14 gennaio 2014

Torino dice sì alla legalizzazione delle droghe leggere....le altre città quando?


 Da Repubblica.it

Torino, sì alla cannabis libera
E' la prima tra le grandi città

Il consiglio comunale approva l'appello al parlamento: "Bisogna passare da un impianto proibizionistico a uno di tipo legale della produzione e della distribuzione delle droghe leggere". Fino all'ultimo la legalizzazione era in forse, sotto l'incognita del voto moderato e cattolico del Pd


Torino apre le porte alla cannabis, prima tra le grandi città d'Italia. Non che da oggi si possa consumare, produrre per il proprio uso e condividere tra amici la marijuana sul terrazzo di casa, come se si fosse a Montevideo o ad Amsterdam. Ma questo è il senso "politico" della richiesta, partita dalla Sala Rossa dopo il voto di ieri della Sala Rossa e indirizzata al Parlamento: "Passare da un impianto proibizionistico a uno di tipo legale della produzione e della distribuzione delle droghe leggere". Il testo è quello partorito con un ordine del giorno proposto da Marco Grimaldi di Sel e dai consiglieri Silvio Viale, Luca Cassiani e Lucia Centillo del Pd.
Fino all'ultimo la legalizzazione in salsa torinese era in forse, sotto l'incognita del voto moderato e cattolico del Pd, mentre sembrava più possibile l'approvazione di una seconda mozione pro-cannabis che si limitava ad allargarne l'uso terapeutico. Alla fine il via libera è arrivato.

La Regione Lombardia e il metodo Stamina

Stamina, Mantovani venga subito a riferire in commissione sanità o chiederemo la commissione d’inchiesta

staminaIl vice presidente Mantovani venga immediatamente in commissione sanità a spiegare che ruolo ha avuto la Regione nella vicenda Stamina. L’assessore non ha mai risposto alla nostra interrogazione e finora ha avuto un atteggiamento omissivo. Se non avremo risposte esaurienti investiremo il Consiglio della necessità di istituire una commissione d’inchiesta.
Occorre dissipare ogni ombra che ricade sulla Regione a partire dalla spiegazione delle motivazioni che hanno portato alla convenzione tra gli Spedali Civili di Brescia e la Fondazione Stamina. Occorre comprendere su che basi scientifiche si sia agito e quali siano stati i criteri di individuazione dei pazienti ammessi all’applicazione del metodo Stamina, rispondendo anche all’accusa secondo cui vi sarebbero state pressioni per ammettere al trattamento congiunti di personalità di vertice della Regione.

Il voto in Egitto

dal sito ansa.it

Egitto vota per Costituzione, 4 morti. Ordine di sparare a forze speciali

Dispiegate forze speciali, hanno l'ordine di sparare "contro chi disturba gli elettori"


Altissima tensione in Egitto, dove da stamani sono aperti i seggi per il referendum Costituzionale. Oltre 53 milioni gli elettori aventi diritto al voto. Il testo oggetto del referendum è stato emendato da una commissione di 50 rappresentanti, dopo il 'congelamento' della Costituzione approvata nel 2012, ispirata dai Fratelli musulmani - ora banditi come organizzazione terroristica - a seguito della destituzione del presidente Mohamed Morsi nel luglio scorso.
Egitto vota per Costituzione, 4 morti. Ordine di sparare a forze specialiAlmeno quattro persone sono rimaste uccise negli scontri tra i dimostranti pro-Morsi.
Il ministero dell'Interno ha dislocato le forze di intervento rapido in tutti i governatorati egiziani per garantire la sicurezza del voto. I militari, recita un comunicato del ministero dell'Interno reso noto dalla tv di Stato, hanno l'ordine di "sparare" contro chiunque tenti di "aggredire gli elettori". Sul Cairo - riferiscono testimoni - vola un elicottero militare  con gli altoparlanti che intonano musica nazionalista.
"Votare è un dovere nazionale" ricorda il premier del governo ad interim, Hazem el-Beblawi, citato dall'agenzia ufficiale Mena, esprimendo ottimismo sull'esito del referendum costituzionale. Intanto testimoni riferiscono di una "affluenza senza precedenti" nell'Alto Egitto (sud), soprattutto da parte della comunità copta, nonostante le minacce rimbalzate su Facebook, attraverso il quale militanti fondamentalisti hanno evocato "rappresaglie".