31 agosto 2011

Manovra: è solo un grandissimo caos.

Il titolo di questa mattina della Padania non era certamente ben augurale per la credibilità di questo Governo e la sorte della manovra bis.

In poco meno di 24 ore le "unanimi determinazioni" del vertice di Arcore, che avevano soddisfatto tutti, Tremonti, Bossi, e Berlusconi, sono state nuovamente rimesse in discussione:



Incredibile ma la manovra dopo il vertice PDL/Lega
di questa mattina è cambia ancora!


IL Governo dopo la valanga di contestazioni giunte dal web, dai sindacati e dall'interno della stessa maggioranza, ha dovuto fare una brusca e schizofrenica marcia indietro per escludere la norma che prevedeva di non poter più considerare gli anni di laurea e l'anno di leva dal calcolo della pensioni.

Mistero su dove saranno trovate le compensazioni.

Si parla di un possibile aumento di un punto dell'IVA, provvedimento che nel precedente vertice avevano deciso di evitare anche perchè, si dice, non gradito dal Ministro Tremonti.

Segnaliamo che, secondo calcoli tecnici, mancavano già all'appello, ancora prima di quest'ultimo ripensamento, per far quadrare i saldi, dai 4 ai 5 miliardi.

Cosa penseranno di noi in Europa e nel mondo?

Il comunicato stampa di Stefano Fassina, responsabile economico PD: clicca qui


Domani al via la Festa Democratica Provinciale delle Federazioni di Lecco e di Monza e Brianza.


Domani 01 settembre 2011, presso la fiera di Osnago alle ore 19,00 inaugurazione della Festa Democratica interprovinciale (Lecco - Monza Brianza), con il Segretario Regionale PD Lombarida Maurizio Martina.

La festa terminerà l' 11 settembre.
Clicca qui per conoscere i primi appuntamenti.


Di seguito il calendario di tutti i concerti.

cliccare sull'immagine per ingrandire.



Quelli che si sono salvati perchè si sono nascosti - Berlusconi & C.

La prescrizione è sempre rinunciabile da parte dell'imputato.

Filippo Penati se non sarà scagionato pienamente dalle indagini rinuncerà.

Nella destra che non rinuncia alla prescrizione il Presidente del Consiglio non è solo ma in buona compagnia.



Berlinguer: le regole morali del PD.
clicca qui

Penati non si nasconderà dietro la prescrizione.


Il testo della lettera che Filippo Penati ha inviato alla Direzione Provinciale del PD di Milano.


Sono completamente estraneo ai fatti che mi vengono contestati. L’ho già ripetuto tante volte ma anche oggi voglio ripartire da qui. Non ho avuto in passato, e non ho oggi, conti all’estero o tesori nascosti. Non ho preso denaro da imprenditori e non sono mai stato il tramite dei finanziamenti illegali ai partiti a cui sono stato iscritto.
Sono cresciuto, e con la mia famiglia ho vissuto, dove sono nato. Ciò che possiedo è il frutto del lascito di mio padre, morto 12 anni fa, e del mio lavoro. Sono cresciuto in un contesto sociale popolare, dove i valori e l’etica del lavoro erano e sono fondamentali. Non mi sono mai discostato da quello stile di vita sobrio e concreto e da quel modo di pensare, per cui, prima di ogni altra cosa devi sempre, chiederti se hai fatto fino in fondo il tuo dovere. Questo non l’ho mai dimenticato anche quando incarichi e compiti mi hanno portato altrove . Non ho mai, in tanti anni di vita amministrativa, compiuto un solo atto che fosse contrario al perseguimento del bene pubblico. Ho dedicato alla politica tanto impegno e passione e, soprattutto, tanto tempo, spesso sottratto alla famiglia; la politica mi ha ripagato generosamente, dandomi tante soddisfazioni. Credo di essere stato, e lo dico senza falsa modestia, un buon amministratore, come più volte mi è stato pubblicamente riconosciuto anche dai miei avversari politici. Ho fatto prima l’assessore e poi il sindaco di Sesto San Giovanni e ciò è avvenuto in una fase storica di passaggio per la città. Ho lavorato sin dalla mia elezione a sindaco nel ‘94 per unire a Sesto l’operaismo storico della sinistra con il cattolicesimo sociale, divisi in politica, ma vicinissimi nell’impegno sociale comune. Insieme a tanti altri abbiamo superato divisioni e unito le forze per governare al meglio il passaggio dal mito della città fabbrica verso un futuro ancora da costruire. Come sindaco ho avuto la responsabilità, ma anche il grande privilegio, di guidare l’amministrazione comunale nel momento cruciale, con la chiusura definitiva delle acciaierie Falck e quindi i passaggio verso una nuova identità cittadina. Ho l’orgoglio di aver lasciato dopo otto anni da sindaco una città non ripiegata sulla sua storia e mortificata dalla fine del mito, ma protesa positivamente verso il suo futuro e ho contribuito a orientare la comunità sestese a vivere il cambiamento con speranze e aspettative positive. L’esperienza amministrativa sestese è stata il punto di partenza per tutti gli altri incarichi politici che ho ricoperto successivamente, incarichi anche nazionali ma per me meno significativi di quell’esperienza straordinaria , oltre che politicamente , anche umanamente. Sono grato alla politica che ha ripagato il mio impegno, consentendomi di raggiungere successi personali anche importanti. Con la politica, però, non mi sono arricchito. Non ho mai inteso il mio impegno politico come il mezzo per arricchirmi. Così è stato per tutta la mia vita. Ho ricordato gli anni in cui sono stato sindaco perché l’inchiesta giudiziaria che mi vede indagato fa riferimento ai primi anni 2000 e a fatti e a vicende successive a quel periodo, oggetto di indagine da parte della stessa Procura di Monza e anch’esse non mi riguardano. In queste settimane ho più volte dichiarato che le ricostruzioni degli avvenimenti indotte dalle dichiarazioni dei due imprenditori, a loro volta inquisiti, che mi accusano sono false e parziali. I fatti parlano più delle calunnie di Pasini. Con la giunta e con la maggioranza di sinistra, uscita vincitrice con la mia elezione del 94, ci eravamo immediatamente posti l’obiettivo di approvare il Piano regolatore generale, la cui proposta avevamo ereditato dalla precedente giunta guidata da Fiorenza Bassoli. Proprio sul piano regolatore avvenne la rottura della storica alleanza tra le forze di sinistra, che dal dopoguerra avevano retto ininterrottamente il governo della città. Una proposta di piano regolatore, quello della giunta Bassoli, importante e rigorosa, che era il frutto di un lungo dibattito, che aveva impegnato per più di un decennio le forze politiche e sociali cittadine e che approvammo in consiglio comunale in tempi rapidi. Con gli altri sindaci del nord Milano costituimmo l’Agenzia pubblica per la riconversione dei siti ex industriali, al fine di dare risposte occupazionali alla chiusura delle grande industria, avviando così, un percorso innovativo che vedrà impegnate oltre che le istituzioni anche le parti sociali e la Camera di commercio e che portò nel giro di pochi anni, alla realizzazione per iniziativa pubblica di un distretto di piccole e medie imprese. Quando Pasini nel 2000/2001 acquistò le aree del gruppo Falck, questo scenario è consolidato. Pasini trovò le scelte urbanistiche già compiute e il nuovo piano regolatore operativo da tempo. Questi sono i fatti incontestabili e non esiste e non è mai esisto , come si è detto, alcun “sistema Sesto” che sarebbe durato o durerebbe per oltre 15 anni. Nella primavera del 2002 diventò sindaco di Sesto Giorgio Oldrini conseguendo uno straordinario successo elettorale con oltre il 60% dei consensi. E io condivido le sue recenti affermazioni, per cui solo un cretino poteva pensare che, dare del denaro a me avrebbe potuto significare avere dei benefici da Oldrini. Quello fu il periodo storico, il contesto sociale e la stagione amministrativa a cui fanno riferimento i fatti che mi vengono contestati dalla Procura di Monza. Sono queste le grandi sfide e le grandi ambizioni che, non solo la politica, ma un’intera comunità sestese affrontò e che oggi due imprenditori, con il malanimo derivato dai loro insuccessi, stanno offuscando. Il GIP non ha creduto alla tesi sostenuta dai miei accusatori che si sono proclamati vittime di concussione e ha derubricato i fatti nel reato di corruzione. Reato che, per quanto riguarda le mie accuse, è prescritto perché, appunto, fa riferimento a presunti episodi di 10 anni fa. Nelle ricostruzioni apparse sulla stampa indotte dai due imprenditori che mi accusano, ci sono evidenti incongruenze e falsità. Ad esempio, quando Di Caterina asserisce di avermi anticipato fino al 1997, somme per oltre 2 miliardi di lire che gli sarebbero state restituite nel 2001 dalla tangente di Pasini versata su un suo conto in Lussemburgo. C’è da chiedersi come avrebbe fatto Di Caterina a sapere molti anni prima che Pasini avrebbe comprato le aree Falck con un’operazione così grande da poter sostenere tali esborsi. Se sono passati ben 10 anni e i reati si sono prescritti ciò è avvenuto perché il mio accusatore Pasini ha aspettato tutto questo tempo prima di dichiararsi vittima di concussione. In tutto questo tempo ha trovato il modo non solo di continuare a fare affari, come è normale per un imprenditore, ma anche di candidarsi a sindaco di Sesto per Forza Italia, An e Lega, senza sentire il dovere di dire una sola parola circa le accuse che solo oggi mi rivolge. Fin dal primo giorno, dall’inizio della vicenda giudiziaria, che mi vede coinvolto, ho detto e ripetuto che ho un unico obiettivo: ristabilire la verità dei fatti, la mia onorabilità e ridare serenità alla mia famiglia. Ristabilire la mia onorabilità significa per me uscire da questa vicenda senza ombre e senza macchie. Se, al termine delle indagini che sono tuttora in corso, tutto non verrà chiarito, non sarò certo io a nascondermi dietro la prescrizione. Lo sviluppo delle indagini è ancora lontano dall’essere concluso e oggi la mia situazione di indagato si sostanzia nell’aver ricevuto un avviso di garanzia e la notifica dell’avviso della proroga delle indagini. E del tutto evidente che è necessario attendere l’esito e la conclusione delle indagini per assumere le decisioni conseguenti. Nel 1999, quando, come sindaco di Sesto, venni indagato per abuso in atti d’ufficio per le bonifiche di un’altra porzione delle aree Falck non persi tempo, non trovai espedienti processuali nè beneficiai di leggi ad personam per trascinare il processo fino alla prescrizione. Al contrario chiesi il rito abbreviato e nel 2002 fui assolto con formula piena. Di fronte allo sviluppo che tale indagine ha avuto ho deciso di separare in modo netto la mia vicenda personale da quella del Partito democratico, autosospendendomi per non creare imbarazzi e problemi e per poter meglio difendermi, sereno e convinto come sono che riuscirò a dimostrare la mia estraneità ai fatti che mi vengono contestati. Chi mi conosce sa che non sono il tipo che si accontenta di scorciatoie o espedienti. Nello stesso tempo, chiedo alla politica di essere garante anche nei miei confronti del diritto che ha ogni cittadino di poter svolgere una difesa efficace e di non subire, soprattutto nella fase iniziale dell’indagine, pressioni politiche o non politiche di alcun genere. Intendo ristabilire il mio onore e intendo farlo non certo evitando il processo ma bensì rispettando le regole all’interno del contesto processuale, fiducioso che il corso della giustizia arriverà a ristabilire la verità. A tutti voglio ribadire che non accetterò, in nessun modo, un esito che lasci dubbi e zone oscure e a tutti voglio garantire che farò quanto necessario perché ciò non avvenga. Questo è un impegno che ho preso con me stesso e che devo a tutti coloro che in questi anni hanno guardato a me con fiducia.

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E sulla questione morale: giù le mani dal PD. Prepariamo l'alternativa

Anche i Sindaci della Brianza in Piazza a Milano contro i Tagli del Governo.


Fonte MB news - Anche i sindaci della Brianza sono scesi in piazza a Milano per protestare contro i tagli del governo. Fra i mille e passa primi cittadini che hanno deciso di far sentire la loro voce hanno fatto la loro parte anche una decina di amministratori brianzoli, fra i quali non sono mancati esponenti del centro destra.

Uno dei primi ad arrivare, infatti, è stato il sindaco di Macherio, Giancarlo Porta, leghista duro e puro, e a distanza di pochi minuti ne sono arrivati molti altri, fra i quali i sindaci di Vimercate, Nova Milanese, Cavenago e Bellusco del Pd.

Non abbiamo riscontri oggettivi, ma da un articolo del Giorno di ieri si segnalava tra i comuni presenti anche Sulbiate.

Per leggere la notizia integrale clicca qui.

post correlato: Mille sindaci in corteo. Giù le mani dai Comuni.


Riforma della legge elettorale. Basta porcellum. E' demenziale.

Per poter dire basta al Parlamento di nominati dalle segreterie e non di politici, conosciuti, scelti, ed eletti direttamente dai cittadini, una delle strade che si possono ancora percorrere, con buone possibilità di successo, è quella del Referendum che intende ripristinare il Mattarellum.

Da tempo la questione agita le acque all'interno del Partito. Il PD a fine luglio ha presentato la sua proposta di riforma della legge elettorale: sistema misto maggioritario-proporzionale a doppio turno e parità di genere.

Per il Referendum occorrono 500.000 firme entro la fine di settembre.

Le accellerazioni di questi ultimi giorni hanno portato Bersani a rilasciare la seguente dichiarazione:"Il nostro compito è lavorare in Parlamento. Ai Partiti non compete promuovere Referendum. Noi dobbiamo batterci perchè si apra subito la discussione sulla nostra proposta di nuova legge elettorale. Poi, certo, se da parte del centrodestra alla fine ci fosse una totale chiusura, il Referendum può essere l'ultimo strumento per superare il Porcellum, perchè non possiamo tornare a votare con questa legge elettorale".

L' home page del sito del comitato promotore.
Per accede al sito clicca sull'immagine.



Giovedì Bersani incontrerà i big del Partito.

Intanto c'è il via libera per la raccolta delle firme nelle feste del PD a patto che non compaiano bandiere.


Per il comitato Promotore pro-Mattarellum oltre a Parisi si sono già impegnati a firmare Romano Prodi e Walter Veltroni.
Anche Dario Franceschini ha annunciato l'intenzione di firmare perchè: "alla fine potrebbe costituire il solo strumento per superare il Porcellum". Ragionamento condiviso dalla stessa Anna Finocchiaro.
Ieri su Europa Pier Luigi Castagnetti:"Non basta più autorizzare i banchetti, dobbiamo mobilitare la base del Partito".

Insomma il Porcellum è una legge elettorale demenziale.
Se l' "estrema ratio" per liberarcene deve essere il Referendum,
Referendum sia.


Da questo punto di vista Civati ha le idee decisamente chiare. Ecco di seguito il suo post del 29 agosto: "Settembre, andiamo, è tempo di firmare".

Per saperne di più clicca qui



Circolo PD di Sulbiate. Oggi riprendono gli incontri settimanali.

Dopo la pausa estiva, che spero abbiate trascorso serenamente questa sera (mercoledì 31 agosto 2011) presso la sede della Coop. Grigna di via Mattavelli 8/A alle ore 21,00 riprendono gli abituali incontri settimanli del Circolo del Partito Democratico di Sulbiate.



Saranno affrontati i seguenti punti all' O.d.G.:

  1. Analisi risultati - prima bozza documento di sintesi - della verifica dello stato del Programma elezioni amministrative 2009.
  2. Condivisione del documento preparato dalla Federazione PD di Monza e Brianza per il PTCP - Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale -
  3. Definizione delle priorità, degli appuntamenti e del percorso dei prossimi mesi.
  4. Varie.
Sono consapevole che ci attende un periodo di intenso lavoro, di importanti e difficili decisioni.
Non sono preoccupato, però, perchè confido nel vostro impegno, nella vostra passione e volontà.

La nostra già più volte provata capacità di uscire anche dalle situazioni più complicate e difficili, sempre insieme, più forti e più determinati di prima, sarà la chiave che ci permetterà di superare tutte le fatiche e le difficoltà a beneficio non solo del nostro Partito e di noi stessi ma per meglio servire, grazie alla "Buona Politica", questa Comunità. E Sulbiate, specialmente di questi tempi, di "Buona Politica" ne ha tanto, tanto bisogno.

Maurizio Sarchielli
Coordinatore Circolo PD Sulbiate