1 dicembre 2014

World AIDS Day

Non lasciamoci vincere dalla paura

1 dicembre giornata mondiale per la lotta contro l'AIDS

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"Entro il 2030 l'Aids si può debellare". E' questo l'obiettivo e la prospettiva che emerge dalla giornata mondiale contro l'Aids. Il direttore Relazioni Esterne del Global Fund e la portavoce dell'Osservatorio Aids hanno fatto il punto della situazione sulla lotta all'Aids. In occasione della Giornata Mondiale contro l'Aids alcuni tra i principali attori impegnati nella lotta alle pandemie illustrano gli ottimi progressi raggiunti, le criticità e gli obiettivi futuri.

Christoph Benn, direttore per le relazioni esterne del Fondo Globale per la Lotta contro Aids, Tbc e malaria, ha spiegato che "da alcuni anni assistiamo ad una notevole riduzione di morti correlate all'Aids. Attualmente, il Fondo Globale sostiene 6,3 milioni di persone in trattamento antiretrovirale. Nonostante questi progressi rilevanti, non dobbiamo supporre che il problema sia risolto. HIV e Aids sono ancora la prima causa di mortalità nell'Africa subsahariana tra gli adulti". Secondo recenti dati resi noti da Unaids, programma delle Nazioni Unite sull'Aids, hanno perso la vita a causa del virus 1.5 milioni di persone nel 2013 ed oltre due milioni di individui sono stati contagiati. Occorre considerare che nell'ultimo decennio sono stati fatti enormi progressi, "Circa dodici anni fa il tasso di copertura della terapia antiretrovirale salvavita era del 2%, oggi siamo arrivati quasi al 60%", ha sottolineato precisare Benn. Ci sono fattori da cui il progresso della lotta all'Aids non puo' prescindere.

Neo presidente dell'Uruguay

Auguri del PD al neo presidente uruguaiano Vasquez

“Le più sincere congratulazioni al neo Presidente dell’Uruguay, Tabaré Vazquez, eletto con una chiara, inequivocabile e straordinaria maggioranza dopo il ballottaggio di ieri. Ancora una volta, dopo tre mandati di governo del Frente Amplio, restano intatte la credibilità e la fiducia del popolo uruguayano nella proposta politica progressista”. Così Enzo Amendola, Responsabile politica estera del Partito Democratico, e Francesca D’Ulisse, dipartimento esteri Pd, dopo aver appreso la notizia della vittoria di Vazquez in Uruguay.

“Sappiamo bene che in questi anni l’Uruguay ha consolidato le proprie istituzioni democratiche, diventando uno dei Paesi più stabili e affidabili della regione oltre che uno dei più avanzati del pianeta dal punto di vista dei diritti e delle libertà individuali – continuano –. Questo è certamente merito di una classe dirigente che ha saputo rinnovarsi nella proposta e nei contenuti politici senza rinnegare le proprie origini e la propria storia. Una storia, è noto, frutto di sintesi politica tra diverse componenti anche distanti tra di loro. Un esempio davvero per tutti noi”, spiegano.