9 marzo 2011

Benzina sempre più cara. Consigli per consumare meno.


Al sud la benzina ha raggiunto il prezzo di 1611 euro al litro.
Dopo il PD, anche le associazioni di consumatori, la Confcommercio, la CGIL ed altre categorie produttive stanno facendo pressione presso il Governo.
Il 70% del prezzo della Benzina è composto da accise.
Fatti i conti l'erario di questo passo prelevarà per maggiori entrate fiscali dalle tasche degli italiani la bellezza di 52 milioni di euro al mese per la benzina e 99 milioni di euro al mese per il gasolio.
Il Ministro per lo sviluppo economico Paolo Romani dice che si stanno pensando.
Ma quanto ancora deve aumentare prima che si sveglino e decidano di intervenire!!!
CONSIGLI UTILI PER CONSUMARE MENO.

1) Guidare lentamente. Specie in città, tra un semaforo e l'altro. In autostrada viaggiare a 110 km all'ora invece che a 130, si risparmia il 20% del carburante.
2) Guidare dolcemente morbida. Un'andatura più regolare e più dolce riduce i consumi del 10%. 3) Luci e condizionatore. L'uso inutile del condizionatore richiede consistenti quote di potenza. Spegnendolo si può risparmiare fino al 30%.
4) Scegliere il benzinaio meno caro.
5) Pressione delle gomme. Per ogni 0,2 bar di differenza rispetto alla giusta pressione i consumi aumentano dell'1-2 %.
6) Efficienza del veicolo. Una messa a punto periodica consente di risparmiare dal 10 al 20% di carburante.
7) Usate l'auto se necessario.
8) No al portabagagli. Più l'auto è pesante più consuma: ogni 30 kg di peso aggiuntivo comporta l'1,5% in più di spesa.
9) Marce alte. L'inserimento del rapporto superiore consente, mediamente, di risparmiare il 10 per cento del carburante. In autostrada, inserendo subito la quinta, si risparmia dal 30% (a 90 km/h) fino al 50% (a 120 km/h).
10) Semafori e soste brevi. In città si può risparmiare fino al 30% del carburante se, quando si è fermi al semaforo, si spegne il motore

Qualche centesimo si può risparmiare rifornendosi dalle pompe bianche i distributori no-logo.
Il più vicino a Sulbiate si trova a Vimercate sp 45 via Villasanta. Fonte MBNEWS.

ISTAT. Giovani donne in cirfre.

In occasione della giornata internazionale della donna, l'Istat diffonde un approfondimento sulla condizione delle giovani donne italiane: livello di istruzione, tipologia di occupazione, uso del tempo, stili di vita e altre informazioni sulla vita quotidiana delle donne tra i 18 e i 29 anni.


I dati fanno riferimento al 2009 e al 2010.

3milioni e 855 mila sono le donne in italia fra i 18 i i 29 anni

il 71,4% vive con i genitori - i coetani maschi sono l' 83%

il 13,9 in coppia con figli

il 7,8% con un compagno

il 4% da sole

34,5% è il tasso di occupazione delle giovani donne - quello maschile è del 48,6 (ben 13 punti in meno)


64% dichiarano di lavorare part-time non per scelta ma per non aver trovato lavoro a tempo pieno.


37,6% le giovani donne che seguono un percorso di istruzione contro il 30,7% dei coetanei


14.9% il tasso delle giovani laureate contro i laureati della stessa età

qui la nota informativa completa.

Consegnate 10 milioni di firme Berlusconi dimettiti.



Ieri otto marzo a Roma, sono state consegnate oltre dieci milioni di firme di italiani che chiedono al presidente del consiglio di dimettersi. Il Presidente Rosy Bindi le ha consegnate a Palazzo Chigi al Sottosegretario Gianni Letta. Rosy Bindi: "Abbiamo scelto l'8 marzo perchè questa iniziativa è partita quando è scoppiato il caso Ruby", che poi ha aggiunto:" la richiesta è legata alla sua impossibilità di governare il paese, ma anche alla sua violazione della dignità della donna, delle persone e dell'intero paese." "Gianni Letta ci ha detto che non sa se Berlusconi ascolterà il nostro invito - ha riferito Bindi - ed io gli ha risposto che abbiamo imparato a conoscere Berlusconi e sappiamo che è uno che non si dimette, noi vogliamo siano gli italiani a mandarlo a casa". ''Alle amministrative - ha assicurato - le firme si trasformeranno in voti e saranno molte di più di 10 milioni". "Ho lasciato anche un un biglietto di auguri di pronta guarigione per Berlusconi - ha aggiunto - perché noi vogliamo una sana battaglia politica e quindi lo vogliamo in salute".

Insieme alle firme sono stati consegnati un "libro nero" delle cose fatte dal governo per le donne, ed un "libro bianco" con le proposte del PD".
Alla manifestazione di piazza Pietra il segretario Bersani ha dichiarato:"come dice Vasco: 'e già, io sono ancora qua'". Perché, insiste il leader del Pd, "se lui dice che ha tenuta, bene noi resisteremo un minuto più di lui". Parlando della raccolta delle firme;"E' stata un'iniziativa straordinaria non è mai stato così facile e così entusiasmante fare una raccolta''. ''Sarebbe troppo bello - aggiunge - se Berlusconi consegnasse le sue dimissioni nelle mani di Rosy. Figuriamoci, se si dimette... Lui ha il fisico, la grinta, la tenuta, ma stia attento perché noi abbiamo più grinta e tenuta di lui".





post correlato: foto gallery raccolta firme a Sulbiate.

ATTIVITA' IN PROVINCIA DI MB n.°8


Settimana dal 21/03 al 04/03.

A cura del Consigliere Vittorio Arrigoni (in foto).

1)Lunedì 28 febbraio ’11 in Commissione 7 abbiamo incontrato i responsabili della sezione di Monza e Brianza dell’Associazione Italiana Dislessia (AID), Clara Siri ed Enzo Cavagnoli, che ci hanno illustrato gli obiettivi della loro associazione.

E’ ormai noto quanto sai importante scoprire per tempo le difficoltà che possono avere alcuni bambini nel saper leggere, scrivere e far di conto, non per poco impegno, ma per difetti celebrali di natura genetica. Negli anni passati questi bambini erano considerati intelligenti, ma lazzaroni che, non capiti, potevano anche abbandonare gli studi. La conoscenza del fenomeno, che interessa circa il 4/5% della popolazione scolastica, è migliorata, ma molto resta ancora da fare per aiutare questi bambini a vivere normalmente. La biblioteca di Vimercate, per esempio, sta fornendo libri parlanti per aiutare chi non sa leggere bene e sono sempre più numerose le scuole che mettono a disposizione computer a chi non riesce a scrivere bene.

L’AID di Monza, che raccoglie le adesioni di genitori, insegnanti e cittadini semplici interessati al problema, chiede alla Provincia un sostegno organizzativo per poter svolgere al meglio i suoi compiti informativi nel territorio provinciale.

Ci è stato anticipato che il prossimo convegno nazionale dell’ AID si svolgerà a Monza.

2)Martedì 1 marzo ’11 in Commissione 9 la dott.sa Maria Luccarelli, resp. del servizio programmazione e controllo, ci ha illustrato il sistema di controllo di gestione della provincia di MB. Il sistema si avvale di alcuni strumenti di programmazione strategica quali il bilancio triennale ed il programma triennale delle opere, nonché di strumenti annuali quali il bilancio, il PEG ed il piano dettagliato degli obiettivi. Con la riforma Brunetta è previsto anche la definizione di un Piano della performance.

Di particolare importanza risulta essere la Relazione Programmatica Previsonale per il controllo strategico della gestione perché descrive i progetti scaturiti dalle scelte politiche corredati dalle risorse economiche, umane e strumentali necessarie a raggiungere gli obiettivi del progetto stesso.

Ogni anno, entro il 30 settembre, il consiglio è chiamato a deliberare sullo stato di attuazione dei programmi.

Il controllo di gestione ai livelli operativi si sviluppa tramite il PEG , programma esecutivo di gestione, che permette di definire il rapporto tra gli obiettivi assegnati ai vari servizi ed i risultati raggiunti. Il PEG deve essere accompagnato da un piano degli obiettivi da raggiungere.

Le prestazioni del personale sono misurate mediante report risultanti da colloqui periodici dedicati prima alla definizione degli obiettivi personali e alla successiva verifica del livello di raggiungimento. Questo vale anche per i dirigenti e le P. O.

Controlli ispettivi sono previsti dai cittadini, tramite le inchieste di soddisfazione di un determinato servizio, o tramite il Nucleo di Valutazione.

3)Martedì 1 marzo in Commissione 4 abbiamo incontrato l’A.D. di Pedemontana SpA, arch. Maurizio Lombardo e il D.G. arch. Regaglia per un aggiornamento generale su progetto e procedure per la realizzazione dell’ autostrada. Il quadro emerso è stato il seguente.

Le 5 offerte presentate da importanti gruppi o ATI di imprese costruttrici il 14 gennaio ’11 sono all’esame di una commissione nazionale nominata dal ministra Matteoli.

Le offerte riguardano gli aspetti economici-temporali e tecnico-architettonici.

Quindi verranno considerati i costi delle opere, i tempi di realizzazione delle stesse, le metodologie di organizzazione dei cantieri e le caratteristiche delle soluzioni tecniche ed architettoniche adottate per la costruzione delle infrastrutture autostradali.

Entro maggio 2011 verrà completato l’esame delle offerte ed assegnato l’appalto all’impresa vincitrice che potrà iniziare i lavori in autunno.

Tra le prime opere ad essere realizzate dovrebbero essere le modifiche alla rete stradale secondaria che servirà anche ad alimentare i cantieri. Quindi la costruzione del collegamento tra la tangenzialina di Usmate (SP 58) ed il viale delle industrie di Monza che passerà a nord di Velasca, tra la ferrovia e l’edificato, sarà una delle prime opere della Pedemontana nel nostro territorio.

Anche le opere di compensazione partiranno tra per tempo con uno stanziamento però di solo 100 milioni di euro, di cui 35 utilizzati per creare una green way ciclopedonale attorno e lungo l’ autostrada pedemontana. Per tali opere sono previsti 3,5 milioni di euro per Vimercate.

4)Giovedì 3 marzo ’11 alcuni amici del gruppo provinciale PD di Monza si sono incontrati con gli analoghi di Milano per una verifica su alcuni problemi di comune interesse.

Abbiamo confrontato i Bilanci di previsione di due enti per il 2011 e notato alcune differenze importanti. Nel bilancio di MI non compare la previsione in entrata del possibile dividendo SEA, tramite ASAM, che la provincia di MB ha già indicato in 5,7 milioni.

La provincia di MI rimborsa il suo debito verso lo Stato in 20 anni, grazie ad un emendamento passato nella legge finanziaria del 2010. La provincia di MB, neo costituita e con rilevanti spese di impianto, non è stata coinvolta in questa operazione e paga allo Stato anche nel 2011 la somma di 15,5 milioni di euro. Alla faccia del federalismo.

Abbiamo poi deciso di approfondire meglio il tema dei trasferimenti finanziari, patrimoniali e di personale, derivanti dalla nascita della Provincia di MB, che non hanno ancora trovato completa definizione.

Vimercate, 7 marzo 2011

AV

FOTO: Sindaci del Vimercatese a Bruxelles. Patto 20-20-20.


Grazie a Eco-Blog possiamo pubblicare anche noi la foto dei sindaci del Vimercatese a Bruxelles in occasione delle firma del Patto dei Sindaci 20-20-20.
post correlato: Documento del Circolo PD su energia sostenibile a Sulbiate. Osservazioni del Circolo PD.

La nota del mattino del 09 marzo 2011

A cura dell'Ufficio Nazionela Circoli del PD.

1. RESISTEREMO UN MINUTO DI PIU’. IL PD SFIDA BERLUSCONI, CONSEGNA LE
FIRME PER LE DIMISSIONI A PALAZZO CHIGI, SALE NEI SONDAGGI E RINNOVA LA MOBILITAZIONE PER SCONFIGGERE LA DESTRA, A COMINCIARE DALLE PROSSIME ELEZIONI AMMINISTRATIVE.

Come promesso, nella giornata internazionale della donna il Partito democratico ha consegnato a Palazzo Chigi i milioni di firme raccolte per chiedere le dimissioni di Silvio Berlusconi. Il grado di civiltà di un paese si misura sulla condizione delle donne, ha detto nel suo intervento a piazza di Pietra a Roma il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani. Sul piccolo palco allestito nella piazza a pochi passi dalla sede della presidenza del Consiglio, con le apette e i furgoni pieni di scatolini con le firme e la scritta “Oltre Arcore c’è la dignità del paese”, Bersani ha rinnovato la sfida a Berlusconi e alla destra, partendo proprio dal tema della situazione delle donne. Il segretario del Pd ha ricordato che il partito si farà promotore di alcune riforme concrete, quali ad esempio: la reintroduzione della legge 188 voluta dal governo Prodi e abrogata dal governo Berlusconi, in base alla quale non valevano le dimissioni in bianco fatte firmare senza data al momento dell`assunzione e che il datore di lavoro può usare nel momento in cui la donna va in maternità per sbarazzarsene; il trattamento di maternità valido per tutte le donne, che siano lavoratrici dipendenti o autonome, stabilì o precarie; il congedo parentale secondo la legge approvata dal Parlamento Europeo lo scorso ottobre. Bersani ha rilanciato quindi la sfida politica alla destra. “Dicono che Berlusconi ha resistenza, che è un combattente. Noi lo siamo più di lui. Noi resisteremo un minuto di più. E i circoli, quando lui sarà caduto, potranno dire come fa Vasco Rossi nella sua canzone: “Io sono ancora qui”. La manifestazione sulla raccolta delle firme, che proseguirà e accompagnerà tutte le prossime iniziative del Pd, compresa la campagna elettorale per le prossime elezioni amministrative, si è conclusa ieri con la consegna simbolica a palazzo Chigi delle firme raccolte. Il presidente del Pd, Rosy Bindi, ha guidato un piccolo corteo ed ha portato alla sede della presidenza del Consiglio una scatola con alcuni moduli riempiti di firme raccolte nei 20 mila banchetti allestiti dai militanti del partito in queste settimane. Il pacco è stato consegnato da Rosy Bindi al sottosegretario Gianni Letta. Secondo Il Riformista, gli ultimi sondaggi danno oggi il Pd in crescita, al 27,4 per cento.

2. NAPOLITANO: RINNOVAMENTO MORALE, BASTA DONNE OGGETTO. ALLA CERIMONIA PARLANO LE MINISTRE. MA INTANTO IL GOVERNO, PER ESTEGGIARE L’OTTO MARZO, BLOCCA LE QUOTE ROSA NEI CDA.
Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha detto ieri che bisogna smetterla con le donne oggetto e che c’è bisogno di un forte rinnovamento morale. Il presidente è intervenuto nell’ambito di una cerimonia per l’otto marzo. Hanno preso la parola anche le ministre Carfagna e Gelmini. Ma mentre loro intervenivano, al Senato il governo ha di fatto boicottato la legge bipartisan che introduce le quote rosa nei consigli di amministrazione delle aziende.

3. PER LA PRESENTAZIONE IN SOCIETA’ IL GOVERNO METTE L’ABITO BUONO ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA. MA APPENA I PROCESSI MORDONO SI CAMBIA LINEA.

Gran battage pubblicitario per la riforma della giustizia che domani il Consiglio dei ministri discuterà e forse varerà sotto forma di disegni di legge costituzionali. Tutti i giornali riportano l’intenzione del governo di non mischiare in queste proposte leggi ad personam per Berlusconi, in modo da garantire il dialogo con l’opposizione. E’ il turno della faccia buonista del governo, fenomeno già visto più volte. Venerdì riprenderà il processo a Milano sul caso Mills (Berlusconi è accusato di corruzione e il coimputato Mills è già stato condannato). Dalle reazioni del presidente del Consiglio si potrà capire se la strategia del sorriso riesce a resistere almeno fino alla fine della settimana. Al di là del tema del dialogo o meno (Andrea Orlano, responsabile della Giustizia per il Pd, ha più volte sfidato il governo ad aprirsi al confronto anche con le categorie interessate alla riforma), le proposte annunciate restano rigorosamente di destra. Verrà proposto addirittura di scegliere il procuratore generale della Cassazione con un voto delle Camere, dando così un’impronta politica al massimo organo giurisdizionale.

4. UNDICI POSTI PER 21 PRETENDENTI. IL RIMPASTO PER FAR CONTENTI I RESPONSABILI E’ DIVENTATO INCUBO PER BERLUSCONI.

La Stampa: “Quante nuove poltrone vorrebbe il Cavaliere? In base alla «Bassanini», potrebbe fare 11 nomine tra ministri, vice-ministri e sottosegretari. Ma per soddisfare le richieste a Berlusconi ne servirebbero 20 o 21. Dunque occorre cambiare la legge. Una firmetta di Napolitano sotto un apposito decreto e, oplà, ecco risolto il problema. Oppure no, in quanto il Presidente non ravvede l`urgenza che la Costituzione richiede per questo decreto legge. Del resto, se certe poltrone ministeriali sono vacanti da mesi, vuol dire che tutta questa fretta non c`è... Si assegnino le 11 poltrone previste, sostengono puntigliosi nello staff presidenziale, per le altre si faccia un disegno di legge”.

5. VENERDI’ CONSIGLIO D’EUROPA SULLA LIBIA. OGGI AL QUIRINALE CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA. L’ITALIA PENSA AL PATTUGLIAMENTO NAVALE NATO.

Oggi al Quirinale si riunirà il Consiglio superiore della Difesa (in base alla Costituzione, il presidente della Repubblica è il capo delle forze armate) per discutere il caso della Libia, anche in vista del Consiglio europeo dei capi di Stato e di governo convocato in seduta straordinaria per venerdì. Si discuterà oggi dell’idea italiana di proporre ai partner occidentali il pattugliamento navale della Nato di fronte alle coste libiche e quale posizione prendere sul tema dell’eventuale intervento per garantire la No fly zone in Libia. Sarà presente anche il presidente Berlusconi. Secondo alcuni quotidiani potrebbe fruttare l’occasione per parlare a tu per tu con Napolitano anche dell’eventuale provvedimento di legge
per allargare il governo.

6. GHEDDAFI ACCUSA LA LEGA DI AVER CHIESTO L’AIUTO LIBICO PER LA SECESSIONE. IL MINISTRO BOSSI RISPONDE PARLANDO DI UOMINI IN ARMI IN LOMBARDIA: UN AIUTO ALLA CREDIBILITA’ INTERNAZIONALE DELLE PROPOSTE ITALIANE.

Ieri il colonnello Gheddafi ha detto che la Lega avrebbe chiesto in passato l’aiuto libico per sostenere la secessione del Nord dall’Italia. Bossi, interpellato dai giornalisti ha risposto secco che non è vero, anche perché non ce ne sarebbe stato bisogno: «Abbiamo tantissimi uomini e le armi le facciamo in Lombardia». Non è la prima volta che il ministro Bossi parla di uomini e di armi. Alla vigilia degli in contri internazionali sul tema della Libia queste dichiarazioni sono uno straordinario viatico per la credibilità italiana: il bello è che poi gli uomini che rappresentano la Lega nelle istituzioni, come per esempio il ministro Roberto Maroni, si stupiscono quando l’Europa risponde con sufficienza alle richieste dell’Italia.

7. IL COSTO DEL CONFLITTO DI INTERESSE. PARALISI E PERDITE PER LA RAI. A TELECOM SI CAMBIA (C’ENTRA QUALCOSA IL SUCCESSO DE LA7?). RISCHIA DI CHIUDERE CINECITTA’.

Grazie alla cura di Mauro Masi, il direttore generale che risponde ai dictat di Berlusconi e che per questo rischia di paralizzare la Rai, favorendo così Mediaset, l’azienda della Tv di Stato ha chiuso il 2010 con 116 milioni di rosso. E’ il costo del conflitto di interessi. A causa dei tagli del governo rischia di chiudere Cinecittà, sede dell’industria del cinema. Massimo Mucchetti su Il Corriere della sera ha scritto un lungo articolo sul caso Telecom e sulla possibilità che gli azionisti vogliano cambiare l’assetto di vertice. L’azionista forte che ha fatto la proposta si chiama Mediobanca (Berlusconi è azionista di Mediobanca, come lo è Mediolanum, compagnia dove Berlusconi è uno degli azionisti forti). Mucchetti spiega nell’articolo che il cambiamento è dovuto agli scarsi risultati economici ma non nasconde la possibilità che vi siano anche altre ragioni: “In effetti, nelle scorse settimane era venuto dalle parti di Palazzo Chigi un malcelato fastidio per i successi de «La 7» e per il rigore aziendalistico di Bernabé sull`infrastruttura fissa, la cui segregazione in una società autonoma da Telecom sarebbe gradita a Mediaset a sua volta interessata ad aver voce in capitolo su tutte le piattaforme tecnologiche atte a diffondere la pubblicità televisiva. Si era perfino fatto, imbarazzando la persona, il nome di Francesco Caio, uomo di formazione McKinsey e consulente del governo, per un dopo Bernabé anticipato sotto l`egida del ministero dello Sviluppo economico”.

8. LEGA IN MANOVRA: SFIDA IL PDL ALLE AMMINISTRATIVE MA SI SPACCA ALL’INTERNO.

Dopo una riunione al vertice, la Lega ha annunciato ieri che in numerosi comuni andrà alle amministrative da sola, senza alleanza con Il Pdl. E’ la sfida per la supremazia al Nord. Nella riunione però si sarebbe verificata una spaccatura tra i sostenitori del cosiddetto cerchio magico (il gruppo più vicino a Bossi, compreso il figlio soprannominato Trota e imposto al partito come se l’Italia di oggi vivesse in regime di feudalesimo) e il gruppo che vede insieme il ministro Roberto Maroni e il sindaco di Verona, Flavio Tosi. Il Sole 24 Ore parla di guerra tra lombardi e veneti.

9. IL PARLAMENTO EUROPEO VARA LA TASSA SULLE TRANSAZIONI FINANZIARIE. IN ITALIA INVECE SI TASSANO DI PIU’ ARTIGIANI E COMMERCIANTI.

Su proposta dei gruppi progressisti, e in particolare dei democratici italiani, il Parlamento europeo ha deciso ieri di varare una particolare forma di tassazione delle transazioni finanziarie (una forma di Tobin tax, dall’idea del premio Nobel James Tobin). Il ricavato dovrebbe essere utilizzato per finanziare anvestimenti o per aiutare i paesi più deboli. Tutto il contrario di quanto sta facendo l’Italia, dove il governo ha varato un alleggerimento fiscale per banche e fondi e un appesantimento delle tasse (in particolare con il decreto legislativo sul federalismo comunale) sul patrimonio degli artigiani e dei commercianti