23 settembre 2011

La velocità della luce è stata superata.

Teorema, anche se è il blog del PD, e le informazioni pubblicate trattano prevalentemente argomenti di politica nazionale e locale, cerca di essere sempre attento a tutto ciò che può portare cambiamento.

Quindi non c'è nulla di negativo nel pubblica
re la seguente strordinaria notizia:
la velocità della luce può essere superata
e la teoria della relatività potrebbe essere errata.

Si potrebbero aprire delle prospettive nella vita di tutti i giorni difficilmente immaginabili, infatti basta pensare a come la teoria della relatività (errata?) ha cambiato la nostra vita (senza di essa non avremmo fatto la campagna per il referendum sul nucleare).



Di seguito il commento di Roberto Petronzio - presidente dell'Istituto nazionale di fisica nucleare intervistato da Radio Capital:



ROMA - La conferma ufficiale è arrivata: la velocità della luce è stata superata. I neutrini sono più veloci della luce di circa 60 nanosecondi. Il risultato è stato ottenuto dall'esperimento Cngs (Cern Neutrino to Gran Sasso) nel quale un fascio di neutrini viene lanciato dal Cern verso i laboratori del Gran Sasso dell'Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn). Il risultato si deve alla collaborazione internazionale Opera che, con i rivelatori che si trovano nei laboratori del Gran Sasso, ha analizzato oltre 15.000 neutrini tra quelli che, prodotti dall'acceleratore del Cern Super Proton Synchrotron, percorrono i 730 chilometri che separano il Cern dal Gran Sasso.



I dati dimostrano che i neutrini impiegano 2,4 millisecondi per coprire la distanza, con un anticipo di 60 miliardesimi di secondo rispetto alla velocità attesa. L'analisi dei dati raccolti negli ultimi tre anni dimostra che i neutrini battono di circa 20 parti per milione i 300.000 chilometri al secondo ai quali viaggia la luce. I dati, presentati da Dario Autiero, sono stati misurati e rimisurati più volte con l'aiuto di Gps e orologi atomici. Alla calibrazione ha contribuito perfino il terremoto de L'Aquila del 6 aprile 2009, che ha lasciato una linea spezzata, rompendo la continuità dei dati.

Il risultato è stato ottenuto con una serie di misure ad altissima precisione, realizzate in collaborazione con gli esperti di metrologia del Cern e di altre istituzioni. La distanza tra l'origine del fascio di neutrini e il rivelatore Opera è stata misurata con un'incertezza di 20 centimetri sui 730 chilometri del percorso e il tempo di volo dei neutrini è stato determinato con una precisione di meno di 10 nanosecondi, utilizzando strumenti molto sofisticati, come sistemi Gps progettati appositamente per l'esperimento e orologi atomici. «Abbiamo sincronizzato la misura dei tempi tra il Cern e il Gran Sasso con un'accuratezza al nanosecondo e abbiamo misurato la distanza tra i due siti con una precisione di 20 centimetri - ha detto Autiero - Nonostante le nostre misure abbiano una bassa incertezza sistematica e un'elevata accuratezza statistica e la fiducia riposta nei nostri risultati sia alta, siamo in attesa di confrontarli con quelli provenienti da altri esperimenti».

Il Cern stesso rileva in una nota che «considerando le straordinarie conseguenze di questi dati,
si rendono necessarie misure indipendenti prima di poter respingere o accettare con certezza questo risultato. Per questo motivo la collaborazione Opera ha deciso di sottoporre i risultati a un esame più ampio nella comunità. Quando un esperimento si imbatte in un risultato apparentemente incredibile e non riesce a individuare un errore sistematico che abbia prodotto quella misura, la procedura standard è sottoporlo ad una più ampia indagine - ha detto il direttore scientifico del Cern, Sergio Bertolucci - Se questa misura fosse confermata potrebbe cambiare la nostra visione della fisica, ma dobbiamo essere sicuri che non esistano altre, più banali, spiegazioni. Ciò richiederà misure indipendenti».

«Già pronti negli Stati Uniti e in Giappone i test che potranno confermare o meno i dati dell'esperimento - ha continuato Bertolucci - Ora c'è bisogno di altre verifiche da parte di esperimenti indipendenti, già pronti. La comunità scientifica apprezza che, dopo aver fatto un lavoro rigoroso e cercato di provare e riprovare, hanno deciso di fare un atto coraggioso, pubblicando i dati e sottoponendoli all'esame della comunità scientifica». Adesso cominciano mesi di lavoro intenso per sottoporre a verifica tutti i dati presentati oggi ed «entro un anno - ha detto ancora - dovremmo avere la conferma o la confutazione. Anche la stessa collaborazione Opera continuerà a lavorare sui dati, migliorandone l'analisi e scendendo a un livello di dettaglio ancora maggiore». Ma i motivi di soddisfazione non mancano: «Oggi è stata una buona giornata per spiegare alla gente come funziona la scienza. Non andiamo avanti per verità, non siamo una religione, ma procediamo per avanzamenti critici da sottoporre all'esame della comunità». Non si tratta, ha aggiunto, «di buttare Einstein giù dal piedistallo perchè per la scienza la visione del mondo diventa via via sempre più generale e comprensiva sulla base delle teorie precedenti. La scienza è un cammino che procede da una domanda a un'altra».

Negli Usa potrebbe essere l'esperimento Minos (Main Injector Neutrino Oscillation Search), che dal Fermilab statunitense spara neutrini verso la miniera Soudan Mine, nel Nord del Minnesota, a verificare i risultati osservati dall'esperimento Opera. Gli scienziati americani già qualche mese fa avevano visto segnali molto simili a ciò che ha osservato Opera ma, avendo tecnologie meno potenti, non hanno potuto confermare il loro risultato. Opera, infatti gode di 6 Sigma, cioè un grado di incertezza molto basso, Minos invece non è arrivato a 2 Sigma. Gli scienziati dell'eperimento Minos hanno per questo chiesto e ottenuto dal Dipartimento dell'energia americano (Doe) nuovi fondi per migliorare l'elettronica, ottenuti i quali hanno potuto installare tecnologie più sofisticate e stanno già raccogliendo nuovi dati. Attraverso i nuovi test, i fisici di Minos potrebbero quindi abbassare ancora il grado di incertezza delle loro osservazioni, raggiungere molti più Sigma, e approdare allo stesso risultato osservato al Gran Sasso.

Ereditato: completa sorpresa.
«Questo risultato è una completa sorpresa - ha detto il responsabile del rivelatore Opera, il fisico napoletano Antonio Ereditato, 56 anni, dell'università di Berna, dove dal 2006 dirige l'Istituto di Fisica delle particelle dell'università - Dopo molti mesi di studi e di controlli incrociati non abbiamo trovato nessun effetto dovuto alla strumentazione in grado di spiegare il risultato della misura. Continueremo i nostri studi e attendiamo misure indipendenti per valutare pienamente la natura di queste osservazioni». Secondo Ereditato il potenziale impatto sulla scienza è troppo grande per trarre conclusioni immediate o tentare interpretazioni. «La mia prima reazione - ha detto - è che il neutrino ci sorprende ancora una volta con i suoi misteri».

Potrebbe esistere una nuova costante dell'universo: potrebbe essere questa una delle conseguenze dirompenti dei dati annunciati oggi. La percezione, ha detto il presidente dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) Roberto Petronzio, è che «si possa cominciare a ragionare su una nuova scala e che si entri in un territorio sconosciuto della fisica, nel quale si potrebbero incontrare, per esempio nuove dimensioni o addirittura una nuova costante fondamentale dell'universo».

Con la possibilità di superare la velocità della luce entrerebbe in crisi uno dei punti di riferimento della fisica contemporanea. Le costanti dell'universo hanno infatti un valore universale e indipendente, veri e propri capisaldi che modellano la visione dell'universo. «È possibile - ha rilevato Petronzio - che i nuovi dati sulla velocità della luce possano essere la spia dell'esistenza di una nuova costante. È stata infatti osservata una deviazione rispetto a una scala. Per esempio, la famosa particella di Dio, ossia il bosone di Higgs per il quale esiste la massa, dovrebbe essere rilevabile all'interno di una scala di energia e, se i dati raccolti dal Large Hadron Collider (Lhc) del Cern di Ginevra dovessero dimostrare che non si trovi lì si aprirebbe una nuova pagina per la fisica. Nel caso della velocità della luce, l'anomalia osservata e presentata oggi sarebbe ancora più importante rispetto alla scoperta o meno del bosone di Higgs in quanto riguarderebbe le proprietà generali dello spazio-tempo».

«La scoperta potrebbe avere conseguenze enormi, cambiando il nostro modo di vedere l'universo - continua Petronzio - Anche se i dati mettono per la prima volta in crisi la Teoria della relatività, Einstein non muore. I fenomeni osservati non riguardano certamente la vita di tutti i giorni. Bisogna considerare che la Teoria della Relatività di Einstein coinvolge effetti su larga scala, misurati sulle distanze cosmiche». Facendo delle ipotesi, una delle possibili conseguenze potrebbe essere che lo spazio-tempo non è continuo: questo è un effetto reale, ma che non si percepirebbe nell'esperienza diretta. «È come pensare a far scorrere la mano su una superficie liscia al tatto, ma che vista a livello atomico è un colabrodo. La mano però ha una dimensione tale da non percepire la realtà al livello degli atomi. Se i neutrini sono più veloci della luce non vuol dire che non c'è più una velocità limite».

Accade qualcosa di simile a quanto è avvenuto in passato con la meccanica di Newton e Galileo: «Sono ancora valide, ma non alla luce della meccanica quantistica». Tuttavia, proprio a causa di questa portata rivoluzionaria e dirompente, c'è da aspettarsi che questa scoperta all'inizio avrà una vita tutt'altro che facile. «Adesso ci sarà un'ondata di scetticismo, come è sempre accaduto per tutte le grandi scoperte. Basti pensare - aggiunge - che la teoria sull'effetto fotoelettrico che portò Einstein ad avere il Nobel, all'inizio era stata bollata come bizzarra. Non c'è però dubbio che, se la teoria sarà confermata, lavoreremo su questo per anni perché ha una portata fondamentale».

Per il filosofo Giulio Giorello, dell'università di Milano, «è ancora presto per dire che si è superato Einstein allo stesso modo in cui lui superò le teorie di Newton. Prima, per esempio, bisognerà trovare una teoria che spieghi quello che si è osservato». Di certo, ha aggiunto, il superamento della velocità della luce «rappresenta una violazione della relatività ristretta pubblicata da Einstein nel 1905, e ciò vuol dire che dobbiamo rivedere alcune idee fondamentali», serve insomma «un ripensamento profondo».

Inaugurata nel 2006 per studiare il fenomeno dell'oscillazione (che porta i neutrini a trasformarsi da un tipo a un altro fra quelli che appartengono alle tre famiglie note), la collaborazione Opera è condotta da un gruppo di ricerca che comprende circa 160 ricercatori di 11 Paesi (Belgio, Croazia, Francia, Germania, Israele, Italia, Giappone, Corea, Russia, Svizzera e Turchia).

Parodia Uars: il satellite punta su Arcore.


Alessandro ci segnala questo "divertente" video parodia del satellite che nelle prossime ore gli esperti dicono possa abbattersi sul nord Italia. Clicca qui.

Tre militari italiani muoiono in un incidente stradale ad Herat.

Non si è trattato di un attentato ma di un incidente vicino alla nostra base di Herat.
Ora le vittime italiane dall'inizio della missione sono 44.


Le vittime sono il tenente Riccardo Bucci, lagunare della Serenissima di Venezia; il caporal maggiore scelto Mario Frasca, in servizio presso il Quartier Generale del Comando delle Forze operative terrestri di Verona; il caporal maggiore Massimo Di Legge, del Raggruppamento Logistico Centrale di Roma.

Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha mandato un messaggio ai familiari delle vittime per esprimere il dolore e il "cordoglio di tutto il Paese"

"In attesa di sapere di più sulle dinamiche dell'incidente accaduto ad Herat, il nostro pensiero commosso va alle famiglie, alle forze armate e a tutti i soldati italiani che in questo momento stanno partecipando alle missioni internazionali in cui è impegnata l'Italia", ha detto Anna Finocchiaro.

I nostri soldati impegnati nell'operazione ISAF sono in tutto 4.200.

Provincia: la lega chiede le dimissioni dei PD Ponti, Pozzati e Arrigoni.

Serravalle, Lega Nord chiede dimissioni consiglieri provinciali Pd che diedero ok all’operazione


Guerriero: “Dopo i flop del governo e dei ministeri al Nord Carroccio alla frutta”

Monza, 22 settembre 2011 – : “Non hanno più argomenti. E per dirla con una battuta sono proprio alla frutta. Dopo i flop dei ministeri al nord ma soprattutto dell’attività di governo che sta portando alla deriva il paese, agli esponenti brianzoli del carroccio rimangono solo iniziative grottesche e inutili. Tra l’altro è veramente intollerabile e ai limiti della correttezza istituzionale che il presidente del consiglio provinciale, esponente leghista, firmi un ordine del giorno in cui si chiedono, per ragioni politiche, le dimissioni di altri consiglieri”

Lo dichiara Domenico Guerriero, capogruppo Pd in Provincia di Monza, dopo che oggi Lega Nord ha presentato un ordine del giorno in cui si chiedono “strumentalmente” le dimissioni dei consiglieri provinciali brianzoli Gigi Ponti, Vittorio Arrigoni e Vittorio Pozzati, che all’epoca, dai banchi della giunta e del consiglio provinciale di Milano, furono tra coloro che approvarono “l’operazione amministrativa che permise di mantenere nelle mani dell’ente provinciale il controllo pubblico della società autostradale”.

“Dobbiamo ribadire – dice ancora Guerriero - che la scelta amministrativa non c’entra nulla con la vicenda giudiziaria di Filippo Penati. La scelta che fece allora la Provincia di Milano fu legittima, discussa e approfondita in molti ambiti, anche con esperti. Fu votata in consiglio provinciale da tutti i gruppi del centrosinistra (Ds, Margherita, Sdi, Udeur, Verdi), - continua l’esponente Pd - addirittura con l’astensione costruttiva di Lega Nord, perché permetteva di mantenere il controllo pubblico di un’importante società che avrebbe avuto in seguito un ruolo decisivo nello sviluppo delle infrastrutture necessarie al territorio. Confondere le ragioni di quell’operazione strategica con l’inchiesta – conclude - è sbagliato, oltre che pretestuoso.”



A commentare l’ordine del giorno della Lega è intervenuto anche il consigliere Vittorio Pozzati, chiamato in causa dall’odg del Carroccio: “E’ ora che i leghisti la smettano di giocare alle figurine, ad esempio aprendo inutili uffici chiamati ministeri nella Villa Reale. Comincino a fare gli amministratori, il territorio ne avrebbe un urgente bisogno”




in foto Vittorio Pozzati PD

Sulbiate Consiglio Comunale: convocazione del 30 settembre 2011.


Il Consiglio Comunale è convocato presso la sede municipale in sessione straordinaria, in seduta pubblica, per il giorno di venerdì 30 settembre 2011 ore 21.00, per la trattazione degli argomenti come da ordine del giorno sottoriportato.

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ORDINE DEL GIORNO

1. COMUNICAZIONI DEL SINDACO.

2. COMUNICAZIONE IN ORDINE ALLA COMPOSIZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE.

3. DESIGNAZIONE DI N. 2 CONSIGLIERI COMUNALI PER LA FORMAZIONE DEGLI ELENCHI DEI GIUDICI POPOLARI.

4. RATIFICA DELIBERA DI G.C. N. 53 DEL 23/08/2011 AVENTE AD OGGETTO: “Variazione al Bilancio preventivo 2011 con applicazione di parte dell’avanzo di amministrazione (2° provvedimento).

5. RICOGNIZIONE SULLO STATO DI ATTUAZIONE DEI PROGRAMMI E DEL MANTENIMENTO DEGLI EQUILIBRI DI BILANCIO DELL’ESERCIZIO 2011 (ART. 193 D. LGS. N. 267/2000).

6. VARIAZIONE AL BILANCIO DI PREVISIONE 2011 CON APPLICAZIONE DELL’AVANZO DI AMMINISTRAZIONE (3° provvedimento).

7. ESAME ED APPROVAZIONE DEL REGOLAMENTO COMUNALE PER I LAVORI, LE FORNITURE E SERVIZI IN ECONOMIA IN ATTUAZIONE DELL’ ART. 125 DEL D. LGS N. 163/2006 E DEGLI ART. 173 E SS E 332 E SS DEL D.P.R. N. 207/2010.

8. APPROVAZIONE “NUOVA CONVENZIONE INTERCOMUNALE” SISTEMA BIBLIOTECARIO VIMERCATESE.

9. ADESIONE ALLA COSTITUZIONE DELL’UFFICIO UNICO SOVRACOMUNALE DI OFFERTASOCIALE PER LA “GESTIONE DEI PROCEDIMENTI DIRETTI A GARANTIRE IN FORMA ASSOCIATA LE FUNZIONI TRASFERITE AI COMUNI IN MATERIA DI MESSA IN ESERCIZIO DELLE UNITA’ DI OFFERTASOCIALE”.

10. RELAZIONE DEL SINDACO IN MERITO AI CONTATTI AVUTI CON PEDEMONTANA, LA PROVINCIA DI MONZA E DELLA BRIANZA, LA REGIONE LOMBARDIA E LA SOC. ANDROMEDA DAL 10 GIUGNO AD OGGI.

11. AZIONI SVOLTE DAL SINDACO IN MERITO AI PROBLEMI DELL’IMPATTO DI PEDEMONTANA E DELLA VIABILITA’.

12. MOZIONE DI INDIRIZZO IN MERITO ALLE PROBLEMATICHE LEGATE A PEDEMONTANA PRESENTATA DAL GRUPPO CONSILIARE PD.

13. INTERROGAZIONE SULLA SITUAZIONE DELLE CONVENZIONI CON SOC. ANDROMEDA/SIRIO RELATIVE I PE19 e PE20 PRESENTATA DAL GRUPPO CONSILIARE PROGETTO TERRITORIO.

14. INTERROGAZIONE SULLA PERDITA D’ACQUA AREA EX SCUOLA IN VIA DE AMICIS PRESENTATA DAL GRUPPO CONSILIARE PROGETTO TERRITORIO

IL SINDACO

Il PD contro la Lega "salva cricca".

Il nuovo manifesto del PD contro la Lega che salva la cricca.
La nuova campagna interesserà tutte le città del Nord.


Il Carroccio continua a fare il partito di lotta e di governo, ma non potrà ancora lungamente andare a raccontare bugie ai suoi militanti. La verità è che oggi il partito di Bossi salva Milanese per salvare le sue poltrone" afferma Anna Finocchiaro.

In Provincia la Lega dice no al saluto a Tettamanzi.


La Lega Nord ha detto un no secco alla proposta di inviare una lettera di saluto e ringraziamento all'Arcivescovo Tettamanzi. "Anche in questa occasione il partito di Bossi non ha mancato di rimarcare la propria distanza da una figura che in questi anni è invece stata autorevole e a totale servizio della comunità.

Un no che risulta incomprensibile dato che Tettamanzi, peraltro di origine brianzola, in questi anni ha fatto molto per promuovere dialogo e integrazione, sottolineando sempre la necessità di tutelare i diritti delle persone ma anche di chiedere il rispetto dei doveri. Tettamanzi, non va dimenticato, in un periodo di dura crisi è stato anche promotore del fondo famiglia di cui hanno beneficiato numerose famiglie bisognose residenti nella provincia di Monza e Brianza".

Lo dichiara il capogruppo del Pd in Provincia di Monza Domenico Guerriero, dopo che nella riunione dei capigruppo di oggi quello del Carroccio, Stefano Tagliabue, ha detto no alla proposta di inviare una lettera al cardinale Dionigi Tettamanzi che da poco ha lasciato la guida dell'arcidiocesi di Milano.

Monza, 22 settembre 2011 – Comunicato Stampa - fonte sito PD Monza e Brianza-.

Milanese si salva "...per solo sette voti".

La maggioranza tiene e supera, nonostante alcuni franchi tiratori, la prova del voto su Milanese per una manciata di voti. L'Aula della Camera ha respinto la richiesta d'arresto nei confronti del deputato del Pdl Marco Milanese, coinvolto nell'inchiesta sulla cosiddetta P4. L'Aula di Montecitorio ha infatti approvato il parere della Giunta per le Autorizzazioni, contrario all'arresto. I voti a favore del parere della Giunta sono stati 312, quelli contrari 305. La votazione si è svolta a scrutinio segreto. Il risultato delude Berlusconi presente in aula con volto tirato. Rivolgendosi al ministro La Russa, che gli sedeva accanto, dopo l'annuncio della votazione, ha dichiarato:"... per solo sette voti".
Il Ministro Tremonti non era presente. La sua posizione in questo Governo è sempre più precaria.
Anche in questo caso, il "responsabile", l'on. Scilipoti è stato determinante.
La Lega sceglie di salvare Milanese, per salvare le sue poltrone romane e se stessa, chi resta in pericolo è l'Italia. Le borse sono in caduta libera, Piazza affari perde il 4,52. Il differenziale tra BTP e BUND sale al record di 412 punti. Cos' altro deve accadere?





Centro Nuovo Modello di Sviluppo. Campagna "Congelamento del debito".

Segnaliamo dal sito Nuovo Modello di Sviluppo il seguente comunicato che lancia la campagna per il "Congelamento del debito pubblico".


Continuano a farci credere che per uscire dal debito dobbiamo accettare manovre lacrime e sangue che ci impoveriscono e demoliscono i nostri diritti. Non è vero. La politica delle manovre sulle spalle dei deboli è voluta dalle autorità monetarie europee come risultato della speculazione. Ma è intollerabile che lo Stato si adegui ai ricatti del mercato: la sovranità appartiene al popolo, non al mercato!...