16 ottobre 2011

La risposta del Sindaco alle comunicazioni del 14/10 che il PD ha inviato al Segretario Comunale e al Capogruppo SI.

Il Gruppo Consiliare PD ha chiesto gentilmente alla redazione di Teorema di pubblicare il testo della seguente e.mail ricevuta in giornata dal Capogruppo Fassina a lui inviata dal Sindaco Stucchi.



Ogg
: risposta del Sindaco a COMUNICAZIONI DAL PD del 14/10/11.
(per conoscere le comunicazioni del PD clicca qui e qui)



al capogruppo Fassina

p.c.
capigruppo
p.c. giunta
p.c. Segretario comunale

Oggetto: sue lettere del 10/10/11 protocollate il 14/10, con oggetto Consiglio comunale del
29/9/11.

Ricevo le due note allegate in merito alle quali voglio esprimere il parere del Sindaco, comunicando stupore e delusione.
Le risposte sono già state fornite dal Segretario, in diverse occasioni verbali e scritte, e sono ampiamente esaustive. Rilevo piuttosto che non viene espresso alcun cenno di scuse o di rettifica per le espressioni offensive pronunciate per iscritto dal capogruppo verso il Segretario. Non comprendo la necessità di reiterare domande che hanno già avuto ampia e circostanziata risposta.
L'accanimento del capogruppo Fassina nel ribadire in questi mesi il presunto limitato ruolo del Consiglio Comunale cela senza dubbio lacune culturali sulle norme che regolano l'Ente. Lacune che sono confermate dalla scelta del gruppo PD (evidentemente inconsapevole) di ritirare il voto contrario alla delibera di Consiglio del punto 4 che, se confermata, avrebbe appieno dimostrato il ruolo determinante del suo gruppo nel Consiglio sulbiatese avviando la procedura di scioglimento del Consiglio.
In merito alla nota indirizzata al capogruppo di Sulbiate Insieme ho già detto ai Capigruppo il 30/9, e rispiegato per iscritto a chi scrive, che l'Esecutivo e il gruppo SI non avevano alcuna volontà politica di ridefinire le scelte della Giunta e gli equilibri di bilancio sottoposti al Consiglio. Il Consiglio il 30/9 aveva il potere di approvare o respingere.
Il gruppo PD peraltro aveva partecipato il 20/9 alla consueta riunione di preconsiglio di maggioranza senza nulla eccepire sulle delibere n. 4, 5 e 6. Nei 10 giorni successivi prima del
Consiglio del 30/9 il grruppo PD non ha chiesto chiarimenti o modifiche alla Giunta. E' un comportamento che in un sistema democratico sarebbe considerato altamente scorretto quello di partecipare alle riunioni di maggioranza, di non discutere o contestare le scelte proposte e
adottate dalla giunta, di non comunicare le intenzioni di voto ed di modificare in contrarietà la dichiarazione di voto già preparata per iscritto per l'astensione. Il tutto completato con il botto finale della retromarcia di ritorno all'astensione dopo aver compreso che l'esito del colpo di testa dei 4 consiglieri avrebbe provocato la fine della legislatura prima del 10 dicembre e il ritorno alle urne con la possibile ricandidatura del sottoscritto, caldamente sconsigliata dal gruppo di lavoro formatosi il 11 agosto scorso, cui partecipano i consiglieri PT e PD.
E' profondamente scorretto non riconoscere l'errore e nascondere questi atteggiamenti parlamentari "allegri" addossando le colpe della confusione verificatasi in Consiglio al
Sindaco, al Segretario (che si è spiegato male) o alla maggioranza, costruire comunicazioni pubbliche lacunose, fondate sulla menzogna, nascondendo e non pubblicando atti allo scopo di non permettere alla la cittadinanza di formarsi un parere autonomo.
Credo di dovere assolvere al mio ruolo di Presidente del Consiglio Comunale ammonendo il gruppo consiliare PD della necessità che il gruppo assuma in Consiglio Comunale comportamenti e atteggiamenti più consoni al ruolo ed alle responsabilità di Consigliere di un Ente pubblico.
In particolare devo censurare:
- la palese volontà di non considerare corrette le indicazioni del Segretario Comunale;
- la palese non conoscenza delle norme che regolano il funzionamente dell'Ente, aggravata dalla espressa diffidenza verso il Segretario comunicata per iscritto dal capogruppo Fassina;
- il comportamento del gruppo incompatibile ed incoerente con la dichiarazione di considerarsi "gruppo di maggioranza".
Consiglio vivamente il gruppo di maggioranza a risolvere al più presto le modalità di relazione fra i due gruppi non essendo proponibile, nè per logica nè per consuetudine di tutti i Comuni italiani, ciò che parrebbe proporre il capogruppo Fassina, cioè che la programmazione delle riunioni di Consiglio debbano prevedere tempi utili per discutere, modificare e concordare le delibere in relazione alla volontà e comodità del gruppo consiliare del PD. E' fuor di dubbio che a Sulbiate
si continuerà con la prassi consolidata in tutti i Comuni italiani che prevede di presentarsi alle sedute pubbliche con le delibere che hanno svolto il corretto ed obbligatorio procedimento istruttorio da parte degli uffici- E' fuor di dubbio che faremo in modo che tutti i Consiglieri capiscano e si rendano consapevoli che il giorno del Consiglio Comunale hanno il dovere di avere già elaborato le proprie analisi, affrontato le discussioni, svolti e risolti i dibattiti in merito a tutte le delibere sulle quali devono esprimersi.
L'espressione che d'ora in avanti "di automatico non c'è nulla" credo chiarisca l'equivoco e dimostri con efficacia la volontà dei 4 consiglieri PD di condizionare i colleghi di maggioranza. I Consiglieri del PD continuano a credere che le scelte della civica siano in qualche modo imposte
dall'alto (chissa chi?) e continuano a non accettare la dinamica democratica per la quale 4 consiglieri che esprimono scelte diverse da altri 8 consiglieri si debbano adattare al volere della maggioranza.
Diversamente devono ammettere di essere all'opposizione.
L'affermazione "... necessitino di modalità attuative, sulle quali ci sarà da discutere" che sarebbe condivisibile e tranquilla in una corretta relazione democratica, diventa inaccettabile e un messaggio ricattatorio quando è proferita da 4 consiglieri che da mesi si comportano verso la civica preparando mozioni e delibere di nascosto con la minoranza, non comunicano i loro pareri e le loro intenzioni negli incontri di maggioranza o decidono stizziti "voto contrario" sul punto 4 per pura vendetta contro i commenti relativi al punto 3 precedentemente discusso.
Sconsiglio vivamente, non da Sindaco ma da componente di lista di maggioranza, qualunque forma di modifica delle attuali tempistiche e modalità di preparazione dei Consigli. Invito ed
insisto perchè la lista civica consideri il gruppo PD e il gruppo PT, oltre che titolari di pari diritto di informazione, aventi pari possibilità di approvazione delle delibere proposte dall'Esecutivo. Vale a dire: il vero e trasparente concetto del "nulla di automatico", per l'appunto.
Se questa trasparente modalità di relazione Istituzionale non funziona si torni alle urne cercando di fare in modo che questa perdita degli equilibri consigliari definiti dalle urne, chiunque ne sia il responsabile, procuri il minimo costo e danno per i sulbiatesi, che sicuramente capiranno chi devono ringraziare.
Per completare e comprendere meglio i concetti, invito a leggere la lettera
aperta
pubblicata il 14/10/11 sul sito Istituzionale del Comune.
Invito altresì Fassina a fare pubblicare la presente al circolo del PD (insieme alle risposte del Segretario e a quelle del gruppo SI) in modo che i lettori possano avere la possibilità di conoscere nella loro completezza le corrispondenze con l'Ente. Purtroppo il PD ha la pessima
abitudine di nascondere ai suoi lettori la parte di documentazione (di solito le risposte) che non si adatta ai suoi teoremi.

Distinti
saluti.
Il Sindaco

Buona Domenica del 16/10/2011. I post più cliccati della settimana.

LA POSIZIONE DEL PD.

“Mi piace il rugby e continuero` a giocarlo a tutti i costi."
Ernesto ``Che`` Guevara.


Non basta essere Sindaco per arrogarsi il diritto di dire la Verità.

Quello del Sindaco è un punto di vista che vale tanto quanto l’opinione di un qualsiasi altro cittadino. Rispettabile ma opinabile e discutibile. In particolare quando si evidenziano contraddizioni e arbitrarie ricostruzioni di fatti avvenuti invece, secondo noi, in maniera ben diversa.

La locandina del SI esposta recentemente in bacheca e la “lettera aperta ai cittadini” pubblicata ieri nel sito Comunale e firmata personalmente dal Sindaco, secondo il nostro modesto parere, hanno il pregio di confermare quanto ironicamente Teorema si è permesso di denunciare nell’intervento di settimana scorsa dal titolo: Istituzionali balle spaziali”.

Resta però un mistero ancora irrisolto: cosa è avvenuto realmente durante la sospensione dell’ultimo C.C. nell’incontro tenuto a porte chiuse in presenza del Sindaco, Vice Sindaco, Segretario Comunale e di tutti e tre i capigruppo?

Da accertamenti successivi verificati con autorevoli consulenti, abbiamo potuto constatare, purtroppo, che le informazioni ricevute dal Capogruppo Fassina, durante la sospensione del Consiglio Comunale del 30 settembre, sono state palesemente incomplete.

Avevamo già avuto modo di segnalare le nostre prudenti perplessità in questo post che potete leggere cliccando qui.

A volte, anche chi si crede il più bravo tutti, può commettere errori: i migliori però lo riconoscono, quando se ne accorgono dichiarano di avere sbagliato e umilmente chiedono scusa.

Il nostro Sindaco no. Perché, lui o non se ne accorge o non sbaglia mai!

Il PD di Sulbiate può solo confermare, senza indicare in particolare un colpevole, quanto da subito alcuni di noi hanno temuto: i consiglieri PD in quella particolare occasione non hanno potuto esercitare liberamente il proprio diritto di voto perché vittime della confusione, delle forzature, delle drammatizzazioni, forse inconsapevolmente in atto, in quel concitato e disordinato momento.

Il Capogruppo PT, inoltre, ha confermato la stessa versione di Fassina durante un recente incontro pubblico organizzato dal PDL.

La questione è molto è semplice : qualcuno si è spiegato male, o due capigruppo, PD e PT, non hanno capito niente!

Il Gruppo PD, per svelare l’arcano, ha consegnato in comune questi due documenti in cui si formulano domande tecniche e politiche. Siamo in attesa di una formale risposta:

Le domande tecniche le potete leggere cliccando qui.

Le domande politiche cliccando qui.

Appena riceveremo delle novità, ben volentieri le potrete leggere in questo blog.

Per quanto riguarda "Il PROBLEMA" analizzato dall’accorata lettera del Sindaco, possiamo solo ricordare quanto dal giugno 2010 abbiamo più volte dichiarato: responsabili della precarietà in cui versa la maggioranza del Consiglio Comunale sono Il Sindaco e il suo personale Gruppo SI. Schematicamente per punti essenziali spieghiamo nuovamente il perché ( qui la comunicazione data 8 luglio 2011):

  • La nuova Lista Civica che si è costituita con il concorso del PD di Sulbiate non esiste più per scelta unilaterale del Sindaco, sostenuta acriticamente dai sui “fedeli”, da quando il PD è stato cacciato.
  • Il Sindaco ha deciso di cacciare prima uno dei due Assessori in quota PD (colpevole di aver manifestato pubblicamente dissenso circa la scelta di aprire le porte alla possibilità di edificare un centro commerciale nel nostro territorio), poi ha intimato per iscritto di restituire le tessere alla segreteria anche agli altri consiglieri PD. Sono gravissimi antidemocratici fatti e incomprensibili prese di posizione per noi facilmente documentabili.
  • Il PD è stato costretto a costituirsi gruppo autonomo. Da quel giorno i consiglieri del Gruppo PD possono solo appoggiare esternamente il programma .
  • Non è vero che il PD entra ed esce dalla maggioranza. Il PD in Consiglio Comunale si oppone solo a quanto non è previsto nel programma.
  • Come il Sindaco possa dare per scontato, dopo quanto è avvenuto, il voto dei quattro consiglieri PD senza essersi preventivamente accertato delle loro intenzioni ed averli in anticipo sufficientemente informati dei contenuti dei singoli provvedimenti o di particolari modalità attuative, ed eventualmente, dopo averli convinti in caso di discussioni e difficoltà è un mistero buffo che ha non ha logica spiegazione e forse per questo ancora più tragico e ridicolo.
  • Il PD, nonostante tutto, ha tentato con tanta pazienza e buona volontà di rilanciare l’azione della maggioranza, di recuperare le difficoltà, proponendo un nuovo accordo politico. Il PD, peraltro, chiedeva solo di rispettare gli impegni assunti nella lettera di intenti del 4 maggio 2009. Il Sindaco non ha voluto sentire ragioni. Il problema era sì esclusivamente politico ma il Sindaco, forse da questo punto di vista inesperto o impreparato, non ha saputo o voluto affrontare seriamente la situazione. Imputare ad altri colpe e responsabilità proprie è spettacolo che ci imbarazza e ci lascia basiti. Il risultato è sotto gli occhi di tutti.
  • La misura per noi, come più volte dichiarato è solo il programma elettorale. Tutto ciò che non rientra nel patto elettorale, o singoli provvedimenti che trattano di argomenti che non siano stati preventivamente preparati, discussi e condivisi sono fuori misura, quindi non sono accettabili automaticamente e per prudenza, specialmente dopo quanto avvento nel Consiglio Comunale del 30 di settembre, da non approvare. Esempio: la possibilità di aprire le porte nel nostro territorio ad una grande struttura di vendita non era nel nostro Programma. In questo caso abbiamo fatto e superato una giusta “battaglia”. Per dire di aver vinto la “guerra” c’è ancora tempo ma il PD resta vigile e tiene la posizione.

Pertanto, nonostante le illazioni del Sindaco i comportamenti in Aula del PD sono coerenti , chiari e responsabili. Anche in occasione del confuso ultimo Consiglio Comunale.

Al Sindaco, invece di denigrare il PD, la possibilità di riflettere e farne tesoro. Ma dalla lettura della lettera aperta ai cittadini, ahinoi, la riflessione non sembra essere neppure iniziata.

Le volontarie dimissioni del Sindaco sono esclusivamente nelle sue libere facoltà.

Se il Sindaco opera nel rispetto dei punti del Programma per il PD non ci sono problemi ma di contro, se il Sindaco esula dal Programma non si possono escludere.

E’ tenero il ricordo che il Sindaco fa dell’appello elettorale in cui cita il rugby quale esempio di gioco di squadra per esaltare il valore dell’unità tra il centro, la destra e la sinistra al fine di raggiungere la meta agognata.

In una squadra di rugby, però, c’è posto per tutti.

Il robusto sfonda, l’alto salta, il piccolo si infiltra, il veloce corre.

Nella squadra del Sindaco di Sulbiate, invece, possiamo provare che non c’è posto per chi dissente, per chi ha una sua opinione o è capace di libero e critico pensiero.

Assicuriamo i lettori che per il gruppo consiliare PD "la partita di rugby" è come se fosse appena iniziata.

Abbiamo ancora tanta forza, fiato e gambe per correre, giocare e vincere.

Buona domenica.

I POST PIU' CLICCATI DELLA SETTIMANA.

Italo Calvino 1980:"C'era una volta un paese che si reggeva sull'illecito".

Teorema citato dal Sindaco in Consilgio Comunale.

"viviSulbiate" secondo il PD: quarta puntata.

Il Sindaco informa, il PD anche.

Il commento di Daniela Mattavelli al Consiglio Comunale del 30/09/2011.


Precedento buona domenica.