26 agosto 2011

Calderoli ha la soluzione! Prendiamocela con vedove e disabili.

Tipico atteggiamento del "celodurismo" leghista: "forti con i deboli, deboli con i forti". Questa volta i muscoli li ha mostrati il sorridente ed irrequieto Ministro Roberto Calderoli:bisogna andare ad interessarsi delle pensioni di chi non ha mai lavorato. Penso, ad esempio, a chi ha pensioni di reversibilità eccessivamente alte e a chi prende accompagnamenti, che oggi vengono dati indistintamente a tutti, senza che vi siano limiti legati al proprio reddito.” (Rimini, 25 agosto 2011). Praticamente vedove e disabili.



Ecco cosa ne pensa Franco Bomprezzi. Il suo interveto "UNA VEROGNA DI NOME CALDEROLI" pubblicato su Vita- la voce dell'Italia responsabile.

Oggi su Repubblica, l'ultima epistola di Veltroni.

Oggi Repubblica ha dato ampio spazio ad una nuova lettera di Walter Veltroni. All' ex Segretario ogni tanto piace farsi sentire. In rete, sono più i commenti negativi che positivi. In molti si chiedono, malignamente, perchè ancora non sia partito per l'Africa. Altri aggiungono che nell'ultima tornata elettorale, positiva per il centrosinistra, il silenzio di Veltroni sia stato determinante.


Spesso, però, giudichiamo le idee senza conoscere esattamente i contenuti ed esprimiano valutazioni affrettate e pregiudiziali, senza aver prima approfondito le proposte avanzate. E' solo una questione di tempo?

Per consentirvi di farvi un idea, di seguito i links
degli ultimi tre interventi.


Nel 2010 scrisse una lettera al Corriere della sera: Caro direttore scrivo al mio paese... (clicca qui).

Gennaio 2011 scrisse a Repubblica: Caro direttore, il momento che vive il paese è tra i più drammatici che l'Italia abbia mai conosciuto... (clicca qui).

Oggi ancora a Repubblica: Caro direttore, ci sono momenti nella storia collettiva, in cui la campana suona per tutti. (clicca qui).

Ora basta. Paghi chi non ha mai pagato.

per ingrandire cliccare sull'immagine

Italo Calvino, 1980 :" C'era una volta un paese che si reggeva sull'illecito".

da "APOLOGO SULL'ONESTA' NEL PAESE DEI CORROTTI". Italo Calvino.


"C’era un paese che si reggeva sull’illecito.” Un paese in cui “tutte le forme di illecito, da quelle più sornione a quelle più feroci, si saldavano in un sistema che aveva una sua stabilità e compattezza e coerenza e nel quale moltissime persone potevano trovare il loro vantaggio pratico senza perdere il vantaggio morale di sentirsi con la coscienza a posto.

Avrebbero potuto dunque dirsi unanimemente felici, gli abitanti di quel paese, non fosse stato per una pur sempre numerosa categoria di cittadini cui non si sapeva quale ruolo attribuire: gli onesti.

Erano, costoro, onesti non per qualche speciale ragione; erano onesti per abitudine mentale, condizionamento caratteriale, tic nervoso. Insomma non potevano farci niente se erano così, se le cose che stavano loro a cuore non erano direttamente valutabili in denaro, se la loro testa funzionava sempre in base a quei vieti meccanismi che collegano il guadagno al lavoro, la stima al merito, la soddisfazione propria alla soddisfazione di altre persone.

In quel paese di gente che si sentiva sempre con la coscienza a posto, gli onesti erano i soli a farsi sempre degli scrupoli, a chiedersi ogni momento che cosa avrebbero dovuto fare.


qui il testo integrale.


"Questo testo e’ apparso per la prima volta su ’la Repubblica’ il 15 marzo 1980, ma appare negli appunti dell’archivio Calvino con il titolo ’La coscienza a posto’. E’ stato ripubblicato in Romanzi e racconti (Meridiani Mondadori, 1994, vol. 3, pp. 290-293) come ’La coscienza a posto (Apologo sull’onesta’ nel paese dei corrotti)’.

Post correlato: Polo risponde:"Senza pietre non c'è arco". I. Calvino.

Il Governo irresponsabile preferisce dividere e non unire.

Con tutto quello che il Partito democratico va dicendo e pensando di questa manovra non c'è da stupirsi di uno sciopero o di qualsiasi altra forma di protesta o di mobilitazione. Il Partito democratico sarà presente a tutte le diverse iniziative che chiedono correzioni della manovra nel senso della equità e della crescita, obiettivi compatibili con i nostri. Lascia sgomenti il Governo che a questo punto della situzione lavora per favorire non unità ma divisione. Il PD, invece, incoraggerà chiunque opererà per una ricomposizione dell'unità. Per rafforzare il rapporto il PD manterrà aperto il confronto con le parti sociali già ben avviato. C'è bisogno di riunire e ricompattare non di dividere e spaccare l'unità che recentemente si era potuta realizzare.

Dichiarazioni di Bersani al termine dell'incontro con le parti sociali del 24 agosto 2011.






Borghezio esterna, senza rete, alla Zanzara di Radio 24.

Ecco alcune "perle" del pensiero di Borghezio, Presidente del Governo Provvisorio della Padania nonchè eurodeputato Lega Nord.
Recentemente sospeso dal partito per alcune frasi sul dramma norvegese: “Alcune delle idee di Breivik (l’autore della strage, ndr.), al netto della violenza, sono in qualche caso ottime”.




Ai microfoni della Zanzara così si sfoga:

“Dal male dell'Italia nasce il bene della Padania” - “Quando l'Italia affonda noi emergiamo; il caos è un bene provvidenziale” - Circa il fascismo: “Ha fatto cose civilissime, tipo l'introduzione della tredicesima, l'istituzione del dopolavoro. Poi ha fatto un grande piano di opere pubbliche, un motore eccezionale; al netto delle leggi razziali e della guerra, il regime ha realizzato molte iniziative fondamentali per la modernizzazione del Paese”.

Per chi avesse forza per approfondire molto e molto di più. (qui l'audio dell'intervento)

post correlato: Bossi ed il grande annuncio.La Padania sta arrivando, non domani ma dopodomani. By Virus.