12 agosto 2011

Undici domande al Primo Cittadino.

Oggi scade il primo mese da quando il Circolo PD ha pubblicato in questo blog le seguenti 11 domande rivolte al Sindaco di Sulbiate.

Non hanno ancora ricevuto risposta!!!




Le seguenti
undici domande sono rivolte al Sindaco del Comune di Sulbiate.

Non sono una sfida!

A nostro giudizio, sono quesiti della massima importanza.
Non trattano di questioni private ma di Pubblica Amministrazione.
Per questa ragione scegliamo di pubblicarle su questo Blog.

Sono domande per la trasparenza, per fare chiarezza, utili ai
cittadini di Sulbiate per capire quanto stia avvenendo.

Sono domande lecite che ad oggi non hanno avuto alcuna risposta.

Restiamo in fiduciosa attesa.

1. Perchè non comprende che i recenti avvenimenti non hanno messo in discussione la realizzazione o l'opposizione ad un centro commerciale, ma hanno messo in discussione le basi del processo democratico che prevede il coinvolgimento nelle decisioni di tutta la compagine di maggioranza in modo collaborativo, coerente, limpido, in linea con il Programma elettorale concordato?

2. Perchè pur ritenendo sostanzialmente inutile ed irrituale il passaggio, ha obbligato la Giunta ad esprimere un parere preventivo favorevole alla presentazione di un PII che per sua natura deve essere discusso e deliberato dal Consiglio Comunale?

3. Perchè non ha richiesto in modo formale un incontro con le Amministrazioni confinanti e con la Provincia prima di far adottare la delibera alla sua Giunta?

4. Come mai tre (?) consiglieri della sua Lista Civica si sono astenuti sulla mozione che prevede un formale rifiuto all'outlet? ( a questa domanda ha risposto indirettamente il capogruppo SI Zoia (uno degli astenuti) nella dichiarazione di voto del 18 luglio 2011. Clicca qui).

5. Ritiene opportuno che una Amministrazione intervenga modificando i caratteri sostanziali di una convenzione in essere per la quale sono già stati effettuati lavori a scomputo senza aver rilasciato permesso per costruire ?

6. Con quale maggioranza con quale programma, con quali obiettivi, con quali priorità, intende proseguire la sua attività amministrativa perchè il Comune non prosegua nell'incertezza, occupato ed orientato a problemi contingenti?

7. Perchè ad oggi non c'è stato un chiaro pronunciamento definitivo circa la volontà del Sindaco, della Giunta e dei consiglieri che si sono astenuti o hanno votato contro la mozione con la quale il consiglio ha espresso il parere della Comunità di Sulbiate in merito al possibile insediamento di una grande struttura di vendita? (Anche alla luce dei recenti promunciamenti del Presidente della Provincia di Monza e Brianza?).

8. Perchè non avverte la necessità di rivedere le modalità di partecipazione al processo decisionale ed della qualità dell'informazione proposta al Consiglio Comunale ed alla Collettività nel suo complesso in modo che non si ripetano situazioni per le quali il Consiglio venga scavalcato nelle sue funzioni e la cittadinanza informata in modo corretto, con particolare attenzione per ciò che riguarda la programmazione territoriale, in considerazione degli ultimi accadimenti occorsi e dell'importanza dell'argomento?

9. Perchè se nel 2005 firmava un documento insieme ad altri sindaci del territorio, contrario all'espansione del Centro Commerciale il Globo, ora invece, con la maggioranza della sua Giunta ha espresso un parere favorevole all'insediamento di una grande struttura di vendita a Sulbiate?

10. Perchè dopo l' incidente occorso durante il C.C. del 10 di giugno, con modalità e tempistiche che il Sindaco e la Giunta vorranno proporre, in cui si è trovato in minoranza, non ha colto la disponibilità del nuovo Gruppo Consiliare PD all'apertura di una nuova fase dell'azione amministrativa che ponga al centro dell'attenzione: partecipazione, difesa della democrazia, la cura e l'attenzione agli ultimi, la cultura, l'istruzione, e tutte le emergenze che interessano la Comunità di Sulbiate ?

11. Perchè dopo l'estromissione dal suo Gruppo presentatosi alle elezioni amministrative del 2009 di cinque Consiglieri comunali che sono, nonostante tutto, ancora determinati ad impegnarsi in modo collaborativo ma non subalterno per il bene comune, tenendo come punti di riferimento assoluti e non negoziabili, la legalità, la necessità del confronto democratico, il rispetto delle istituzioni, secondo quanto previsto dal Programma elettorale concordato, non è interessato a cogliere quest'opportunità?

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