26 gennaio 2013

Domani 27 gennaio GIORNO DELLA MEMORIA.

"Il testo dell'articolo 1 della legge italiana definisce così le finalità del Giorno della Memoria":




"La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, 'Giorno della Memoria', al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati".

Sulbiate ha celebrato il Giorno della Memoria, grazie al lavoro volontario di alcuni cittadini e del Circolo PD, il giorno 24 gennaio, proponendo alla cittadinanza il seguente incontro: clicca qui. 

Brambilla:"La prossima legislatura? Separazione tra politica ed economia".



Enrico Brambilla
Dopo le ultime inchieste nel mondo della sanità, ora tocca all'Aler. 
Un altro pezzo di "sistema Formigoni" al vaglio della magistratura e altre ombre che si allungano nel tramonto di una legislatura che lascia ben poche altre immagini da ricordare.

"Si tratta di un ennesimo scandalo che coinvolge il sistema allargato di politica, potere e società partecipate da Regione Lombardia. La prossima legislatura dovrà essere necessariamente caratterizzata da un'effettiva separazione tra politica ed economia", dice Enrico Brambilla intervenendo sulla vicenda degli appalti truccati per l'approvvigionamento del parco automezzi di Aler, Metropolitana Milanese e Ferrovie Nord in cui sarebbero state favorite società della Cdo.

"La pluralità di indagini che hanno coinvolto politici, dirigenti di aziende partecipate e imprenditori legati da comuni interessi in questi ultimi mesi - conclude Brambilla - ci dicono che è giunto il momento di cambiare. Serve un sistema di controlli che impedisca il generarsi di situazioni simili e ponga fine alle distorsioni che si sono accumulate portando ad una degenerazione che è sotto gli occhi di tutti".

Fonte PD novità settegiorni Lombardia.


E se il 75% fosse una fregatura?

La proposta leghista non attecchisce, anche perché conti alla mano...


E se alla fine fosse un autogol? È vero, al 75% dei manifesti di Maroni non crede praticamente nessuno. 
È di giovedì la sostanziale presa di distanza del presidente di Confindustria Lombardia Alberto Barcella, raccolta dal Tgr e da diverse testate giornalistiche (qui Repubblica TV). Pur con tutta la cautela del caso, il numero uno degli industriali lombardi ha bollato la proposta leghista come enunciazione di stampo elettorale. 
E non ha certamente torto, tuttavia entrando nel merito i conti riservano addirittura alcune sorprese.


Fonte PD novità settegiorni.