4 ottobre 2011

Teorema citato dal Sindaco in Consiglio Comunale.

La Redazione di Teorema informa con piacere la cittadinanza che il nostro blog, animato da tesserati e simpatizzanti del Circolo PD di Sulbiate, durante l'ultimo Consiglio Comunale del 30/09/2011 è stato citato dal Sindaco Stucchi.


Per sottolinearne la presunta gravità o falsità, ha letto pubblicamente a tutta l'Aula la seguente dichiarazione che nell'originale potete trovare in questo post cliccando qui:

“Il Gruppo Consiliare del Pd di Sulbiate sostenuto da tutto il Circolo, in coerenza con il Programma elettorale del 2009, continuerà a impegnarsi, in questo difficile momento di politica locale, per tutelare il territorio della nostra comunità e la qualità della vita dei suoi cittadini, e, con maggior volontà e determinazione, in difesa dei più elementari principi e valori civici di democrazia, trasparenza e partecipazione, che dovrebbero caratterizzare qualsiasi Pubblica Amministrazione e che, invece, a Sulbiate, purtroppo, sono miseramente messi in pericolo”…

… tutte le volte che

- anziché confrontare idee e valutazioni diverse, si preferisce offendere chi la pensa diversamente;

- il Sindaco non risponde alle domande;

- anziché ribattere a quanto scritto o detto, si fanno considerazioni sulle proprie interpretazioni;

- si evita un confronto democratico in Consiglio Comunale sulle problematiche di fondo (Pedemontana, Outlet, Viabilità, sviluppo del paese,…);

- si chiede al Consiglio Comunale solo di votare ciò che la Giunta ha deciso;

- non si ascoltano pareri diversi espressi nelle interrogazioni;

- chi la pensa diversamente è considerato nemico e non avversario;

- non si favorisce la partecipazione, ma si gestiscono gli incontri solo per convincere senza ascoltare;

...per ora fermiamoci qui.

La Redazione di Teorema ribadisce e conferma quanto scritto.

Post correlato: Consiglio Comunale del 30/09/2011. Punto di svolta e di non ritorno.

Direzione Nazionale del 3/10/2011. Conferenza stampa di Bersani.

Ricostruiamo la fiducia e la speranza per il paese.
La conferenza stampa di Pier Luigi Bersani al termine della Direzione Nazionale.
Clicca qui per la sintesi.

Il video integrale.

Il Paese degli Asini - Una storiella che insegna economia.

In rete sta circolando questa storiella che nonostante sia ancora priva del finale merita tutta la nostra attenzione.
La pubblichiamo perchè ci è sembrata una semplice ma efficace lezione di economia.


Un uomo in giacca e cravatta è apparso un giorno in un villaggio. In piedi su una cassetta della frutta, gridò a chi passava che avrebbe comprato a € 100 in contanti ogni asino che gli sarebbe stato offerto.

I contadini erano effettivamente un po’ sorpresi, ma il prezzo era alto e quelli che accettarono tornarono a casa con il portafoglio gonfio, felici come una pasqua.

L’uomo venne anche il giorno dopo e questa volta offrì 150 € per asino, e di nuovo tante persone gli vendettero i propri animali.

Il giorno seguente, offrì 300 € a quelli che non avevano ancora venduto gli ultimi asini del villaggio.

Vedendo che non ne rimaneva nessuno, annunciò che avrebbe comprato asini a 500 € la settimana successiva e se ne andò dal villaggio.

Il giorno dopo, affidò al suo socio il gregge che aveva appena acquistato e lo inviò nello stesso villaggio con l’ordine di vendere le bestie 400 € l’una.

Vedendo la possibilità di realizzare un utile di 100 €, la settimana successiva tutti gli abitanti del villaggio acquistarono asini a quattro volte il prezzo al quale li avevano venduti e, per far ciò, si indebitarono con la banca.

Come era prevedibile, i due uomini d’affari andarono in vacanza in un paradiso fiscale con i soldi guadagnati e tutti gli abitanti del villaggio rimasero con asini senza valore e debiti fino a sopra i capelli.

Gli sfortunati provarono invano a vendere gli asini per rimborsare i prestiti. Il corso dell’asino era crollato. Gli animali furono sequestrati ed affittati ai loro precedenti proprietari dal banchiere.

Nonostante ciò il banchiere andò a piangere dal sindaco, spiegando che se non recuperava i propri fondi, sarebbe stato rovinato e avrebbe dovuto esigere il rimborso immediato di tutti i prestiti fatti al Comune. Per evitare questo disastro, il sindaco, invece di dare i soldi agli abitanti del villaggio perché pagassero i propri debiti, diede i soldi al banchiere (che era, guarda caso, suo caro amico e primo assessore).

Eppure quest’ultimo, dopo aver rimpinguato la tesoreria, non cancellò i debiti degli abitanti del villaggio ne quelli del Comune e così tutti continuarono a rimanere immersi nei debiti.

Vedendo il proprio disavanzo sul punto di essere declassato e preso alla gola dai tassi di interesse, il Comune chiese l’aiuto dei villaggi vicini, ma questi risposero che non avrebbero potuto aiutarlo in nessun modo poiché avevano vissuto la medesima disgrazia.

Su consiglio disinteressato del banchiere, tutti decisero di tagliare le spese: meno soldi per le scuole, per i servizi sociali, per le strade, per la sanità. Venne innalzata l’età di pensionamento e licenziati tanti dipendenti pubblici, abbassarono i salari e al contempo le tasse furono aumentate.

Dicevano che era inevitabile e promisero di moralizzare questo scandaloso commercio di asini. Questa triste storia diventa più gustosa quando si scopre che il banchiere e i due truffatori sono fratelli e vivono insieme su un isola delle Bermuda, acquistata con il sudore della fronte. Noi li chiamiamo fratelli Mercato.

Molto generosamente, hanno promesso di finanziare la campagna elettorale del sindaco uscente.

Questa storia non è finita perché non sappiamo cosa fecero gli abitanti del villaggio.

E voi, cosa fareste al posto loro? *Che cosa farete*?

Se questa storia vi ricorda qualcosa, ritroviamoci tutti nelle strade delle nostre città e dei nostri villaggi Sabato 15 ottobre 2011 (Giornata internazionale degli indignati) … e fate circolare questa storiella….