8 settembre 2014

MARONI PARLA SOLO DI TAGLI, MA DA ROMA ARRIVA 1 MLD PER LA SANITÀ

Il presidente lombardo cerca scuse per le promesse mancate, e torna a parlare del Referendum per lo statuto speciale

Un miliardo di euro in più per la sanità, 300 milioni per la cassa integrazione in deroga, 45 milioni per il trasporto pubblico locale, 1,5 milioni per la Certosa di Pavia e per Villa Manzoni a Lecco. Basterebbe questo per rispondere al continuo piagnisteo del presidente Maroni contro il governo, accusato di effettuare tagli continui alla Regione Lombardia. Ma se Maroni insiste è per sostenere la linea del referendum per lo statuto speciale, quello consultivo per cui ha deciso di stanziare ben 30 milioni di euro, ultima frontiera dell'inconcludente autonomismo leghista, passato negli anni dal federalismo al secessionismo, dalla rivendicazione del 75% delle tasse allo Statuto speciale. Il tutto senza mai arrivare a nulla, pur avendo il Carroccio e Maroni tenuto in mano a lungo le leve del Governo e della Regione. La colpa, per la Lega, è sempre di qualcun altro e solitamente di Roma, intesa come governo e parlamento. Tuttavia è proprio lì che finalmente si sta discutendo della riforma della Costituzione e, prima che Salvini cambiasse idea e decidesse per il voto contrario, il suo partito aveva contribuito al percorso riformatore, avendo addirittura nominato uno dei due relatori al Senato nella persona dell'ex ministro delle riforme Roberto Calderoli. Il capogruppo del Pd Enrico Brambilla torna a ribadire che "è in quella sede, in modo serio, che la Lombardia deve impegnarsi per guadagnare quegli spazi di autonomia che da sempre rivendica", anche partendo dal fatto che il testo uscito dal Senato mantiene il cosiddetto federalismo differenziato, che permette alle regioni con i conti in ordine di ottenere competenze in più in cambio delle relative risorse. Quanto ai 30 milioni, dice Brambilla, si utilizzino diversamente, "per porre rimedio alle tante emergenze che il maltempo di questa estate anomala ha creato in diversi territori della Lombardia".