28 gennaio 2012

Era proprio necessario? Noi oggi diciamo con forza: SI!


Pubblichiamo il testo dell'intervento di Gigi Fassina (ex capogruppo consiliare Pd) tenuto durante l'incontro pubblico che si è svolto ieri sera in biblioteca.

Ma recuperiamo le 10 tappe principali che ci hanno portato alla scelta di dare le dimissioni.
1- Abbiamo lavorato alla stesura del programma presentato nel 2009 con una certa fatica perché ci sono state negate le proposte di discontinuità col passato (precedente Amministrazioni). Alla fine abbiamo trovato un compromesso sulla settima edizione del programma. Stesso problema sulla firma dell’accordo che avrebbe sancito la nascita della LISTA CIVICA SI. La sera del 4 maggio 2009, dopo aver rischiato di far naufragare l’accordo, abbiamo proposto di sottoscrivere una dichiarazione del PD a sostenere l’Amministrazione e non una lettera di intenti, sulla quale non c’era accordo. E così è stato. Fassina, in qualità di portavoce ha firmato la lettera che è stata controfirmata da Sindaco uscente e Capogruppo SI uscente.

2- Il risultato elettorale ha premiato i 5 candidati del PD: infatti i dati parlano chiaro.

MARIA GRAZIA CRESPI 68 -
LUIGI FASSINA 67 -
FAUSTO BRAMBILLA 59
LUIGI CEREDA (detto GINO) 54 -
ELENA ALICE VILLA 54 -
MATTEO LEONI 50 -
CLAUDIO ZANONI 43
MARIO ZOIA 38
ANDREA CAVENAGHI 31
MIRKO VINCENTI 31
LUCA ZOIA 22
LUCA STUCCHI 20 primo non eletto
LUIGI SIRONI 13
MASSIMO GAZZOLA 7


Sono stati nominati Vice-sindaco e capogruppo indipendentemente dai risultati elettorali, in base ad accordi fatti coi diretti interessati prima del voto, ma non condivisi col Gruppo. Abbiamo anche proposto, a più riprese, un modo differente di lavorare in Gruppo Consigliare: gli incontri infatti venivano indetti senza Odg e mai steso un verbale.

3- Dopo l’ennesima irritazione del Sindaco, su quanto scritto sul blog Teorema, a cui non è mai seguito incontro coi diretti interessati, nonostante i ripetuti inviti da parte dei 5 consiglieri del PD, è stato comunicato dal Sindaco a Fassina, per telefono che gli toglieva la delega di Assessore in quanto ancora portavoce del PD. Fassina ha fatto presente che non era negli accordi che venisse sostituito nel compito di portavoce: peraltro aveva già provveduto perché il nuovo statuto del PD prevedeva la non possibilità del doppio incarico. La mattina dopo a Fassina veniva ridata la delega senza che nessun fatto nuovo fosse intervenuto.

4- Ad aprile del 2011, veniva posta la questione Outlet, perché la proprietà, in febbraio, aveva consegnato una richiesta di unificazione del PE19 e PE20 ipotizzando l’Outlet. In preparazione della riunione di Giunta del 26 aprile, Fassina ha scritto un documento nel quale chiedeva che venissero modificate una serie di affermazioni contenute nella delibera. Alla risposta negativa del Sindaco, Fassina prima dell’incontro ha dichiarato che se veniva confermato il testo, avrebbe dato voto contrario: quindi nessuna scelta fatta col Circolo e prevaricante la Giunta come invece ha affermato il Sindaco. La seduta di Giunta si è conclusa, dopo accesa discussione, con il voto contrario dei 2 assessori PD. Tre giorni dopo Fassina veniva raggiunto telefonicamente dal giornalista del GdV al quale ha detto brevemente come si era giunti ai 2 voti contrari. Questa intervista ha fatto decidere il Sindaco per il ritiro della delega. A questo punto la tensione è aumentata al punto che è stata chiesta dal portavoce del PD un incontro di chiarimento. In quella sede il Sindaco ha ribadito la scelta della revoca ed la conseguente rottura dell’accordo col PD. Il Sindaco ha chiesto poi che i 3 consiglieri PD formassero gruppo a parte, condizione per mantenere i 2 assessori che avrebbero quindi continuato a far parte della Lista Civica. Di fronte al diniego dei consiglieri PD di uscire dalla Lista Civica, è stata fatta una riunione della Lista Civica senza i 5 consiglieri del PD e decretata la loro espulsione.

5- I 5 consiglieri a questo punto hanno formato il Gruppo Consigliare PD e l’assessore Crespi ha presentato le sue dimissioni da Assessore. Con che coraggio oggi viene affermato che il Gruppo PD è in Consiglio Comunale senza essere passato dalle urne….

6- E’ stato chiesto un incontro tra Circolo, Gruppo e Sindaco al fine di definire la nuova collaborazione di maggioranza. In quella sede il Portavoce ha chiesto la disponibilità a ritornare sulla scelta dei 2 Assessori, ma il Sindaco ha affermato che piuttosto di ridare il secondo assessorato agli uomini del PD, l’avrebbe offerto a quelli del PDL.

7- Il Gruppo PD ha dichiarato di mantenere fede all’impegno preso con i cittadini, continuando a sostenere l’Amministrazione sui punti di programma: ha precisato che sugli altri punti avrebbe di volta in volta valutato le posizioni da prendere. Quanto è stato affermato, che i consiglieri PD “saltano da una parte all’altra” a seconda di quanto “imposto loro” dal Circolo, è falso, tendenzioso e lontano dalla realtà.

8- Il resto è storia recente. Nonostante la proposta del gruppo PT di presentare una mozione di sfiducia, il Gruppo PD ha affermato di voler tener fede all’impegno elettorale: sostegno per il programma ma valutazione di volta in volta sugli altri punti in discussione. A giugno il Consiglio Comunale ha discusso il tema Outlet, grazie ad una mozione presentata da PT: in quell’occasione il Gruppo PD ha presentato un emendamento che bloccava le iniziative della Giunta ed impegnava il Sindaco ad avere il Consiglio Comunale come ambito nel quale decidere la strategia sulla questione.
Il Sindaco è stato messo per la prima volta in minoranza.

9- Nel CC di settembre è successo una altro strappo: il Gruppo PD era pronto a votare contro la variazione di bilancio. E’stato affermato in modo non trasparente che il voto contrario avrebbe di fatto provocato la caduta dell’amministrazione. Ed il Gruppo PD ha deciso di astenersi, per evitare il blocco delle attività nel sociale, ma scoprendo poi che le norme non decretavano la caduta in modo automatico. Era la Giunta, e non il PD, che, non essendo disponibile a rivedere la scelta, avrebbe provocato la caduta dell’amministrazione. Questa è scorrettezza istituzionale.

10- A dicembre l’epilogo con la dichiarazione dei tre assessori in carica, di essersi tesserati nel PDL. E’ apparso subito che la scelta fosse strumentale, cioè legata a bloccare la minacciata mozione di sfiducia preparata dalla minoranza. Si è atteso invano che durante il Consiglio i tre tesserati chiarissero la loro posizione, ma ciò non è avvenuto. Resta solo la dichiarazione del Sindaco che questa scelta avrebbe “riequilibrato la situazione”: non si capisce come possa essere equilibrata una Giunta uscita dalle elezioni con 2 assessori in forza al PD, ed ora con nessun tesserato del PD ma 3 tesserati PDL, partito all’opposizione. Questa è confusione profonda !

Resta una considerazione finale: questo modo di procedere, che di fatto utilizza meccanismi molto praticati nella prima repubblica, quando i governi di facevano e disfacevano per trovare gli equilibri, non ci appartiene ed lo riteniamo molto lontano dal sentire odierno dei cittadini.
I reduci della Lista Civica hanno tentato con le due mosse, dell’espulsione dei Consiglieri PD e del tesseramento nel PDL, di tenere in piedi “una baracca” che per primi invece hanno affossato: hanno ammazzato una collaborazione col PD che aveva tutti i requisiti per poter governare per 5 anni, hanno inventato un tesseramento per salvare capra e cavoli: ma in entrambe le scelte fatte non hanno calcolato le conseguenze e questo dice della poca attitudine a gestire una collaborazione e ad avere uno sguardo politico sulle cose. Per noi le idee diverse sono una risorsa: per la Lista Civica no. La presunzione della Lista Civica è dimostrata nei fatti.

Interrompere questa Amministrazione ? Si, è stato necessario !!!
E ci siamo assunti la responsabilità di GIRARE PAGINA nell’interesse del paese.

Gigi Fassina
26/01/2012