30 novembre 2010

FERMATE FORMIGONI. S.O.S. Villa Reale di Monza.


Stanno svendendo e privatizzando la villa Reale di Monza.

Difendiamo il nostro patrimonio culturale, la nostra identità.

Puoi firmare la petizione cliccando qui.
Veltroni in conferenza stampa a Monza:"Formigoni ha il dovere di fermarsi". «Sono decisamente colpito dal canone annuo, a quella cifra, (30.000 euro annui per 30 anni, più 5 milioni di start-up, ndr), a Roma ci si affitta un seminterrato di 70 metri quadrati. L’Italia ha il dovere di tutelare il proprio patrimonio culturale. La cultura è ossigeno».

SCUOLA DI ADRO. SENTENZA DEL TRIBUNALE DI BRESCIA.



Il Tribunale di Brescia ha accettato il ricorso della CGIL: i simboli politici della scuola di Adro discriminano.
Per chi volesse partecipare sabato 4/12 si svolgerà una manifestazione. Il PD aderisce all'iniziativa. Sarà una grande festa. Dovranno essere esposti solo i seguenti simboli: la bandiera italiana e quella europea.
Resta solo da chiarire chi paga i danni per l'abuso, l'esposizione e la rimozione di simboli politici impropri!!!




precedente post correlato.

E' morto Mario Monicelli. Un grande italiano.


E' morto un grande italiano.
Il regista Mario Monicelli. Un uomo che ha raccontato il suo paese
come pochi altri hanno saputo fare.

Scena tratta da "LA GRANDE GUERRA". Situazione: gente incompetente al comando, mentre i meritevoli e i capaci stanno in trincea. Non ci ricorda qualcosa?
In ogni modo non disperiamo: la prima Guerra mondiale in fondo l'abbiamo vinta no?


Commento al video della Gelmini. + VIEDO TAROCCATO

Segnaliamo il seguente commento ricevuto da un anonimo al post"Gelmini dal web: pensierino rivolto ai ragazzi".
Oggi, salvo imprevesti, la riforma dovrebbe essere approvata.

"...leggete in maniera serena..." come sia possibile leggere in maniera serena questa riforma è un mistero. l'università italiana è piena di eccellenze e di persone competenti e gli studenti e i ricercatori non sono certo interessati ad aiutare i "baroni", anzi...

"fateci pervenire i vostri consigli e proposte...ma evitiamo contrapposizioni che non hanno ragion d'essere e non aiutano..." cioè dateci i consigli ma non veniteci contro...se la ministra non se ne fosse ancora accorta ci sono migliaia di studenti, ricercatori e docenti in piazza, sui tetti e nei cortei che in tutta italia (e anche all'estero) manifestano il loro dissenso, tutto ciò però sembra non interessare la ministra che dice di "non capire" il perchè delle manifestazioni ( avrà mai tentato di capirlo questo "perchè"?). alcuni dicono che tutta la gente che scende in piazza ama farsi vedere, personalmente non credo che i ricercatori di fisica della statale di milano, che sono saliti sul tetto della loro facoltà, si siano divertiti in una notte di novembre con la neve che cadeva dal cielo.
le università italiane sono in fondo nelle classifiche generali (che non comprendono solo pubblicazioni ma anche tutto il sistema università) se però si guardano solo le pubblicazioni che proff e ricercatori pubblicano i nostri atenei sono ad ottime posizioni, quindi smettiamola di dire che nelle università c'è un'alta percentuale di fannulloni e che si produce poco (ed è stato detto). i ricercatori fanno troppo: fanno ricerca, insegnano, tengono corsi (e non solo corsi opzionali o secondari)...è poi un dato di fatto che moltissimi italiani vanno all'estero dove le condizioni sono migliori, e sono molto apprezzati, mentre invece sono pochissimi gli stranieri che vengono in italia.
l'università italiana deve cambiare è vero ma per fare ciò non serve tagliare i fondi, inserire esterni nei cda, trasformare il contratto dei ricercatori in 3 + 3 e poi il passaggio ad associati o fuori, fare ricerca è UN LAVORO, non è per forza solo il "momento" prima di diventare docenti!!

Questo invece il video taroccato che circola in rete. Quello che a molti sarebbe piaciuto sentirsi dire:


VIDEO TAROCCATO!!!




Qui l'editoriale del Corriere della sera di Francesco Giavazzi "Riforma che va difesa".

CANCUN: emergenza cambiamenti climatici.

Dopo la precedente conferenza di Copenaghen conclusasi con un sostanziale fallimento, da ieri, a Cancun in Messico, fino al dieci dicembre i grandi della terra si incontrano per il sedicesimo appuntamento ONU sui cambiamenti climatici al fine di trovare un accordo. Secondo i dati il 2010 si confermerà l’anno più caldo di sempre dal 1880. I recenti dati del NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration) sulle temperature mondiali sono molto inquitanti. Il difficile obiettivo della conferenza è raggiungere un accordo che definisca impegni precisi per tutti i paesi fissare i paletti sulle emissioni di CO2 del dopo Kyoto che scade nel 2010. E’ un appuntamento carico di aspettative che avrà successo solo se emergerà una chiara volontà politica volta alla ricerca di un complicato compromesso capace di soddisfare i molteplici interessi in gioco.

In questa quadro di allarme e preoccupazione globale, localmente Sulbiate si è impegnata nel “Patto dei Sindaci” 20-20-20(riduzione entro il 2020 in atmosfera del 20% delle emissioni di CO2.Aumento del 20% dell'efficenza energetica.Aumento del 20% dell'uso delle energie rinnovabili) per la sostenibilità dell’energia. La fondazione Idra avrà il compito di gestore e coordinatore delle attività.

Attendiamo di conoscere il piano d’azione.

29 novembre 2010

E se avesse ragione Civati?

Dal blog di Civati.

lunedì, novembre 29, 2010
Momenti di trascurabile felicità

Pare che i sondaggi riservati di B (quelli giusti, quelli che poi lui davanti alle telecamere raddoppia come se niente fosse) diano il Pdl tra il 20 e il 25%. Il Pd per la prima volta da sempre sarebbe il primo partito in Italia. Di Pietro e Vendola si equivalgono, intorno al 7%. E una coalizione che raggiungesse il 40%, poco più del Veltroni del 2008, vincerebbe le elezioni. E le vincerebbe anche al Senato, come i ragazzi di Termometro politico sostengono da settimane, senza che nessuno li ascolti (il motivo è semplice: nessuno li ascolta perché danno i dati 'veri'). Anche la Lega sembra avere fermato la sua avanzata, recuperando certamente tra i delusi di B, ma poco altro. Il Terzo polo ad assetto variabile (Udc, Fli e Ferrari) sarebbe al 15%. Un ulteriore 10% si perderebbe nella famosa frammentazione del sistema politico. Non è venuto il momento di lanciare la sfida? Non è il caso di andare a prendere il 5%, con una campagna politica e culturale che racconti l'Italia post-atomica e sappia dare qualche risposta alle persone e non solo a Casini? Troppo coraggioso, come scenario?

Anche gli Americani non sono stupidi! By Virus


E’ questo lo tsunami che avrebbe dovuto distruggere tutto svelando misteriosi segreti, imbarazzanti e fastidiose verità?
Tutto qui?

Che il nostro Berlusconi fosse un vanitoso megalomane, incapace, inadeguato, portavoce di Putin, godereccio festaiolo, organizzatore e promotore di party scatenati, per noi non è un grande novità!
Forse l’unico scoop delle
rivelazioni di Wikileaks, per noi degno di attenzione, attesta che anche gli americani, pure loro, se ne erano già accorti, e che quindi non sono così stupidi come invece qualcuno iniziava a temere.
By Virus

11 DICEMBRE MANIFESTIAMO INSIEME.


La nota del mattino del 29/11

Compendio delle principali notizie politiche del giorno secondo il PD.

1. IRLANDA. IERI L’ACCORDO SUL SALVATAGGIO. OGGI IL VERDETTO DEI MERCATI.
I ministri finanziari dell’Unione europea hanno finalmente raggiunto un accordo sul salvataggio dell’Irlanda, ma anche e soprattutto su come dare seguito alle politiche di rigore e di sicurezza di fronte ai problemi finanziari degli Stati. L’Irlanda potrà beneficiare di un prestito a sette anni di 85 miliardi di euro al tasso di interesse del 6 per cento. La Grecia avrà più tempo per restituire il prestito ottenuto. E dopo il 2013, quando scadrà il fondo di stabilità messo in piedi dai paesi europei, entrerà in funzione un European Stability Mechanism, una specie di fondo monetario europeo per i casi di crisi. Oggi però queste decisioni passeranno al vaglio dei mercati. Se saranno giudicate convincenti la tempesta almeno per il momento si placherà. In caso contrario, almeno Portogallo e Spagna finiranno presto nel mirino degli speculatori.
Per approfondimenti: "L’Irlanda e la follia delle banche" di Marcello De Cecco, La Repubblica Affari/Finanza; 2011 l’odissea dell’euro, di Marco Panara, sempre Repubblica Affari/Finanza: "Circolano ipotesi di exit strategy dalla moneta unica. Ma sono realistici? Nonostante le enormi difficoltà dei Pigs, al momento non pare. L`Italia rischia, ma come vivremmo, oggi, con la lira? Ecco uno scenario da vero incubo".
2. BERLUSCONI, VERA PALLA AL PIEDE DEL PAESE, SCREDITA L’ITALIA NEL MONDO.
I documenti resi pubblici dal sito Wikileaks almeno per quanto se ne sa oggi contengono solo giudizi Usa sul nostro presidente del Consiglio, considerato Vanesia, inefficiente, di fatto portavoce di Putin in Europa. L’Italia viene così screditata dal presidente del Consiglio che si vanta pure delle sue imprese internazionali. Ancora una volta Berlusconi si rivela un danno per il paese.
L’obiettivo principale di tutta questa operazione, il vero bersaglio grosso, sembra essere tuttavia il presidente Usa, il democratico Barack Obama, mal sopportato da tutti i potentati ai quali le riforme, pur se limitate, pongono problemi. "Uno schiaffo per Washington" di Carlo Jean (ex consigliere diplomatico di Cossiga ed esperto di geopolitica) su Il Messaggero. "L’obiettivo è Obama" Lucia Annunziata, La Stampa. "La fine dell’impero americano", Mario Sechi, Il Tempo.
3. E LA CRISI MORDE. IMPRESE E DIPENDENTI IN PIAZZA PER IL LAVORO.
Mentre l’Italia perde la faccia sul piano internazionale, la maggioranza traccheggia e si lacera, il governo è inerte, la crisi morde sempre di più la carne viva del sistema economico e della società. Per la prima volta, mercoledì, imprenditori delle costruzioni e lavoratori del settore edile scendono in piazza a protestare con una manifestazione nazionale davanti a Montecitorio, a testimoniare della gravità della situazione. Dario Di Vico, Il Corriere della Sera: "Davanti, almeno simbolicamente, ai massimi rappresentanti della politica italiana, l`Ance-Confindustria, Rete Imprese Italia e Cgil-Cisl-Uil snoccioleranno il loro elenco: 250 mila posti di lavoro persi e altri 40 mila a rischio, 8 mila imprese che hanno chiuso i battenti, 30% in meno di appalti pubblici, investimenti a -18% ed edilizia residenziale a -34%. Il settore, dunque, boccheggia e, stremato, perde ulteriormente in trasparenza. Le amministrazioni pagano anche dopo 24 mesi, per prendere quei pochi lavori che vengono deliberati, i ribassi arrivano anche al 50% e come conseguenza il mattone diventa sempre più grigio".
Di fronte alla crisi ed a un governo che non c’è, insomma, industriali e lavoratori si muovo uniti per cercare una via di salvezza. E quello degli edili non è l’unico caso. Massimo Giannini, La Repubblica Affari/Finanza: "L`incubo dei primi Anni Novanta. Ritorna un`endemica instabilità politica, riesplodono i conflitti sociali, si riaffaccia la speculazione internazionale che mette nel mirino i Paesi più deboli d`Europa. Certo, non siamo sull`orlo della bancarotta, che nel`92 rese necessaria la più colossale manovra di risanamento mai varata nella storia repubblicana. Non siamo martoriati ogni giorno da arresti e avvisi di garanzia, che colpiscono ministri e sconquassano il Palazzo. Ma restiamo comunque indebitati fino al collo e fiaccati dall`inazione di governo che produce la stagnazione dell`economia". Per questo, scrive Giannini, è un segnale positivo il fatto che Confindustria, Cgil, Cisl e Uil abbiamo aperto un tavolo per discutere come uscirne. Anche senza il governo. Anzi, malgrado il governo.
4. UNIVERSITA’, MOZIONE SU BONDI, FEDERALISMO: SETTIMANA DECISIVA.
Riprendono alla Camera la discussione sulla riforma universitaria e nel paese le proteste degli studenti, dei ricercatori, dei precari. Domani il voto sulla riforma Gelmini, pessima, anche se appoggiata dai rettori e da una parte della grande stampa italiana, a cominciare da Il Corriere della Sera. "Noi vogliamo una riforma, ma vera ed efficace" Marco Meloni, responsabile Università del Pd, su Il Messaggero.
La discussione prolungata sull’università ha fatto slittare la mozione di sfiducia presentata dal PD sul ministro Bondi, che resta al centro comunque del dibattito a partire da questa settimana.
Giornate della verità anche per quanto riguarda il federalismo. Bisogna decidere come garantire alle regioni la copertura dei circa 100 miliardi di spese necessarie per erogare i
servizi regionali. Anche per i comuni deve essere presa una decisione senza la quale il federalismo è solo sulla carta: l’aliquota di equilibrio per la futura imposta comunale sul possesso degli immobili. Si ipotizza il 10 per mille, ma questa soglia non basta a coprire anche le spese per sostenere l’entrata in vigore della cedolare secca del 20 per cento sugli affitti (prevista ma che è ormai diventata a rischio, dato l’impatto sui conti. Come dire: un’altra promessa al vento fatta dal governo).
5. IN ATTESA DEL 14, SI PREPARA LA SFIDA PD-PDL IN PIAZZA L’11 DICEMBRE.
Dopo i tre fine settimana del porta al porta il Partito democratico lavora in questi giorni alla preparazione della manifestazione nazionale a piazza San Giovanni a Roma, destinata a sostenere il programma democratico per dare una svolta positiva al paese e ad essere il viatico per il benservito a Berlusconi. Nello stesso giorno il Pdl organizzerà nelle piazze italiane i gazebo a sostegno di Silvio Berlusconi e i giornali già parlano di sfida: Mario Ajello, Il Messaggero.
6. PD.
Il rettore dell’università di Torino, Profumo, ha declinato l’invito ad essere il candidato del centrosinistra alle prossime elezioni amministrative. "Chiamparino lancia Fassino sindaco" La Repubblica.
Su molti quotidiani si possono leggere le reazioni interne al Pd alla proposta contenuta in un’intervista rilasciata ieri al Corriere della Sera dal senatore Latorre. Claudio Sardo, Il Messaggero: "Nicola Latorre ha aperto nel Pd la «questione Vendola». L`ha fatto con un certo tasso di provocazione, offrendo al governatore della Puglia la patente di «co-fondatore» in un rinnovato Pd. Ma la sostanza della sua intervista di ieri a il Corriere della Sera non è complicata: se vuole sfidare Bersani alle primarie per conquistare la leadership, Vendola deve entrare nel Pd. Perché le primarie di coalizione, intese come competizione tra capi di partito, sono, secondo Latorre, "una mostruosità inaccettabile". E il Pd, secondo Latorre, non può cavarsela sfuggendo al problema: se vuole riconquistare quella parte del suo popolo che oggi simpatizza per Vendola, deve trovare il modo per affrontare questa sfida in modo utile e ordinato. Il terna è posto ma la reazione alla sortita di Latorre è stata in prevalenza negativa. Tutte le componenti moderate, sia di maggioranza che di minoranza, hanno dichiarato la loro opposizione". Ecco la dichiarazione rilasciata in proposito ieri dal coordinatore nazionale della segreteria del PD, Maurizio Migliavacca, alle agenzie: (Adnkronos) - "L'obiettivo principale, totalmente condiviso dal Pd, è quello di ottenere una svolta per il bene del Paese e cioè le dimissioni di questo governo, che non è in grado di affrontare i problemi degli italiani, e il varo di un governo di transizione per rifare la legge elettorale, per fronteggiare l'emergenza economica ridando un po' d'ossigeno alle famiglie e per cercare
di favorire l'occupazione, in particolare quella giovanile". ''Naturalmente - prosegue l'esponente democratico - anche in questo contesto il Pd prosegue il suo cammino come pilastro di qualsiasi governo d'alternativa e come polo d'aggregazione aperto a tutti coloro che vogliono aderire sulle basi delle linee progettuali dei democratici. Il Pd è un partito aperto e in cui ciascuno porta liberamente il proprio contributo personale. E' in questo contesto che va inquadrata anche la proposta odierna del senatore Nicola Latorre. Ora l'obiettivo primario di tutti i democratici è quello di garantire la salvezza del paese mandando a casa Berlusconi e creando i presupposti di una svolta positiva". Giuseppe Fioroni, intervista a Il Corriere della Sera: "Vogliono sfrattare noi ex popolari".
Il Foglio del lunedì riprende per intero l’intervista rilasciata dal segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, a Il Foglio.
7. OGGI L’ULTIMO FAZIO.
Oggi ultima puntata di "Vieni via con me". Qualunque cosa se ne pensi, ha dimostrato che si possono ottenere risultati strabilianti in termini di audience anche facendo cose serie, parlando di temi perfino pesanti, con ritmi non eccitati, senza grida e veline scollacciate. E’ stato un episodio di battaglia culturale contro lo stile e il metodo che ha contribuito a formare l’opinione pubblica nell’ultimo ventennio.
8. OGGI VERTICE MONDIALE SUL CLIMA A CANCUN.
Si apre oggi a Cancun il vertice mondiale sul clima. Sui risultati di questo summit c’è molta sfiducia. Anche se ormai non ci sono più dubbi sui problemi che il mondo deve affrontare. Federico Rampini, La Repubblica.

Centro Commerciale. Il Sindaco: il PD non ha capito.

Questo è l'articolo del Cittadino di sabato 27/11/2010 che contiene alcune dichiarazioni del Sindaco Stucchi in merito alla questione centro commerciale Sulbiate/Cascina Ca'.
Più sotto il commento di Sarchielli Segretario del Circ
olo PD di Sulbiate.

La nostra dichiarazione pubblica (post del 19/11) contraria alla possibilità concessa dalla precedente Giunta di realizzare un centro commerciale a Sulbiate in zona Cascina Ca’, ha provocato l’interesse dei giornali locali ed immaginiamo avvierà un partecipato dibattito politico su un argomento centrale per il futuro della nostra Comunità.

Grazie alla lettera indirizzata ai nostri politici di provincia e regione abbiamo scoperto importanti notizie di cui nessuno dei democratici di Sulbiate era a conoscenza.

Notizie ,probabilmente in buona fede, non comunicate dal Sindaco Stucchi ai due Assessori Crespi e Fassina forse perche’ ritenute trascurabili dettagli o di secondaria rilevanza rispetto alle priorità contingenti. Diciamo così: per Stucchi il tema non era d'attualità, e quindi inutile parlarne.

Il Sindaco Stucchi non ha capito che siamo aggiornati più di quanto possa immaginare a dispetto delle rare occasioni di confronto e dialogo diretto.

Il Sindaco non ha compreso che siamo preoccupati perché, nonostante la delibera di Giunta n. 59 del 2009 sia definitivamente “morta” per la rinuncia della proprietà, resta purtroppo valido tuttora il non irrilevante valore di indirizzo politico dell’atto, rispetto al quale senza ambiguità e fermamente riconfermiamo la nostra contrarietà.

Se l’area è stata persa per una scelta dell’Amministrazione Giorgi, ed inoltre, se rispetto ai diritti acquisiti dalla proprietà non c’è molto da fare, siamo convinti, senza il bisogno di illuminate consulenze, che l’impatto ambientale di un centro ricettivo/alberghiero sia ben diverso, e decisamente meno invasivo, di un centro polivalente commerciale.

Il primo è una disgrazia, il secondo, (anche se, forse, funzionale strategicamente per ottenere una galleria Pedemontana un po’ più lunga),per il Circolo PD, una sciagura, una calamità, che possiamo e dobbiamo evitare. Pedemontana con l'interramento promesso poi scomparso, invece, c'è già; su questo punto, ormai, possiamo ben poco.

Dopo quanto è avvenuto alle precedenti promesse, che avrebbero dovuto tutelare il nostro territorio, svanite poi inspiegabilmente nel nulla (galleria interramento pedmontana) secondo noi è bene essere cauti, prudenti e non fidarsi più di nessuno.

L’esperienza personale, dovrebbe essere, per tutti, la prima maestra di vita.

Quando si aprirà e se si riaprirà, una nuova partita, assicuriamo il Sindaco Stucchi che le persone del PD elette nella lista Civica Si, porteranno il loro (e nostro) contributo, partecipando alla decisione finale attivamente e in piena corresponsabilità, nel rispetto degli obblighi assunti contenuti nel nostro programma.

Il programma della lista civica Si al primo punto, individua tra le urgenze primarie la protezione del patrimonio territoriale e la qualità della vita, e altresì, dichiara quanto sia essenziale presidiare il territorio.

La lettera scritta ai nostri politici(pubblicata nel post del 19/11), e le riflessioni contenute nel documento, vanno evidentemente in questa direzione.

maurizio sarchielli


La foto sotto, documenta il massacro della campagna tra Vimercate e Bellusco che sarà provocato dal passaggio di Pedemontana. Evidenziata in giallo l'area destinata ad attività commerciale/ricettivo/alberghiera individuata dall'Amministrazione Giorgi - Comune Aperto.

28 novembre 2010

Miscellanea di sobrietà. Foto.

Tra le tante cose dette da Berlusconi in settimana ne spicca una in particolare:
"Basta con gli esibizionismi, serve sobrietà".
Questa breve antologia di foto documenta la riservatezza, la misura e la moderazione del nostro capo del governo.
Antologia di foto di B.:
"Pratica della sobrietà".

"Nomi, cognomi e infami". Questa sera a Vimercate Cavalli presenta il libro.


Questa sera a Vimercate presso il Circolo Acropolis in via degli Atelti (zona piscina) con inizio alle ore 19:30 Giulio Cavalli presenterà il libro:"Nomi, cognomi e infami". L'attore scrittore Cavalli vive sottoscorta da due anni per aver denunciato infiltrazioni mafiose nel tessuto politico economico lombardo.

Il libro di Giulio Cavalli non è un libro come gli altri. "Nomi, cognomi e infami" è il diario impersonale di un anno di storie incrociate in una tournée che è scesa dal palco per diventare la sua storia: quella di un attore di teatro che vive sotto scorta da due anni. È un viaggio nel tempo e nello spazio che accompagna il lettore dall'attentato di via D'Amelio al sorriso di Bruno Caccia, dalle parole di Pippo Fava all'omicidio di don Peppe Diana passando attraverso il coraggio di Peppino Impastato, Rosario Crocetta e i ragazzi di Addiopizzo, fino a svelare la presenza della mafia al Nord che l'autore è stato tra i primi a denunciare. È anche una storia corale dedicata alle 670 persone che oggi nel nostro Paese vivono sotto tutela. È una rivoluzione morbida contro coloro che, abituati a comprarsi giudici, onorevoli, senatori, funzionari, sindaci, imprenditori, giornalisti, sanno bene che nulla possono contro la parola, quel mitra senza proiettili che instilla germi; germi di consapevolezza, germi di coscienza, germi di libertà. È una ninna nanna recitata per tenerci tutti svegli, mentre urliamo che disonorarli, comunque, è una questione d'onore. Prefazione di Gian Carlo Caselli.

Buona Domenica del 27/11/'10.


Buona Domenica del 27/11/10.


Partecipa e vota per l'assegnazione del "premio Pettine d'oro", iniziativa del gruppo PD proviciale.
Per conoscere i candidati ed esprimere il tuo voto, clicca qui.

27 novembre 2010

Il porta porta del PD di Monza e Brianza. Video.


La terra dei cachi e dei complotti.

Qualcuno ha detto che il "nazionalismo è l'ultimo rifiuto dei governi in difficoltà".

Ieri il Ministro Frattini ha lanciato l'allarme dell'esistenza di una strategia anti-italiana.
La Patria è vittima di un "complotto" ordito da oscure forze del male.
E' questa semplificando la causa principale delle difficoltà del governo e il messaggio appello da raccontare ai cittadini elettori: "noi siamo il bene, e ci stanno attaccando, se difendete noi, difendete l'italia".
Orfini del Pd ironizza:
“il governo ha ragione, c'è un tentativo di screditare l'Italia, ma i responsabili sono i fallimenti dell'esecutivo”.

Gelmini dal Web. "Pensierino" rivolto ai ragazzi.

Gelmini si rivolge dal web ai ragazzi:"non fatevi strumentalizzare".
Nel video il Ministro Gelmini ancora non risponde a Bersani ma rivolgendosi agli studenti difende i punti qualificanti della sua riforma.


Valutazione: L'immagine ricorda la foto ricordo che da bambini ci facevano alle elementari. Manca solo il grembiulino e la carta geografica appesa alle spalle. Il temino è ben svolto. Non è particolarmente brillante però non ci sono errori grammaticali. Manifesta fantasia e immaginazione. Forse troppa ingenuità.Per l'impegno meritita almeno la sufficienza.


Ieri dal professore Antonio D'Andrea, docente di diritto costituzionale all'università di Brescia, che fu il relatore della tesi di laurea del ministro, si è saputo che:"Si è laureata almeno tre anni fuori corso, con un voto di 100 su 110, l'argomento della tesi era bello, ma lei lo ha trattato in maniera sciatta".
Laureata a Brescia, Gelmini, è poi andata a Reggio Calabria per prendere l'abilitazione d'avvocato.

Da questo punto di vista rispetto ai successi universitari del Segretario Bersani ("studente ripetente" da 110 e lode), c'è poco da fare: il Ministro Gelmini non regge il confronto.

26 novembre 2010

Il partito dell'amore in crisi. Effetti collaterali. by Virus

Una ricerca della Rutgers University, diretta dalla professoressa Helen Fisher e pubblicata sul "Journal of Neurophysiology" sostiene che quando un amore finisce da dipendenza come una droga.
La relazione agisce sul cervello provocando un vero dolore fisico quando si interrompe.

Ecco cosa hanno combinato alcuni esponenti del PDL (il partito dell'amore) in questi ultimi giorni.:


Il ministro La Russa, credendosi D’Annunzio ha lanciato volantini dal cielo.
La Mussolini
ha baciato in bocca un indagato per camorra.
Il ministro Carfagna
ha dato della vaiassa alla Mussolini.
Il Ministro Romani
ha detto che se paghi la corrente elettrica è obbligatorio pagare anche il canone Rai.
Quagliarello
ha dato del malato mentale ad un scrittore per aver parlato di mafia.
Il Ministro Gelmini
ha dato della cagna ad una sua collega.
Il loro capo, senza stanziare un euro che uno, oggi annuncia un piano straordinario di intervento in favore del sud di 100 milioni di euro. Comunica in conferenza stampa che è tutto fatto, tutto Ok:"
Realizzati i 5 punti del programma su cui avevamo chiesto la fiducia"

Non c’è dubbio sta accadendo qualcosa. Il Partito dell’amore sta soffrendo.
Per il futuro attendiamoci nuovi e più conclamati e preoccupanti effetti collaterali.
Dovuti a una crisi d'astinenza...ovviamente. Ha ragione la professoressa Ficher: il fallimento dell'amore provoca gravi danni al cervello.


by Virus

DESIO. CADE LA GIUNTA DI CENTRODESTRA.



A Desio per infiltrazioni con la 'ndrangheta dimissioni in massa dei consiglieri. La maggioranza dei consiglieri comunali ha firmato le dimissioni determinando la caduta dell'Amministrazione guidata dal Sindaco Giampiero Mariani del PDL.

Coinvolti nell'inchiesta per infiltrazioni mafiose tutti uomini del PDL: il presidente del consiglio comunale Nicola Mazzucava, il consigliere comunale Natale Marrone, e l'ex assessore provinciale Rosario Perri.
Anche i consiglieri di maggioranza della Lega si sono dimessi insieme a quelli della minoranza. Già da luglio il PD aveva chiesto l'intervento del Ministro Maroni.

Il commento di Civati:"Oggi è un bel giorno, per Desio, la Brianza, il Nord".

L'ex sindaco Mariani:"Il consiglio comunale di Desio non viene sciolto da organi governativi per sospette infiltrazioni malavitose, ma per una scelta di natura politica di alcuni consiglieri che si assumeranno la responsabilità di aver infangato l'onorabilità degli amministratori e l'immagine della città".


La foto è del Sindaco Mariani. Uno dei politici locali candidati dal PD Provinciale al premio "pettine d'oro 2010". Per votare e partecipare al concorso cliccare il banner nella colonna a lato.

La nota del mattino. - 26/11/2010.

Compendio delle principali notizie politiche del giorno secondo il PD.

1. MONDO, EUROPA, ITALIA, CRISI E PROSPETTIVE. QUANDO PARLA LA POLITICA.
Tutti i deputati del PD sono in ritiro da ieri pomeriggio, dopo aver inchiodato il governo in Parlamento sulla riforma dell’Università, in un’abbazia toscana per discutere di progetti politici di più lungo periodo. “La globalizzazione impone anche alla politica di ragionare su nuove basi” ha detto il presidente del gruppo parlamentare della Camera, Dario Franceschini, aprendo i lavori e parlando anche della necessità di una presenza coordinata dei progressisti in Europa e nel mondo.
L’attualità, e cioè la crisi irlandese, la crisi dell’euro e l’atteggiamento dei diversi paesi europei, a cominciare dalla Germania, sono stati inquadrati in un ragionamento di più ampio respiro.
La relazione introduttiva è stata svolta da Romano Prodi, padre dell’Ulivo, economista, ex presidente dell’Iri, ex presidente del Consiglio, ex presidente dell’Unione europea, sulla base dell’esperienza, degli studi e degli incontri personali al massimo livello in cui è impegnato da quando ha lasciato la politica. “Avere qui Prodi è una festa” ha detto Pier Luigi Bersani.
Prodi ha ricordato i velocissimi cambiamenti in corso nel mondo. “Negli anni Cinquanta il Prodotto nazionale lordo degli Usa era la metà del Pil del mondo. Oggi sfiora il 22 per cento, anche se gli Usa restano il paese che spende in armamenti il 50 per cento della spesa di tutto il mondo”. La Russia, ma soprattutto la Cina, l’India, il Brasile sono le nuove stelle emergenti. Prodi ha ricordato quanto sia stata e sia veloce l’ascesa cinese: “oggi è l’unico paese al mondo capace di esportare uomini, capitali, tecnologia, finanza”. In questo contesto l’Europa appare vecchia, divisa, anche se ha ancora una forza oggettiva notevole, soprattutto se si tiene conto del progetto unitario. “Uno studente cinese mi ha chiesto: ma siete un laboratorio o un museo?” . In questo contesto, ha spiegato Prodi, vi sono due contraddizioni: una riguarda le forme della democrazia, tra i tempi stretti per le decisioni e i tempi imposti invece dai continui appuntamenti elettorali; l’altra riguarda la posizione della Germania, scettica sull’Unione e sull’euro per motivi elettorali interni, ma che con l’euro e con l’Unione ha avuto ed avrà ancora tutto da guadagnare. Oggi la posizione della Germania ha favorito l’attacco dei mercati ai paesi deboli. “Sul lungo periodo sono sicuro che gli interessi imporranno un cambiamento”.
La discussione è stata conclusa da Giuliano Amato, che ha accesso i riflettori sull’eccesso di semplificazione ideologica nel dibattito politico (”La democrazia comporta confronto razionale tra diverse soluzioni, non posizioni estremizzate e basate sulle emozioni”), ma anche sul ruolo dell’Italia in Europa. “Siamo noi e gli altri paesi che in vista delle prossime riunioni europee dovremmo dire chiaramente alla Germania che, insieme al rigore e alla pulizia dei conti, nelle decisioni già prese è previsto che vi sia
spazio anche per lo sviluppo. Ma l’Italia purtroppo questo ruolo non lo ha svolto e oggi non è in grado di svolgere”.
2. IL RITORNO DEI CITTADINI. GLI STUDENTI IN PIAZZA. L’11 DICEMBRE TUTTI A ROMA.
Dopo otto mesi di proteste, che il governo ha lasciato senza risposta e confronto, studenti, professori, ricercatori e precari hanno conquistato in questi giorni la ribalta sfondando il muro del silenzio. Ci sono riusciti imitando gli operai che hanno perso il posto di lavoro: sono saliti sui tetti (La Repubblica). La risposta è stata ancora una volta una porta in faccia dal governo. Il PD si è schierato a fianco di studenti e professori, precari e ricercatori, tutti penalizzati dalla riforma Gelmini, ed ha sviluppato insieme a iniziative di opposizione in Parlamento anche iniziative di solidarietà. Di fronte a questo ritorno dei cittadini, come ha titolato oggi La Repubblica, la reazione istintiva di una parte della classe dirigente del paese, quella schierata per convenienza o per convinzione con il centrodestra, è stata ed è di chiusura e di difesa anche di una riforma sbagliata come quella del governo. Ogni forma di vera partecipazione è considerata con diffidenza (Il Corriere della Sera), come se fosse una manifestazione estranea alla politica.
Questo sabato sarà il terzo fine settimana della mobilitazione porta a porta del Pd per portare le proposte del partito ai cittadini. Questa fase di mobilitazione per sostenere una svolta per l’Italia e un progetto che dia futuro al paese si concluderà a Roma, in piazza San Giovanni, l’11 dicembre, a tre giorni dal voto sulla mozione di sfiducia presentata dal PD nei confronti del governo.
3. L’IMPRONTITUDINE DELLA GELMINI. IL PD IN CAMPO FUORI E DENTRO IL PARLAMENTO.
L’opposizione del Pd in Parlamento, più le altre opposizioni e la defezione dei finiani, hanno imposto cambiamenti alla legge e un paletto nei confronti del governo. L’iniziativa del segretario del PD, Pier Luigi Bersani, a fianco dei ricercatori sui tetti della facoltà di architettura a Roma, ha inoltre “bucato” il muro del silenzio grazie al quale il governo tentava di superare l’ostacolo. La reazione è stata scomposta e dilettantesca. Prima Maurizio Gasparri ha tentato di collegare la solidarietà di Bersani ai violenti. Poi il ministro Gelmini, riprendendo un attacco del giornale Libero, ha definito Bersani “un segretario precario e uno studente ripetente” (titolo a tutta pagina de Il Giornale oggi: Studenti in piazza, asini sui tetti). Una improntitudine straordinaria, se si pensa che il ministro Gelmini (ministro dell’istruzione) ha preso la laurea con tre anni fuori corso, una votazione di 100 su 110, un giudizio pessimo del suo relatore di tesi, ed ha passato l’esame per avvocato solo cambiando sede (viaggi della speranza a Reggio Calabria). “Sono andato sui tetti, perché i ricercatori tentano da un anno di parlare con il governo e nessuno li ha nemmeno visti una volta. Si dovrebbero vergognare” ha detto Bersani, annunciando poi in aula a Montecitorio che avrebbe messo su internet i suoi voti all’università (110 e lode, tutti 30 e un solo 28, laurea in filosofia a Bologna) e sfidando il ministro a fare altrettanto. I voti di Bersani sono sul suo profilo di facebook. Quelli della Gelmini no.
In Parlamento il PD e le altre forze di opposizione hanno ottenuto lo stop e il rinvio della votazione a martedì. “Noi in questo tempo restiamo disponibili al dialogo per cambiare profondamente la legge. Abbiamo molte proposte positive sulle quali discutere. Altrimenti il governo ci ripensi e ritiri la legge” ha detto Bersani lasciando l’aula di Montecitorio.
4. NAPOLI. DOPO I DISASTRI SUI RIFIUTI, IL GOVERNO COPRE I RISCHI SANITARI.
Su iniziativa del senatore Ignazio Marino, oltre cento parlamentari del Pd hanno presentato un’interpellanza scritta sulla base dei pareri di illustri clinici italiani e stranieri: a Napoli c’è un vero rischio sanitario, a causa della proliferazione dei topi favorita dai rifiuti nelle strade. Il governo, però, come al solito non ha cambiato linea: dopo i disastri, continua a mettere la testa sotto la sabbia. “Non ci sono problemi” ha assicurato il ministro della Salute Fazio.
5. 14 DICEMBRE. ANCORA PRETATTICA.
Il presidente del consiglio Silvio Berlusconi ha attaccato ieri il presidente della Camera Gianfranco Fini e il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini, affermando che vogliono per sé Quirinale e palazzo Chigi. “Andare a votare è da irresponsabili. Ma o si ottiene la maggioranza o al voto”. Ancora pretattica. Mentre Berlusconi spiegava queste cose ai suoi, Fedele Confalonieri chiedeva a Casini di mollare Fini. La risposta è stata negativa. Ieri si sono incontrati Fini, Casini, Rutelli. Luca Cordero di Montezemolo ancora non c’è (Montezemolo un po’ in campo un po’ no, ha scritto su Il Corriere della Sera Aldo Cazzullo). Ancora pretattica.
6. PD.
A Bologna Vendola all’assalto dei democrat tira la volata alla Frascaroli (Il Messaggero). Torino, attesa per domani la decisione di Profumo (L’Unità). Oggi pomeriggio, dopo la conclusione del seminario di Spineto con l’intervento di Pier Luigi Bersani, a Roma si riunisce l’assemblea del Movimento democratico (Innovativi o inutili , Europa). Federico Geremicca su La Stampa parla delle primarie in Francia e in Italia.
7. OGGI SPOT ELETTORALE DEL GOVERNO: PIANO FARAONICO SUL SUD, MA SENZA SOLDI.
Il Consiglio dei ministri vara oggi il piano per il Sud annunciato ieri a imprenditori e sindacati (90 miliardi di euro). Il piano per ora è fatto solo di titoli (lo ha detto Susanna Camusso). Ma anche dopo il Consiglio dei ministri rischia di essere solo un gigantesco spot elettorale. “La legge di stabilità non prevede disponibilità di cassa. Non ci sono soldi spendibili nel triennio” ha spiegato il responsabile dell’economia della segretaria del PD, Stefano Fassina. Dunque, qualsiasi cosa il governo annuncerà sarà scritto sull’acqua.
8. I COMMERCIALISTI AMMETTONO CHE LA RIFORMA DEL FISCO DA FARE E’ QUELLA DEL PD.
“In Italia conviene possedere piuttosto che lavorare” hanno detto i commercialisti riuniti a congresso (Il Corriere della Sera). E dunque: bisogna spostare il peso del fisco dal lavoro alla rendita. Esattamente quanto prevede la proposta di riforma fiscale elaborata dal PD nell’assemblea nazionale di Varese e trasformata dal gruppo parlamentare del PD alla Camera nella mozione sul fisco.
9. MONDO. WIKILEAKS OGGI PUBBLICA ALTRI DOCUMENTI SEGRETI. ANCHE SULL’ITALIA. E QUI SI DISCUTE SUL SEGRETO DI STATO.
Il sito Wikileaks ha annunciato per oggi la pubblicazione di migliaia di documenti segreti che le diplomazie di tutto il mondo si sono scambiati negli anni. E’ assai probabile che vi siano molti documenti che riguardano anche l’Italia.
Intanto in Italia continua la battaglia per ottenere che il governo smetta di impedire l’applicazione delle decisioni già prese per l’abbattimento del segreto di Stato dopo 30 anni.

Patto dei Sindaci per l'energia sostenibile.


Per saperne di più cliccare sul logo.

Primi fiocchi di neve.


Questa mattina Sulbiate si è svegliata con la prima spolverata di neve.

Quando nevica è necessario mantenere pulite e sgombre le strade per non ostacolare lo svolgimento delle normali attività. E’ bene ricordare che se il Comune ha il compito di mantenere attiva la praticabilità delle strade, i privati dovrebbero mantenere putiti marciapiedi, passi carrai, e spazi davanti a case, negozi, uffici.
Ad ognuno il suo compito, in spirito di collaborazione, responsabilità ed attenzione a tutta la comunità.

Qui puoi leggere l’Ordinanza di ieri del Sindaco Stucchi che, in modo più dettagliato, indica i comportamenti da tenere in caso di neve.

LA RIVOLTA DELLE UNIVERSITA'.


Molti studenti delle univertà di Roma, Torino, Firenze, Messina, Napoli, Bologna, Genova, Palermo, Ferrara, Ancona, Sassari, Pavia, Bari, Pisa, Siena, stanno manifestando con forza e determinazione il loro dissenso alla riforma in corso di discussione alla Camera.

Qui il foto racconto di Repubblica. I punti controversi: poche risorse, contratti, precarietà, baroni, deriva aziendalistica delle Università. La scheda di Repubblica.

La preoccupante soluzione proposta del direttore del TG4:“Un popolo civile, quale noi siamo, dovrebbe menare questi studenti”. Inquietante.

25 novembre 2010

Gelmini in difficoltà personali e ministeriali. Bersani va giù pesante!

Gli universiatari manifestano ed occupano il Colosseo, la Torre di Pisa, la Mole. Mentre anche oggi il Governo va sotto ancora una volta, il Ministro Gelmini non trova niente di meglio che polemizzare con il Segretario PD dandogli dello studente ripetente.
Il Segretario, salito ieri per esprimere solidarietà sui tetti della Sapienza dove protestano alcuni ricercatori, in occasione di una dichiarazione di voto, raccoglie la provocazione, risponde attaccando, ed attende la replica:



Ecco i voti di Bersani laureato a Bologna in Filosofia e storia del Cristianesimo con 110 e lode.
Per conoscere il rendimento di un ripetente clicca qui.

Ora attendiamo di conoscere la risposta del Ministro Gelmini.

Commenti al blog : fair play, please!

Oggi abbiamo dovuto eliminare un commento anonimo perché, senza argomenti e serie motivazioni, faceva dell’ironia sulle scelte della precedente Amministrazione, e del Sindaco Stucchi.
Il lettore ha qualificato le competenze e la capacità amministrativa, di Sindaco e Amministratori, con modi di dire non volgari ma affatto simpatici.

Questo non è il blog dell’amministrazione. Questo Blog è del Circolo PD.
E’ sì consentito e corretto criticare, ironizzare e prendere in giro scelte, proposte, o persone, ma queste devono essere del Partito Democratico o del Circolo PD di Sulbiate.

Certi che comprenderete confidiamo nella vostra collaborazione e leale partecipazione.

La regola, per i vostri commenti, che chiediamo sia gentilmente rispettata è da sempre pubblicata nella barra laterale a destra, forse troppo in fondo, e per questo non visibile, è la seguente:

"I commenti in questo blog sono graditi, a patto che non siano offensivi. Preferiamo di gran lunga chi, come tutti noi, si firma e ci mette il nome e la faccia."
GRAZIE
La redazione del blog.

RIPROVA. SARAI PIU' FORTUNATO. La gaffe di B.

Berlusconi annuncia che per sostenere i giovani imprenditori introdurrà una nuova tassa agevolata solo al 10%. E' una clamorosa gaffe che denuncia una volta di più lo stato confusionale del primo ministro e del suo Governo.
Cè già dal 2000! Si chiama "Forfettino". Introdotta dal centrosinistra.

Sulbiate obiettivo 20-20-20 per la sostenibilità dell'energia.


Anche Sulbiate si è impegnata insieme ad altri 11 comuni del Vimercatese per la sostenibilità energetica. La strategia dettata dell'Unione Europea per l'energia oggetto del patto 20 -20 -20 firmato dalle Amministrazioni locali.
In breve gli obiettivi:
Riduzione entro il 2020 in atmosfera del 20% delle emissioni di CO2.
Aumento del 20% dell'efficenza energetica.
Aumento del 20% dell'uso delle energie rinnovabili.

Il 19 novembre hanno sottoscritto una convenzione che affida il mandato alla Fondazione IDRA il ruolo di gestore e di coordinamento delle atività.
Nella foto a sinistra l'Assessore Fassina ed il Sindaco Stucchi di Sulbiate.

La nota del mattino.

1. LA CRISI NON FINISCE CON L’IRLANDA.
Il governo irlandese ha approvato una manovra da 15 miliardi di euro. Ora si attendono gli aiuti dell’Unione europea e del Fondo monetario internazionale. La tensione si è abbassata sui mercati finanziari. Ma la tempesta non è finita. Altri paesi hanno problemi. E le pulsioni isolazioniste della Germania aumentano. I più importanti giornali tedeschi hanno riportato ieri sulle prime pagine le rilevazioni sul desiderio della stragrande maggioranza dei tedeschi di lasciare gli altri europei al loro destino, la nostalgia del supermarco. Abbandonare l’euro sarebbe un disastro anche per la Germania, naturalmente, ma questi sentimenti spingono il governo tedesco ad avere una posizione ondivaga che ogni volta provoca ripercussioni a cascata, mettendo a rischio i paesi più deboli come è stato per la Grecia ed è per Portogallo e Spagna. Insomma, la crisi non è finita. E il 15 dicembre quando l’Unione europea dovrà affrontare il tema del patto di stabilità e delle iniziative che ciascun paese deve prendere per ridurre deficit e debito pubblico è ormai quasi certo che la decisione finale avrà ripercussioni pesanti sul futuro dei paesi con debiti pesanti, come è anche l’Italia, rimasta per ora al di fuori delle turbolenze.

2. IL DRAMMA DELL’UNIVERSITA’ EMBLEMA DI UN PAESE STANCO DI PROMESSE MANCATE E DI INCAPACITA’ DI RISPOSTA.
Alla battaglia nelle aule parlamentari sulla riforma dell’Università firmata dal ministro Maria Stella Gelmini ha fatto eco l’esplosione della rabbia nelle piazze, dove la protesta contro le norme messe a punto dal governo è in corso da mesi.
Alla Camera il governo è andato sotto nelle votazioni su una riforma che incontra il plauso dei rettori, ma che non affronta il problema decisivo della qualità della formazione universitaria, lascia a casa migliaia di ricercatori e di precari, riduce le risorse a disposizione e ne prevede un uso sbagliato.
In tutta Italia hanno protestato gli studenti, i ricercatori, i precari, da mesi in tensione e che il governo di fatto si è riufiutato anche di ascoltare. Un gruppo di studenti, dopo aver tentato di protestare davanti palazzo Grazioli, residenza di Berlusconi, ed essersi scontrati con la polizia, ha lanciato uova contro l’entrata del Senato.
Il segretario del Partito democratico, Pier Luigi Bersani, ha voluto portare personalmente la solidarietà e l’appoggio ai ricercatori rimasti dal giorno precedente sul tetto della facoltà di architettura a Roma. Claudio Rizza, Il Messaggero, citando le parole di Bersani: “Solo noi tagliamo i fondi allo studio e alla ricerca: qual è il paese al mondo che sta segando la conoscenza e il sapere? Non ce n`è uno, siam solo noi, come dice Vasco Rossi». In Spagna. ricorda il leader democratico, hanno fatto la manovra ma l`università è stata messa al riparo, in Francia l`hanno finanziata. Poi, tornato a Montecitorio, racconta: «Cerchiamo di prenderla un po` sul serio questa cosa qui; non sono certo andato lì per tirare uova. Sul tetto c`era
gente che ha vinto concorsi internazionali e che se passa questa riforma non sa più come fare. Perché questa riforma è un disastro, non ci sono soldi, non ci sono prospettive. Io, se tocca a me, la cambio, nonostante i soloni che spiegano che ogni anno non si può cambiare». Anzi, Bersani lo dice proprio: se andassi al governo la cambierei questa riforma. «Il ministro, il governo, raccontano balle ogni giorno, fino alla rabbia impotente della gente. Perché la gente non capisce. Come si fa a dire: abbiamo risolto il problema dei precari?». E difende i dimostranti dalle accuse che arrivano dal centrodestra, manco fossero i moti del `77: se si tirano uova invece di molotov significa che la protesta è civile e non va criminalizzata. «Quello che neanche i "baroni" hanno capito è che oggi c`è una novità: gli studenti di adesso hanno la testa sul collo, non sono dei pericolosi estremisti». Perciò «è una vergogna che si stia traccheggiando di fronte ai problemi della gente». E soprattutto è vergognoso che non vi sia confronto. Chiude Bersani: «Il ministro dovrebbe avere un po` di pazienza e di umiltà di ascoltare. Qui c`è un sacco di gente che non ha una interlocuzione e per questo è piena di rabbia».
3. RIFIUTI A NAPOLI. IL PRESIDENTE RINVIA IL DECRETO ALLE CAMERE. LA LEGA DICE NO AGLI AIUTI.
Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha rinviato alle Camere il decreto approvato dal Consiglio dei ministri sul tema dei rifiuti a Napoli. E’ la testimonianza più chiara dei pasticci che il governo di centrodestra è capace di combinare anche sui problemi più gravi. In questo caso, oltre ai litigi su chi nella maggioranza deve sfruttare l’affare dei termovalorizzatori, si è aperto il problema della sistemazione della montagna di rifiuti accumulati per le strade. La Lega ha alzato un muro di no.

4. PRETATTICA IN VISTA DEL 14 DICEMBRE: TRA OFFERTE, RITIRI, ALLUSIONI. MONTEZEMOLO ROMPE GLI INDUGI. LE IMPRESE DELUSE DA BERLUSCONI.
In vista del voto del 14 dicembre sulla mozione di sfiducia al governo presentata dal Pd si moltiplicano manovre, allusioni, offerte, ritrattamenti all’interno della maggioranza e tra il presidente del Consiglio, Fli e Udc. Ieri Silvio Berlusconi ha proposto a Pier Ferdinando Casini di dare l’appoggio esterno al governo. Risposta: si dimetta, poi vediamo. Nello stesso Pdl si è aperta una discussione sulla possibilità di far fare a Berlusconi un passo indietro, salvando e allargando la maggioranza attorno al governo di centrodestra (idea lanciata dall’ex ministro dell’Interno Pisanu). Per ora è pretattica. Continuerà fino al momento del voto, quando sarà chiaro se una trattativa per il ricompattamento del centrodestra ha o no possibilità di chiudersi.
Nel frattempo, ieri Luca Cordero di Montezemolo ha rotto gli indugi. “Ho il dovere di fare qualcosa per il paese, che è bloccato da 15 anni. ..Serve la partecipazione di molti cittadini, non di pochi superman”. Non è una discesa in campo, ma quasi. L’idea del centro ne esce rafforzata. L’iniziativa di Montezemolo segnala però anche un altro fatto: gli imprenditori sono stufi di non avere risposte. Ne parla Dario Di Vico nell’articolo “La secessione silenziosa” su Il Corriere della Sera,
raccontando la distanza “dalla politica” degli imprenditori del Nord. Sono gli imprenditori che hanno appoggiato Berlusconi e che ora, delusi, se la prendono con tutta la politica. Come dice spesso il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, parlando della pericolosa separazione tra politica e società, “Berlusconi è nato dal discredito della politica negli anni Novanta e rischia di finire portando la politica al discredito”.

5. DA LUNEDI’ MOZIONE DI SFIDUCIA A BONDI.
Da lunedì alla Camera si discute la mozione di sfiducia a Bondi presentata dal Pd dopo i crolli di Pompei. Intanto si è scoperto che Bondi ha concesso lavori a familiari della propria compagna e speso risorse pubbliche per altri fini.

6. PD
Su Europa Paolo Gentiloni annuncia l’iniziativa che domani vede riuniti a Roma i sostenitori di Movimento democratico. Titolo: “Un movimento contro un Pd minoritario”.
Lungo articolo di Alfredo Reichlin su l’Unità. “L`attuale degrado dell`etica pubblica non è poi una grande novità. Questo è il dramma che sta avvenendo sotto i nostri occhi. La vita dei nostri figli e nipoti si sta già impoverendo, stiamo già uscendo dal club dei grandi che contano. E se dopo 150 anni da Porta Pia viene in discussione l`unità della nazione, una conseguenza è certa: il destino della gioventù italiana sarà irrilevante. I nostri figli resteranno ai margini del mondo nuovo. Qualcuno sta parlando così agli italiani? Sta dicendo così chiaramente che si è aperto uno «stato di eccezione» (come una guerra) e che nient`altro che questo impone un governo di "eccezione", cioè di salvezza nazionale? Semplicemente questo è il problema che Bersani sta cercando di affrontare, certo alla sua maniera. C`è così tanto da ridire? Però è vero che il messaggio di Bersani è oscurato da troppe cose. Intanto dalle divisioni interne al Partito democratico. Chi comanda? È difficile affidarsi a un partito il quale è talmente democratico che non conta nulla essere stato eletto segretario da 3 milioni di persone. Chiunque può invocare le "primarie" per rimettere tutto in discussione. Si ammetterà che non è facile guidare in queste condizioni una delicata iniziativa politica di "salvezza nazionale". Noi siamo ancora al punto che il primo che passa ci sfotte perché dice che non è chiaro se siamo alleati col "centro" oppure con la "sinistra". Ma non è chiaro a chi? Certo a chi pensa che siamo nell`Inghilterra di Westminister e che Vendola è Gladston e Casini Disraeli. Come non si capisce che è la decadenza dell`Italia che chiede l`unità più larga in nome di riforme e cambiamenti radicali? Quali, però, sono sostenibili solo se qualcuno acquista l`autorità politica e morale per fare appello non solo a Vendola o a Casini ma alle energie profonde del paese, ovunque siano collocate. Temo che una buona fetta del PD non abbia capito nemmeno che questa è la ragione d`essere di un partito nuovo rispetto ai partiti che fecero la Prima repubblica”.

7. ECONOMIA.
- Fiat. Cominciano le trattative con i sindacati. E questa volta al tavolo siedono tutti.
- Berlusconi promette ai giovani imprenditori un’agevolazione già in vigore dal
2000: fu voluta da Vincenzo Visco durante il governo di centrosinistra (L’Unità).

8. ESTERI.
- 38° parallelo. La portaerei nucleare Geoge Washington della marina militare statunitense è salpata dal Giappone per la Corea del Sud, dopo gli scontri a fuoco del giorno prima. In Corea del Sud il governo è stato criticato per non aver risposto pesantemente sul piano militare all’offensiva del Nord. Pressioni Usa sulla Cina perché convinca la Corea del Nord a moderare le iniziative. La tensione resta alta.

GIORNATA MONDIALE CONTRO LA VIOLENZA ALLE DONNE.


"Il 25 novembre si celebra la 'giornata internazionale contro la violenza alle donne'. Poco, troppo poco è stato fatto. Il bilancio è davvero triste: sette milioni di donne ogni anno sono vittime di violenza fisica o sessuale, una su cinque". Lo dichiarano le senatrici del Partito democratico Emanuela Baio e Mariapia Garavaglia."Ciò che si colpisce è la dignità della persona umana e ciò che indigna è che ancora vige la consuetudine da parte dei violenti di considerare la donna, fragile e inferiore, quindi soggetta a subire violenza. Una sottomissione ideologica che ancora oggi non si è riusciti a debellare. E' impensabile che nonostante i progressi tecnologici e il miglioramento delle condizioni socio-culturali, nel nostro Paese ancora si registrino queste cifre e ciò che più preoccupa è che questi numeri, secondo le indagini Istat, sono destinati ad aumentare. Le donne più a rischio - continuano Baio e Garavaglia - hanno tra i 25 e i 44 anni vivono prevalentemente in centri metropolitani e hanno un titolo di studio superiore o una laurea. Per non parlare delle due milioni e 77mila donne che subiscono comportamenti persecutori (stalking). Se queste cifre sembrano troppo alte è su un altro dato che dobbiamo interrogarci: solo il 4 per cento delle donne denunciano una violenza. La paura e la vergogna impediscono alle donne di denunciare ma allo stesso tempo sono l'arma potente che il violento impugna contro di loro. E' questo - concludono - il meccanismo che dobbiamo disarmare".