BUONE PRATICHE PROPOSTE IDEE
Il 14 gennaio
oltre 40 sindaci hanno presentato il “
Manifesto per la legalità contro il gioco d'azzardo”.
Per leggere il manifesto cliccare l'immagine a lato.
E' un vero peccato che in nostro Comune non sia mai presente a queste battaglie di civiltà.
La precedente campagna clamorosamente snobbata dal nostro esecutivo ( nonostante fatto strarodinario anche il vice sindaco avesse dichiarato essere cosa buona e positiva ) è stata quella dell'UNICEF "Io come tu" contro il razzismo per la cittadinanza ai figli degli stranieri nati in Italia. Solo SDS in un articolo del Gdv si era dimostrata concretamente interessata.
Ma anche in questo caso, la volontà politica potrebbe compiere miracoli.
Tra i comuni a noi più vicini hanno aderito per ora
Cavenago di Brianza, Osnago, Olgiate Molgora.
In ogni modo c'è tempo e modo per rimediare.
Teorema recentemente ha già pubblicato qualcosa sul tema
clicca qui. Ma ancora non si sono registrate particolari reazioni.
La ludopatia in Lombardia è un grave problema.
I dati nazionali sono allarmanti.
Si stima infatti in 100 miliardi il fatturato del “settore
gioco d’azzardo” (il 4% del PIL), che si impone come la terza industria
del paese. 15 milioni sono inoltri i giocatori abituali, di cui 3 a
rischio patologico e 800 mila quelli che già soffrono. Il
documento presentato a Milano dalla
Scuola delle Buone Pratiche,
Terre di Mezzo e
Legautonomie e sostenuto da ReteComuni di
Anci Lombardia.
Il manifesto mira a 3 obiettivi: “una nuova legge
nazionale, fondata sulla riduzione dell’offerta e il contenimento
dell’accesso; leggi regionali in cui siano esplicitati i compiti e
gli adempimenti delle regioni per la cura dei giocatori patologici, l
prevenzione dei rischi e il sostegno delle azioni degli enti locali.
Infine che sia consentito
il potere di ordinanza
dei sindaci per definire l’orario di apertura delle sale da gioco e per
stabilire le distanze dai luoghi comuni e che sia chiesto ai comuni e
alle autonomie locali il parere preventivo vincolante per
l’installazione dei giochi d’azzardo”.
Pier
Attilio Superti, segretario generale di
Anci Lombardia, che ha
ricordato come
“il tema della legalità e del gioco d’azzardo sono molto
delicati nella nostra regione perché molti sindaci sono stati minacciati
per aver preso delle misure volte a contrastare la diffusione delle
sale da gioco”.
I sindaci chiedono invece di poter
disporre del potere di regolamentare il proprio territorio perché loro
sono i soggetti che più conosco le realtà locali e sanno come operare. Non sono proibizionisti ma chiedono più potere per gli enti locali.
E' una strada in salita.
La rete appena nata cerca alleaze anche oltre la Lombradia.
Sulbiate saprà fare la sua parte?
... e perchè del vimercatese aderisce un solo comune?
emmesse
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