5 marzo 2011

Buone notizie da ECO-BLOG - il SITO DENUCLEARIZZATO di Sulbiate.


Le lettere del Coap sono sono state ricevute dalla Presidenza della Regione Lombardia.
La notizia è stata oggi pubblicata su ECO-BLOG - luogo di confronto sull'ambiente del pianeta azzurro e di Sulbiate -.
In foto: l'avviso di ricevimento.

RETE CIRCOLI PD. Un esperienza positiva. Di M. Sarchielli.

Ieri Sulbiate ha ospitato, presso il centro civico di Via Madre Laura, l' ultima sessione della prima fase del Wokshop "Officina della politica locale sostenibile". Putroppo all'ultimo momento il Segretario Provinciale Gigi Ponti (molto dispiaciuto) non ha potuto partecipare per un improvviso impegno di lavoro. E' stato sostituito dal suo Vice Maria Rosa Redaelli (video sotto) che in un breve intervento inziaziale ha ringraziato i Circoli di questa rete, apprezando molto il lavoro fin qui svolto, e rinnovato la disponibilità della Segreteria Provinciale per il supporto, ilsostegno, il lavoro di coordinamento utile e necessario per tutti i Circoli PD della Brianza.

I primi quattro incontri che si sono svolti a Bellusco, Cavenago di Brianza, Burago, Sulbiate, avevano anche lo scopo di produrre una prima esperienza di questo progetto, necessaria per esprimere valutazioni, e proporre miglioramenti.

Al termine dell'incontro a tutti i partecipanti è stati distribuito un questinario da compilare che fornirà elementi utili per verificare la formula proposta che presto sarà oggetto di discussione in un prossimo incontro di Rete Circoli PD prima di avviare la seconda fase.







Valutazione personale:
sono molto soddisfatto di questa esperienza. Il semplice fatto che tutto ciò non sia stato frutto dell'intuizione geniale, o dell'iniziativa particolarmente illuminata di un singolo Circolo, ma di un Gruppo di Circoli dello stesso territorio è certamente più che positivo. Non basta, infatti, condividere uno Statuto, un Codice Etico, una medesima tensione morale o sensibilità politica, se poi non siamo capaci, noi base del Partito Democratico, di incontrarci, di comunicare tra noi ,e di tradurre tutto ciò in qualcosa di utile e concreto.
Non credo nemmeno, sia sufficiente, per essere incisivi, interessanti, per radicare di più il nostro Partito nella società in cui viviamo, svolgere semplicemente i compiti indicati di volta in volta dai livelli superiori. Certo, questo per un Circolo PD è il mininimo sindacabile. Ma il momento, io credo, richieda un supplemento di coraggio, impegno e fantasia.
E' necessario, rischiare di più, tentare e osare di più.
Avvalendosi sempre del prezioso supporto della Federazione Provinciale, dove è possibile, occorre camminare con le proprie gambe, percorrendo se necessario strade nuove.

Il Work shop appena terminato è lì a dimostrarlo. Modestamente, indipendentemente da altre più autorevoli valutazioni e criteri di giudizio, credo di poter ora affermare che insieme, ci siamo riusciti.

Se sappiamo cogliere il respiro lungo che ha avuto e auspico avrà questa iniziativa (Rete Circoli PD) abbiamo già vinto e serenamente già ora, prima della verifica collegiale che si terrà in presenza di tutti i coordinatori della Rete, possiamo affermare che ne sia valsa la pena.
Infine, grazie a tutti gli altri Circoli PD di questo territorio della "estrema brianza orientale", che ci hanno creduto e insieme a noi lo hanno reso possibile.


Maurizio Sarchielli
PD Sulbiate

La vignetta del mese.

RIFORMA DELLA GIUSTIZIA. Qui lo dico qui lo nego. Di Domenico Gallo - Magistrato.


Articolo pubblicato da Micromega - 21.

Qui lo dico e qui lo nego. Non c’è niente di meglio della celebra battuta di Totò per illustrare l’approccio dei fedelissimi di Berlusconi alle tanto annunziate, quanto misteriose, riforme della giustizia che, aggirando le forche caudine del Quirinale e della Corte Costituzionale, ristabiliranno i principi del diritto della Costituzione di Arcore. In questo modo finalmente saranno tagliate le unghie a quei magistrati infedeli che si ostinano ad applicare le leggi, con il codice alla mano, come se tutti gli uomini fossero uguali.
In effetti, in questo scorcio di legislatura, il Governo Berlusconi e la sua Corte dei miracoli ci hanno ormai abituato ad un metodo di procedere a zig-zag, ideale per impedire ai ficcanaso di capire cosa bolle in pentola e cosa vuole o non vuole fare il decisore politico.
Così, se un progetto di legge presentato dal Governo deve essere preliminarmente visionato da quei ficcanaso dello staff del Quirinale, che pretendono di mettere becco su tutto, e poi deve essere pubblicato dalla Camera o dal Senato nell’elenco dei disegni di legge col rischio che i cittadini lo possano leggere e poi organizzare delle proteste e contestare le scelte politiche governative, allora la cosa migliore è far sì che il progetto politico del governo venga presentato da un parlamentare.Meglio ancora se rimane nascosto ed emerge soltanto il giorno prima del voto, come emendamento a questo o quel decreto legge.
Se qualcuno dovesse protestare, il Governo che centra? E poi il popolo può protestare contro i parlamentari che sono i rappresentanti della volontà popolare che – secondo la Costituzione di Arcore – si identifica con la volontà di Silvio?
Comunque una cosa è certa, quando viene pubblicamente smentito un progetto, è sicuro che lo si vuole attuare!
Così, se il ministro della giustizia Alfano ha smentito l’intenzione del Governo di procedere sulla strada del “processo breve”, il giorno dopo la legge è stata “calendarizzata” alla Camera.
Se il Ministro Tremonti tuona ogni giorno contro le posizioni di rendita delle banche, poche ore prima dell’approvazione del c.d. “decreto milleproroghe”, un rappresentante del popolo (cioè del popolo della libertà) ha inserito una norma “salvabanche” per impedire che i cittadini ch,e hanno pagato per anni interessi non dovuti, possano chiederne la restituzione.
Così sulla riforma della giustizia, ovvero sui rimedi legislativi per impedire il controllo di legalità nei confronti del Sovrano e della sua Corte dei miracoli, ogni giorno si alternano annunci e smentite.
Ciò non è dovuto soltanto alla volontà di mascherare fino all’ultimo le proprie intenzioni, per sventare ogni forma di opposizione o dissenso, ma dipende anche dall’ingorgo delle proposte di ogni tipo che i fans del premier avanzano per carpirne i favori per cupidigia di servilismo.
Qualche settimana fa abbiamo già osservato che la palma per la prontezza nell’interpretare le esigenze del Capo spettava all’on.Luigi Vitali per il suo disegno di legge su: "Riparazione di ingiusta intercettazione di comunicazioni telefoniche e conversazioni.", ma adesso l’on. Vitali ha fatto un ulteriore passo in avanti, presentando una proposta di legge che semplicisticamente è stata segnalata come “prescrizione breve”. La proposta di legge è in realtà il frutto di un lavoro complesso (che in 44 articoli riforma buona parte del codice di procedura penale) del quale l’on. Vitali può menare gran vanto, tanto da candidarsi a fare il sottosegretario alla Giustizia, scavalcando gli altri concorrenti avvocati del premier.
Dovremo soffermarci con più attenzione su questa proposta, se sarà quella prescelta, per porre rimedio ai guai con la giustizia di Silvio Berlusconi. Qui vogliamo sottolineare soltanto qualche aspetto bizzarro.
Con la legge Cirielli vennero ridotti i termini della prescrizione per gli incensurati ma fu escluso che le attenuanti generiche potessero determinare una riduzione dei tempi di prescrizione. Con il primo pacchetto sicurezza, di cui il Ministro Maroni si è fatto gran vanto, fu inserita una norma che – in pratica – vietava ai giudici di concedere le attenuanti generiche se fondate solo sul presupposto dell’incensuratezza dell’imputato. Adesso le attenuanti generiche diventano obbligatorie e prevalenti sulle aggravant, se l’imputato è incensurato ed ha più di sessantacinque anni, e comportano, in sopraggiunta, una riduzione dei termini della prescrizione.
Ma la cosa più affascinante è che è stata ripescata una norma che sa di antico. E’ stata reintrodotta, prevedendo la possibilità di ricusazione, una censura nei confronti del magistrato che abbia avuto ''comportamenti o manifestazioni di pensiero'' o abbia “aderito a movimenti o ad associazioni che determinino fondato sospetto di recare pregiudizio all'imparzialità del giudice''.
Questa non è una novità, qui è stato ripescato un istituto che affonda le sue radici nella storia d’Italia!
Come non rivedere in controluce l’articolo 1 della legge Mussolini - Rocco (L.24/12/1925 n. 2.300) che prevedeva la facoltà per il Governo del Re di dispensare dal servizio quei magistrati e funzionari pubblici che: “per ragioni di manifestazioni compiute in ufficio o fuori di ufficio, non diano piena garanzia di un fedele adempimento dei loro doveri o si pongano in condizioni di incompatibilità con le generali direttive politiche del governo”?
Sia detto, ad onor del vero, che Mussolini fece un uso molto sobrio di questa facoltà, se ne servì soltanto per sbarazzarsi dei dirigenti dell’Associazione Magistrati dell’epoca, fra cui un certo giudice Occhiuto, che si era messo a indagare sul delitto Matteotti ed aveva scoperto –per sua sfortuna – che quel delitto era stato ordito dal gran Capo del fascismo.

Il sito di Domenico Gallo: cliccare qui.


Ringraziamo Angela per la segnalazione.

MILLEPROROGHE VERGOGNA: UNA SCOSSA...DI TASSE!

Teorema lo aveva già denunciato qui:
LEGA NODR: I furbetti del latticinio, pagano i malati di tumore e la collettività.

Questo il volantino che il PD LOMBARDO invita a diffondere.


IL LIVELLO DI TASSASIONE NEL NOSTRO PAESE
E IL PIU' ALTO DELL'UNIONE EURPEA.
E' A LIVELLI RECORD DEGLI ULTIMI 14 ANNI!