21 ottobre 2010

La lega si mobilita per il Sole Padano? Mobilitiamoci anche noi!!!

Per non essere sempre cattivo oggi decido di dare una mano ai leghisti pubblicando la circolare del provinciale che esorta l’abnegazione dei militanti padani a vestire i panni di archeologi alla ricerca delle radici e del soli padani perduti,...

…. al contempo, però, invito tutti i Cittadini Italiani a rimuovere tutti i soli delle alpi che occupano abusivamente spazi pubblici in particolare cartelli stradali.

Fotografateli, documentate la vostra eroica azione e inviatela a pdsulbiate@alice.it all’attenzione di Virus.

Faremo un grande manifesto per documentare la riscossa civica del nostro paese!!!

pubblicato da Virus

Acqua pubblica. LA PROPOSTA DI LEGGE DEL PD



“Siamo qui perché, testardamente, vogliamo occuparci di questioni reali” così Pier Luigi Bersani ha introdotto la conferenza stampa di presentazione della proposta di legge del Pd sull'acqua pubblica insieme a Dario Franceschini, Anna Finocchiaro e Stella Bianchi. “Il tema ambientale – ha continuato il leader democratico – è tutt'ora troppo trascurato. Per noi è invece una chiave prioritaria soprattutto in relazione alla crisi economica e sociale affinché il Piano Acqua sia uno dei progetti Paese”.
“L'acqua e la salute dell'acqua vanno riconsegnate a Dio così come ce l'ha date”.

“Noi traduciamo l'oggetto del referendum – ha dichiarato Franceschini - in una proposta di legge. Del resto l'aspetto prevalente della battaglia referendaria era culturale perché i quesiti referendari sono sempre limitati al merito delle questioni poste. Ora noi vogliamo capire se è possibile che anche qualcuno nella maggioranza si ravveda rispetto al decreto Ronchi”.

I punti fondamentali della proposta sono:

* Ribadire che l’acqua è un bene pubblico e sono beni pubblici anche le strutture del servizio idrico integrato;
* Una gestione industriale del servizio idrico che abbia una dimensione di scala adeguata, utilizzi le migliori tecnologie, e che sia realizzata secondo criteri di efficienza, efficacia ed economicità;
* Gli amministratori locali, sindaci in primo luogo, riuniti nell’assemblea di ambito territoriale ottimale, hanno il compito di prendere le decisioni fondamentali riguardo al servizio idrico integrato e quindi gli obiettivi di servizio, l’uso della risorsa, gli investimenti, il limite di sostenibilità della tariffa, l’affidamento del servizio idrico;
* Istituzione di un’Autorità di regolazione indipendente che abbia poteri di verifica dei piani strategici e dei piani d’ambito, che verifichi la congruità delle tariffe, che controlli l’attività dei gestori con poteri di ispezione e di sanzione;
* Introduzione di una tariffa sociale a vantaggio dei nuclei familiari più numerosi e delle fasce meno abbienti;
* Istituzione di un fondo nazionale per il riequilibrio territoriale delle dotazioni e delle infrastrutture idriche e per la preservazione della risorsa acqua, a garanzia dell’accesso universale a un servizio di massima qualità secondo criteri di equità e solidarietà;
* Partecipazione, garanzia e informazione per gli utenti sono tutelate dall’Autorità di regolazione che garantisce a tutti i cittadini la massima trasparenza.

(qui il documento integrale)

Cooperazione intenazionale: Tremonti taglia del 45%.


"Aiutiamoli a casa loro, così non vengono qui da noi": è una delle affermazioni più ricorrenti, che si sente da chi vuole fingere di interessarsi del mondo degli immigrati e delle povertà del mondo, ma in concreto non vuole fare nulla.
Invece la cooperazione internazionale ha davvero un ruolo molto utile per cercare di risolvere le questioni legate alla povertà di grandi aree del mondo e delle conseguenti condizioni di vita delle persone che vi abitano.

Ora però si scopre che nella Finanziaria 2011 il centrodestra al governo ha posto la definitiva pietra tombale sulla cooperazione italiana: l'intervento italiano nei paesi bisognosi di aiuto si riduce a 179 milioni di euro, la cifra più bassa degli ultimi 20 anni.

Il Governo ha tagliato del 45% i fondi dedicati alla cooperazione allo sviluppo dal nostro paese, raggiungendo il record negativo di 179 milioni di euro per il 2011. Una cifra, la più bassa degli ultimi 20 anni, cui devono essere ulteriormente sottratti circa 80 milioni di euro per le spese di gestione, lasciando meno di 90 milioni per le nuove operazioni sul terreno.
Per dare una proporzione, l'Italia contribuisce alla lotta alla povertà per meno di un decimo dei fondi annuali stanziati da Medici Senza Frontiere.

La protesta del settore nell'amara dichiarazione del presidente delle Ong italiane, Francesco Petrelli: "Di fatto il governo italiano con questa scelta si assume la responsabilità di lasciare milioni di persone a un futuro di fame povertà, pandemie come l’AIDS e la tubercolosi".

E questo avviene mentre in Europa i tagli toccano tutti i settori, salvo quello della cooperazione allo sviluppo. Lo stesso Regno Unito, costretto ad una cura dimagrante dal nuovo governo conservatore, ha lasciato intatti gli stanziamenti per la lotta internazionale alla povertà.

Una scelta in ossequio ad un principio morale di solidarietà, ma anche nell'ottica di un investimento nella sicurezza e nella stabilità internazionali

A Sulbiate invece, la buona notizia è che, nonostante le difficoltà di bilancio dovute ai tagli che il Governo ha inflitto a tutti i Comuni presto conosceremo, perchè sarà pubblicato anche quest'anno, un bando per l'assegnazione del contributo alla Cooperazione decentrata intenazionale allo sviluppo.
Il Bando di Sulbiate è in ritardo rispetto alle precedenti pubblicazioni per ragioni burocratiche e per il notevole carico di lavoro a cui sono sottoposti i nostri funzionari pubblici.
Non sarà certamente questa piccola cifra che risolverà il problema ma in questo momento di estremo bisogno è ancora più importante non far mancare tutto il sostegno possibile che può essere offerto anche dai piccoli Comuni agli aiuti di solidarietà e cooperazione internazionale.