19 luglio 2011

Dichiarazione di voto del Gruppo Consiliare Lista SI. - C. C. del 18/07/2011.

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post correlato:Mozione ed intepellanza di Progetto Territorio del C.C. del 18/07/2011.
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Mozione e Interpellanza di Progetto Territorio del C.C.18 luglio 2011.

Copia documento. Mozione PT C.C. del 18 lulgio 2011.
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post correlaro: La dichiarazione di voto del Gruppo consiliare Partito Democratico di Sulbiate. Consiglio Comunale del 18 luglio 2011.



Copia del documento. Interpellanza PT C.C. del 19 luglio 2011.



post correlato: GdV articolo di G. Ticozzi del 19/07/2011. Nostro commento.

19° anniversario della morte di Borsellino e degli uomini che lavoravano con lui.

Il 19 luglio del 1992 in un attentato in via D' Amelio, morirono il Magistrato Paolo Borsellino e gli uomini della sua scorta: Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina,Vincenzo Li Muli, Emanuela Loi e Claudio Traina.
Sono passati 19 anni.




Oggi alle 16,58, nello stesso luogo, sarà osservato un minuto di silenzio. Alle ore 20,00 per non dimenticare partirà una fiaccolata.

Dopo 19 anni le indagini sono ancora in corso.

La strage di via D’Amelio, ha commentato il Presidente Napolitano “rappresentò il culmine di una delle fasi più gravi e inquietanti della sanguinosa offensiva della criminalità organizzata contro le istituzioni democratiche. Con l’attentato di via D’Amelio si volle colpire sia un simbolo della causa della legalità che, con rigore e abnegazione, stava svolgendo indagini in grado di piegare le più agguerrite forme di delinquenza sia un uomo che, con il suo esempio di dedizione e la sua dirittura morale, stava mobilitando le migliori energie della società civile dando a esse crescente fiducia nello stato di diritto”.

post correlato: 20 luglio 2010 - Ultima lettera di Paolo Borsellino.

Giornale di Vimercate del 19/07/2011. Articolo di G. Ticozzi. NOSTRO COMMENTO AL CONSIGLIO COMUNALE.

Oggi 19 luglio 2011 il Giornale di Vimercate a pagina 35 pubblica un articolo di G. Ticozzi

Titolo.

"Subiate Nel frattempo il sindaco ha mostrato ai consiglieri (ecluso quelli di PT) i progetti di Andromeda".

"A Cascina Ca’ spuntano i cartelli “No outlet”".

Il breve articolo informa dell’incontro svoltosi settimana scorsa in via Grandi a porte chiuse con i tecnici nominati da “Andromeda”, il privato che ha chiesto di poter realizzare una grande struttura di vendita a Sulbiate, per l’analisi di soluzioni viabilistiche inerenti lo svincolo di Pedemontana ed eventualmente l’insediamento di un outlet.

Teorema aveva già dato l’informazione in questo post. Progetto Territorio non ha partecipato.

Del Pd insieme ai Consiglieri del Si erano presenti solo Crespi e Cereda. Assente il Capogruppo Fassina, con Villa e Leoni.

La dichiarazione rilasciata al giornale del Capogruppo PT, coordinatore PDL locale, sig. Sanità, ha fornito la seguente motivazione:” Per rispetto e coerenza con quanto votato il 10 giugno scorso in C.C., che bocciava qualsiasi ulteriore analisi sul tema. Un fatto grave che sottolineamo, è che la convocazione è avvenuta con due giorni soli di anticipo, dopo che l’esecutivo, non ha deliberato atti di Giunta per quattro settimane e, casualmente, dopo poche ore che avevamo, lunedì scorso, protocollato regolarmente in Comune la richiesta di convocazione di un Consiglio Comunale urgente durante il quale il Sindaco doveva spiegare le sue azioni svolte dalla deliberazione di Consiglio”.

Infine l’articolo informa dell’avvenuta comparsa di cartelli (lenzuola) “No outlet” nei pressi di Cascina Ca’, rimasti esposti per poche ore, probabilmente rimossi dalla Polizia locale perché impedivano la corretta visione della segnaletica.

Nostro Commento:

Il Sindaco ieri sera in C.C. ha dichiarato che proporrà nuovamente l’incontro per la valutazione delle soluzioni proposte dal privato Andromeda invitando ancora a partecipare tutti i consiglieri.

E' stato confermato che in questa fase il primo cittadino non sembrerebbe recedere dalla scelta di non aprire le porte ai cittadini, né meno che mai interessato a conoscere il loro parere.

Il PD non condividendo questa pregiudiziale, ottusa, ed inopportuna chiusura se ha partecipato solo con due consiglieri al primo incontro più per rispetto che si deve all’Istituzione che per reale convinzione, ora alla luce di quanto dichiarato ieri sera in C.C. dal Primo Cittadino, molto probabilmente non parteciperà al prossimo.

Il Sindaco, infatti, insiste nel suo atteggiamento, di sufficienza, supponenza ed autoreferenzialità, in disprezzo a quello che è stato il chiaro indirizzo politico espresso dalla maggioranza del Consiglio Comunale del 10 giugno che dice chiaramente: "a Sulbiate una grande struttura di vendita non è gradita".

Scomponendosi è arrivando finanche a minacciare i dieci consiglieri che hanno votato in favore dell’emendamento Pd di essersi comportati illecitamente, esponendosi così al rischio delle richieste di imprecisati danni che dovrebbero risarcire personalmente se richiesti dalla proprietà. Pensavamo di aver chiarito la questione dell'illiceità con questo post -CLICCA QUI -. A quanto pare non è così!

A chi giova questo atteggiamento?

Come al solito il rispetto formale che il Pd cerca di praticare nei confronti di questo “difficile” Sindaco, non è mai apprezzato e spesso è ripagato con impliciti insulti che in questo caso arrivano anche alla minaccia. Minaccia che pronunciata nella sede del Consiglio Comunale assume accenti di estrema gravità.

La decisione, in ogni modo, sarà presa nel momento opportuno quando e se sarà ricevuto il nuovo invito.

A quel punto il Gruppo Consiliare PD, sentito il parere “consultivo” di tutto il Circolo, deciderà come comportarsi.

post correlato: Dichiarazione di voto del Gruppo del Partito Democratico di Sulbiate - Consiglio Comunale del 18 luglio 2011.


DOMANDE IN ATTESA DI RISPOSTA.

Domande N°7 - 8


7. Perchè ad oggi non c'è stato un chiaro pronunciamento definitivo circa la volontà del Sindaco, della Giunta e dei consiglieri che si sono astenuti o hanno votato contro la mozione con la quale il consiglio ha espresso il parere della Comunità di Sulbiate in merito al possibile insediamento di una grande struttura di vendita? Anche alla luce dei recenti promunciamenti del Presidente della Provincia di Monza e Brianza?

8. Perchè non avverte la necessità di rivedere le modalità di partecipazione al processo decisionale ed della qualità dell'informazione proposta al Consiglio Comunale ed alla Collettività nel suo complesso in modo che non si ripetano situazioni per le quali il Consiglio venga scavalcato nelle sue funzioni e la cittadinanza informata in modo corretto, con particolare attenzione per ciò che riguarda la programmazione territoriale, in considerazione degli ultimi accadimenti occorsi e dell'importanza dell'argomento?

Dichiarazione di voto del Gruppo Consiliare del Partito Democratico di Sulbiate. - C.C. del 18 luglio 2011.

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Breve commento:

Le posizioni tra Lista Civica SI, Gruppo PD e Gruppo Lista Civica PT, sono molto distanti, in particolare sulla valutazione da dare al chiaro indirizzo politico emerso dalla maggioranza del precedente C.C., che si esprimeva circa l'oppotunità di un possibile insediamento di una grande struttura di vendita a Sulbiate.

Inoltre fatto non trascurabile, forse ancora p
iù grave, sono diverse anche le valutazioni circa l'importanza, il senso ed il significato politico da attibuire al valore che deve avere la "centralità del Consiglio Comunale".

Il Sindaco ne da una sua personale interpretazione, molto distante e quindi non condivisa sia da PD che da PT.

Il Sindaco si salva da finire nuovamente in minoranza solo grazie all'astensione dei Consiglieri del Partito Democratico, evitando così l'ennesima gratuita brutta figura.

Il Sindaco non intende rispettare l'emendamento del Consiglio Comunale del 10 giugno e quindi andrà avanti con la sua Giunta, nel processo di acquisizione informazioni fornite da un privato intere
ssato all'insediamento nel territorio di Sulbiate di un outlet.
Questa volontà dell'esecutivo è emersa chiaramente.
Nessuna possibilità è stata offerta a che sia rispettato l'indirizzo politico pronunciato dalla maggioranza dei Consiglieri comunali n
el corso della precedente Assemblea.

A questo punto è sempre più urgente la partecipazione dei cittadini, il loro necessario ed ineludibile coivolg
imento, che in questa fase della discussione il primo cittadino inespicabilmente non vuole concedere.

Se riceveremo le dichiarazioni di voto, o altri documenti pertinenti, anche degli altri due Gruppi Consiliari, per l' informazione e trasparenza saranno da noi certamente pubblicate in questo blog.


La Redazione.


DOMANDE PUBLICATE DA PIU' DI UNA SETTIMANA
IN ATTESA DI RISPOSTA.


In evidenza la N°. 6.
(per leggere tutte le domande cliccare sul logo).

6. Con quale maggioranza con quale programma, con quali obiettivi, con quali priorità, intende proseguire la sua attività amministrativa perchè il Comune non prosegua nell'incertezza, occupato ed orientato a problemi contingenti?

La nota del mattino del 19 luglio 2011.


1. IN UN’EUROPA POLITICAMENTE DEBOLE LA CADUTA DI CREDIBILITA’ DEL GOVERNO ITALIANO METTE L’ITALIA NELLA POSIZIONE PEGGIORE. CADE LA BORSA E CRESCONO I TASSI DI INTERESSE SUI TITOLI PUBBLICI.
In un’Europa divisa, da mesi impegnata in un braccio di ferro sterile tra i diversi paesi forti sul salvataggio della Grecia, la caduta di credibilità del governo Berlusconi ha messo nelle condizioni peggiori per affrontare la bufera e l’attacco della speculazione. Una manovra economica sbagliata e iniqua e un governo incapace hanno portato ieri la speculazione ad un attacco senza precedenti. La Borsa ha perso oltre il tre per cento. I rendimenti dei Btp a dieci anni si sono allontanati dal punto di riferimento del massimo di tranquillità per gli investitori, cioè i rendimenti sui Bund tedeschi.
Stefano Fassina, responsabile economia del Pd. “"Oggi i mercati ci dicono che la
sfiducia nel governo costa all’Italia ogni giorno di più. Berlusconi e i suoi ministri, per le scelte politiche e l’incapacità, sono parte del problema, non della soluzione". "Hanno fatto una manovra di finanza pubblica pesantissima, profondamente ingiusta e sbagliata dopo aver minimizzato i problemi per tre anni e non aver avviato alcuna seria riforma". "Hanno respinto tutti gli emendamenti proposti insieme da Pd, Udc e Idv. Si sono arroccati scaricando sui ceti medi e deboli una valanga di tagli e tasse. Non hanno toccato le rendite, hanno fatto l’ennesimo condono fiscale e perfino rinviato e depotenziato gli interventi sui costi della politica. E ora di cambiare. Il governo deve andare a casa per il bene del Paese".
Anna Finocchiaro, presidente dei senatori del Pd. “"E' evidente, e la Borsa e i mercati oggi ce lo dicono, che è il governo Berlusconi il problema dell'Italia. E quindi è altrettanto evidente che non ci sono azioni che questo governo possa fare per far recuperare al paese la spinta necessaria a riprendersi". "E la credibilità di Berlusconi e dei suoi ministri - aggiunge il presidente dei senatori del Pd - è venuta meno. La credibilità di un governo che dall'inizio della legislatura ha ignorato i problemi che stavano aggredendo l'Italia, incapace di una qualsiasi riforma e che oggi propone una manovra finanziaria ingiusta, fatta di tagli e di tasse, che punisce sempre e solo i più deboli, famiglie e lavoratori, impedendo, al contempo, ogni minima crescita delle imprese italiane". "Questa manovra - aggiunge Finocchiaro - non regge e non rassicura nessuno, tanto meno i mercati. E oggi, nonostante quello che sta avvenendo i ministri leghisti annunciano l'apertura delle sedi dei ministeri a Monza. Che buffonata. Dopo aver ignorato le proposte dell'opposizione questo governo ancora gioca con la propaganda. Questa situazione non è più sostenibile: se Berlusconi ha ancora un minimo di responsabilità - conclude Finocchiaro - si dimetta per il bene del Paese".

2. COSTI DELLA POLITICA E CRESCITA. DAL PD PROPOSTE VERE E IMMEDIATE. DAL GOVERNO SOLO PROPAGANDA.
Ieri il Pd ha presentato le sue proposte per ridurre subito (e non alle calende greche) i costi della politica. Una differenza profonda dalle proposte che oggi si trovano su tutti i giornali e
da ieri propagandate su tutti i Tg, avanzate dal ministro Roberto Calderoli: una proposta di modifica costituzionale (che ha un iter parlamentare lunghissimo e che ha bisogno di maggioranza qualificate per essere approvata).
Ecco il comunicato con tutte le proposte del Pd. “Di fronte all’emergenza economica il Pd ritiene che la politica debba dare un contributo concreto di sobrietà e di responsabilità, lottando invece contro le concezioni demagogiche che rischiano di confondere tutto e non risolvere nulla.
Per questa ragione, il Pd ha da tempo messo a punto precise proposte e dato vita a concrete iniziative parlamentari sul tema dei costi della politica e delle riforme istituzionali. Al Senato ha anche presentato emendamenti alla manovra del governo insieme a Idv e Udc, misure che il governo e la maggioranza hanno respinto, impedendone l’approvazione, ma che restano validi punti di riferimento per gli interventi da realizzare.
· Riduzione del numero dei parlamentari. Il Pd ha presentato da tempo diverse proposte di legge per ridurre entro la legislatura, il numero dei parlamentari e cambiare le funzioni del Senato. Per esempio, una Camera con 400 deputati e un Senato Federale con 200 senatori. E’ possibile calendarizzare già dal prossimo settembre il provvedimento volto alla riduzione dei parlamentari.
· Retribuzioni dei parlamentari. Il Pd punta a modificare la legge del 1965 che lega la retribuzione dei parlamentari alla retribuzione dei magistrati italiani, per scegliere un nuovo parametro. L’obiettivo è di allineare l’Italia alla media delle retribuzioni dei parlamentari degli altri paesi europei.
· Vitalizi. Con una decisione interna alla Camera e al Senato (gli organi costituzionali hanno un’autonomia decisionale sul proprio bilancio) il Pd propone di rivedere entro la legislatura i vitalizi dei parlamentari riportandoli al sistema previdenziale in vigore per tutti gli altri cittadini iscritti all’Inps.
· Risparmi e trasparenza su affitti e servizi. Il Pd propone di lavorare concretamente all’interno dei bilanci di Camera e Senato per ridurre la spesa collegata agli immobili (affitti), per dare trasparenza e risparmiare sui servizi offerti.
· Gli emendamenti al Senato. Con gli emendamenti alla manovra proposti anche insieme a Idv e a Udc il Pd punta inoltre ad alcune riforme capaci di dare un contributo importante al contenimento della spesa pubblica. Tra queste proposte vi sono:
1. L’accentramento dei comuni più piccoli.
2. L’accorpamento delle province sotto i 500.000 abitanti (di fatto si arriverebbe ad un dimezzamento delle attuali province).
3. L’accorpamento delle società che fanno capo ai comuni (un comune non potrà avere più di una società: e così verrebbero meno migliaia di aziende, con i relativi consiglieri).
4. La totale incompatibilità dell’incarico dei parlamentari con qualsiasi altro incarico (sindaco, consigliere, presidente di provincia…).
5. Taglio delle auto blu e dei voli blu, limitandone l’uso a chi ne ha davvero bisogno.
6. Reintroduzione del tetto alla retribuzione dei manager pubblici.
Queste proposte costituiscono un punto fermo del Pd, un patrimonio di iniziative sulle quali daremo battaglia e che il Pd si impegna a realizzare.
Anche sul tema della crescita il Pd ha da tempo proposte e soluzioni migliori e più approfondite e credibili di quelle del centrodestra. Sono state presentate nei mesi scorsi in Parlamento, in incontri con Confindustria e sindacati, al Parlamento europeo. Sono racchiuse nel Pnr alternativo (lo si può leggere e scaricare sul sito del Pd).

3. OGGI SI RIUNISCE LA DIREZIONE NAZIONALE DEL PD. SITUAZIONE ECONOMICA, LINEA POLITICA, PROPOSTA DI RIFORMA ELETTORALE.
Si riunisce questa mattina a Roma la direzione nazionale del Pd. Il segretario nazionale, Pier Luigi Bersani, affronterà nella sua relazione i temi della crisi economica e delle soluzioni da adottare, la linea politica, la proposta di riforma elettorale.
Bersani confermerà il giudizio fortemente negativo del Pd sui contenuti della manovra, confermando altresì la giustezza della scelta adottata sui tempi: di fronte ad un attacco speculativo che metteva l’Italia in difficoltà in modo serissimo e alla prospettiva dell’ennesimo voto di fiducia (comunque il governo avrebbe approvato la manovra), Pd e Idv e Udc hanno deciso di non portare per le lunghe il dibattito parlamentare e hanno presentato proposte comuni di modifica. Gli emendamenti comuni non sono stati accolti dal governo che porta la responsabilità economica e sociale della manovra. Ma questo passaggio ha dimostrato che insieme si può lavorare e che esiste già un’alternativa valida.
L’andamento del mercato conferma che il problema dell’Italia è però, dal punto di vista economico, la mancanza della crescita (come dice il Pd da tempo) e dal punto di vista politico l’incapacità di questo governo. Dunque il governo deve andare a casa.
La scelta maestra è quella del voto. Il resto sono solo subordinate.
La linea del Pd di presentare le proprie proposte al confronto con gli altri partiti dell’opposizione per preparare l’alternativa è oggi confermata.
Sulla riforma elettorale infine la direzione discuterà e voterà su una proposta in linea con gli obiettivi posti dall’assemblea nazionale.

4. DOMANI LA CAMERA VOTA SULLA RICHIESTA DI ARRESTO DI PAPA. LA PROSSIMA SETTIMANA IL SENATO VOTA SU TEDESCO. IL PD AL SI’.
Domani l’aula della Camera vota a scrutinio segreto sulla richiesta di arresto per il deputato del Pdl Papa, accusato dalla magistratura di essere un pilastro della cosiddetta P4. Berlusconi considera assai pericoloso l’eventuale arresto di Papa, perché teme una frana come quella che nei primi anni Novanta portò all’avvio della stagione di Mani pulite.

5. NAPOLITANO STOPPA BERLUSCONI: NIENTE RIMPASTI A VANVERA, NIENTE NOMINE TARGATE DALLA POLITICA IN BANKITALIA.
Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha tentato ieri di farsi dare il via libera dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, sull’ennesimo giro di valzer nel governo
per poter garantire meglio la tenuta della maggioranza e alla nomina di Vittorio Grilli, attuale direttore generale del Tesoro e dunque considerato vicino al governo, come successore di Mario Draghi. Napolitano ha gelato le speranze di Berlusconi con uno stop su tutta la linea.

6. PROCESSI BOLLENTI PER BERLUSCONI. SU MILLS E RUBY MILANO VA AVANTI.
Sconfitta su tutta la linea al tribunale di Milano sui due processi in corso nei confronti di Silvio Berlusconi: i magistrati che lavorano sul caso Ruby hanno deciso che nulla cambia nonostante l’avvio del conflitto di attribuzione da parte del Parlamento. Il processo va avanti e resta a Milano. Anche sul caso Mills (corruzione) i magistrati di Milano hanno deciso di andare avanti a passo di carica per evitare la prescrizione.

7. IL CROLLO DELL’IMPERO DI DON VERZE’, UN ALTRO EMBLEMA DEI SOGNI CHE SI TRASFORMANO IN INCUBO DELL’ITALIA BERLUSCONIANA. SI UCCIDE IL VICE DI DON VERZE’.
Un miliardo di euro di buco. L’arcipotente Don Verzè, un altro emblema del ventennio berlusconiano al pari del banchiere Cesare Geronzi, sta tramontando tristemente a causa dei propri guai finanziari. Il suo vice ieri si è suicidato.