23 maggio 2011

Bossi risponde a Formigoni.

Domanda : "Onorevole Umberto Bossi cosa risponde a Formigoni che dice che i ministeri a Milano non servono non servono?"

Risposta: vedi il video.....


Tony Capitanio Circolo PD di Bernareggio scrive alla Segreteria.

Personalmente vi sono vicino in questa battaglia, e anche come Circolo faremo del nostro meglio per darvi il supporto necessario.




Tony Capitanio
Circolo PD di Bernareggio
23/05/2011


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Un nuovo attacco al parco di Monza!

FERMIAMO QUESTO SCEMPIO!!!


Riceviamo e pubblichiamo dal
Comitato per il Parco di Monza Antonio Cederna

"Un nuovo attacco al Parco di Monza!"

Nello scorso febbraio abbiamo chiuso la petizione contro la costruzione di
un distributore di carburanti nel Parco con
1449 adesioni e dopo che
Provincia di Monza e Brianza, Ente Parco della Valle Lambro, Soprintendenza
ai Beni Architettonici e Paesaggistici di Milano e Comune di Biassono
avevano espresso parere negativo.
Ebbene, nonostante ciò, il Comune di Monza si è appellato al Consiglio dei Ministri ottenendo il consenso a procedere.


INACCETTABILE !!!

Mentre sono in corso altre azioni, quali un ricorso al TAR ed altri allo studio.
FACCIAMO SENTIRE ANCORA CON PIU' FORZA LA NOSTRA OPPOSIZIONE
Firmiamo la nuova petizione on-line :
<http://www.parcomonza.org/petizioni/petizione.php?operaz=petizione&nrpetiz=5>

e divulghiamo il più possibile questa informazione.

"Ho imparato che il problema degli altri è uguale al mio....sortirne insieme è la politica". Don Lorenzo e gli alunni della scuola di Barbiana.

Riceviamo e pubblichiamo questo video di una canzone di Aleandro Baldi ispirata a Don Lorenzo Priore di Barbiana.
Ascoltiamo queste parole ispirate e facciamone tesoro.

I CARE
Don Lorenzo Milani.

Quando lo vedono in molti cambiano canale!

Fonte l'Unità.

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Lettera di Franco Seghi Assessore di Cavenago di Brianza a "Rete Circoli". A Fassina tutto il nostro impegno.

Ciao a tutti ,

come ho già avuto modo di esprimere a Maurizio la mia
solidarietà tengo a precisare è importante che la Segreteria
provinciale sostenga la battaglia contro l'insediamento indiscriminato
dei Centri COMMERCIALI, parchè è una politica che non paga che fa
scempio del territorio e svuota i paesi di quelle ,anche se ,
piccole attività che mantengo un rapporto vivo e sociale con il
cittadino. La stessa associazione del Commercio di Monza e B.za,è su questa
impostazione ,non a caso partecipiamo come comuni Agrate, Burago,
Caponago, Cavenago Ass.comm. e Artigiani alla costituzione del
distretto commerciale.


A presto Franco Seghi.

Cavenago di Brianza, 23/05/2011.

P. S.

Ps.: sosteniamo Fassina perchè è importante dargli tutto il nostro IMPEGNO.


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NO OUTLET. Pillola n.°. 7.

per ingrandire fare clic sulle immagini.



Tutte le informazioni che leggete in questo blog sul tema "Outlet di Sulbiate" hanno bisogno della
massima diffusione per contrastare la scelta errata del Sindaco Stucchi che con la Delibera di Giunta, recentemente approvata a maggioranza, probabilmente perché impegnato da ragioni da noi ancora ad oggi non comprese , a nostro giudizio, sta rischiando di compromettere irrimediabilmente, il futuro ambientale, sociale, culturale, urbanistico della nostra Comunità e dei paesi vicini.

Il Vimercatese non ha bisogno di nuovi centri commerciali!

La Delibera da il via libera alla possibilità di un insediamento adiacente al nostro paese di un centro commerciale/outlet, di ben 40.000 mq !!!

La scelta non condivisa dagli Assessori Crespi Maria Grazia e Luigi Fassina, tradisce palesemente il primo punto del Programma 2009-2014 Lista civica SI Sulbiate Insieme: "Le Urgenze Primarie: protezione del territorio e qualità della vita".
Qui il post per visualizzare il punto del programma.

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Vendesi Mamma: privatizzare l'acqua è un po' come vendersi la mamma. VIDEO.

Privatizzare l'acqua è un po' come vendersi la mamma.

Outlet: I negozianti del vimercatese in allarme.

Articolo de il Giorno di M. Dozio.
20/05/2011

cliccare sull'articolo per ingrandire.

Nuova locandina di PT. LEGA - PDL - COMUNE APERTO di Sulbiate.

per ingrandire fare clic sulla locandina



12 e 13 giugno vota SI ai referendum.

Oggi Massimo D'Alema a Desio.

23 maggio 1992 - 23 maggio 2011. Non si dementica!


Dopo quasi 20 anni dalle stragi del '92/93, Ancora non è stata fatta piena luce e molti magistrati di diverse procure stanno indagando e raccogliendo testimonianze su quel periodo oscuro della nostra storia.
Palermo scende in piazza non solo per ricordare chi è morto per noi ma anche per difendere i magistrati dai vergognosi attacchi della politica, i magistrati che ogni giorno lavorano e lottano contro la mafia. Magistrati come Di Matteo, Scarpinato, Ingroia, Lari, Tona e tanti altri.

Datemi torto - 6 - di Alessandro Caiani.

"DATEMI TORTO".


Perché obbligare i bambini musulmani a mangiare la carne di maiale?

Da quando (maggio 2010) mi hanno diagnosticato un cancro allo stomaco, con zampette al fegato e all’intestino, si è andato accentuando in me un grande desiderio di pacificare, di contribuire a creare un futuro migliore per quelli che ci sono e che verranno.

Da qualche tempo si va diffondendo nelle nostre mense scolastiche la decisione di non dare più cibo alternativo agli alunni musulmani e quindi obbligarli a mangiare carne di maiale.

Non so se questa sia una norma di legge o sia affidata all’iniziativa delle singole scuole. Non capisco il motivo di tanto accanimento contro gli innocenti.

Se si trattasse di mancanza di denaro per dare lo stracchino invece del prosciutto, la motivazione non starebbe in piedi.

Comunque io propongo di trasformare questo evento negativo in una azione positiva, degna di un popolo che si definisce cristiano: i bambini italiani portino da casa il cibo alternativo a quello che i compagni di classe musulmani non possono mangiare.

Le amicizie e l’integrazione andrebbero a braccetto e a valanga il Vangelo applicato.

Datemi torto, grazie.

Adriano

NO OUTLET. Pillola N°. 6.

per ingrandire cliccare sulle immagini.




Tutte le informazioni che leggete in questo blog sul tema "Outlet di Sulbiate" hanno bisogno della
massima diffusione per contrastare la scelta errata del Sindaco Stucchi che con la Delibera di Giunta, recentemente approvata a maggioranza, probabilmente perché impegnato da ragioni da noi ancora ad oggi non comprese , a nostro giudizio, sta rischiando di compromettere irrimediabilmente, il futuro ambientale, sociale, culturale, urbanistico della nostra Comunità e dei paesi vicini.
Il Vimercatese non ha bisogno di nuovi centri commerciali!

La Delibera da il via libera alla possibilità di un insediamento adiacente al nostro paese di un centro commerciale/outlet, di ben 40.000 mq !!!

La scelta non condivisa dagli Assessori Crespi Maria Grazia e Luigi Fassina, tradisce palesemente il primo punto del Programma 2009-2014 Lista civica SI Sulbiate Insieme: "Le Urgenze Primarie: protezione del territorio e qualità della vita".
Qui il post per visualizzare il punto del programma.


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Nota del mattino del 23 maggio 2011.



1. DISTRAZIONE DI MASSA. BOSSI CHIEDE I MINISTERI AL NORD MA NON LI VUOLE: GLI SERVONO PER LITIGARE CON IL PDL DAVANTI AI SUOI ELETTORI. BERLUSCONI OCCUPA IL VIDEO PER COPRIRE I DISASTRI DELLA MORATTI. MARCIANO DIVISI E FORSE LO SONO DAVVERO. MA POSSONO ANCORA COLPIRE UNITI.
L’Italia ha vissuto un fine settimana all’insegna della distrazione di massa. Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha invaso il video paragonando Milano a Stalingrado (città dove fu spezzata l’offensiva di Adolf Hitler e furono schiantate le armate naziste e fasciste). In realtà tutta questa enfasi su di sé, oltre a rispondere all’irrefrenabile desiderio di farsi vedere, ha l’obiettivo si spostare l’attenzione dalla penosa prova amministrativa di Letizia Moratti.
Sempre in questo fine settimana il nuovo-vecchio staff della Moratti ha ripreso una tattica già usata per far vincere la Moratti nelle elezioni precedenti: orchestrare una finta campagna di violenze. Un’altra operazione di distrazione di massa dal tema vero delle elezioni: scegliere il sindaco e la coalizione che possono dare a una città una buona amministrazione.
Il leader della Lega Nord, Umberto Bossi, e il ministro leghista Roberto Calderoli hanno invece scelto un’altra strada, ma con lo stesso obiettivo: per riconquistare i voti dei leghisti delusi dal comportamento un po’ troppo romano dei loro dirigenti e un po’ troppo vicino a Berlusconi ed ai suoi problemi, hanno rilanciato a tutta forza, grazie anche alla gran cassa di alcuni grandi quotidiani milanesi, l’idea di spostare almeno due ministeri al Nord, suscitando la prevedibile reazione del sindaco di Roma, Gianni Alemanno, e della presidente del Lazio, Renata Polverini. In realtà Bossi e Calderoli sanno benissimo che spostare due ministeri, per di più senza portafoglio, non significherebbe nulla per Milano. Ma il federalismo ha fatto passi in avanti e non è apparso agli elettori della Lega quel sol dell’avvenire che veniva predicato, serve un altro vessillo da sventolare e soprattutto serviva un pretesto per scatenare una prevedibile rissa con il Pdl e per mostrarsi di nuovo duri e puri.
La divisione tra Lega e Pdl è anche reale. Ma se marciando separati colpissero uniti a Milano, e vincessero, le divisioni verrebbero sicuramente meno. Se invece perdessero, come accadrà se il centrosinistra continuerà a fare bene il proprio lavoro, allora le divisioni di oggi serviranno a Bossi per avviare una difficile operazione di sganciamento.
2. DISTRAZIONE DI MASSA 2. IN TUTTA ITALIA IL CENTROSINISTRA NON DEVE MOLLARE NEMMENO PER UN ATTIMO. ANCHE SE E’ BERSAGLIATO DA SINGOLARI “NARRAZIONI” GIORNALISTICHE CHE PUNTANO A DESTABILIZZARE GLI ELETTORI.
Milano, Napoli, ma non solo. La tv oscura questo dato, ma è decisivo che il centrosinistra porti a termine l’opera avviata con il primo turno in tantissime città e province dove si va al ballottaggio. Per questo i quotidiani che direttamente o indirettamente sostengono il centrodestra si stanno esercitando in questi giorni a rilanciare alcune singolari narrazioni sul futuro del centrosinistra, sperando di destare divisioni e polemiche interne, da utilizzare poi come campagna elettorale e per raccontare che il centrodestra è sì battuto, ma gli altri….
3. DOPO LE PROTESTE E LE MANIFESTAZIONI DEL PD, OGGI L’AUTORITA’ PER LE COMUNICAZIONI SI RIUNISCE E DECIDE COME INTERVENIRE SULL’INVASIONE DELLE INTERVISTE A BERLUSCONI. I GIORNALISTI RAI PROTESTANO DI FRONTE ALLA RAI.
Dopo le proteste e gli esposti presentati dal Pd e dalle altre forze politiche dell’opposizione, oggi l’Autorità per le comunicazioni si riunisce per decidere come dare riequilibrio dopo l’occupazione televisiva da parte di Berlusconi. Tre i punti di violazione messi in luce dagli esposti preparati da Roberto Zaccaria: 1. L’enorme differenza dei tempi dedicati alla maggioranza e alle opposizioni. 2. Il fatto che Berlusconi abbia parlato di Milano avendo messo ben in evidenza il simbolo del partito e senza che sia stata data a Pisapia la possibilità di replica. 3. Il fatto che il premier abbia utilizzato le proprie televisioni per ottenere un sostegno indebito (perfino la legge superblanda sul conflitto di interesse varata dalla destra prevede alcuni limiti).
Oggi i giornalisti della Rai protesteranno di fronte alla sede della Rai a Roma per testimoniare il proprio disagio di fronte a queste forzature.
Il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, invitato a compensare con brevi interviste l’invasione degli schermi di Berlusconi, ha deciso che il Pd non si fa dettare l’agenda delle proprie iniziative da Berlusconi (come è accaduto per Porta a Porta: Vespa ha prima concordato con palazzo Chigi che Berlusconi andasse mercoledì. Poi, per mantenere una parvenza di equilibrio, ha chiesto a Bersani di andare questa sera, lasciando così a Berlusconi l’ultima parola). il Pd è pronto a qualsiasi confronto diretto, non a prestarsi per coprire il finto equilibrismo. In ogni caso, secondo il segretario del Pd, ad ogni discussione che riguardi Milano, Napoli o altre città e province dovrebbero parlare i candidati del centrosinistra in quelle città.
4. NUCLEARE, RIFLETTORI ACCESI: OGGI RIPRENDE IL CAMMINO DEL DECRETO SVILUPPO DOVE CI SONO LE NORME CON LE QUALI IL GOVERNO PUNTA A FAR SALTARE IL REFERENDUM PER MANTENERE IL PROGRAMMA FARAONICO DELLE CENTRALI DEL CEMENTO.
Dopo il Senato, oggi riprende alla Camera il cammino legislativo del decreto sviluppo, che tra le altre norme contiene quelle che il governo vorrebbe utilizzare per tentare di sabotare il referendum sul nucleare. Il Pd si opporrà a questo tentativo: il governo vuole solo rinviare le scelte per poi riproporre il piano faraonico delle colate di cemento per centrali che sono già vecchie prima di cominciare a funzionare. Tra l’altro vi sono solo due centrali del tipo previsto anche per l’Italia in costruzione nel mondo: una in Francia, l’altra in Finlandia. E sia la Francia che la Finlandia stanno svenandosi per completarle e sono in estremo ritardo con i tempi previsti. La Germania invece sta già ragionando su come uscire dal nucleare.
5. OGGI L’EUROPA DISCUTE IL PIANO PER LA GRECIA E PER L’ITALIA SI VEDRA’ SE LA PAGELLA DELLE AGENZIE DI RATING INFLUISCE SUI MERCATI.
Dopo il comunicato con il quale l’Italia è stata bacchettata dall’agenzia di rating (danno il voto all’affidabilità del debitore e al tipo di strumento usato per il debito) Standards & Poor’s, oggi riaprono i mercati finanziari. Si vedrà così se e come questa comunicazione influirà sulla fiducia degli operatori. L’Italia ha un debito pubblico di notevoli dimensioni (Prodi lo ha lasciato nel 2008 ad un valore pari al 104 per cento dell’intera ricchezza prodotta in un anno dal paese, Berlusconi lo sta portando al 120). Non è dunque un tema secondario. Dopo le elezioni, peraltro, Tremonti si accinge a raccontare come stanno davvero le cose dei conti pubblici ed a fare per quest’anno una manovra
(poi la chiamerà in un altro modo) da 5-7 miliardi di euro. E per gli anni a venire a preparare una stangata da almeno 40 miliardi di euro.
Oggi intanto in Europa si decide anche che fine fa il piano di salvataggio per la Grecia.
6. SPAGNA. LA CRISI ECONOMICA COLPISCE DURO. ZAPATERO PERDE LE ELEZIONI AMMINISTRATIVE. E I GIOVANI DI MADRID PROTESTANO CONTRO TUTTI I PARTITI PERCHE’ NON HANNO LAVORO.
La Spagna volta pagina e boccia il Governo Zapatero, in una fase critica per il Paese dell'Algarve, a causa della crisi economica e della difficile situazione del bilancio statale. Alle elezioni amministrative tenutesi nel week-end, il premier spagnolo ha pagato il conto di una politica di rigore sulla spesa pubblica necessaria per rimettere in sesto i conti pubblici.
Il partito socialista ha perso a Barcellona, Madrid, Siviglia. Netta la vittoria del Partido Popular di Mariano Rajoi, che si è aggiudicato circa il 37% dei consensi, mentre il Psoe è sceso al 27.
Migliaia di giovani occupano da giorni la piazza principale di Madrid e protestano la mancanza di lavoro: in Spagna la disoccupazione giovanile ha raggiunto punte del 40 per cento.
Memento: in Italia il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) a dicembre è salito al 29% dal 28,9% di novembre, segnando così un nuovo record. Questa è la media nazionale. Anche in Italia nel Mezzogiorno si raggiungono punte del 40 per cento.
7. OBAMA COMINCIA IL SUO VIAGGIO IN EUROPA. OGGI A LONDRA. POI AL G8 NEL NORD DELLA FRANCIA. TRA GLI OBIETTIVI, IL LANCIO DI UN PIANO MARSHALL PER I PAESI DELLA COSTA SUD DEL MEDITERRANEO.
Il presidente Usa, Barack Obama, continua a lavorare per un diverso ordine mondiale. Dopo il suo discorso a Al Cairo con l’apertura nei confronti dell’Islam moderato, dopo i suoi interventi nei confronti dei paesi del Nord Africa e, nei giorni scorsi, per i negoziati tra Israele e autorità palestinese, da oggi comincia una visita in Europa volta a rafforzare ancora di più questa spinta per il cambiamento e verso la democrazia.
Tra gli altri obiettivi, vi è il lancio di una sorta di piano Marshall per i paesi della sponda sud del Mediterraneo (così si chiamò il piano secondo il quale, subito dopo la seconda guerra mondiale, gli Usa inondarono l’Europa di aiuti finanziari per la ricostruzione, generando una crescita economica della quale ha beneficiato tutto il mondo, a cominciare proprio dagli stessi Usa). Avrebbero dovuto pensarci gli europei. Ma il vento di destra che soffia in Europa provoca divisioni e impedisce all’Ue di avere una visione di largo respiro anche quando sono in gioco i suoi interessi.