23 marzo 2011

Saverio Romano vince...Silvio Berlusconi, forse.


Saverio Romano, nonostante le perplessità espresse dal Presidente Napolitano entra nella squadra di Governo, assumendo l'incarico di Ministro dell'Agricoltura.

Romano, dei cosidetti "responsabili", è sottoposto ad un procedimento ancora in corso per gravi imputazioni.

Il Presidente Napolitano ha espresso riserve sull'opportunità politico-istituzionale della sua nomina. Berlusconi ha formalizzato oggi, comunque, la sua proposta.
Napolitano non ravvisando impedimenti giurico-formali tali da giustificare un diniego, lo ha nominato Ministro, auspicando che al più presto si chiarisca la sua posizione.

Nel 2003 Romano è stato indagato per a Palermo per corruzione e concorso esterno in associazione mafiosa. Accusa archiviata nel 2005.
Nel 2009 Ciancimino afferma di avergli pagato tangenti per circa 100.000 euro.
Sarà indagato per questo a Palermo insime a Cuffaro, Cintola, e Vizzini.


Perchè stupirsi?
Essere "uomini d'onore" o avere semplicemente amicizie in ambienti mafiosi, per il nostro primo ministro, sono buone credenziali da spendere nella vita politica, e per un Ministro ottime qualità da tollerare e non biasimare più di tanto.
Per il Presidente Napolitano, no.
Ecco cosa ne pensa il PD: clicca qui.

D'altra Berlusconi, parte quante volte ha pubblicamente dichiarato Mangano, lo stalliere di Arcore, un eroe?

Emergenza trasporti pubblici: domani interrogazione del PD in provincia.


I nuovi orari, le nuove linee della Net, in vigore da lunedì 21 marzo, hanno spiacevolmente sorpreso tutti i comuni coinvolti e creato molti disagi ai cittadini in particolare studenti e pendolari del Vimercatese. Per essere il più possibile efficace l'azione di protesta necessariamente dovrà essere il più coordinata e condivisa possibile.

Importante in ogni modo segnalare con uno scritto o con una e-mail la personale contestazione al Sindaco del proprio comune, indicando preferibilmente nei particolari le cause delle difficoltà.
L'indirizzo del sindaco Stucchi di Sulbiate è il seguente: sindaco@comune.sulbiate.mb.it .

Domani il Gruppo Consiliare del Partito Democratico di MB presenterà un' interrogazione in merito.
Inoltre il gruppo del PD si farà promotore per convocare un' Assemblea dei Sindaci per discutere collegialmente di questo grave problema.
Secondo regolamento l'assemblea dei sindaci può essere richiesta se presentata da 13 consiglieri. Dieci sono del PD. Si confida nella condivisione e collaborazione dei consiglieri dell'IDV.

Di seguito alcuni recapiti che forse potrebbero essere utili:

 
MOVIMENTO DIFESA DEL CITTADINO
Monza
Resp. Bianca Luongo
Riceve su appuntamento il venerdì pomeriggio dalle 16,00 alle 18,00 (previo contatto telefonico)
Sede operativa: Viale Libertà 33 c/o Circolo Liberta e c/o Legambiente Monza
20052 Monza
Tel: 039 9466098 Cell: 334 8483713
Fax 02 93665784
Sede Legale: Via Correggio 59 c/o Casa del Volontariato
20052 Monza
CODACONS
MILANO
SEDE NAZIONALE - Viale Abruzzi, 11 - 20131
Tel. 02.29419096 - 02.29408196
Orario ricev.: dal lun. al ven. dalle 15.00 alle 18.30
Unione Nazionale Consumatori
COMITATO REGIONALE LOMBARDO E PROVINCIALE DI MILANO
Via Ugo Foscolo 3 - 20121 Milano
Tel 02/86463134 - 02/72003439 Fax 02/72003439
 info@consumatorilombardia.it

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Buccinasco, sindaco e assessore arrestati per tangenti.


Buccinasco: corruzione e falso in atto pubblico. Per il Sindaco Loris Cereda (PDL) e l'Assessore Marco Cattaneo (vicino a Comunione e Liberazione) ed altri quattro consiglieri, sono scattate le manette per presunte tangenti legate ad appalti pubblici.

Un cambio d'aria di verde pubblico trasformato in parcheggio per un centro commerciale e mazzette e favori guadagnati per il "dusturbo".



In foto il Sindaco Cereda.

Nucleare: il Governo ora teme il referendum. PD: la moratoria non basta ritiri il decreto.


Il Governo ora teme il verdetto del referendum sul nucleare. Oggi in consiglio dei ministri correrà immediatamente ai ripari.
I ministri Romani e Prestigiacomo proporranno una moratoria di un anno.

Ricorrere ad una moratoria di un anno è un chiaro tentativo di sminuire gli effetti della prossima mobilitazione referendaria. Gli ultimi sondaggi indicano circa il 70% degli italiani contrari al nucleare. Necessario disinnescare impopolarità e inevitabili malumori. Stop al decreto che avrebbe comunicato i luoghi in cui saranno edificate le nuove centrali.

L'IDV che ha raccolto le firme per la presentazione dei quesiti andrà avanti nella battaglia contro questa energia insicura, perché obsoleta, dannosa per la salute, utile al profitto di pochi.
Qui riflessioni del ministro Romani di alcuni giorni fa.
Anche secondo Fini la moratoria è una scelta saggia ed opportuna.

Dichiarazione di Stella Bianchi responsabile nazionale PD ambiente.

Lettera di una mamma di un bambino escluso dai Giochi della Gioventù.

In foto: giovani atleti aiutati da volontari.

Il ministro nomalmente abile Gelmini ha escluso i ragazzi diversamente abili dai Giochi della Gioventù.Una brutta storia, un clamorso passo indietro per l'integrazione dei disabili nel mondo della scuola.

Una nota ministeriale ha dichiarato che chi usa questi argomenti per criticare ministro, lo fa solo strumentalmente per ragioni di lotta politica. Non è vero, qui l'agone politico non c'entra.
C'entrano invece sempre e solo i soldi.

Per organizzare la partecipazione degli studenti atleti diversamente abili sono necessari, più accorgimenti, più persone, più ore di lavoro. I giochi studentesti dovrebbero favorire aggregazione e promuovere inclusione tra tutti gli studenti, ma non tutti, secondo il ministro possono godere dei medesimi diritti e di pari possibilità.

Gli studenti diveramente abili, sono una minoranza diversamente uguale.

Tutto ciò secondo noi, è fatto gravissimo, configura un atteggiamento palesemente discriminatorio, non ci può lasciare indifferenti.

Che il ministro dei questo Governo (forte con i deboli - debole con i forti) si scusi con le tutte le famiglie e con tutti gli italiani, riconosca l'errore, dovuto ad una grave disattenzione, e vi ponga immediato rimedio!
Non esiste altra soluzione.

Pubblichiamo, per vostra conoscenza e riflessione, la lettera della signora Valentina Rinaldi, mamma di un bambino cieco, escluso dai giochi studenteschi.


Caro ministro Gelmini, ieri mio figlio che ha 10 anni
mi ha chiesto di essere lasciato al portone e di poter salire al secondo piano per raggiungere la casa della nonna da solo. Cosa c’è di strano in questo? Nulla, ma di particolare c’è che mio figlio è cieco dalla nascita. È inutile dirle quale felicità abbia provato io nel vederlo, in assoluto silenzio, salire quelle scale, contando i gradini e mantenendo altissimo il livello di concentrazione. È inutile dirle quanto abbia sofferto nel non aiutarlo e nel dargli quella fiducia necessaria a compiere una straordinaria impresa. È inutile dirle che per questi bambini ogni azione che per gli altri è normale costituisce un traguardo, che con sforzo, dedizione e tanta fatica a volte si supera. È inutile dirle che per un genitore ogni conquista e ostacolo superato è soddisfazione e dolore. Mio figlio frequenta una scuola pubblica dove ogni giorno si confronta con bambini della sua età e ogni minuto rinnova la consapevolezza della sua diversa abilità, che diventa poi una risorsa quando riesce faticosamente a fare le cose insieme a loro. Ho sempre pensato che la sua diversa normalità non fosse un limite ma la capacità di fare le cose in altro modo, ho sempre creduto che il confronto con gli altri bambini fosse per entrambi fonte di arricchimento e di conoscenza. Ho sempre creduto che il sapere, il conoscere chi è diverso permette di sconfiggere l’ignoranza, il pregiudizio, l’emarginazione. Oggi scopro che gli studenti diversamente abili non possono correre, giocare e divertirsi ai Giochi della Gioventù, come tutti gli altri, ma devono restare a guardare, fare da spettatori di una vita normale che è degli altri e non la loro. Perchè non ci sono i fondi necessari a garantire la loro assistenza. Oggi apprendo che essere diversamente abile è un ostacolo non a se stessi, alle proprie capacità di fare le cose, ma agli altri, alla loro normalità e alla loro possibilità di arrivare primi o ultimi. Oggi scopro che mio figlio è meno studente, meno cittadino, meno importante degli altri. Non era questo il mondo che io ho immaginato per lui, non era questo il futuro che speravo per lui e le assicuro che pensare al domani di questi bambini non è fonte di tranquillità. Soprattutto quando la discriminazione arriva da chi dovrebbe prendersi cura di loro. Le auguro di divertirsi ai Giochi della Gioventù, ma le auguro anche che tutte le persone che rifiutano la discriminazione disertino questa manifestazione, lasciandola sola a guardare nel vuoto. Perché è questo, il vuoto, che lei ha lasciato dentro di me.

Valentina Rinaldi

Territorio, innovazione, sviluppo - Incontro pubblico del Circolo PD Bernareggio.

Segnaliamo questo evento, incontro del Circolo PD di Bernareggio.

Nota del mattino del 23 marzo 2011



1. LIBIA. OGGI VOTO IN PARLAMENTO. BERLUSCONI “QUAL PIUMA AL VENTO” HA NOSTALGIA DI GHEDDAFI. LA BARRA FERMA DEL PD.

Per descrivere l’atteggiamento e la ponderazione con la quale l’Italia ha preso le proprie decisioni sul tema della Libia Pier Luigi Battista, editorialista de Il Corriere della Sera, è stato costretto a ricorrere a un tono quasi poetico: “Cambi di alleanze. Giri di valzer. Cambi in corsa di casacche. Brucia sulla pelle di Berlusconi l`oltraggioso epiteto lanciato addosso dal Raìs non domato: «Traditore». Ora la tentazione del freno. La nostalgia. Le campagne di stampa dei giornali governativi contro Sarkozy «l`anti-italiano». Le alleanze che vacillano un`altra volta. I distinguo…”.
Come nella nota aria della “donna è mobile”, Berlusconi “qual piuma al vento” sta facendo fare all’Italia l’ennesima figura barbina. Addirittura ha lasciato trapelare la possibilità di far fare all’Italia un tentativo di mediazione con il dittatore libico che sta sparando missili sulla propria gente. E intanto, preoccupato solo della propria sopravvivenza e di seguire personalmente la battaglia per ottenere leggi ad apersonam, pressato dalla lega che spinge per chiudere le frontiere e ossessionato dai sondaggi secondo i quali molti italiani non vedono di buon occhio l’intervento in Libia, ha deciso di non partecipare personalmente alla discussione parlamentare sulla mozione che riguarda la Libia.
Come dire, l’Italia nella mani di una banderuola indecisa a tutto. Di fronte a questo stato confusionale, la segreteria nazionale del Pd ieri ha ribadito con forza la posizione del partito in una nota: “La segreteria nazionale del Partito democratico, riunitasi questa mattina a Roma, ha espresso forte preoccupazione per lo stato di incredibile confusione del governo italiano e della sua maggioranza nel pieno della crisi libica: da parte di membri del governo si susseguono contraddittorie e sconsiderate dichiarazioni che oscillano tra disimpegno, bellicismo o addirittura accenti di nostalgia per Gheddafi. Si assiste al risveglio improvviso sulla questione della catena di comando dopo un nostro totale mutismo al vertice di Parigi. Si ascoltano inoltre ministri che esprimono preoccupazioni sul terrorismo ed altri che li smentiscono. Si lascia marcire l’emergenza di Lampedusa in un paese che ha saputo affrontare, in modo ordinato e umano, ben altre emergenze, come quella dei Balcani. Si è preferito fino ad oggi agitare il problema piuttosto che operare per risolverlo con l’aiuto delle regioni italiane e quindi chiedere credibilmente e ottenere una giusta solidarietà europea. Nell’insieme il governo sta portando l’Italia in un’allarmante irrilevanza nelle sedi europee e internazionali, con una caduta di ruolo drammatica e senza precedenti. Il Pd chiede che il presidente del Consiglio venga in Parlamento e che in quella sede si ristabilisca una posizione italiana leggibile e solida, rigorosamente e univocamente riferita ai contenuti e ai limiti della risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Una linea che il Partito democratico ha più volte precisato con coerenza e che ribadirà nel dibattito parlamentare”.
Nel dibattito parlamentare, che questa mattina sarà preceduto dalla riunione del coordinamento al vertice del Pd e poi dalla riunione dei gruppi parlamentari, questa sarà la linea: intervento rigidamente nell’ambito della decisione dell’Onu, volto a difendere i civili. Il resto appartiene all’iniziativa politica e alla diplomazia. Il passaggio alla Nato del coordinamento del comando per le iniziative in Libia viene considerato un fatto positivo. Ma niente pastrocchi sul tema dell’immigrazione, come vorrebbe la Lega.
Due interviste da leggere. Massimo D’Alema su Il Corriere della Sera e Dario Franceschini su Europa.
Franceschini nell’intervista affronta, partendo dall’intervento in Libia e del pacifismo, anche il tema della posizione e della condizione dei cattolici nel Pd. Domanda. Ma c`è disagio o no? Recentemente ci sono stati altri abbandoni...Risposta:” A me dispiace, ogni abbandono è un dolore... Ma sono sempre gli stessi casi che si contano sulle punte delle dita di una mano. Si vuole dare la sensazione che i cattolici ci stiano male, nel Pd. Ma da noi 100 parlamentari su 300 vengono dal cattolicesimo politico, di più di quanti ce ne siano in ogni altro partito. Direi che si è raggiunto un equilibrio: poi, certo, la situazione non è mai ottimale, ma se ad ogni difficoltà uno se ne va, alimentando un dibattito tutto mediatico, si sbaglia. E guardi che non è un problema che c`è con Bersani, nel Pd c`è stato da subito”. Domanda: Quindi è infondato l`allarme per una deriva a sinistra e simili? Risposta:” Non esiste. Ripeto, se ogni volta che perdi un congresso o non ti piace il segretario ti alzi e te ne vai commetti un errore. Il nostro è un caso unico al mondo. Area Democratica si ritrova a Cortona nel fine settimana”. Domanda: ”Per dire che? Risposta:” Per dare un contributo di idee al partito. AreaDem è la prova del mescolamento, abbiamo tutti provenienze diverse: dopo la scissione che abbiamo avuto, quella dei 75, noi non abbiamo rinunciato e non intendiamo rinunciare alle nostre idee ma le mettiamo al servizio di tutto il partito”.

2. IMMIGRAZIONE. DOPO DUE SETTIMANE IL GOVERNO INCONTRA LE REGIONI E TROVA L’ACCORDO.
A distanza di due settimane dalla disponibilità dichiarata dalla conferenza delle regioni, e dopo aver fatto gonfiare con l’immobilismo il problema degli immigrati a Lampedusa, il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, ha finalmente incontrato ieri i rappresentanti delle regioni, delle province e degli enti locali, raggiungendo un accordo per affrontare l’emergenza profughi. L’intesa prevede la gestione potenziale di un afflusso fino a 50 mila immigrati. “Le Regioni sono pronte a dire sì al piano di emergenza umanitaria” ha confermato il presidente dell’Emilia-Romagna e della conferenza delle regioni, Vasco Errani, come aveva fatto già due settimane or sono: “E’ una forma di cooperazione interistituzionale che risponde all`appello del capo dello Stato”.

3. LA RIFORMA EPOCALE DELLA GIUSTIZIA E’ ARRIVATA: PRESCRIZIONE BREVE PER BERLUSCONI E CONFLITTO DI ATTRIB UZIONE SU RUBY PER EVITARE I MAGISTRATI DI MILANO.
La commedia sulla riforma epocale della giustizia è finita ieri, come previsto. I testi delle riforme costituzionali non sono nemmeno stati presentati dal governo. Gli avvocati-parlamentari di Berlusconi hanno impresso una fortissima accelerazione a tutte le iniziative di legge e di voto per salvare Berlusconi dalle condanne ed evitare che il presidente del Consiglio possa finire anche una sola volta a tu per tu con i magistrati di Milano. Ieri, in particolare, l’on. Paniz ha blindato la maggioranza in commissione ed ha ottenuto che passasse la cosiddetta prescrizione breve (per gli incensurati), norma studiata per far fermare quasi subito, per scadenza del tempo trascorso, il processo Mills (David Mills, il corrotto è stato condannato, di conseguenza Berlusconi, accusato di essere il corruttore, sarebbe sicuramente condannato). Nello stesso tempo è stata avviata la procedura per passare all’ufficio di presidenza della Camera, e subito dopo all’aula, del voto sul conflitto di attribuzione per chiedere che passi al tribunali dei ministri il processo Ruby. “Ecco la riforma epocale” ha dichiarato il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani. Gli ha fatto eco il responsabile giustizia del Pd, Andrea Orlando: “Prescrizione
breve: ecco la riforma epocale della giustizia targata destra. Ancora una volta le esigenze del premier hanno prevalso su tutto il resto, con buona pace del confronto e dei tanto vantati toni dialoganti. Come è sempre accaduto in questi anni, alla fine hanno prevalso i falchi e non è stato possibile spostarsi dalle leggi ad personam. Il tentativo di passare ad una fase che almeno nella propaganda guardasse davvero ai temi della giustizia non solo è entrato subito in contraddizione con la pessima qualità della proposta presentata dal governo, ma oggi ha anche registrato l’impossibilità di andare oltre i problemi personali di Berlusconi. Mi auguro che chi ha tuonato contro indulti e amnistie, penso in particolare alla Lega di Bossi, Maroni e Calderoli, abbia oggi la coerenza di disapprovare anche questa amnistia di fatto”.
4. NUCLEARE. LA FURBA MORATORIA PER AGGIRARE IL REFERENDUM E LASCIARE IN PIEDI IL PIANO DEL BUSINESS.
La sindrome giapponese innescata sul rischio referendum ha trasformato l`idea di una «pausa di riflessione» sul nucleare annunciata l`altro giorno dal ministro Paolo Romani in una «moratoria di un anno». La deciderà oggi il Consiglio dei ministri che dovrebbe però escludere dal provvedimento le procedure per individuare il sito sullo stoccaggio delle scorie nucleari.
Dichiarazione di Stella Bianchi, responsabile ambiente della segreteria nazionale del Pd “Il governo sembra voler prendere tempo per salvare se stesso, spinto questa volta dalla preoccupazione che i cittadini possano far sentire la propria voce nel referendum del 12 giugno… Quello che serve al paese non è un disegno sbagliato di ritorno al nucleare né vuote parole di rassicurazione, ma piuttosto un piano energetico nazionale che ancora manca, una strategia per il futuro che metta al primo posto efficienza energetica e rinnovabili con l'impegno alla ricerca e alla salvaguardia dell'ambiente come il presidente della Repubblica Napolitano ha sottolineato con la saggezza e la lungimiranza che tutti gli italiani gli riconoscono”.

5. PARMALAT ADDIO. L’ITALIA E’ IL GIARDINO D’EUROPA E UNA TERRA DI CONQUISTA.
Il Corriere della Sera: “In poche ore è già stato coniato il termine Parmalait, amara sintesi del passaggio oltre le Alpi di quanto era stato faticosamente risanato dal disastro del crac di Calisto Tanzi: con Lactalis al 28,9% da ieri la Parmalat, al netto di possibili decreti odierni, è francese”. Dopo Bulgari, dopo Valentino, dopo tante altre imprese, anche Parmalat è stata conquistata. Come nel rinascimento la ricca, ma debole e divisa Italia, è solo un terreno di conquista. Allora per Francesco I e Carlo V. Oggi per Lactalis, Air France o Bollorè, quando no anche per i fondi sovrani dei paesi produttori di petrolio, come i fondi libici.

6. L’UNICREDIT SALVA LIGRESTI E SI RAFFORZA IN VISTA DEL RIASSSETTO DEL POTERE AI PIANI ALTA DELLA FINANZA ITALIANA.
L’Unicredit ha deciso di sostenere il salvataggio del gruppo assicurativo della famiglia Ligresti, indebitato in modo pesante. Alla fine dell’operazione l’Unicredit avrà in mano il 6 per cento del gruppo. Una posizione di maggior forza dalla quale affrontare le scosse di assestamento del potere ai piani alti della finanza italiana, dove è ormai fortissima la tensione tra i diversi gruppi che si contendono il predominio in
Mediobanca (dove l’Unicredit ha l’8,6 per cento e il gruppo Ligresti il 4 per cento) e nelle Generali (principale azionista è Mediobanca con il 13 per cento).

7. IL DECENNIO BERLUSCONIANO LASCIA SULL’ITALIA UNA PESANTE EREDITA’. IL FMI: ITALIA ULTIMA IN EUROPA.
L`Italia va lenta. Troppo lenta non solo rispetto ai paesi emergenti, che stanno facendo da locomotiva all`economia mondiale, ma anche rispetto al resto d`Europa. Secondo il World Economic Outlook che sarà presentato in aprile a il tasso di crescita italiano si fermerà nel 2011 all`1 per cento per poi salire ad un sempre modestissimo 1,3 il prossimo. L`Italia si colloca nel fondo della scala tra i principali paesi europei. Solo Grecia, Portogallo, Irlanda e Spagna cresceranno quest`anno meno di noi. Nello stesso periodo il Pil della Germania salirà del 2,2% e del 2%, quello francese dell` 1,6% e dell`1,8%, e quello Usa del 3,2% e del 2,7%. Il Fondo continua a puntare il dito contro i problemi di competitività di vecchia data che affliggono l`Italia e che «comprimono la crescita delle esportazioni».