29 dicembre 2010

Controesodo è diventato legge!

Il 23/12/2010 il Senato ha dato il via libera definitivo alla prima delle proposte di Controesodo, insieme di misure che prevedono sgravi e agevolazioni fiscali per gli italiani che da almeno due anni lavorano all’estero e intendono ritornare in Italia.
Si tratta di uno dei primi casi dall’inizio della legislatura che una proposta di legge ideata all’interno di TrecentoSessanta (associazione nata per iniziativa di Enrico Letta) - e che nel dibattito parlamentare ha trovato sostegno anche nella maggioranza - diventa legge.

I principali punti di Controesodo:

–Il nome indica una serie di proposte di legge ideate per favorire il rientro in Italia dei talenti
–Destinatari degli incentivi e delle agevolazioni fiscali sono i cittadini europei (residenti per almeno 24 mesi in Italia) nati dopo il 1° gennaio 1969 che hanno maturato esperienze all’estero e desiderano rientrare in Italia per svolgere attivita’ di lavoro dipendente, di lavoro autonomo o d’impresa
–Il beneficio consiste in una riduzione della pressione fiscale per i tre anni successivi al rientro nella misura del 20% per le lavoratrici e del 30% per i lavoratori.
–Oltre alle misure fiscali, il provvedimento introduce anche alcune semplificazioni di natura procedurale e burocratica al fine di agevolare il rientro dei lavoratori

Per ogni approfondimento, vi rinvio alla scheda di Controesodo.

Pedemontana Sulbiate: il dossier a dopo le feste.

Sulbiate per conoscere le ultime risposte che saranno contenute in uno specifico dossier deve attendere la fine delle feste. L'articolo del Cittadino.

L'Italia vista di notte dallo spazio.

Paolo Nespoli l'astronauta di Verano Brianza è in missione a circa 350km dalle Terra. Questa è una delle sue prime foto inviate dalla stazione spaziale internazionale. Qui il post di MB News del 17/12/10 che racconta la festa di Verano in occasione della partenza.

Il libro del mese

Titolo: L'illogica utopia
Autore: Gaber Giorgio
Curatore Harari G.; Fondazione Giorgio Gaber
Editore: Chiarelettere

"È bello quando parla Gaber" canta Enzo Jannacci, l'amico corsaro di sempre, ricordando quanto il signor G, a quarant'anni esatti dalla sua prima apparizione sulla scena del Piccolo Teatro di Milano, rimanga, oltre che fine affabulatore e artista totale, una delle rare coscienze civili del secondo Novecento italiano. Questo libro non vuol essere solo l'"autobiografia" di Gaber, ma anche una sorta di breviario irreligioso per liberi pensatori. Nelle sue parole soffia il vento di una morale di lotta, insieme all'ansia di un'etica nuova e di un ritorno al luogo del pensiero. Immerso nel suo tempo, Gaber auspica, anzi esige, un neorinascimento, un nuovo umanesimo e, con esso, un individuo nuovo, fatto di privato e di politico. È questa "l'illogica utopia" del titolo, condita di un "appassionato pessimismo" che l'artista vorrebbe detonatore di uno slancio vitale e gioioso verso un futuro tutto da inventare. La viva voce di Gaber guida il lettore in un viaggio, ricostruito attraverso lo sterminato archivio della Fondazione Giorgio Gaber dei cui tesori viene qui presentata una corposa sintesi, con trascrizioni di materiali audio e video, interviste, manoscritti e testi spesso inediti, memorabilia, rare copertine di dischi e una messe di immagini tratte anche dagli archivi dei fotografi che più da vicino hanno seguito l'artista. Una cronologia dettagliata e una discografia completano questo volume.

"Se abbiamo già sperimentato quanto possa fare male una dittatura militare, non sappiamo ancora quanto possa fare male la dittatura della stupidità."
Giorgio Gaber

Video Live - L'illogica allegria -.


La Fiat agita le acque della sinistra.


Vendola sostiene con convinzione le tesi della FIOM (che non ha firmato). Anche Di Pietro attaca i contenuti dell'accordo di Mirafiori. Piero Fassino, candidato Sindaco di Torino dice:"Se fossi un lavoratore Fiat voterei sì al Referendum". All'interno del PD ci sono posizioni diverse. Civati, si schiera con la segreteria e ritiene "sbagliato" aprire un dibattito che divide il Pd su un tema "che riguarda da vicino la vita di tutti i lavoratori". "Non dobbiamo tifare per questo o quel sindacato ma essere piu' determinati nel dare alla giusta domanda di Marchionne una risposta giusta. Quella di Fiat non lo e' poi molto". "Al di la' di quello con il terzo polo, ci interessa il rapporto con il terzo millennio". Oggi giornata decisiva a Pomigliano.