17 al 21 maggio 2010-05-24


1)Lunedì 17 maggio ’10 nelle Commissioni 7 e 9 riunite congiuntamente abbiamo incontrato il PM Walter Mapelli che ci ha illustrato le azioni in corso per tutelare la legalità e per controllare il territorio di Monza e Brianza al fine di contenere e reprimere le infiltrazioni della delinquenza organizzata.
Mapelli ha esposto in modo molto chiaro la situazione affermando che la presenza della ndrangheta in Brianza è diffusa e capillare e che opera con metodi illeciti e leciti nelle attività imprenditoriali utilizzando capitali di provenienza illecita. In proposito sono in corso 5 processi che riguardano reati di associazione a delinquere di stampo mafioso nei settori dell’usura, delle discariche abusive, nel traffico illecito di rifiuti, nei movimenti di terra, nei subappalti dell’alta velocità e dell’ampliamento della A4.
Il PM ha auspicato una più forte collaborazione tra Magistratura ed Istituzioni, in particolare della polizia provinciale e soprattutto un controllo costante nella realizzazione delle opere pubbliche per evitare le infiltrazioni con i subappalti. Particolare attenzione andrà posta nella realizzazione della Pedemontana che con i numerosi movimenti di terra si presta alle infiltrazioni malavitose.
Ci si è lasciati con l’impegno di sentirci periodicamente anche su temi concreti connessi con la realizzazione di future opere di competenza provinciale.

In Commissione 5 il presidente Valentino Marchiori ha presentato il bilancio consuntivo ‘09
di AFOL Brianza, con valutazioni nettamente positive per i diversi profili dell’attività aziendale.
E’ stata migliorata la struttura dell’azienda riducendo i costi, razionalizzando il personale ed integrando tra loro i Centri per l’impiego, con i Centri Professionali e le azioni di orientamento.
I centri lavoro hanno partecipato a bandi che hanno permesso di acquisire risorse pari al 35/40% dei costi del servizio.
La formazione professionale si è ampliata portando a 500 gli allievi dei due CFP Terragni e Pertini.
Si è intervenuti anche a sostegno dei lavoratori in crisi e si è creata una rete di collegamento e di iniziative con i Comuni della provincia.AFOL ha chiuso il ’09 con un avanzo economico.
AFOL è un valido strumento per combattere la crisi economica ed occupazionale oggi presente nel territorio della Provincia di MB
Il presidente Marchiori ed il direttore generale Gatti, entrambi dimissionari, hanno concluso positivamente il loro mandato: hanno soddisfatto ampiamente i contenuti del contratto di servizio a suo tempo definito tra AFOL e Provincia di MB.
Ora spetta alla GP nominare nuovi amministratori altrettanto capaci.

2) Martedì 18 maggio ’10 in Commissione 8 l’assessore Perri ci ha illustrato lo stato del trasferimento del personale dalla Provincia di Milano a quella di MB.
Finora sono state trasferite a Monza 326 dipendenti su un totale di 429, pari a circa il 20% del personale complessivo di MI. Dei 103 mancanti, 31 passeranno da MI a Monza prossimamente e gli 72 non verranno coperti con i trasferimenti da MI perché non sono in possesso di una professionalità idonea alle esigenze della provincia di MB.
Si pensa di coprire queste 72 posizioni con concorsi esterni, mobilità ed altro per avere figure professionali idonee alle esigenze. Sono in corso ancora contatti con MI perché la Provincia vuole passare a Monza il maggior numero di personale possibile per ridurre i suoi costi.

In Commissione 9 è stato concluso l’illustrazione del Regolamento di contabilità della provincia di MB. E’ stato fatto un grosso lavoro che passerà prossimamente al vaglio del Consiglio Provinciale .
Vimercate, 25 maggio ’10 - AV

4 giugno 2010

30/05/10 S.Anna di Stazema.

Si è svolta la visita organizzata dal Circolo PD di Sulbiate al Parco Nazionale della Pace di S. Anna di Stazema. Luogo che porta ancora l’angosciante e triste memoria dell’eccidio nazista perpetrato contro 560 civili tra cui molti bambini del 12 Agosto del 1944.
Per i venticinque partecipanti è stata un’esperienza molto positiva che ha coniugato sia il piacere di una primaverile gita domenicale tra amici, sia l’occasione di visitare luoghi e conoscere personalmente uno dei fatti più atroci che testimoniano e narrano l’assurdità e la violenza della guerra. Nella mattinata percorso il sentiero lastricato Via Crucis si è visitato il Monumento dell’Ossario posto in cima sul Col di Cava che domina la pianura e il litorale circostante. Lungo il percorso della Via Crucis sono disposte formelle di Bronzo che associano immagini del Calvario a quelle della strage. E’ difficile immaginare questo luogo di pace tranquillità e serenità, teatro di tanta barbarie e umana crudeltà.
Nel pomeriggio dopo un breve pranzo al sacco, visitiamo Il Museo Storico della Resistenza, ricavato sulla vecchia struttura delle scuole elementari, inaugurato come pinacoteca tematica nel 1982 dal Presidente Pertini. Il nuovo è moderno allestimento è stato aperto al pubblico nel febbraio del 2007. Il percorso delle sale ripercorre le fasi della Resistenza in Versilia. Ampio spazio è dedicato all’eccidio di S. Anna con foto, documenti, e racconti sia scritti che videoregistrati di testimoni, allora poco più che bambini miracolosamente sopravvissuti.
Sulla facciata del Museo a fianco dell’ode “Il Monumento” di Calamandrei a Kesselring è posta una riproduzione scultoria di un particolare della “Guernica” di Picasso.

Il Monumento


Lo avrai 
camerata Kesselring

il monumento che pretendi da noi italiani

ma con che pietra si costruirà

a deciderlo tocca a noi.

Non coi sassi affumicati
dei borghi inermi straziati dal tuo sterminio

non colla terra dei cimiteri
dove i nostri compagni giovinetti

riposano in serenità
non colla neve inviolata delle montagne

che per due inverni ti sfidarono

non colla primavera di queste valli
che ti videro fuggire. 

Ma soltanto col silenzio del torturati

più duro d'un macigno
soltanto con la roccia di questo patto

giurato fra uomini liberi
che volontari si adunarono

per dignità e non per odio
decisi a riscattare
la vergogna e il terrore del mondo.

Su queste strade se vorrai tornare
ai nostri posti ci ritroverai

morti e vivi collo stesso impegno

popolo serrato intorno al monumento
che si chiama

ora e sempre
RESISTENZA.












News Referendum Acqua



Pubblichiamo il calendario per le firme dei tre referendum sull'acqua pubblica: