1 dicembre 2011

Considerazioni sul Consiglio Comunale del 29/11/2011.

Dove stiamo andando?

Tralasciamo i punti di approvazione dei Regolamenti sui quali vi è stato poco da dire e ci soffermiamo invece su:

  1. Convenzione con la Parrocchia per la Scuola dell’Infanzia ed il Piano Diritto allo Studio (punti 2 e 3)
  2. Linee guida per la Struttura per Disabili – RSD ( punto 7)
  3. Assestamento di Bilancio (punto 11)

1. Entrambi i punti arrivano con ritardo sul tavolo del Consiglio Comunale per motivi diversi: come spesso accade in questi casi non c’è tempo per dibattito, suggerimenti, proposte perché le carte sono pronte e solo da approvare.

Noi crediamo che il Consiglio Comunale sia l’ambito in cui si confrontano le idee, le scelte, prima di dire se si è d’accordo o contrari.

Abbiamo cercato a più riprese di far capire che questa nostra idea non è campata per aria perché è alla base di un sano confronto democratico sulle questioni che interessano il paese: occorre ovviamente non arrivare con l’acqua alla gola, ma il continuare a procedere in questo modo, alla fine vuol dire svilire il ruolo del Consiglio stesso.

2. Dopo quasi 3 anni di stasi, improvvisamente la Giunta propone al Consiglio un piano “precotto” unica soluzione possibile alla questione RSD.

Ricordiamo che detta iniziativa è ritenuta anche da noi molto importante per il vimercatese in quanto prevede circa 40 posti letto per disabili, in un Centro assistito e dotato di strutture idonee alle terapie.

L’idea iniziale prevedeva la costruzione su terreno di fronte alla scuola su via Madre Laura in parte sul nostro territorio e in parte su quello di Aicurzio. Ottima soluzione di respiro sovra-comunale per un’opera importante (nel nostro territorio non ve ne sono). Già sette comuni avevano dichiarato la disponibilità a collaborare.

La Giunta propone ora, valutata la non disponibilità della Fondazione delle due Rose a trovare l’intesa con Aicurzio, di realizzare l’opera su terreno a fianco di Via Filanda angolo tangenziale.

E’ un’altra cosa, con altro respiro, con area più piccola e attraversata da via Filanda !

Il Sindaco ha ripercorso la strada che ha portato la Giunta a compiere questa scelta, percorso logico ma a nostro modo di vedere che porta ad una soluzione non condivisibile.

Riteniamo importante arrivare in tempi brevi ad una scelta valida: è per questo che abbiamo rilanciato la necessità di sondare la disponibilità e l’interesse di Aicurzio, non trovando però nel Sindaco e nei Presidenti della Fondazione altrettanta disponibilità.

Alla fine dell’incontro dei Capigruppo, a Consiglio Comunale sospeso, è stata accettata la proposta di PT di costituire una Commissione Capigruppo allargata ai Consiglieri.

Noi insisteremo sulla validità della scelta iniziale, confidando che la disponibilità di Aicurzio renda possibile la ripresa di un cammino comune e collaborativo.

Il “prendere o lasciare” affermato dal Sindaco, per noi non è accettabile, come non è accettabile che il Primo Cittadino etichetti la posizione del nostro Gruppo come quella del “rompi coglioni” (testuali parole).

Vedremo…

3. Assestamento di bilancio

Avevamo richiesto, dopo i fatti dell’ultimo Consiglio, che il Gruppo PD ricevesse con qualche giorno di anticipo i documenti da discutere in pre-consiglio.La risposta è stata che non è possibile, che non si capisce il motivo di un trattamento di favore al Gruppo PD. A noi pare che conoscere i documenti sia la base per discutere con consapevolezza e che è scorretto porre la questione “avete o non avete fiducia in me” .

Conosciuto martedì sera il documento di assestamento abbiamo velocemente elaborato l’idea che già avevamo prospettato durante i nostri incontri: costituire un Fondo di solidarietà per sostenere quelle famiglie che si trovano in situazione temporanea di difficoltà causa perdita del lavoro o cassa integrazione, mobilità.

Abbiamo preparato una bozza di costituzione del Fondo utilizzando una parte dell’assestamento di bilancio, sottraendo risorse a opere che riteniamo di non primaria importanza quali il rifacimento della parete esterna del bar della palestra e sistemazione dei giardinetti per i bambini (via Roma, area Palestra, area Asilo, e uno nuovo in zona via Pascoli).

Certo per realizzare questo cambiamento occorreva che la Giunta si dimostrasse disponibile e pronta a ricevere il suggerimento, in modo da superare le difficoltà burocratiche.

Ma questa disponibilità non c’è stata: possiamo solo confidare che inseriscano la nuova voce nel bilancio 2012 , anche se perderemo 6-7 mesi !!

Noi ci abbiamo provato.

Ci siamo quindi astenuti sul punto 11 dell’Odg.

Sicuramente il modo di procedere del Gruppo SI non lo condividiamo: abbiamo cercato di proporre soluzioni alternative… ma sembra che anziché gradire i suggerimenti, questi siano valutati come intralcio al procedere spedito del Sindaco e della sua Giunta.

Per andar dove ???

Questo ci lascia, ormai da qualche mese, molto perplessi: il metodo usato oggi per la RSD, per l’assestamento di bilancio e ieri per l’Outlet /Pedemontana, per la ex-Filanda, è sempre lo stesso.

Il Consiglio Comunale è chiamato solo ad alzare la mano: la maggioranza a favore e la minoranza contro.

A proposito di questo, dopo le notizie circolate anche sui giornali dei giorni scorsi in merito alla richiesta della tessera del PDL da parte di uomini della Lista Civica SI, ci aspettavamo per coerenza una posizione dei 3 diversa dal resto della Lista Civica ed in linea con il PDL. Così non è stato.

Auspichiamo che la richiesta delle tessere non sia stata una mera mossa strumentale, che farebbe cadere ancor più giù lo stile della Lista Civica SI che pare abbiamo scelto la strategia "scilipoti": ma è nell’interesse di Sulbiate ???

Acqua pubblica: la legge regionale va cambiata.

La Regione Lombardia, nonostante il 12 e 1l 13 di Giugno più di 27 milioni di italiani (di cui 3 milioni e 700 mila cittadini lombardi) abbiano riconosciuto e difeso l'acqua quale bene comune e diritto umano universale, non ha cambiato atteggiamento.



Se la legge regionale non sarà modificata l'acqua della Lombardia può finire nelle mani di pochi privati, interessati esclusivamente a fare profitto
.

La Corte Costituzionale ha già bocciato la legge della Lombardia: le reti idriche sono demanio pubblico, come i fiumi, i monti e i laghi. Ha di fatto riaffermato il principio riconosciuto valido dagli italiani nel referendum di giugno.

La Regione è stata bocciata e la legge deve essere riscritta, in conformità con quanto è emerso dall'esito referendario. Per garantire qualità del servizio e per far ripartire gli investimenti, è bene che l' "errore" sia recuperato al più presto.

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La nota del mattino del 1 dicembre 2011.

1. IN DIECI GIORNI SI GIOCA IL FUTURO DELL’ITALIA, DELL’EURO E DELL’EUROPA.
Oggi il presidente francese Nicolas Sarkozy pronuncerà un discorso che si preannuncia pesante sulla sorte dell’Europa e sulle iniziative da prendere per salvare l’euro. Domani parlerà al parlamento tedesco Angela Merkl, cancelliere tedesco. Lunedì 5 il Consiglio dei ministri italiano, sotto gli occhi di tutto il mondo, deciderà il pacchetto di misure per garantire il pareggio di bilancio nel 2013 e rilanciare l’economia. Mercoledì 7 il parlamento greco dovrà approvare il bilancio 2012. Giovedì 8 e venerdì 9 a Francoforte si svolge l’assemblea annuale della Banca centrale europea e, a Bruxelles, la riunione dei 27 capi di Stato e di governo dell’Europa, ultimo appuntamento per lanciare il rafforzamento del fondo salva-Stati o altre iniziative volte a salvare l’Euro. Saranno giorni di fuoco e solo l’intervento delle banche centrali più importanti del mondo, deciso ieri per garantire che le banche avessero la liquidità necessaria ad operare ha permesso che almeno per un giorno le borse ieri abbiano ripreso fiato.
Da La Stampa. Articolo di Marco Zatterin. “Da Guareschi a John Reed. Dopo aver riesumato Don Camillo e Peppone per invocare la pax tecnica italiana, 0lli Rehn si ispira allo scrittore americano per dare un titolo alle prossime ore dell`Europa. «I dieci giorni che-scuoteranno l`euro», li chiama il commissario Ue all`economia, gli stessi che il premier Mario Monti definisce «effettivamente fondamentali». Una prova dura per un`Unione snervata dalla crisi che fatica a costruire intese. Il finlandese è preoccupato. La scelta, ribadisce, è «fra una integrazione più profonda e la graduale disintegrazione di un patto messo in piedi in oltre mezzo secolo». Il traguardo è fissato per il pomeriggio (si spera) di venerdì 9 dicembre, quando arriveranno le conclusioni del vertice dei capi di Stato e di governo dell`Unione. Sarà il capolinea del tracollo o il nuovo inizio, come sembrano metterla tutti, non ultimo il ministro delle Finanze polacco e guida di turno dell`Ue, Jacef Rostowsky, per il quale oltre il fallimento dell`intervento sull`Eurozona c`è solo la catastrofe. Tutti sono al lavoro. L`8 sera i leader affronteranno il pacchetto Barroso/Van Rompuy e «l`Unione fiscale» in cantiere fra la cancelleria tedesca e Sarkozy vuole gli eurobond La Merkel più rigore e punizioni automatiche. Il premier Monti: l`Italia è d`accordo, anche se non sarà semplice l`Eliseo. Testi che, per il momento, sono ancora da modellare. Oggi a Tolone Sarkozy metterà il primo piede avanti con un discorso pesante sul futuro dell`Europa economica. Parigi è favorevole alle misure di lungo termine, al coordinamento rafforzato con le sanzioni automatiche, o quasi, che Berlino vuole mettere nei Trattati riformati. Come altri, Italia e Polonia compresa, ritiene però che queste siano decisioni da lungo periodo che poco intaccano la crisi che si esplicita in queste ore. Vorrebbe gli Eurobond. E un fondo salva-Stati flessibile abbastanza da poter intervenire alla bersagliera per puntellare i Paesi a rischio di tracollo. L`approccio tedesco è un inno alla blindatura. Angela Merkel desidera un`Unione Fiscale scolpita nei Trattati, con sanzioni decise e controlli serrati e puntuali. L`idea di un aumento di solidarietà che vada oltre quanto già previsto per il temporaneo Efsf non le garba. Lo spread fra i suoi proclami politici e la capacità di azione cresce. Domani la cancelliera si esprimerà al Bundestag. Confrontando le sue parole con quelle di Sarkozy, forse si potrà avere un`idea più chiara di quel che resterà nel momento in cui tre dei dieci giorni saranno belli che andati. La doppia riunione Eurogruppo/Ecofin di Bruxelles è stata una prova di disaccordo. Argomento di turno, il ruolo dell`Efsf rafforzato e quello che il Fmi dovrebbe avere, certo in compagnia del fondo salva-Stati, per sostenere le capitali eventuali vittime di tsunami. Il tedesco Schaeuble si è segnalato per l`apertura nei confronti di un`iniezione di dote al Fmi, con prestiti bilaterali o nuovo capitale. I belgi: per Francoforte deve decidere solo Francoforte. La Spagna trova normale che il Fondo sia più coinvolto. Gli olandesi hanno detto che «nulla può prendere il posto di riforme e rigore di bilancio». Molti vorrebbero che la Bce facesse da traghetto a colpi di acquisto di titoli usati. La novità è che dopo anni si sente l`Italia parlare di
integrazione europea. Monti assicura di essere pronto a esaminare modifiche dei Trattati, «anche se non è semplice». Gli piacciono le sanzioni automatiche, «perché possono essere cieche, ma eque, visto che impediscono al Consiglio di avere un occhio di riguardo per i grandi». Ammette poi di «non poter dire che ci sia chiarezza» sull`Efsf, sebbene veda «passi avanti». L`enigma, ha deciso l`Ecofin, si risolverà con la definizione della possibilità di moltiplicarne i fondi (3-5 volte) e valutarne la capacità di garanzia o acquisto conto terzi (20-30 per cento). Qui arriva una frase del neoviceministro Grilli. «I dettagli tecnici ci saranno fra poco, poi decideremo». Cosa? Più fonti rivelano che Roma ragioni sul chiedere un aiutino all`Europa. L`ex dg del Tesoro non lo ha detto. O, almeno, non voleva dirlo”.
Da Il Messaggero. Articolo di Rossella Lama. “Mossa congiunta delle sei maggiori banche centrali del mondo per allontanare il rischio di una chiusura dei rubinetti del credito all`economia. Federal Reserve, Bce, e le banche centrali di Canada, Gran Bretagna, Giappone e Svizzera hanno annunciato di aver tagliato di mezzo punto percentuale, da 100 a 50 punti base, il tasso di interesse sulle operazioni di swap in dollari. Diminuirà così il costo al quale le banche centrali si scambieranno dollari, di cui in Europa in questo momento c`è una` grande penuria. E il sistema creditizio europeo potrà rifornirsi più a buon mercato di biglietti verdi presso la Bce, e rispondere alle richieste di valuta della clientela senza rischi di credit crunch. Questo annuncio significa l`avvio di un coordinamento internazionale per affrontare la crisi dell`euro. Un aiuto fornito dal resto del mondo al Vecchio continente perché abbia il tempo di superare, nell`interesse di tutti, la crisi che sta attraversando. Così le Borse hanno letto la decisione di ieri, e prima ancora di vedere l`efficacia della misura si sono messe a correre. Milano ha fatto un balzo del 4,38%, Francoforte ha sfiorato il +5%, Parigi è cresciuta del 4,22% e Londra del 3,16. Wall Street non è stata da meno….”.

2. POCHI GIORNI AL CONSIGLIO DEI MINISTRI DI LUNEDI’. TUTTI LANCIANO GLI ULTIMI ALTOLA’. ALLA FINE BISOGNERA’ DECIDERE SULLA BASE DEL BILANCIAMENTO TRA RIGORE, EQUITA’, SPINTA ALLA CRESCITA.
Continuano a filtrare indiscrezioni sulla manovra pesantissima che il governo deve approvare lunedì prossimo. Il presidente del Consiglio Mario Monti ha detto ieri che il mondo aspetta dall’Italia interventi efficaci e urgenti.
La consistenza dei provvedimenti in preparazione, di cui nulla si conosce nei particolari, sta naturalmente suscitando preoccupazioni e prese di posizione nei partiti, tra i sindacati. Ma bisognerà attendere le misure vere per parlare e riflettere con cognizione di causa.
In questo contesto vanno collocate e comprese le dichiarazioni della Cgil (non toccare quota 40) , le preoccupazioni sulle indiscrezioni che riguardano le pensioni del Pd, gli avvertimenti di Berlusconi sulla patrimoniale, il fuoco di sbarramento della destra contro il ritorno dell’Ici sui beni immobili di maggior valore.
In questi giorni non è escluso che vi siano contatti informali tra Monti e i leader dei partiti. L’importante alla fine sarà la qualità dei provvedimenti, l’equilibrio tra rigore ed equità (devono pagare anche coloro che non hanno pagato fin qui) e sostegno alla crescita economica, senza la quale l’Italia rischia di restare bloccata dalla recessione e dalle ripercussioni del rallentamento dell’economia. Ieri l’Istat ha già certificato un aumento forte della disoccupazione.

3. FINITO IL GOVERNO BERLUSCONI, SKY ABBANDONA L’ASTA GRATUITA PER ACQUISIRE CANALI DIGITALI. IL BEAUTY CONTEST DEVE SALTARE.
Fino a quando era in piedi il governo Berlusconi con tutti gli affari personali legati al presidente del Consiglio, affari dei quali potevano beneficiare anche altri gruppi interessati, il cosiddetto beauty contest andava benissimo: tutti partecipavano tranquillamente all’asta gratuita per acquisire nuove frequenze digitali (Mediaset, Rai, Telecom, Sky). Finito il governo Berlusconi e con la prospettiva di essere chiamati a sborsare moneta per quelle stesse frequenze (come propone il Pd e forse si appresta a decidere anche il governo Monti), Sky ha deciso di mollare.
Da La Repubblica. Articolo di Ettore Livini. “I tempi sono «troppo lunghi». Le regole «discutibili» e destinate a favorire operatori già presenti sul mercato (leggi Rai e Mediaset). E così Sky Italia si sfila dalla gara per l` assegnazione delle frequenze del digitale terrestre.
«La decisione è incondizionata e con effetto immediato», ha specificato Santa Giulia, auspicando che «questa sofferta decisione possa favorire una riflessione tra tutti gli operatori e il nuovo governo per ridefinire il sistema tv italiano». Un messaggio raccolto a stretto giro di posta da chi vorrebbe trasformare l`asta gratuita per le frequenze tv varata dal governo Berlusconi in vendita a pagamento, ipotesi certo non sgradita al nuovo esecutivo a caccia di liquidità. «Il ritiro di Sky è la prova che si trattava di un`operazione discussa. Sono 10 gli editori che si sono candidati ad avere le frequenze Il ministero ha escluso Tivuitalia e D Box. Ora Sky esce dalla partita”.

4. ZINGARETTI GETTA LA SFIDA: SI CANDIDERA’ COME SINDACO DI ROMA.
Nicola Zingaretti: «Se sono le primarie a scegliere il sindaco, allora io ci sarò e farò la mia parte». E così ieri, fin dal mattino, le agenzie di stampa non fanno altro che battere i commenti. Di soddisfazione di alcuni esponenti di Pd, Sel e Idv. Molto critici per buona parte del centrodestra. A metà pomeriggio torna a parlare Zingaretti: «Le primarie per il candidato sindaco del centrosinistra inizieranno nell`autunno 2012: in quell`occasione verranno ufficializzate le candidature, ma io credo sia giusto essere chiari e trasparenti da subito nel rapporto con l`elettorato e con i cittadini. L`ho già dichiarato e lo ribadisco con grande serenità: a quell`appuntamento intendo impegnarmi in prima persona».

5. EGITTO VINCONO I FRATELLI MUSULMANI. TENSIONI IRAN GRAN BRETAGNA DOPO L’ASSALTO ALLA AMBASCIATA BRITANNICA.
I Fratelli Musulmani hanno vinto le prime elezioni del dopo Mubarak in Egitto. Lo afferma la stessa confraternita, in un comunicato: «Il nostro partito della Libertà e della giustizia (Plj) è in testa seguito da al Nour (i saldai); terzo il Blocco egiziano». Vero: nei nove governatorati dove si è votato lunedì i Fratelli, secondo i primi dati, sono al 50%, i salafiti sfiorano il 20%. Oggi i risultati. Londra intanto ha deciso di chiudere l`ambasciata di Teheran, dopo l’attacco ai suoi diplomatici dei giorni scorsi. Richiamati da Teheran anche i diplomatici di Germania e Francia. L`Italia sta valutando un’analoga misura.