27 dicembre 2014

Epifani sul dopo Napolitano

Capo dello Stato, Epifani: "Avremo gli occhi del paese e dell'Europa puntati addosso, il Pd non può sbagliare"

"Il criterio principale è puntare a un presidente delle Repubblica di alto profilo, di garanzia, che abbia esperienza". Intervista a Guglielmo Epifani di Giovanna Casadio, la Repubblica

  
«Avremo gli occhi del paese e anche dell'Europa puntati addosso, il Pd non può sbagliare. Né abbandonarsi a fronde interne». Guglielmo Epifani, l`ex segretario dem, uno dei leader della minoranza del partito, avvisa il premier. È convinto inoltre che al Colle «sarebbe ragionevole andasse una personalità del Pd». 

Epifani, saranno gli stessi dem a mettere i bastoni tra le ruote a Renzi nella partita per il Quirinale? 

«Quando partirà il vero e proprio lavoro istruttorio, e non potrà che avvenire dopo le dimissioni del capo dello Stato anche per rispetto verso una grande figura come quella di Napolitano, il Pd deve munirsi di due atteggiamenti convergenti. Il primo: evitare quello che successe un anno e mezzo fa, quando furono bruciati dei candidati e non si riuscì a trovare una soluzione se non chiedendo a Napolitano un sacrificio. 
L'altro: la consapevolezza che se il Pd riesce a restare unito ha un peso determinante. 
I Democratici non possono sentirsi il tutto, però siamo più di una parte». 

Ma tutto questo mette al riparo dalle fronde interne, dai sabotaggi? 

«Dobbiamo essere all'altezza della situazione. Il criterio principale è puntare a un presidente di alto profilo, di garanzia, che abbia esperienza. Il Pd non può imporre, ma neppure subire veti. Sentire alcuni partiti dire "no a una persona di sinistra" era ed è inaccettabile». 

Sarà sempre un'Assemblea del Pd a indicare chi corre per il Quirinale? 

«Deve decidere il partito insieme ai gruppi parlamentari».