22 dicembre 2013

Un giovane deputato PD nel CIE di Lampedusa

Deputato Pd nel centro di Lampedusa
“Qui finché le cose non cambieranno”

Khalid Chaouki si rinchiude nella struttura per migranti: «Uscirò solo quando
i profughi e il ragazzo che ha girato il filmato choc saranno trasferiti dall’isola»
 
Il deputato del Pd Khalid Chaouki

 
«Non mi muoverò da qui fino a quando il ragazzo siriano che ha girato il video e i naufraghi illegittimamente trattenuti da oltre due mesi non saranno trasferiti da Lampedusa». Con quest’obiettivo il deputato del Pd Khalid Chaouki, di origini marocchine, alle 11 di stamattina è entrato al Centro di prima accoglienza dell’isola in qualità di parlamentare per poi annunciare la volontà di “autoimprigionarsi”.

“CONDIZIONI ESTREME”
L’iniziativa del parlamentare fa seguito alle polemiche legate al video choc trasmesso dal Tg2, con i profughi denudati per essere sottoposto a un trattamento anti scabbia. «Il centro d’accoglienza di Lampedusa è un luogo indegno», spiega Chaouki. «Ci sono ancora 7 sopravvissuti al naufragio del 3 ottobre e 6 migranti in sciopero della sete e della fame da due giorni».

Si riparte dai punti più critici


terra dei fuochi  terra dei fuochi

Terra dei Fuochi, il viaggio del nuovo Pd comincia dai luoghi più critici

"Con la giornata di oggi nella Terra dei fuochi, il segretario del Partito Democratico Matteo Renzi, accompagnato dal ministro Andrea Orlando e dai noi componenti della segreteria Chiara Braga, Pina Picierno, Francesco Nicodemo, ha voluto conoscere in prima persona, con la libertà garantita dalla forma privata, la situazione dei luoghi più critici delle Province di Caserta e Napoli.
Matteo Renzi ha per questo visitato Taverna del Re e la Resit, l’area drammaticamente famosa per le tonnellate di rifiuti tossici interrati e per i terreni agricoli compromessi".

Lo hanno reso noto Pina Picierno, responsabile Mezzogiorno e Legalità, Chiara Braga, responsabile Ambiente e Francesco Nicodemo, responsabile Comunicazione del Pd.

LA NEWSLETTER DI ENRICO BRAMBILLA N. 47 del 21 dicembre 2013

La settimana in Regione: approvata una legge PD per il lavoro Non era mai successo che una legge proposta dal PD venisse approvata in Regione Lombardia. Mercoledì scorso il nostro progetto sui contratti di solidarietà, cui sono abbinate analoghe proposte di M5S e FI, è stato approvato all'unanimità. Si incentiva il ricorso alla solidarietà piuttosto che alla cassa integrazione, per mantenere i lavoratori attivi e salvaguardarne competenze e dignità personale. Il finanziamento deriva da tagli ai posti di dirigenza nella dotazione organica della giunta. È un provvedimento frutto anche dell'ascolto fatto in questi mesi di centinaia di lavoratori di aziende in crisi. Potrebbe però anche essere utilizzato in chiave espansiva, per favorire nuovi ingressi in azienda. Sono particolarmente soddisfatto essendone stato relatore in aula ed avendo dovuto condurre una trattativa non semplice con l'assessorato e con le altre forze politiche. Il testo della legge è sul mio sito.
Approvato anche il bilancio 2014In settimana è stato anche approvato il bilancio di previsione, il primo della giunta Maroni. Nel mio intervento in aula ho evidenziato una doppia incongruenza. La prima, tra le promesse in campagna elettorale e la realtà dei fatti. Non c'è traccia infatti del 75% di tasse trattenute in Lombardia nè dei risparmi della MacroRegione. La Lombardia continua a dipendere da finanza derivata e Maroni litiga con il Veneto Tosi per chi debba pagare i treni interregionali sulla tratta Milano-Venezia. Ma la distanza più allarmante è quella tra la gravità della situazione sociale, che impone cambiamenti radicali, e l'ordinarietà di un bilancio privo di novità. Coi nostri emendamenti, tutti bocciati, abbiamo avanzato proposte concrete su quattro filoni: Lavoro, casa, sanità, ambiente.