17 giugno 2010

Lettera di un cittadino

Riceviamo la lettera del sig. Bianco, elettore simpatizzante del PD di Sulbiate, che dopo la lettura dell'ultimo giornalino comunale "ViviSulbiate" intende condividere con noi le sue riflessioni.
Pubblichiamo il contenuto del documento nel nostro blog perchè ci sembra un utile contributo al dibattito sulla questione del verde, dell'ambiente e del territorio, ultimamente oggetto di grande attenzione e di un interessante dibattito e confronto politico nella nostra comunità.

Gruppo Comunicazione
Circolo PD Sulbiate



Egregi rappresentanti del circolo PD Sulbiate,
si legge una volta ancora su “ViviSulbiate” l’ennesima risposta del nostro sindaco, troppo “politica” e poco concreta se non evasiva, ai dubbi dei cittadini.
Temo sia inutile sottoporre ragioni diverse a chi non risponde nel merito - nonostante io non sia tra gli anonimi amici dei grilli - dunque provo a dare a voi l'input per una discussione o dibattito costruttivo.
Mi permetto di dire che i progetti che l’amministrazione elenca come prove di sana gestione e orientamento a temi nobili come il verde pubblico e l’ambiente sono davvero encomiabili ed ogni Sulbiatese ne può essere felice, del resto qualche anno fa si stava "peggio" in questo senso, ma elencare ogni volta quanto di buono fatto non è una risposta efficace, inoltre sono convinto che in questo momento una buona amministrazione debba in ogni modo preservare verde e spazi pubblici e lottare contro ogni proposta di cementificazione.
Il sindaco saprà certo che fa più rumore un albero che cade di una foresta che cresce, quindi è ben conscio di dover essere il bersaglio delle critiche, soprattutto di dover fornire una risposta per ogni domanda degli elettori: a chi si chiede che fastidio dessero i tigli di via De Amicis, non sarebbe meglio e più onesto rispondere che sono stati eliminati per far spazio a nuova costruzione ed incamerare oneri, magari necessari per mandare avanti altre opere, piuttosto che inventarsi improbabili malattie degli alberi o avanzata età degli stessi? Fosse anche vero, è davvero troppo difficile credere che proprio mentre le ruspe stavano lì i tigli si sono ammalati per lo spavento o hanno deciso di accorciare la loro età media da centinaia a decine di anni.
Un famoso architetto ha scritto “cosa sarebbe Place des Vosges senza i suoi tigli”. Anche senza scomodare paragoni Parigini io mi chiedo cosa sarebbe Sulbiate senza i suoi tigli...
Evviva lo sviluppo, evviva la buona amministrazione comunale ma non prendiamoci in giro: manca quasi del tutto una mentalità ed una progettualità orientata al cittadino, al pedone, alla persona.
I grandi progetti, come la scuola (che non è certo ad elevata efficienza energetica) sono eclatanti ma l’amministrazione deve fare i conti con le piccole cose che fanno parlare, bene o male, la gente.
Alberi tagliati invece che affiancati da nuove piante e parchi (quanti alberi delle centinaia che dicono di aver piantato, si salveranno dopo l'arrivo della pedemontana e centro commerciale?), lampioni orientati a favore delle auto invece che a favore dei pedoni, ciclabili costruite come se fossero marciapiedi con continue interruzioni e cambi di corsia per non sfavorire la viabilità automobilistica, piazze inaugurate come “fruibili” e poi sede permanente di parcheggi per auto anziché di spazi socialmente fruibili, parcheggi costruiti a fianco di altri parcheggi quasi sempre vuoti, fantomatiche lampadine a risparmio energetico che vengono pubblicizzate ad ogni occasione ma aspettiamo - al buio in alcune vie- da oltre tre anni... sono tante le piccole cose di cui parlare e sommandole si rischia di andare oltre quanto di buono fatto e da farsi.
Non dimentichiamo i segnali positivi di questa e delle passate amministrazioni, ma ricordiamo perfettamente e con maggior efficacia gli scricchiolii ed i passi falsi.


Marco Bianco,
Sulbiate 15/06/2010

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