25 novembre 2010

Gelmini in difficoltà personali e ministeriali. Bersani va giù pesante!

Gli universiatari manifestano ed occupano il Colosseo, la Torre di Pisa, la Mole. Mentre anche oggi il Governo va sotto ancora una volta, il Ministro Gelmini non trova niente di meglio che polemizzare con il Segretario PD dandogli dello studente ripetente.
Il Segretario, salito ieri per esprimere solidarietà sui tetti della Sapienza dove protestano alcuni ricercatori, in occasione di una dichiarazione di voto, raccoglie la provocazione, risponde attaccando, ed attende la replica:



Ecco i voti di Bersani laureato a Bologna in Filosofia e storia del Cristianesimo con 110 e lode.
Per conoscere il rendimento di un ripetente clicca qui.

Ora attendiamo di conoscere la risposta del Ministro Gelmini.

Commenti al blog : fair play, please!

Oggi abbiamo dovuto eliminare un commento anonimo perché, senza argomenti e serie motivazioni, faceva dell’ironia sulle scelte della precedente Amministrazione, e del Sindaco Stucchi.
Il lettore ha qualificato le competenze e la capacità amministrativa, di Sindaco e Amministratori, con modi di dire non volgari ma affatto simpatici.

Questo non è il blog dell’amministrazione. Questo Blog è del Circolo PD.
E’ sì consentito e corretto criticare, ironizzare e prendere in giro scelte, proposte, o persone, ma queste devono essere del Partito Democratico o del Circolo PD di Sulbiate.

Certi che comprenderete confidiamo nella vostra collaborazione e leale partecipazione.

La regola, per i vostri commenti, che chiediamo sia gentilmente rispettata è da sempre pubblicata nella barra laterale a destra, forse troppo in fondo, e per questo non visibile, è la seguente:

"I commenti in questo blog sono graditi, a patto che non siano offensivi. Preferiamo di gran lunga chi, come tutti noi, si firma e ci mette il nome e la faccia."
GRAZIE
La redazione del blog.

RIPROVA. SARAI PIU' FORTUNATO. La gaffe di B.

Berlusconi annuncia che per sostenere i giovani imprenditori introdurrà una nuova tassa agevolata solo al 10%. E' una clamorosa gaffe che denuncia una volta di più lo stato confusionale del primo ministro e del suo Governo.
Cè già dal 2000! Si chiama "Forfettino". Introdotta dal centrosinistra.

Sulbiate obiettivo 20-20-20 per la sostenibilità dell'energia.


Anche Sulbiate si è impegnata insieme ad altri 11 comuni del Vimercatese per la sostenibilità energetica. La strategia dettata dell'Unione Europea per l'energia oggetto del patto 20 -20 -20 firmato dalle Amministrazioni locali.
In breve gli obiettivi:
Riduzione entro il 2020 in atmosfera del 20% delle emissioni di CO2.
Aumento del 20% dell'efficenza energetica.
Aumento del 20% dell'uso delle energie rinnovabili.

Il 19 novembre hanno sottoscritto una convenzione che affida il mandato alla Fondazione IDRA il ruolo di gestore e di coordinamento delle atività.
Nella foto a sinistra l'Assessore Fassina ed il Sindaco Stucchi di Sulbiate.

La nota del mattino.

1. LA CRISI NON FINISCE CON L’IRLANDA.
Il governo irlandese ha approvato una manovra da 15 miliardi di euro. Ora si attendono gli aiuti dell’Unione europea e del Fondo monetario internazionale. La tensione si è abbassata sui mercati finanziari. Ma la tempesta non è finita. Altri paesi hanno problemi. E le pulsioni isolazioniste della Germania aumentano. I più importanti giornali tedeschi hanno riportato ieri sulle prime pagine le rilevazioni sul desiderio della stragrande maggioranza dei tedeschi di lasciare gli altri europei al loro destino, la nostalgia del supermarco. Abbandonare l’euro sarebbe un disastro anche per la Germania, naturalmente, ma questi sentimenti spingono il governo tedesco ad avere una posizione ondivaga che ogni volta provoca ripercussioni a cascata, mettendo a rischio i paesi più deboli come è stato per la Grecia ed è per Portogallo e Spagna. Insomma, la crisi non è finita. E il 15 dicembre quando l’Unione europea dovrà affrontare il tema del patto di stabilità e delle iniziative che ciascun paese deve prendere per ridurre deficit e debito pubblico è ormai quasi certo che la decisione finale avrà ripercussioni pesanti sul futuro dei paesi con debiti pesanti, come è anche l’Italia, rimasta per ora al di fuori delle turbolenze.

2. IL DRAMMA DELL’UNIVERSITA’ EMBLEMA DI UN PAESE STANCO DI PROMESSE MANCATE E DI INCAPACITA’ DI RISPOSTA.
Alla battaglia nelle aule parlamentari sulla riforma dell’Università firmata dal ministro Maria Stella Gelmini ha fatto eco l’esplosione della rabbia nelle piazze, dove la protesta contro le norme messe a punto dal governo è in corso da mesi.
Alla Camera il governo è andato sotto nelle votazioni su una riforma che incontra il plauso dei rettori, ma che non affronta il problema decisivo della qualità della formazione universitaria, lascia a casa migliaia di ricercatori e di precari, riduce le risorse a disposizione e ne prevede un uso sbagliato.
In tutta Italia hanno protestato gli studenti, i ricercatori, i precari, da mesi in tensione e che il governo di fatto si è riufiutato anche di ascoltare. Un gruppo di studenti, dopo aver tentato di protestare davanti palazzo Grazioli, residenza di Berlusconi, ed essersi scontrati con la polizia, ha lanciato uova contro l’entrata del Senato.
Il segretario del Partito democratico, Pier Luigi Bersani, ha voluto portare personalmente la solidarietà e l’appoggio ai ricercatori rimasti dal giorno precedente sul tetto della facoltà di architettura a Roma. Claudio Rizza, Il Messaggero, citando le parole di Bersani: “Solo noi tagliamo i fondi allo studio e alla ricerca: qual è il paese al mondo che sta segando la conoscenza e il sapere? Non ce n`è uno, siam solo noi, come dice Vasco Rossi». In Spagna. ricorda il leader democratico, hanno fatto la manovra ma l`università è stata messa al riparo, in Francia l`hanno finanziata. Poi, tornato a Montecitorio, racconta: «Cerchiamo di prenderla un po` sul serio questa cosa qui; non sono certo andato lì per tirare uova. Sul tetto c`era
gente che ha vinto concorsi internazionali e che se passa questa riforma non sa più come fare. Perché questa riforma è un disastro, non ci sono soldi, non ci sono prospettive. Io, se tocca a me, la cambio, nonostante i soloni che spiegano che ogni anno non si può cambiare». Anzi, Bersani lo dice proprio: se andassi al governo la cambierei questa riforma. «Il ministro, il governo, raccontano balle ogni giorno, fino alla rabbia impotente della gente. Perché la gente non capisce. Come si fa a dire: abbiamo risolto il problema dei precari?». E difende i dimostranti dalle accuse che arrivano dal centrodestra, manco fossero i moti del `77: se si tirano uova invece di molotov significa che la protesta è civile e non va criminalizzata. «Quello che neanche i "baroni" hanno capito è che oggi c`è una novità: gli studenti di adesso hanno la testa sul collo, non sono dei pericolosi estremisti». Perciò «è una vergogna che si stia traccheggiando di fronte ai problemi della gente». E soprattutto è vergognoso che non vi sia confronto. Chiude Bersani: «Il ministro dovrebbe avere un po` di pazienza e di umiltà di ascoltare. Qui c`è un sacco di gente che non ha una interlocuzione e per questo è piena di rabbia».
3. RIFIUTI A NAPOLI. IL PRESIDENTE RINVIA IL DECRETO ALLE CAMERE. LA LEGA DICE NO AGLI AIUTI.
Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha rinviato alle Camere il decreto approvato dal Consiglio dei ministri sul tema dei rifiuti a Napoli. E’ la testimonianza più chiara dei pasticci che il governo di centrodestra è capace di combinare anche sui problemi più gravi. In questo caso, oltre ai litigi su chi nella maggioranza deve sfruttare l’affare dei termovalorizzatori, si è aperto il problema della sistemazione della montagna di rifiuti accumulati per le strade. La Lega ha alzato un muro di no.

4. PRETATTICA IN VISTA DEL 14 DICEMBRE: TRA OFFERTE, RITIRI, ALLUSIONI. MONTEZEMOLO ROMPE GLI INDUGI. LE IMPRESE DELUSE DA BERLUSCONI.
In vista del voto del 14 dicembre sulla mozione di sfiducia al governo presentata dal Pd si moltiplicano manovre, allusioni, offerte, ritrattamenti all’interno della maggioranza e tra il presidente del Consiglio, Fli e Udc. Ieri Silvio Berlusconi ha proposto a Pier Ferdinando Casini di dare l’appoggio esterno al governo. Risposta: si dimetta, poi vediamo. Nello stesso Pdl si è aperta una discussione sulla possibilità di far fare a Berlusconi un passo indietro, salvando e allargando la maggioranza attorno al governo di centrodestra (idea lanciata dall’ex ministro dell’Interno Pisanu). Per ora è pretattica. Continuerà fino al momento del voto, quando sarà chiaro se una trattativa per il ricompattamento del centrodestra ha o no possibilità di chiudersi.
Nel frattempo, ieri Luca Cordero di Montezemolo ha rotto gli indugi. “Ho il dovere di fare qualcosa per il paese, che è bloccato da 15 anni. ..Serve la partecipazione di molti cittadini, non di pochi superman”. Non è una discesa in campo, ma quasi. L’idea del centro ne esce rafforzata. L’iniziativa di Montezemolo segnala però anche un altro fatto: gli imprenditori sono stufi di non avere risposte. Ne parla Dario Di Vico nell’articolo “La secessione silenziosa” su Il Corriere della Sera,
raccontando la distanza “dalla politica” degli imprenditori del Nord. Sono gli imprenditori che hanno appoggiato Berlusconi e che ora, delusi, se la prendono con tutta la politica. Come dice spesso il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, parlando della pericolosa separazione tra politica e società, “Berlusconi è nato dal discredito della politica negli anni Novanta e rischia di finire portando la politica al discredito”.

5. DA LUNEDI’ MOZIONE DI SFIDUCIA A BONDI.
Da lunedì alla Camera si discute la mozione di sfiducia a Bondi presentata dal Pd dopo i crolli di Pompei. Intanto si è scoperto che Bondi ha concesso lavori a familiari della propria compagna e speso risorse pubbliche per altri fini.

6. PD
Su Europa Paolo Gentiloni annuncia l’iniziativa che domani vede riuniti a Roma i sostenitori di Movimento democratico. Titolo: “Un movimento contro un Pd minoritario”.
Lungo articolo di Alfredo Reichlin su l’Unità. “L`attuale degrado dell`etica pubblica non è poi una grande novità. Questo è il dramma che sta avvenendo sotto i nostri occhi. La vita dei nostri figli e nipoti si sta già impoverendo, stiamo già uscendo dal club dei grandi che contano. E se dopo 150 anni da Porta Pia viene in discussione l`unità della nazione, una conseguenza è certa: il destino della gioventù italiana sarà irrilevante. I nostri figli resteranno ai margini del mondo nuovo. Qualcuno sta parlando così agli italiani? Sta dicendo così chiaramente che si è aperto uno «stato di eccezione» (come una guerra) e che nient`altro che questo impone un governo di "eccezione", cioè di salvezza nazionale? Semplicemente questo è il problema che Bersani sta cercando di affrontare, certo alla sua maniera. C`è così tanto da ridire? Però è vero che il messaggio di Bersani è oscurato da troppe cose. Intanto dalle divisioni interne al Partito democratico. Chi comanda? È difficile affidarsi a un partito il quale è talmente democratico che non conta nulla essere stato eletto segretario da 3 milioni di persone. Chiunque può invocare le "primarie" per rimettere tutto in discussione. Si ammetterà che non è facile guidare in queste condizioni una delicata iniziativa politica di "salvezza nazionale". Noi siamo ancora al punto che il primo che passa ci sfotte perché dice che non è chiaro se siamo alleati col "centro" oppure con la "sinistra". Ma non è chiaro a chi? Certo a chi pensa che siamo nell`Inghilterra di Westminister e che Vendola è Gladston e Casini Disraeli. Come non si capisce che è la decadenza dell`Italia che chiede l`unità più larga in nome di riforme e cambiamenti radicali? Quali, però, sono sostenibili solo se qualcuno acquista l`autorità politica e morale per fare appello non solo a Vendola o a Casini ma alle energie profonde del paese, ovunque siano collocate. Temo che una buona fetta del PD non abbia capito nemmeno che questa è la ragione d`essere di un partito nuovo rispetto ai partiti che fecero la Prima repubblica”.

7. ECONOMIA.
- Fiat. Cominciano le trattative con i sindacati. E questa volta al tavolo siedono tutti.
- Berlusconi promette ai giovani imprenditori un’agevolazione già in vigore dal
2000: fu voluta da Vincenzo Visco durante il governo di centrosinistra (L’Unità).

8. ESTERI.
- 38° parallelo. La portaerei nucleare Geoge Washington della marina militare statunitense è salpata dal Giappone per la Corea del Sud, dopo gli scontri a fuoco del giorno prima. In Corea del Sud il governo è stato criticato per non aver risposto pesantemente sul piano militare all’offensiva del Nord. Pressioni Usa sulla Cina perché convinca la Corea del Nord a moderare le iniziative. La tensione resta alta.

GIORNATA MONDIALE CONTRO LA VIOLENZA ALLE DONNE.


"Il 25 novembre si celebra la 'giornata internazionale contro la violenza alle donne'. Poco, troppo poco è stato fatto. Il bilancio è davvero triste: sette milioni di donne ogni anno sono vittime di violenza fisica o sessuale, una su cinque". Lo dichiarano le senatrici del Partito democratico Emanuela Baio e Mariapia Garavaglia."Ciò che si colpisce è la dignità della persona umana e ciò che indigna è che ancora vige la consuetudine da parte dei violenti di considerare la donna, fragile e inferiore, quindi soggetta a subire violenza. Una sottomissione ideologica che ancora oggi non si è riusciti a debellare. E' impensabile che nonostante i progressi tecnologici e il miglioramento delle condizioni socio-culturali, nel nostro Paese ancora si registrino queste cifre e ciò che più preoccupa è che questi numeri, secondo le indagini Istat, sono destinati ad aumentare. Le donne più a rischio - continuano Baio e Garavaglia - hanno tra i 25 e i 44 anni vivono prevalentemente in centri metropolitani e hanno un titolo di studio superiore o una laurea. Per non parlare delle due milioni e 77mila donne che subiscono comportamenti persecutori (stalking). Se queste cifre sembrano troppo alte è su un altro dato che dobbiamo interrogarci: solo il 4 per cento delle donne denunciano una violenza. La paura e la vergogna impediscono alle donne di denunciare ma allo stesso tempo sono l'arma potente che il violento impugna contro di loro. E' questo - concludono - il meccanismo che dobbiamo disarmare".

Giornale di Vimercate. Articolo su centro commerciale.

Di seguito l'articolo del sig. Gabriele Ticozzi del Giornale di Vimercate in edicola da martedì 23/11 che riprende l'informazione del nostro post "Centro commerciale a Sulbiate - C.na Cà".
Per leggere meglio cliccare sull'immagine.



precedente post correlato.

Quanto è green il PDL di MB? Sulbiate attende.


Antonino Brambilla del PDL ,Vicepresidente del Consiglio Provinciale nonché Assessore al Territorio di Monza e Brianza sarà certamente, insieme al Presidente della Provincia Allevi, una delle figure istituzioni a cui fare riferimento per la questione CENTRO COMMERCIALE DI SULBIATE.

Il loro pronunciamento, anche se non vincolante e determinante, sarà molto importante per il futuro del territorio della nostra comunità. L'ente che concretamente si esprime e decide su questo argomento, come per Pedemontana, è la Regione e non la Provincia.

I giornali, in questi ultimi mesi raccontano di una Giunta Provinciale di MB iper “ambientalista” , molto sensibile al verde, ed intransigente nel difendere il territorio da ingiustificate cementificazioni.

Sulbiate può stare tranquilla?

Per dovere di cronaca informiamo che Antonino Brambilla, Assessore al territorio di MB, è uno dei candidati al Premio Pettine d’oro 2010. (Provocazione goliardica lanciata dal gruppo democratico in provincia )

Di seguito le motivazioni della candidatura:
"Da un po’ di tempo nelle occasioni pubbliche afferma la necessità di contenere il consumo di suolo perché la provincia di Monza ha raggiunto livelli paurosi: più del 50% è finito in pasto al cemento e la percentuale purtroppo è in crescita. Ti aspetti che i primi atti siano conseguenti e invece dalla Giunta provinciale, di cui è anche vice presidente, arriva un sì a uno dei PGT approvati, quello di Bovisio Masciago, che prevede grandi espansioni anche commerciali. Il PD gli chiede conto, e Brambilla in una risposta fiume molto cavillosa dice che la provincia non poteva fare nulla ma che ha limitato le dimensioni di un grattacielo".

Per dovere di cronaca informiamo che: Antonino Brambilla, Assessore al territorio di MB secondo il Presidente del Parco della Valle del Lambro, Emiliano Ronzoni (altro candidato al Pettine d’Oro 2010), ha partecipato ad un incontro convocato dal Sindaco di Arcore per valutare la modifica del Parco al fine di soddisfare le richieste dell’Immobliare Idra (famiglia Berlusconi) per la costruzione della cosidetta Milano 4, in qualità di consulente dell’Immobiliare. Antonino Brambilla ha subito smentito dicendo di aver partecipato in qualità di Assessore e non di Consulente. Solo allora Ronzoni ha rettificato dichiarando di essersi sbagliato.

Insomma, prego, fate attenzione:
l’Assessore Brambilla in quel consesso non era consulente di Berlusconi, ma Assessore, e il consulente di Berlusconi non c’era perché l’Assessore non era consulente di Berlusconi ma solo Assessore.
....Chiaro no!!! Qual'è il problema? E' stato solo un equivioco del presidente Ronzoni.

In ogni modo il PD di Sulbiate, attende con molto interesse la conferma dell ”anima Green” della Giunta Provinciale del centrodestra brianzolo, in particolare per quanto riguarda la tutela e conservazione del verde e del nostro territorio.