31 luglio 2010

Chi siamo.

Benvenuto in Teorema blog dei Progressisti e dei Riformisti di Sulbiate animato da persone del Circolo PD e da altri cittadini non tesserati PD ma della stessa area politica.

Per una informazione libera, plurale, partecipata... anche a Sulbiate.

Siamo convinti che non si può fare politica senza informazione, in particolare a Sulbiate.
Confronto, partecipazione, circolazione e contaminazione di idee, son gli obiettivi che intendiamo perseguire.

Per questa ragione è nata la necessità per tutti i democratici e per tutti coloro che si riconosco nei Valori politici e programmatici del centrosinistra di offrire in rete uno spazio pubblico di libero intervento per tutti coloro che desiderassero conoscere i nostri progetti, esprimere pareri, contrari o favorevoli, proporre soluzioni, critiche, pensieri. Potrete confrontarvi su temi ed approfondimenti politici, sociali, ambientali ed amministrativi non solo di carattere locale, ma aperti anche ad ambiti di livello superiore perché strettamente connessi e correlati che riguardano il provinciale, il regionale, il nazionale.

Auspichiamo possa diventare un importante strumento di comunicazione, agile, semplice, immediato, rivolto in particolare a Sulbiate, la realtà locale in cui viviamo ed operiamo.

In questo sito promuoveremo le nostre iniziative (serate, dibattiti, incontri...) , racconteremo le nostre ambizioni, le speranze, presenteremo le critiche, gli appelli, gli obiettivi per i quali decideremo di spenderci ed i progetti che decideremo di realizzare insieme, e se occorrerà anche la rabbia e l'indignazione contro l'ingiustizia, l'arroganza, e la prepotenza. Ci auguriamo, così, di poter essere utili, di provocare la vostra curiosità, soddisfare la vostra preziosa attenzione, ma ancor di più di poter sentire la vostra voce e conoscere il vostro parere.

Invitiamo tutti a non avere paura ad aprirsi e a confrontarsi con noi commentando e criticando, se necessario, le nostre comunicazioni o gli effetti delle decisioni amministrative sulla vita reale del paese, oppure proponendo nuove questioni, fatiche, urgenze, o problemi che, secondo voi, purtroppo ancora attendono una soluzione.




Intervento integrale del presidente della Camera, dopo l'espulsione dal PDL.

Questa è la destra che ci piace: quando ha schiena diritta e visione politica, anche se a noi avversa, democratica, liberale, europea e repubblicana.
Una destra che non disprezza le Istituzioni e si riconosce nella Carta Costituzionale.

Presidente Fini...
Chapeau!
Auspichiamo che anche i rappresentanti del PDL di Sulbiate sappiano apprezzare il testo sotto riportato.

_______________
Futuro e libertà
per la nostra Italia
di Gianfranco Fini

Ieri sera in due ore, senza poter esprimere le mie ragioni, sono stato di fatto espulso dal partito che ho contribuito a fondare perché ritenuto colpevole di, e leggo il documento che é stato approvato ieri sera, "stillicido di distinguo o contarietà nei confronti del governo, critica demolitoria alle decisioni del partito, attacco sistematico al ruolo e alla figura del premier", inoltre avrei "costantemente formulato orientamenti" perfino, pensate che misfatto, "proposte di legge che confliggono con il programma elettorale".

La concezione non propriamente liberale della democrazia che l'onorevole Berlusconi dimostra di avere, emerge anche dall'invito a dimettermi perché, sempre parole del documento, "allo stato è venuta meno la fiducia del Pdl nei confronti del ruolo di garanzia di presidente della Camera indicato dalla maggioranza che ha vinto le elezioni".

Ovviamente non darò le dimissioni perché è a tutti noto che il presidente deve garantire il rispetto del regolamento e la imparziale conduzione della attività della Camera, non deve certo garantire la maggioranza che lo ha eletto. Sostenerlo dimostra una logica aziendale, modello "amministratore delegato-consiglio di amministrazione", che di certo non ha nulla a che vedere con le nostre istituzioni democratiche.

Ringrazio i tantissimi cittadini che in queste ore, comunque difficili, mi hanno manifestato la loro solidarietà e mi hanno invitato a continuare nella difesa di valori irrinunciabili quali l'amor di patria, la coesione nazionale, la giustizia sociale, la legalità. Legalità intesa nel senso più pieno del termine, cioè lotta al crimine, come meritoriamente sta facendo il governo, ma anche legalità intesa come etica pubblica, senso dello Stato, rispetto delle regole. È un impegno che avverto come preciso dovere, anche per onorare il patto con quei milioni di elettori del Pdl, onesti, grati alla magistratura e alle forze dell'ordine che non capiscono perché nel nostro partito il garantismo, principio sacrosanto, significhi troppo spesso pretesa di impunità.

Infine ringrazio, dal più profondo del cuore, i parlamentari del Pdl che nelle prossime ore daranno vita ad iniziative per esprimere la loro protesta per quanto deciso ieri dal vertice del partito. Sono donne e uomini liberi che sosterranno lealmente il governo ogni qualvolta agirà davvero nel solco del programma elettorale. E che non esiteranno a contrastare scelte dell'esecutivo ritenute ingiuste o lesive dell'interesse generale.

Ieri è stata scritta una brutta pagina per il centrodestra e più in generale per la politica italiana. Ciò tuttavia non ci impedirà di preservare i valori autenticamente liberali e riformisti del Pdl e di continuare a costruire un futuro di libertà per la nostra Italia.

30 luglio 2010


Cliccare qui per ascoltare l'intervento del Segretario Bersani alla Camera dei Deputati.

Chi siamo.


Benvenuto in Teorema blog dei Progressisti di Sulbiate animato da persone del Circolo PD e da altri cittadini non tesserati PD ma della stessa area politica.

Siamo convinti che non si può fare politica senza informazione, in particolare a Sulbiate.
Confronto, partecipazione, circolazione e contaminazione di idee, son gli obiettivi che intendiamo perseguire.

Per questa ragione è nata la necessità per tutti i democratici e per tutti coloro che si riconosco nei Valori politici e programmatici del centrosinistra di offrire in rete uno spazio pubblico di libero intervento per tutti coloro che desiderassero conoscere i nostri progetti, esprimere pareri, contrari o favorevoli, proporre soluzioni, critiche, pensieri. Potrete confrontarvi su temi ed approfondimenti politici, sociali, ambientali ed amministrativi non solo di carattere locale, ma aperti anche ad ambiti di livello superiore perché strettamente connessi e correlati che riguardano il provinciale, il regionale, il nazionale.

Auspichiamo possa diventare un importante strumento di comunicazione, agile, semplice, immediato, rivolto in particolare a Sulbiate, la realtà locale in cui viviamo ed operiamo.

In questo sito promuoveremo le nostre iniziative (serate, dibattiti, incontri...) , racconteremo le nostre ambizioni, le speranze, presenteremo le critiche, gli appelli, gli obiettivi per i quali decideremo di spenderci ed i progetti che decideremo di realizzare insieme, e se occorrerà anche la rabbia e l'indignazione contro l'ingiustizia, l'arroganza, e la prepotenza. Ci auguriamo, così, di poter essere utili, di provocare la vostra curiosità, soddisfare la vostra preziosa attenzione, ma ancor di più di poter sentire la vostra voce e conoscere il vostro parere.

Invitiamo tutti a non avere paura ad aprirsi e a confrontarsi con noi commentando e criticando, se necessario, le nostre comunicazioni o gli effetti delle decisioni amministrative sulla vita reale del paese, oppure proponendo nuove questioni, fatiche, urgenze, o problemi che, secondo voi, purtroppo ancora attendono una soluzione.

27 luglio 2010

LEGGE BAVAGLIO PROVVEDIMENTO DEFORME




Con questa legge sono a rischio libertà di stampa e uso delle intercettazioni per combattere la criminalità.

Nel primo caso grazie alla mobilitazione civile, al lavoro delle opposizioni e della relatrice, la finiana Giulia Bongiorno, il provvediemto è stato migliorato. Ma è ancora intatta la pericolosità sulla questione intercettazioni che ostacola l’azione dei magistrati e delle forze dell’ordine. Se non cambierà si approveranno norme che mettono a rischio la possibilità si effettuare indagini contro la corruzione e la criminalità.

Se realmente PDL e Lega sono interessati alla legalità si facciano sentire!

Anche chi è a destra voti contro!

25 luglio 2010

Firmate l'appello, nessuno tocchi i Blog.

Cari lettori del nostro blog,
vi scriviamo di Domenica in modo piuttosto insolito, ma in questo week end vogliamo chiedervi di impegnarvi 5 minuti su internet con noi. Il mese scorso avevamo denunciato come al Senato la maggioranza approvando il ddl intercettazioni rendeva più difficile la vita ai blogger e ai siti internet prevedendo un obbligo di rettifica. Parte della maggioranza aveva promesso di tornare su quella norma ma ora alla Camera si sono rimangiati tutti gli impegni, lasciando l'art.1, comma 29 che prevede l'obbligo di rettifica per blog e siti internet.

Se non avete ancora firmato e diffuso tra i vostri amici l'appello NESSUNO TOCCHI I BLOG ora è il momento di farlo, come hanno già fatto tra gli altri Stefano Di Traglia, Matteo Orfini, Paolo Gentiloni (va detto che quando era ministro alle Telecomunicazioni era piuttosto "distratto" sui temi della rete e dei diritti tv, quindi ora è poco convincente come alfiere della libertà in rete), Vincenzo Vita, Giuseppe Civati, Pina Picierno.

Si può rischiare una maximulta perché magari si è in vacanza o non si controlla la posta? Ciò significa rendere la vita impossibile a migliaia di siti e di blog, ben diversi dalle testate giornalistiche. Lo fanno dimenticando che la rete è proprio un'altra cosa. Allora impegnatevi con noi, mandando un'e-mail ai capigruppo di tutti i partiti alla Camera per chiedere l'abolizione di questa norma. Il Pd si è già impegnato, chiediamo a tutti di sostenere la battaglia per la libertà sulla rete, senza censure.

24 luglio 2010

Sulla Rubrica delle cronache dal consiglio...

Sig. Alessandro, sig. Edoardo,

non avete capito lo spirito della "Rubrica Cronache dal Consiglio".

La sua funzione non è quella di verbalizzare il Consiglio comunale e di entrare nel merito di ogni singola questione, ma di raccontare i fatti principali, in sintesi ,con un linguaggio molto semplice, né tecnico, né burocratico, facilmente comprensibile da tutti. Magari se possibile anche un po’ scanzonato e spiritoso per esprimere e illustrare ai lettori le nostre opinioni e sensazioni.

Opinioni, come tali, discutibili e criticabili, che non si arrogano il diritto di essere la cronaca di una verità assoluta.

Purtroppo, l’ultimo Consiglio Comunale non è stato affatto divertente, eravamo impreparati e ci ha colto di sorpresa! Si è respirato un clima plumbeo, poco istituzionale. Il post pubblicato è un umile tentativo prodotto senza la presunzione di essere stati all’altezza del compito.

Spiace solo non abbiate apprezzato il nostro sforzo.

Con il tempo miglioreremo e sapremo soddisfare anche il Vs. esigente palato.



Opinioni, badate bene, trattandosi del Blog del PD, del Circolo, non degli Amministratori!

Ringraziamo in ogni modo del vostro contributo che abbiamo pubblicato volentieri, perché non abbiamo niente di che preoccuparci né da nascondere. Sono integrazioni e considerazioni che completano dal Vs. punto di vista l’informazione.

Il Circolo, però, vi rimanda alle risposte istituzionali degli Amministratori: sulle questioni sollevate abbiamo opinioni che discuteremo con coloro che sono interessati a fare il bene del paese.

La solidarietà espressa al Sindaco, che probabilmente vi ha tanto disturbato, è dovuta al fatto che i sospetti sollevati dalle vostre interrogazioni lasciano intendere, a mio modo di vedere, un uso scorretto, scriteriato, e dissennato dell’interesse pubblico tanto da poter essere posto ai limiti della legalità, e quindi perseguibile per legge.

Sappiamo che vi siete ben documentati per preparare queste interrogazioni, (fate bene siete minoranza, è il vostro diritto e dovere!) ma a quanto pare sembrerebbe abbiate ascoltato solo tutto ciò che vi faceva piacere sentirvi dire, tralasciando invece, tutto quello che non corrispondeva ai vostri desiderata.

Se così fosse, senza ergermi a censore e "virgineo moralista" perdonatemi ma mi sembra un modo, da parte Vs., quantomeno scorretto di precedere.

Se realmente siete interessati a relazionarvi con il Circolo PD, come in precedenti occasioni vi abbiamo già dimostrato, siamo disponibili al confronto ed al dialogo utile all’interesse generale del nostro paese. Però, insisto nel comunicarVi come già ribadito in altra sede, prima che le vostre intenzioni si siano già tradotte o trasformate in atti istituzionalmente rilevanti. Perché a quel punto il confronto con il Circolo, sarebbe falsato: non siamo interessati ad uno pseudo confronto che ha lo scopo solo di dividere.

Se riusciremo assisteremo anche alla prossima seduta del Consiglio Comunale; racconteremo per i lettori di questo blog, quello che avremmo visto e capito; non quello, badate bene, che a voi piacerebbe venisse raccontato!

Non è un gioco di parole, riflettete, la differenza è sostanziale.

Certo abbiamo stigmatizzato il comportamento dei protagonisti, senza escludere il nostro Sindaco ,certamente corresponsabile di quanto è avvenuto, che purtroppo è sembrato cadere con troppa facilità, e ingenuità, per un uomo della sua esperienza, nella rete di provocazioni da voi tesa grazie alle vostre interrogazioni.

Sono stati offesi troppi fondamentali principi Istituzionali; calpestate le più elementari regole di un confronto civile; sospeso per più di un ora il regolamento del Consiglio Comunale.

Sig. Alessandro, sig. Edoardo, di che cosa avremmo dovuto parlare?

Uno dei pochi lucidi, anche se imbarazzato, per quanto stava avvenendo, ci è sembrato essere l’Assessore Fassina. E’ stato lui a proporre ad un certo punto la sospensione del C.C. che stava portando ad una sintesi condivisa tra le due parti, almeno per quanto riguarda la Vs. mozione "sulla gestione dei cantieri stradali".

Un po’confuso, forse perché inesperto ed impreparato, invece, il Vs. Capogruppo; il giovane politico in carriera sig. Luca Sanità, nonché referente del partito di Berlusconi del nostro paese.

Il sig. Sanità non è stato capace di cogliere l’opportunità e la mano tesa del nostro Assessore per uscire dalla situazione di stallo, preferendo polemizzare per denunciare pubblicamente o tentare di dimostrare l’indimostrabile: l’esistenza di due maggioranze diverse presenti in Consiglio, in contraddizione tra loro. Peccato. Sarà per la prossima occasione.

Ho parlato, alcune volte personalmente con il sig. Sanità, sembra persona disponibile ed intelligente. Lo invito, pertanto, ad alzare il tiro della sua polemica politica, che in questa fase mi sembra si limiti per ogni occasione e per qualsiasi problema a chiedere insistentemente, come un disco rotto, cosa pensano o cosa dicono le donne e gli uomini del PD. Per un giovane promettente ambizioso politico mi sembra un po’ poco. Il dibattito ed il confronto ne trarrebbero grande beneficio. Mah! Non posso insegnare niente a nessuno, non conosco le scuole di politica della destra italiana, però sono molto perplesso per questo suo atteggiamento che forse sarà utile per guadagnare punti per la personale carriera presso i vertici superiori del partito, ma inutile per la ricerca di una normale dialettica politica, tra maggioranza e minoranza, il più possibile serena e costruttiva.

Inoltre mi permetto di farvi sapere che se il vostro disegno è quello di dividere il Sindaco Stucchi dalle cinque persone, nostra espressione politica, elette in consiglio nella sua squadra usando queste strategie state ottenendo esattamente l’effetto contrario.

Vi informo però che, per quanto ne sappia, e credetemi in questo caso penso di saperne abbastanza, la maggioranza, nonostante qualche irrilevante e non fondamentale questione da risolvere, è in buona salute, è unita, e sta bene. Le persone da noi indicate ed elette in Consiglio Comunale nella lista Civica Si Sulbiate insieme lavorano alacremente, con passione ed impegno, di concerto con Stucchi, per la realizzazione del Programma.

Per chiudere il mio intervento non mi resta che rispondere alla citazione da voi proposta del grande Pasolini con una altra che per voi ho trovato in internet e mi è sembrata abbastanza interessante:

"Un inglese pensa di essere morale quando non è che a disagio". G. B. Shaw

ps:

E’ proprio vero, almeno in questo caso, quando si gioca con le "innocue" citazioni altrui, è possibile senza crear danno, ascoltare e lasciare intendere quello che a noi piace sentire…..

Maurizio Sarchielli

22 luglio 2010

Elogio all'Anonimato

Elogio dell’anonimato.



Siamo accusati da alcuni Sulbiatesi della seguente contraddizione:

....autorizzate la pubblicazione di commenti anche anonimi alle notizie

del vostro Blog, mentre avete criticato pubblicamente la scelta dell’anonimato degli

autori del giornaletto il "Grillo comitato di cittadinanza attiva di Sulbiate".



L’argomento è usato ad arte da alcuni nostri avversari politici pensando

di metterci in difficoltà.

Non è così e spiegherò il perché.



La coerenza sta nel fatto che pur preferendo relazionarci con persone e

identità apertamente manifeste, per avere la possibilità di poterle incontrare

e guardare negli occhi , non escludiamo a priori di

misurarci con le idee e i contenuti anche se prodotti da anonimi.

Perché non è detto che possano essere fonte di riflessione,

di ispirazione, di approfondimento, ed inoltre se supportati da

intelligenza e senso critico costruttivo, si rivelino utili ad elaborare nuove

idee ed ad alimentare il ragionamento ed il dibattito politico in corso.





Però non potete aspettarvi da noi democratici l’elogio della pratica dell’anonimato.

Possiamo solo rispettarlo, quando non offende nessuno, e non contiene volgarità,

ma non condividerlo . Perchè non è il nostro metodo.



Come l’interlocutore anonimo ha diritto di esprimere le proprie critiche ed idee,

che noi volentieri ascolteremo, un po' dispiaciuti di non poterlo incontrare,

noi, più semplicemente, rivendichiamo il nostro di poter svolgere ragionamenti e

considerazioni, magari critiche e contrarie, formulando, anche se per puro diletto,ipotesi e supposizioni volte ad immaginare le ragioni ed il profilo di chi si celi dietro questa misteriosa identità.



Inoltre il blog, strumento della rete, è spesso usato dai più giovani che possono avere idee da manifestare ma forse non ancora i gli strumenti per difenderle.

L’anonimato, in questo caso, anche a chi è in difficoltà, per pudore, insicurezza, o più semplicemente paura, consente di esprimersi più liberamente.

Mentre chi da adulto sceglie l’anonimato, in particolare, per attaccare ed insultare, è difficile non qualificarlo come infantile.



Credo che questo mio intervento chiarisca definitivamente la nostra posizione su questo tema.

Se così non fosse me ne dispiaccio ma più chiaro di così non so essere.



Chiudo affidandomi alla citazione di due aforismi:

"L’arte del dare si perfeziona attraverso l’anonimato".
"Chi si nasconde dietro l’anonimato, è un perdente nato."
Il primo è certamente condivisibile e buona pratica auspicabile,

il secondo forse può invitare qualcuno alla riflessione.



Maurizio Sarchielli

Commento al primo post "Cronache dal Consiglio"

Riceviamo questo primo commento alla rubrica "Cronache dal Consiglio" dai Rappresentanti di PT nella nostra casella di posta.Non hanno potuto caricarlo personalmente in quanto preparato in PDF, formato incompabile per quest'area e troppo esteso per essere ospitato su un singolo commento, dunque lo pubblichiamo come articolo.

Comitato Comunicazione Circolo PD Sulbiate



-------------------------------------------------

Sulbiate, 20 Luglio 2010
Nella presentazione del vostro sito riportate, in prima pagina, che “non si può fare politica senza
informazione”.
Pienamente d’accordo, condividiamo il punto.
Ed è in tale ottica che desideriamo integrare, con qualche dettaglio, l’articolo da voi pubblicato sul Consiglio
Comunale tenutosi il 25 giugno; articolo che riporta, con molta enfasi, il clima ma tralascia del tutto i temi
che Progetto Territorio aveva sottoposto all’attenzione del consiglio comunale:
1) Mozione “sulla gestione dei cantieri stradali”: la mozione è stata dichiarata “irricevibile” sia dal
Sindaco che dall’Assessore Fassina che così commenta: “come è formulata la mozione non è
accettabile sia per la forma (il tempo è superato cioè, la strada era stata riaperta) che per il
contenuto…”.
Come da regolamento comunale (C.2 art.3) “ogni consigliere, nel rispetto delle procedure stabilite
dal presente regolamento ha diritto di presentare all’esame del Consiglio interrogazioni, mozioni,
interpellanze ed ordini del giorno”. La mozione prevede un dibattito ed alla fine una votazione; tutti
i Consiglieri avrebbero avuto la possibilità di esporre il proprio punto di vista, ottenere chiarimenti
ed, in fine, esprimere un voto consapevole.
L’aver giudicato irricevibile la mozione presentata da Progetto Territorio non solo ha tolto la
possibilità di un confronto democratico all’interno del consiglio comunale ma ha, di fatto, attuato
una forma di censura.
2) Interrogazione sulla delibera di G.C n.80 del 27/05/2009: È utile ricordare che tale delibera fu
adottata dalla precedente amministrazione 8 giorni prima delle elezioni del 6/7 giugno 2010 e
pubblicata (resa disponibile ai cittadini ed alle minoranze) il giorno 5 giugno (il giorno precedente le
elezioni!). Utile ricordare che tale delibera chiuse un contenzioso iniziato circa 4 anni prima; utile
inoltre ricordare che la scrittura privata, che trasferì alla famiglia Mattavelli/Stucchi la proprietà di
un terreno comunale valutato 74000 euro, fu’ firmata dopo le elezioni e, quindi, con l’avvallo anche
della attuale Amministrazione. Inoltre va tenuto presente che la nostra richiesta di documentazione
fu inviata il 19 luglio 2009 e che gli ultimi documenti ci furono forniti in aprile 2010. Errato è quindi
affermare che si tratta di “irrisolte questioni ancora aperte tra la vecchia lista SI e Comune Aperto“.
Nonostante il nostro invio a tutti i Consiglieri di copia dell’interrogazione 15 giorni prima del
Consiglio Comunale e l’invito a contattarci nel caso si fossero rese necessarie ulteriori delucidazioni
sembra, dai vostri commenti, non abbiate dedicato molto tempo alla materia.
Così non fosse vi sareste accorti che abbiamo SOLO ED ESCLUSIVAMENTE riportato il contenuto di
documenti, citandone data e numero di protocollo, senza niente aggiungere e/o ipotizzare;
abbiamo quindi rivolto al Sindaco 13 domande di chiarimento che, questo si fatto grave, NON
HANNO AVUTO RISPOSTA NEL MERITO.
3) Interrogazione cantiere di via Mandelli/via De Amicis: si tratta di una richiesta di chiarimenti atta a
verificare se il manufatto in costruzione ha “sforato” di 1,10 metri la linea di confine tra la proprietà
privata e la proprietà pubblica (Via Mandelli). Anche in questa circostanza non abbiamo avuto
alcuna risposta alle 12 domande indirizzate alla amministrazione; il tema è attuale e non da
imputarsi, come sembrerebbe da voi paventato, alla vecchia Giunta. Vi site posti delle domande?
Che risposte vi siete dati? Volete farci partecipi delle vostre conclusioni?
Perché non entrate nel merito di quanto da noi riportato? Quali documenti abbiamo manomesso? Quali
documenti abbiamo omesso? Quali i riferimenti inventati? Quali le accuse espresse? Quali le domande non
pertinenti? Perché non provate voi a dare una risposta alle nostre domande? Quali gli “insulti indicibili” che
ci siamo scambiati con il Sindaco?
Alla faccia del fare informazione! Due pagine di critiche, di accuse, di lezione di bon ton e neanche una riga
dedicata al merito delle interrogazioni!
Le nostre interrogazioni non “lasciano intendere comportamenti scorretti da parte del Sindaco”, non
muovono “accuse di gravità tale che presuppongono la disponibilità d’incontestabili e solide prove”, non
sono “chiacchiere da bar” ed, ancor meno, sono “attacchi personali al Sindaco Stucchi per colpire la sua
onorabilità ed onestà“; sono, invece, il frutto di attenta e dettagliata analisi di documenti la cui lettura ha
evidenziato aree di “necessari ed ulteriori” chiarimenti.
Chiarimenti che anche grazie,come voi dite, alla “impotenza dei Consiglieri (in particolare quelli del PD)”,
non sono stati forniti! Vi era tutto chiaro? Non avevate alcun dubbio? oppure avete deciso di stare ben
allineati e coperti?
Speriamo vivamente che i vostri prospettati “aggiornamenti circa gli sviluppi di questa complicata
situazione” siano, d’ora in poi, frutto di vostre analisi e che non vi limitiate, come in questo frangente, al
ruolo di censore (virgineo) o, peggio ancora, a fare distinguo (di responsabilità) tra l’attuale
Amministrazione e quella precedente .
Edoardo Antonini
Alessandro Lazzarini
P.S.: Noi non facevamo parte della Giunta Giorgi ed, al tempo, ci occupavamo d’altro; abbiamo però
condiviso lo spirito e gli obiettivi di Comune Aperto e, già dal 2004, cerchiamo di perseguirli con coerenza e
senso di responsabilità. Altri, subito dopo la sconfitta elettorale del 2004, hanno lasciato il gruppo per
migrare altrove lasciando a noi l’onere dell’opposizione; qualcuno ha anche pensato di appoggiare una
coalizione con il Sindaco Stucchi. Niente da obiettare ma, per favore, evitino menzioni del tipo “vecchi
rancori di un inglorioso passato politico”.
IL MORALISTA DICE NO AGLI ALTRI;L’UOMO MORALE SOLO A SE STESSO.
Pier Paolo PASOLINI

21 luglio 2010

QUAL’E’ IL SENSO DEL NUOVO SENSO UNICO?

La nuova viabilità di Sulbiate: i primi passi.

Da pochi giorni nel centro di Sulbiate i cittadini possono verificare l’utilità e la bontà del nuovo senso unico volto a mettere in maggior sicurezza il tratto di strada centrale che va dall’inizio di via Madre Laura in piazza Giovanni XXIII, alla rotonda del Municipio. La scelta va nella direzione già indicata dalla precedente e Amministrazione, ben spiegata e documentata, in quei principi fondamentali che hanno ispirato il Piano Urbano del Traffico Sulbiatese datato 2005, nonché oggetto di scambio di idee e confronto con i cittadini in molti incontri pubblici al tempo della discussione del PGT.

Obiettivi riconosciuti validi in tutta Europa e gradualmente adottati in molti centri abitati italiani, e linee guida di indirizzo politico presenti nel vincente programma elettorale della Lista Civica Si – Sulbiate Insieme, da noi Circolo Pd condivise e sostenute.
In buona sostanza si tratta di una sperimentazione per verificare dopo un congruo periodo di tempo, l’utilità e la bontà di questa soluzione. Il compito di questa analisi sarà svolto dalla Commissione Viabilità e dall’Assessore competente in collaborazione con la polizia Locale. Sulla base degli elementi raccolti la Giunta in seguito potrà decidere in merito.

Precisiamo che nel tratto di strada interessato di circa 200 mt si trovano molti servizi e quindi molte presenze di residenti che necessitano di protezione e particolare attenzione:

Centro civico sede della biblioteca e di diversi gruppi locali.

Ambulatori medici

Scuola dell’infanzia

Le entrate degli Oratori e l’accesso laterale della Chiesa

Municipo

Il disegno complessivo e generale in estrema sintesi prevede un centro del paese accogliente, vivibile, e sicuro per i pedoni e per le biciclette, che favorisca anche grazie a questo tipo di scelte, l’ accoglienza, l’incontro, la socializzazione, e l’aggregazione tra cittadini. Sono scelte urbanistiche ispirate alla sicurezza della persona; sono disegni e progetti di viabilità dettati dalla visione di favorire i cittadini e non i veicoli, per i quali sono già previsti, in ogni modo, in prossimità dell’area numerosi parcheggi; sono indicazioni che intendono coniugare ordine, piacere estetico e funzionalità.

Non sono opere che si realizzano tutte contemporaneamente in un giorno. Ma gradualmente, con pazienza e sempre in ascolto del parere dei cittadini, però, nella loro globalità, perché ci saranno sempre minoranze agguerrite e rumorose a cui per pregiudizio non andrà mai bene niente (per questa ragione il senso unico non è definitivo ma sperimentale). Sarà necessario per ottenere buoni risultati vincere le incomprensibili e ingiustificate proteste dei più resistenti e conservatori che per cultura e forma mentis mal tollerano improvvisi cambiamenti di abitudini. Purtroppo per queste tematiche, molto tecniche, non è affatto facile riuscire, se non si è competenti ed esperti avere una chiara visione d’insieme.

Il progresso, è dimostrato, per essere vero, non sempre accontenta tutti. Gli scontenti generalmente sono coloro che si rivolgono solo alle certezze del passato e incapaci, purtroppo, per paura o per oggettivi limiti intellettuali di guardare al futuro con fiducia e speranza.

Il nuovo senso unico di via Madre Laura, evidentemente, va in questa direzione. E’ solo uno dei tanti mattoni anche se importante, di una grande costruzione.

Sarebbe utile, a settembre, organizzare un nuovo incontro con i cittadini per fare il punto della situazione e ritornare pubblicamente su questo argomento utile e determinante per immaginare e comprendere il nuovo Volto della Sulbiate del futuro.

Maurizio Sarchielli

Coordinatore Circolo PD



Ps.: la minoranza in questi giorni apre un nuovo fronte polemico su questa vicenda sostenendo la mancanza di preventiva comunicazione ed informazione ai cittadini rispetto ai cambiamenti della viabilità. A noi appare una polemica pretestuosa e strumentale, che secondo lo stile della destra italiana parla di più alla pancia dei cittadini che alla loro testa.

Precisiamo che:

Progetto Territorio è rappresentato e partecipa agli incontri della Commissione Viabilità durante i quali il progetto del senso unico è stato discusso e ragionato.
Questi interventi sono opere a scomputo di Oneri di urbanizzazione. Quindi la decisione dell’inizio lavori è a discrezione dell’Impresa esecutrice, pertanto è impossibile avvisare preventivamente l’utenza dei possibili disagi che le saranno arrecati. L’Ufficio Tecnico avrebbe potuto non concedere l’autorizzazione senza, però, poter fissare la data del nuovo inizio, posticipando un problema che si sarebbe ripresentato in futuro tale e quale. Disagi che in questo caso si sono risolti in meno di 24 ore.

20 luglio 2010

Continua il tentativo di dividere!

Apprendiamo dal GdiVim di questa mattina che il capo Gruppo di PT
sottolinea che l'ass. Fassina non sapeva dell'inizio lavori del giorno
dopo e con lui il PD perchè, ancora una volta, il sindaco decide tutto
lui e non comunica.

Troviamo la posizione espressa a dir poco noiosa e
ripetitiva e ancora una volta senza motivo.

Hanno una idea di sindaco
super-man, omni-presente, omni-scente, che vive 48 ore al giorno....

Forse lo stanno confondendo con il Presidente del Consiglio...
presidente super-man o super-ciuk???


L'indottrinamento a volte fa brutti scherzi !

ACQUABENECOMUNE: 20MILA FIRME RACCOLTE IN MONZA BRIANZA

Comunicato stampa Lunedì 19 luglio


ACQUABENECOMUNE: 20MILA FIRME RACCOLTE IN MONZA BRIANZA
Il Comitato provinciale ha raddoppiato l’obiettivo prefissato all’inizio della campagna referendaria



Ventimila firme perché l’acqua resti un bene comune, un diritto umano universale, un bene essenziale che appartiene a tutti. E’ questo il contributo della Brianza alla campagna referendaria Acqua bene comune, lanciata nei mesi scorsi con l’obiettivo di eliminare, attraverso un referendum, tutte le norme che in questi anni hanno spinto verso la privatizzazione dell’acqua.

Nel nostro territorio si sono costituiti comitati per la raccolta delle firme in ogni Comune. A essi hanno aderito, insieme alla CGIL, partiti politici (PD, Sinistra Ecologia e Libertà, Federazione della Sinistra, Rifondazione Comunista, Partito Comunista dei Lavoratori, partito Socialista), movimenti (Sinistra e Ambiente Meda, Movimento Cinque Stelle, Libera Gioventù di Seregno, Popolo Viola), associazioni (Legambiente, Amici della Natura Triuggio, RdB, GAS Retina, Acra Mezzago, ANPI, Ass. Parchi Vimercatese, Meet up Desio).
Sono stati allestiti oltre 400 banchetti nei mercati, nelle vie e nelle piazze di tutta la Provincia, in occasione di feste locali, manifestazioni sindacali e politiche, eventi culturali, ai quali hanno lavorato senza sosta centinaia di volontari.

“Alla fine il bilancio della raccolta ha superato ampiamente l’obiettivo che ci eravamo prefissati –spiega Michele Giandinoto, referente del Comitato provinciale-: volevamo raggiungere le 10mila firme, siamo arrivati a 20mila. E’ un risultato straordinario, frutto di una mobilitazione che ha coinvolto il mondo del lavoro, le forze politiche, le amministrazioni comunali e tutta la società civile. La Brianza ha mostrato su questo tema una grandissima sensibilità”.

I cittadini sono stati chiamati a firmare su tre quesiti: per il primo sono state raccolte 20340 firme autenticate (19489 certificate); per il secondo 20413 (19531 certificate); per il terzo 20446 (19563 certificate).

L'importante partecipazione dei cittadini è la dimostrazione forte che l'acqua non va privatizzata, per ciò chiediamo al Consiglio Provinciale e ai sindaci della Brianza di esprimersi definitivamente affinché non venga messo sul mercato almeno il 40% come previsto dall’art 23 bis L.133/2008, del pacchetto di Brianzacque società interamente pubblica che gestisce nell'Ambito Territoriale Ottimale (ATO) l'erogazione e i servizi idrici in Monza Brianza.
La mobilitazione continua, continueranno le iniziative a sostegno della ripubblicizzazione dell'acqua.
Gestione e proprietà, devono assolutamente restare in mano pubblica, vista la vitale importanza del servizio.


I risultati dettagliati della raccolta di firme in Brianza sono stati presentati lunedì 19 luglio, in occasione di una conferenza stampa tenutasi presso la Camera del Lavoro Territoriale di Monza e Brianza. La conferenza è stata indetta in concomitanza con consegna delle firme (un milione in totale) in Cassazione, a Roma.


Il Comitato Provinciale Acquabenecomune Monza Brianza

Monza, 19 luglio 2010

Comitato Monza e Brianza

CGIL MONZA E BRIANZA – Ufficio Stampa
Telefono: 039/2731214
Mail: simone.cereda@cgil.lombardia.it
Web: www.cgilbrianza.it

Ultima Lettera di Borsellino



In occasione dell’anniversario della morte di Paolo Emanuele Borsellino, magistrato italiano vittima della mafia, pubblichiamo la lettera scrisse la mattina di 18 anni fa...

L’ultima lettera di Paolo Borsellino
Palermo 19/06/1940/Palermo 19/07/1972

"Gentilissima" professoressa, uso le virgolette perché le ha usate Lei nello scrivermi, non so se per sottolineare qualcosa, e "pentito" mi dichiaro e dispiaciutissimo per il disappunto che ho causato agli studenti del Suo Liceo per la mia mancata presenza all'incontro di Venerdì 24 gennaio.

Intanto vorrei assicurarle che non mi sono affatto trincerato dietro un compiacente centralino telefonico (suppongo quello della Procura di Marsala) non foss'altro perché a quell'epoca ero stato già applicato per quasi tutta la settimana alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palermo, ove da pochi giorni mi sono definitivamente insediato come Procuratore Aggiunto.
Se le Sue telefonate sono state dirette a Marsala non mi meraviglio che non mi abbia mai trovato. Comunque il mio numero telefonico presso la Procura di Palermo è (...), utenza alla quale rispondo direttamente.
Se ben ricordo, inoltre, in quei giorni mi sono recato per ben due volte a Roma nella stessa settimana e, nell'intervallo, mi sono trattenuto ad Agrigento per le indagini conseguenti alla faida mafiosa di Palma di Montechiaro.
Ricordo sicuramente che nel gennaio scorso il dott. Vento del Pungolo di Trapani mi parlò della Vostra iniziativa per assicurarsi la mia disponibilità, che diedi in linea di massima, pur rappresentandogli le tragiche condizioni di lavoro che mi affliggevano. Mi preannunciò che sarei stato contattato da un Preside del quale mi fece anche il nome, che non ricordo, e da allora non ho più sentito nessuno.
Il 24 Gennaio poi, essendo ritornato ad Agrigento, colà qualcuno mi disse di aver sentito alla radio che quel giorno ero a Padova e mi domandò quale mezzo avessi usato per rientrare in Sicilia tanto repentinamente. Capii che era stata "comunque" preannunciata la mia presenza al Vostro convegno, ma mi creda, non ebbi proprio il tempo di dolermene perché i miei impegni di lavoro sono tanti e così incalzanti che raramente ci si può occupare di altro.
Spero che la prossima volta Lei sarà così gentile da contattarmi personalmente e non affidarsi a intermediari di sorta o telefoni sbagliati.

Oggi non è per certo il giorno più adatto per risponderLe perché frattanto la mia città si è di nuovo barbaramente insanguinata ed io non ho più tempo da dedicare neanche ai miei figli, che vedo raramente poiché dormono quando esco da casa ed al mio rientro, quasi sempre in ore notturne, li trovo nuovamente addormentati.

Ma è la prima domenica, dopo almeno tre mesi, che mi sono imposto di non lavorare e non ho difficoltà a rispondere, però in modo telegrafico, alle sue domande.

1) Sono diventato giudice perché nutrivo grandissima passione per il diritto civile ed entrai in magistratura con l'idea di diventare un civilista, dedito alle ricerche giuridiche e sollevato dalla necessità di inseguire i compensi dei clienti. La magistratura mi appariva la carriera per me più percorribile per dare sfogo al mio desiderio di ricerca giuridica non appagabile con la carriera universitaria per la quale occorrevano tempo e santi in paradiso.

Fui fortunato e divenni magistrato nove mesi dopo la laurea (1964) e fino al 1980 mi occupai soprattutto di cause civili, cui dedicavo il meglio di me stesso. E' vero che nel 1975, per rientrare a Palermo, ove ha sempre vissuto la mia famiglia, ero approdato all'Ufficio Istruzione Processi Penali, ma ottenni l'applicazione, anche se saltuaria, ad una sezione civile e continuai a dedicarmi soprattutto alle problematiche dei diritti reali, delle (...) legali, delle divisioni ereditarie ecc.

Il 4 maggio 1980 uccisero il Capitano Emanuele Basile ed il Cons. Chinnici volle che mi occupassi io dell'istruzione del relativo procedimento. Nel mio stesso ufficio frattanto era approdato, provenendo anche egli dal Civile, il mio amico d'infanzia Giovanni Falcone e sin da allora capii che il mio lavoro doveva essere un altro. Avevo scelto di rimanere in Sicilia ed a questa scelta dovevo dare un senso.
I nostri problemi erano quelli dei quali avevo preso ad occuparmi quasi casualmente, ma, se amavo questa terra, di essi dovevo esclusivamente occuparmi.

Non ho più lasciato questo lavoro e da quel giorno mi occupo pressoché esclusivamente di criminalità mafiosa. E sono ottimista poiché vedo che verso di essa i giovani, siciliani e no, hanno oggi una attenzione ben diversa da quella colpevole indifferenza che io mantenni sino ai quarant'anni. Quando questi giovani saranno adulti avranno più forza di reagire di quanto io e la mia generazione ne abbiamo avuta.

2) La Dia è un organismo investigativo formato da elementi dei Carabinieri, della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza, e la sua istituzione si propone di realizzare il coordinamento fra queste tre strutture investigative che, fino ad ora, con lodevoli ma scarse eccezioni, hanno agito senza assicurare un reciproco scambio di informazioni ed una auspicabile razionale divisione dei compiti loro istituzionalmente affidati in modo promiscuo e non coordinato.
La Dna è una nuova struttura giudiziaria che tende ad assicurare soprattutto una circolazione delle informazioni fra i vari organi del Pubblico Ministero distribuiti tra le... circoscrizioni territoriali.

Sino ad ora questi organi hanno agito in assoluta indipendenza ed autonomia l'uno dall'altro (indipendenza e autonomia che rimangono nonostante la nuova figura del Superprocuratore) ma anche in condizioni di piena separazione, ignorando nella maggior parte dei casi il lavoro e le risultanze investigative e processuali degli altri organi, anche confinanti, e senza che vi fosse una struttura sovrapposta delegata ad assicurare il necessario coordinamento e ad intervenire tempestivamente con propri mezzi e proprio personale giudiziario nel caso in cui se ne ravvisi la necessità.

3) La mafia (Cosa Nostra) è una organizzazione criminale, unitaria e verticisticamente strutturata, che si contraddistingue da ogni altra per la sua caratteristica di "territorialità".

Essa è suddivisa in "famiglie", collegate tra loro per la comune dipendenza da una direzione comune (Cupola), che tendono ad esercitare sul territorio la stessa sovranità che su esso esercita, deve esercitare, legittimamente, lo Stato.
Ciò comporta che Cosa Nostra tende ad appropriarsi delle ricchezze che si producono o affluiscono sul territorio principalmente con l'imposizione di tangenti (paragonabili alle esazioni fiscali dello Stato) e con l'accaparramento degli appalti pubblici, fornendo al contempo una serie di servizi apparenti rassembrabili a quelli di giustizia, ordine pubblico, lavoro ecc., che dovrebbero essere forniti esclusivamente dallo Stato.

E' naturalmente una fornitura apparente perché a somma algebrica zero, nel senso che ogni esigenza di giustizia è soddisfatta dalla mafia mediante una corrispondente ingiustizia. Nel senso che la tutela dalle altre forme di criminalità (storicamente soprattutto dal terrorismo) è fornita attraverso l'imposizione di altra e più grave forma di criminalità. Nel senso che il lavoro è assicurato ad alcuni (pochi) togliendolo ad altri (molti).
La produzione ed il commercio della droga, che pur hanno fornito Cosa Nostra dei mezzi economici prima indispensabili, sono accidenti di questo sistema criminale e non necessari alla sua perpetuazione.
Il conflitto inevitabile con lo Stato con cui Cosa Nostra è in sostanziale concorrenza (hanno lo stesso territorio e si attribuiscono le stesse funzioni) è risolto condizionando lo Stato dall'interno, cioè con le infiltrazioni negli organi pubblici che tendono a condizionare la volontà di questi perché venga indirizzata verso il soddisfacimento degli interessi mafiosi e non di quelli di tutta la comunità sociale.

Alle altre organizzazioni criminali di tipo mafioso (camorra, 'ndrangheta, Sacra Corona Unita ecc.) difetta la caratteristica della unitarietà ed esclusività. Sono organizzazioni criminali che agiscono con le stesse caratteristiche di sopraffazione e violenza di Cosa Nostra, ma non ne hanno l'organizzazione verticistica ed unitaria. Usufruiscono inoltre in forma minore del "consenso" di cui Cosa Nostra si avvale per accreditarsi come istituzione alternativa allo Stato, che tuttavia con gli organi di questo tende a confondersi.

Paolo Borsellino
19 luglio 1992

18 luglio 2010

Rete circoli: incontri intercomunali circoli PD.

Da diversi mesi alcuni Circoli della zona Brianza est si incontrano regolarmente il secondo lunedì di ogni mese per conoscersi, scambiarsi informazioni, e verificare possibilità di collaborazione che si dovessero rendere necessarie al fine migliorare la presenza politica del nostro partito nel territorio e nella società di concerto o in appoggio con quella dei comuni vicini. Evidentemente il gruppo non intende sostituire gli incontri istituzionali convocati dal Responsabile PD locale della Zona Brianza est che hanno necessariamente un respiro più ampio e si rivolgono a tutto il territorio interessato. Il gruppo politico intercomunale nasce da contatti e inviti resi possibili grazie alle opportunità offerte dalla rete da cui si è ispirato per il nome autonominandosi appunto “Rete Circoli”.

A questi incontri hanno partecipato i circoli di: Bellusco, Busnago, Burago, Bernareggio, Cavenago di Brianza, Carnate, Cornate d’Adda, Mezzago, Ornago, Oreno-Velasca, Sulbiate.



Obiettivo principale: sviluppare tutte le sinergie possibili per rendere più efficace ed efficente anche l’azione isolata del singolo circolo locale. Tra i promotori di questa iniziativa il nostro Coordinatore Maurizio Sarchielli.

Durante l’ultimi incontro, svoltosi presso il circolo di Cornate d’Adda, è stato nominato un gruppo di lavoro che si adopererà per preparare un progetto il più definito possibile per l’istituzione una scuola di Formazione Politica intercomunale dal titolo: “Scuola di Politica e di Amministrazione pubblica sostenibile”, da presentare alla Rete, entro la fine di settembre.

Dimissioni Coordinatore Osservatorio Minori

Daniela
Mattavelli si dimette dal ruolo di Coordinatore dell’Osservatorio Minori.
Interrotta improvisamnete la collaborazione con l'Amministrazione.

Non conosciamo le esatte motivazioni della
decisione di Daniela Mattavelli (già Assessore nella
precedente
Giunta di Stucchi Maurizio) di recedere dall’impegno di
Coordinatore
dell’Osservatorio Minori, ruolo che le è stato affidato
dalla precedente amministrazione nel novembre del 2008 e
successivamente rinnovato dal
Consiglio attuale nel dicembre del 2009.
Possiamo solo dirci sorpresi e dispiaciuti, anche perché, l’ Assessore ai
servizi sociali Crespi Mariagrazia le ha sempre riconosciuto
competenza, impegno, e dedizione,e fiducia.

Immaginiamo, però, che le ragioni che l’hanno portata alla scelta delle dimissioni siano
certamente importanti.
Attendiamo di saperne di più per esprimere
considerazioni più puntuali. Crediamo necessario
intervenire rapidamente per non disperdere il lavoro svoltoe di poter non interropere la continuità necessaria.
Ringraziamo quindi Mattavelli, per tutto il lavoro svolto, auspichiamo che a breve si trovi un valido
sostituto.

Pd Info - 16 luglio 2010

Cari Circoli,
in questa settimana ci sembra di dover mettere l’accento principalmente sull’allarmante situazione emersa in Lombardia dopo che le autorità giudiziarie hanno sferrato un colpo durissimo alla criminalità organizzata presente nella nostra Regione. Ne dobbiamo concludere che la ‘Ndrangheta in Lombardia c’è ed è ramificata come una piovra proprio nel modo in cui tanti studi negli ultimi anni hanno raccontato e mostrato. Più ancora: i blitz delle forze dell’ordine mostrano con chiarezza come le intercettazioni telefoniche siano uno strumento del tutto essenziale per le indagini, nonostante la destra le attacchi ormai da molte settimane come fossero l’unico problema del nostro Paese.

Il quadro che emerge giorno dopo giorno mostra inoltre i legami quotidiani e costanti fra criminalità organizzata e alcuni politici locali. Il primo dovere che sentiamo è quello esprimere tutto il ringraziamento e l’apprezzamento del Partito Democratico lombardo alle Direzioni distrettuali antimafia di Reggio Calabria e di Milano, che hanno condotto un lavoro straordinario grazie al quale tutti noi siamo chiamati una volta di più alla consapevolezza che la Lombardia è una terra di trincea nella lotta ai fenomeni criminali organizzati, il che ci dimostra che il nostro ruolo è fondamentale: le Istituzioni e la politica tutta non possono permettersi per nessuna ragione di sottovalutare un fenomeno gravissimo e pericoloso per la stessa convivenza civile.

Ma se la Lombardia rischia di diventare una delle colonie della 'Ndrangheta, allora emerge con forza l’imperativo di difendere questa nostra terra, di tutelarla contro ogni compromesso con fenomeni mafiosi che rifiutiamo con tutte le nostre energie, in particolare per quanto concerne i traffici di stupefacenti, le ecomafie, i racket. E’ desolante vedere come persino un Circolo dedicato a Falcone e Borsellino sia stato utilizzato impunemente per summit criminali.



A questo punto le dimissioni di Massimo Ponzoni dall’Ufficio di Presidenza della Regione non sono derogabili oltre: visto che il suo partito, il Popolo delle libertà, gli ha già chiesto di lasciare la poltrona di segretario provinciale di Monza e Brianza, a noi sembra che a maggior ragione debba esserci subito il parallelo abbandono dell’Ufficio di Presidenza della Regione Lombardia, il luogo da cui l’assemblea legislativa lombarda è guidata e coordinata e che certo non può essere sfiorato dal dubbio di ospitare ai suoi vertici figure “avvicinabili” dalla criminalità organizzata.



Non ci sembra il caso di parlare di altro, questa settimana. I fatti emersi sono così preoccupanti e gravi che tutto il resto scivola in secondo piano. Solo vi ricordiamo gli ultimi due giorni della nostra Festa a Desenzano del Garda (su http://www.pdlombardia.it/nota_politica/2010/07/04/festa-democratica-lombarda/ trovate il programma) che ospita da oggi il corso di Formazione “Giorni Migliori”: alla luce dei fatti c’è da auspicare davvero che ne arrivino. Tocca anche al Pd far sì che ciò accada.
Con amicizia,

Maurizio Martina
Segretario regionale PD lombardo

Roberto Rampi
Responsabile Organizzazione PD Lombardo

13 luglio 2010

Orfani bianchi in Romania

Cari tutti,
a latere degli impegni istituzionali a Strasburgo e a Bruxelles (Commissioni, Plenaria, riunioni di gruppo) spesso promuoviamo, in Parlamento, degli incontri per sollevare dei temi specifici.

Tra questi ve ne è stato uno che sento il bisogno di condividere con voi, anche emotivamente, il tema degli orfani bianchi in Romania, che abbiamo affrontato in un incontro, promosso da me e David Sassoli, a Strasburgo, con la testimonianza dell’Associazione L’Albero della Vita Onlus, che ha presentato il dossier "Left Behind - La famiglia transnazionale e gli orfani bianchi nella Moldavia Romena" .

Naturalmente parliamo di Romaniaperché là il fenomeo è più esteso che altrove, ma riguarda anche altri paesi dell'Europa orientale e altri paesi vicini come l'Ucraina.

Da tempo sto lavorando, anche con altri colleghi, sul tema dell’infanzia in Romania: le problematiche sono diverse, dalle adozioni bloccate, agli orfani bianchi, allo sfruttamento minorile.

Sono realtà su cui anche tantissimi italiani sono attivi, con progetti specifici, a partire da don Gino Rigoldi, don Virginio Colmegna e i Padri Somaschi, ciascuno con forme diverse, in base al carisma specifico della sua opera, ma tutti con grande passione e generosità.

Nell’incontro sono emersi dati davvero spaventosi: sono 350 mila gli "orfani bianchi" che vivono in Romania senza uno o senza entrambi i genitori, migrati per garantire ai figli un futuro migliore, e rappresentano complessivamente il 7% della popolazione minorile. Il paradosso è che, mentre vanno a vivere in altri paesi per dare un contributo ai figli, li abbandonano con gravisssime conseguenze fisiche, sanitarie e psicologiche.

Nel dettaglio, sarebbero 157 mila i bambini che attualmente hanno il padre all'estero, 67 mila solo la mamma, mentre più di un terzo, ossia 126 mila, sarebbero privi di entrambi i genitori. Metà degli "orfani bianchi" ha meno di 10 anni. Tra questi, più della metà ha tra i 2 e i 6 anni, solo il 4% ha meno di un anno. Il 16% di questi bambini è stato più di un anno lontano dai propri genitori. Il 3% addirittura più di quattro. In totale sarebbero 4 milioni i rumeni emigrati. Il 15% delle famiglie della Romania ha almeno un componente della famiglia all'estero. Se ad emigrare è il padre, il 21% dei figli non lo vede per 2-4 anni consecutivi, il 28% per un tempo ancora più lungo. Se sono le donne ad essere lontane, la famiglia estesa diventa un supporto fondamentale: solo il 58% dei bambini vive con il proprio padre rimasto in patria, gli altri con i vicini o persone più o meno presenti.

Si stima che finora il fenomeno abbia coinvolto più di 750 mila bambini, in questi ultimi anni.

Questa mia mail vuole semplicemente essere uno spunto per una riflessione ed una condivisione con voi di un problema che mi ha toccato molto. Dovremmo "vedere" il tema degli stranieri presenti in Italia per lavoro anche sotto quest'ottica: cioè pensando alla loro famiglia lontana e "sfaldata". Inoltre faccio presente che l'attuale dimensione della crisi economica sta spingendo fortemente anche molti dei Paesi dell'Europa orientale a spostarsi verso "occidente" per cercare lavoro.

Ringraziandovi per l’attenzione, vi saluto cordialmente e resto a disposizione per chi volesse approfondire.



Patrizia Toia

VIAGGIO ALL’INFERNO: ANDATA E RITORNO

“Ciao, come stai, tutto bene?”: francamente, penso che pormi una domanda siffatta sia quantomeno irrispettoso della mia vicenda personale e di quanto la vita mi abbia riservato. Soprattutto questo, quando a chiederlo sono persone che non sono mai entrate nella mia vita, né mai avranno intenzione di farlo forse perché mi reputano solo uno “sfigato in carrozzina”, uno dei tanti scomodi in questa società di vincenti. O forse ancora, perché in modo molto presuntuoso pensano sempre di stare meglio di me, magari nel loro triste ed incolore: ”Tiro avanti”.
Se non amate i gusti forti della vita, beh, allora il consiglio è di chiudere il giornale ed interrompere subito la lettura di questo articolo.
A raccontarla tutta sinceramente, sono stati quasi due anni di m. . . ., da quando, nell’agosto 2008, mi si aprì una piaga a livello ischiatico (sotto la natica destra- N.d.R.), conseguenza del mio procedere forzatamente su una sedia a rotelle. In questo periodo, ho visto la faccia speculativa della ns. Sanità, quella che vive di medicazioni inconcludenti e senza finalità, solo per gonfiare il bilancio di una clinica privata. Clinica ovviamente convenzionata secondo il regime imperante nella nostra Regione. Con una “pietas umana” rivestita solo di bassi interessi economico-politici, sono stato per circa un anno e mezzo nel girone dantesco dei “senza speranza”, di quelli, giovani e non, che passano il loro tempo in lunghe e vuote attese presso ambulatori medici. Dove, nella coda interminabile di pazienti, io ero solo uno dei tanti sfortunati, neanche degni di “disturbare” la fitta agenda d’impegni del sommo ed illustre primario. Beninteso, non sto denigrando tale medico, sicuramente meritevole dal punto di vista professionale di aver inventato ed allestito un servizio di vulnologia in questa clinica di Monza: sicuramente più di qualcuno è stato salvato da questa scontrosa figura medica. Dire però, come la mia infermiera del servizio ADI (Assistenza Domiciliare Integrata) che quella clinica sia il posto migliore dove curarsi le piaghe, insieme ad un’altra clinica privata convenzionata della Lombardia, penso sia francamente troppo. A Monza, per fortuna, ci sono anche ospedali pubblici, dove le persone lavorano più in silenzio e nell’ombra, senza esporre nessun cartello altisonante. La qualità della cura mal si concilia con la quantità: gli angeli poi, ti aiutano proprio così, nel silenzio e mettendosi poi nascosti sulla nostra spalla.
Ora, dopo il ricovero di 23 giorni, una lunga e paziente degenza, torno alla vita, sempre più convinto che il mio compito in questo mondo sia di essere felice speranza, per me e per tutti quelli che stanno intorno a me, per quelli che mi vogliono bene ed anche per quelli che me ne vogliono un po’ di meno. Voglio vivere il resto dei miei giorni, cercando sempre di cogliere il mezzo bicchiere pieno della vita, fino a che anche una sola goccia di lacrime lo riempirà. Ed ora fatemi chiudere con questa battuta: “La vita è anche una questione di sedere, si sa, ma vivere col sedere chiuso è un gran bel vivere”.

“Felice Speranza”

11 luglio 2010

COMUNE IN VENDITA CAUSA TAGLI MANOVRA ECONOMICA

Cavenago di Brianza

Originale forma di protesta degli amici di Cavenago di Brianza per denunciare l’assurda manovra economica di Tremonti/Berlusconi. Per chi se ne fosse dimenticato sono quelli della banda: …."Non metteremo mai le mani nelle tasche degli italini"….ma taglieremo, per fare cassa, i trasferimenti ai comuni che alimentano e sostengono le spese per finanziare aiuti ai servizi sociali e di essenziale pubblica utilità.



Complimenti al Sindaco PD Sem Galbiati alla sua Giunta ed alla sua squadra che per tre giorni hanno presidiato la piazza principale del paese vegliando anche la notte all’interno di una tenda.

Peccato che questa protesta, che ha avuto l’attenzione di diversi giornali locali e nazionali ,non sia stata coordinata e condivisa contemporaneamente in altri comuni della Brianza

6 luglio 2010

CRONACA DEL CONSIGLIO COMUNALE del 25/06/2010

Più che a un normale e civile Consiglio Comunale, a Sulbiate, siamo stati testimoni di un acceso confronto tra la persona Sindaco Stucchi e la minoranza, talmente animato e aggressivo da essere imbarazzante, per il luogo istituzionale in cui si è svolto.

Abbiamo, purtroppo, assistito impotenti e basiti alla riedizione del vecchio duello, che immaginavamo ormai consegnato alla storia, e che ha avvelenato per molti anni la vita politica della comunità, tra Lista Civica Comune Aperto e Lista Civica Si.
Per chi non lo sapesse C.A. è la lista Civica che ha amministrato il nostro paese con il Sindaco Giorgi due mandati fa.

Il C.C offre di se, di fronte all’impotenza dei consiglieri (in particolare di quelli iscritti al Pd), e allo stupore del pubblico presente, un’esibizione indecente, e volgare.

Il circolo PD può solo denunciare l’accaduto e auspicare che per il bene di Sulbiate e l’onorabilità della vita civica e politica del nostro paese, non si ripeta mai più.

Il Sindaco Stucchi, il suo Vice, i consiglieri della minoranza (in particolare gli ex di Comune Aperto) sembravano invece compiacersi di questo fatto, gratificati dalle accuse e dagli insulti indicibili che vicendevolmente si sono scambiati. Tra il pubblico l’unico che certamente ha apprezzato quanto stava avvenendo è stato il referente della stampa locale. Sulbiate non certamente darà una buona immagine di sé.

A nulla è valso l’intervento del nostro Ass. Fassina in risposta alla mozione di P.T. che riguardava i recenti cantieri stradali che hanno creato molte difficoltà alla viabilità del nostro paese. La dichiarazione dell’Assessore era evidentemente volta a portare la discussione su canoni di un corretto civile confronto, come si conviene tra maggioranza e minoranza in un paese normale. Sempre su iniziativa e consiglio di Fassina, il capogruppo Zoia Luca, ha richiesto una sospensione del Consiglio per cercare insieme a PT una via di uscita allo stallo che si era creato. Purtroppo mentre in separata sede i consiglieri e i Capi Gruppo dei due schieramenti sembravano aver trovato la quadra, in sala consigliare continuavano a scontrarsi senza esclusione di colpi il Sindaco e il consigliere d’opposizione Antonini vanificando così il lavoro di mediazione cui gli altri stavano arrivando.

Tutte le interpellanze presentate da P.T. lasciano intendere neanche troppo velatamente comportamenti scorretti da parte del nostro Sindaco e della precedente Giunta ai limiti della legalità, che se confermate potrebbero essere perseguite per legge.

Interpellanze lunghe, minuziosamente corredate di riferimenti tecnici, e intenzionalmente cariche di sospetti e di accuse indimostrabili. E’ giusto che la minoranza faccia il suo mestiere, riteniamo, però, che muovere accuse di tali gravità, presuppone la disponibilità d’incontestabili e solide prove, altrimenti il tutto si riduce a “chiacchiera da bar” che ha come unico scopo quello di sollevare confusione, sterili polemiche, e inutili polveroni. I soli sospetti, spesso, non sono altro che l’anticamera della menzogna.

Purtroppo il C.C. è sembrato essere ostaggio di personalismi incontrollabili, vecchi rancori, irrisolte questioni ancora aperte tra la vecchia Lista SI e C.A. retaggio di un inglorioso passato politico in un clima esasperato da “mezzogiorno di fuoco”.

Il circolo Pd di Sulbiate non condivide e non può tollerare sedute di C.C. di così basso livello politico e istituzionale.
Esprime solidarietà ai nostri cinque consiglieri PD per la situazione poco istituzionale in cui sono costretti a operare, e in particolare al Sindaco Stucchi per gli attacchi personali subiti che mirano a colpire alzo zero la sua onorabilità e la sua onestà.

Riceverete prossimamente aggiornamenti circa gli sviluppi di questa complicata situazione.

SALUTO AD ALBERTO

Caro Alberto,
compagno di un tratto di strada comune, breve ma intensa.
Ma la passione politica non si misura nè dalla lunghezza del percorso di strada fatto insieme, e nemmeno dal rumore con cui si fanno e si propongono le cose che smuovono le nostre coscienze.
Sì, la passione è proprio come eri tu, e noi tutti ora, con la stessa passione vogliamo accompagnare te, tua moglie Pinuccia, i tuoi cognati Gino e Piera, in questo tuo lungo viaggio di silenzio, che ancora arricchirà tutti noi.
Non ti dimenticheremo mai.

I tuoi amici del Circolo PD di Sulbiate

Da un’amica abruzzese:

L'AQUILA


Ieri mi ha telefonato l'impiegata di una società di recupero crediti, per conto di Sky. Mi dice che risulto morosa dal mese di settembre del 2009. Mi chiede come mai. Le dico che dal 4 aprile dello scorso anno ho lasciato la mia casa e non vi ho più fatto ritorno.
Causa terremoto. Il decoder sky giace schiacciato sotto il peso di una parete crollata. Ammutolisce. Quindi si scusa e mi dice che farà presente quanto le ho detto a chi di dovere.
Poi, premurosa, mi chiede se ora, dopo un anno, è tutto a posto. Mi dice di amare la mia città, ha avuto la fortuna di visitarla un paio di anni fa. Ne è rimasta affascinata. Ricorda in particolare una scalinata in selci che scendeva dal Duomo verso la basilica di Collemaggio.
E mi sale il groppo alla gola. Le dico che abitavo proprio lì. Lei ammutolisce di nuovo. Poi mi invita a raccontarle cosa è la mia città oggi. Ed io lo faccio. Le racconto del centro militarizzato.
Le racconto che non posso andare a casa mia quando voglio. Le racconto che, però, i ladri ci vanno indisturbati.
Le racconto dei palazzi lasciati lì a morire. Le racconto dei soldi che non ci sono, per ricostruire. E che non ci sono neanche per aiutare noi a sopravvivere.
Le racconto che, dal primo luglio, torneremo a pagare le tasse ed i contributi, anche se non lavoriamo.
Le racconto che pagheremo l'i.c.i. ed i mutui sulle case distrutte. E ripartiranno regolarmente i pagamenti dei prestiti. Anche per chi non ha più nulla.
Che, a luglio, un terremotato con uno stipendio lordo di 2.000 euro vedrà in busta paga 734 euro di retribuzione netta. Che non solo torneremo a pagare le tasse, ma restituiremo subito tutte quelle non pagate dal 6 aprile. Che lo stato non versa ai cittadini senza casa ,che si gestiscono da soli, ben ventisettemila, neanche quel piccolo contributo di 200 euro mensili che dovrebbe aiutarli a pagare un affitto.
Che i prezzi degli affitti sono triplicati. Senza nessun controllo. Che io pago ,in un paesino di cinquecento anime, quanto Bertolaso pagava per un'appartamento in via Giulia, a Roma.
La sento respirare pesantemente. Le parlo dei nuovi quartieri costruiti a prezzi di residenze di lusso.
Le racconto la vita delle persone che abitano lì. Come in alveari senz'anima. Senza neanche un giornalaio. O un bar.
Le racconto degli anziani che sono stati sradicati dalla loro terra. Lontani chilometri e chilometri.
Le racconto dei professionisti che sono andati via. Delle iscrizioni alle scuole superiori in netto calo.
Le racconto di una città che muore.
E lei mi risponde, con la voce che le trema. " Non è possibile che non si sappia niente di tutto questo. Non potete restare così. Chiamate i giornalisti televisivi.
Dovete dirglielo. Chiamate la stampa. Devono scriverlo."
Loro non scrivono voi fate girare

POVERTA:’ IL MALE INVISIBILE

Milano fa pagare l'affitto al Pane Quotidiano e non è in grado di rimettere insieme la risorsa preziosa di chi dà da mangiare a chi non ha i soldi per vivere: è agghiacciante". Lo dichiarano le senatrici del PD Emanuela Baio, Marilena Adamo, Fiorenza Bassoli e il vice presidente del consiglio comunale di Milano Andrea Fanzago che oggi si sono recati in visita alle mense dei poveri il Pane Quotidiano e l'Opera di S. Francesco di via Piave, insieme alla Presidente della Fondazione Floriani, Francesca Floriani. 
"E' gravissimo che a Milano ci siano così tante persone che hanno fame, che hanno bisogno di aiuto e che vivono di stenti, la situazione è inaccettabile. Non esiste una concreta regia della solidarietà. Compito questo dell'amministrazione comunale al fine non solo di rispondere ai bisogni ma soprattutto per prevenirli. I dati ci mostrano come il livello di povertà sia aumentato in maniera esponenziale. Lo abbiamo visto con i nostri occhi. Il Pane Quotidiano, che dalle 9 alle 11.30 fornisce cibo in maniera gratuita e anonima, riceve dal comune di Milano un contributo per i suoi due istituti di 10.000 euro all'anno, peccato che poi chieda ad uno, quello di viale Monza, un affitto di 11.000 euro all'anno. È un crimine civile nei confronti di chi cerca di tendere un mano a chi ne ha bisogno, senza chiedere nulla in cambio. Ma ciò che sconvolge è che tra i nuovi poveri ci sono più italiani che stranieri, italiani che lavorano, pensionati, che non ce la fanno ad arrivare alla fine del mese e che chiedono aiuto agli enti di volontariato lombardo. Persone che vanno alle mense prestissimo per vergogna e per timore di rimanere senza cibo. Siamo di fronte al totale annullamento silente della dignità umana. In Lombardia sono rientrati con lo scudo fiscale il 45% dei capitali recuperati all'estero, pari a circa 42,5 miliardi di euro, segno che esistono, oltre alla povertà, benessere e risorse che devono necessariamente essere meglio distribuite. Basterebbe solo trattenere lo 0,5% di questo denaro, pari a 213 milioni di euro, per aiutare chi chiede una mano silenziosamente. La città di Milano ha le potenzialità per far fronte a questa situazione gravissima, ma l'amministrazione non è in grado di creare una rete di aiuti efficace a supporto di questi enti. Le soluzioni ci sono ma non si vogliono adottare. Sia i frati di San Francesco sia l'associazione che gestisce il Pane quotidiano, ci hanno chiesto di approvare una legge stabile per il per il 5 per mille e di non lasciarlo all''elemosina' del Ministro, sia di introdurre, come già molti Paesi fanno, la possibilità di dedurre in toto dalla dichiarazione dei redditi le donazioni". 
Secondo quanto emerge dal rapporto dell'Ores nel 2008 i poveri erano erano per il 65,6% stranieri e per il 34,4% italiani. Nel 2009 gli stranieri sono scesi al 55,7% e gli italiani salgono al 44,3%. Il rapporto ha stimato in Lombardia la presenza di 133mila famiglie in condizione di povertà assoluta, pari a circa 342mila individui. La povertà assoluta in Lombardia è dunque pari al 3,2% (uguale al 2007), mentre in Italia è al 4,6% (+0,5%). 
"Sono dati sconcertanti,- continuano - il Pane Quotidiano, ci spiega come nel 2000 venivano distribuiti pasti per circa 170.000 persone, oggi, 2010, per 660.000, con un incremento del 288%. 
In passato il 60% delle persone che si recavano alle mense erano immigrati, oggi le percentuali si sono invertite: il 55% di anziani ancora 'giovani' chiedono aiuto con un pasto perché la loro pensione non è sufficiente. Abbiamo particolarmente apprezzato i servizi sanitari che queste strutture offrono rispondendo a bisogni a cui oggi il SSN fa fatica ad occuparsi, come TBV e malattie sessualmente trasmissibili. 
Dobbiamo rompere questo muro di silenzio- concludono - non si può far finta di non capire che con 800 euro al mese una famiglia non può sopravvivere se non di stenti".

Wip S.p.A. FABBRICA OCCUPATA.

Dal 18/06 dodici operai occupano lo stabilimento per difendere i prodotti finiti e i macchinari, dai sigilli del pignoramento presentato dai funzionari della Agenzia delle Entrate. La situazione è molto complicata. L’azienda occupa ancora i capannoni ubicati a Verderio Inferiore in via Provinciale, ma, di fatto, è stata trasferita in Bulgaria. Escluso l’ultimo stipendio la ditta ha sempre pagato regolarmente i contributi. Quello che non pagava erano ICI, IRAP, IVA….


I titolari della ditta non si sono ancora presentati. Equitalia (società incaricata dell’esercizio di attività di riscossione dei tributi) non ha potuto far altro che appendere una lettera al cancello dello stabilimento.

Tra i dodici compagni di lavoro anche due giovani coniugi che ancora devono pagare il mutuo.

Pubblichiamo questa notizia per esprimere solidarietà ai lavoratori in lotta per difendere dignità e lavoro.

Sono molte le piccole aziende anche in Brianza che con fatica cercano di far fronte da sole come possono alle conseguenze di questa non comune crisi economica, anche perché non sufficientemente sostenute dal Governo centrale.

1 luglio 2010

Democratici in festa 2010.

Festa del Partito Democratico di Carnate Bernareggio.

Ieri sera a Bernareggio al Ctl 3 in via Cattaneo alcuni amici del Circolo Pd di Sulbiate si sono incontrati per cenare insieme. E’ stata una bella serata, serena e piacevole. Abbiamo molto apprezzato la buona cucina dei volontari di Carnate e Bernareggio e trascorso insieme un paio d’ore lontani dalle questioni e dalle accese discussioni che spesso animano gli incontri del Circolo, in particolare negli ultimi tempi.



Uno dei progetti ambiziosi a lungo termine del nostro Circolo è quello di poter organizzare un momento di Festa del PD anche a Sulbiate. Le informazioni che alcuni di noi hanno raccolto per verificare la possibilità di una sua realizzazione, però, in questo momento sono sconfortanti. Mancano mezzi, risorse, e probabilmente un numero di volontari preparati e sufficiente per sostenere l’impegno ed il lavoro che un iniziativa del genere comporta.

Però per il futuro non disperiamo. Non è detto che il nostro Circolo possa allestire in paese qualcosa di simile e di meno impegnativo, perché questo è l’unico modo per acquisire esperienza e conoscenze necessarie per superare tutte le difficoltà.

Con un minimo di sana invidia…complimenti ai democratici di Carnate e Bernareggio!