28 febbraio 2015

CONSULTAZIONE DEL PD APERTA A TUTTI, DOMENICA 1 MARZO 2015

CONSULTAZIONE APERTA A TUTTI
 
UNIONE DEI COMUNI
REGIONI A STATUTO SPECIALE
CITTA' METROPOLITANA/MACRO PROVINCIA
GESTIONE ASSOCIATA
AUTONOMIE LOCALI
 
IL SEGGIO SARA' APERTO A BERNAREGGIO
DALLE 9,00 ALLE 13,30
ALLA CASA DEL POPOLO IN VIA CAGLIO VIGANO' 10 
 
APERITIVO ALLE ORE 11,00 circa 
 
 
 
vi aspettiamo, 
circolo PD Sulbiate

23 febbraio 2015

Grazie ai grillini per i milioni che spenderemo!

I GRILLINI SI SCHIERANO CON MARONI: VIA LIBERA AL REFERENDUM PER L'AUTONOMIA
 
Si voterà entro diciotto mesi ma si poteva fare molto prima senza spendere trenta milioni
"Volete voi che la Regione Lombardia, nel quadro dell'unità nazionale, intraprenda le iniziative istituzionali necessarie per richiedere allo Stato l'attribuzione di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia, con le relative risorse, ai sensi e per gli effetti di cui all'articolo 116, terzo comma, della Costituzione?". In autunno o più probabilmente nella prossima primavera i lombardi saranno chiamati alle urne ad esprimersi su questo quesito. I tempi sono ancora incerti perché il primo referendum consultivo della storia della Regione Lombardia dovrebbe tenersi con il voto elettronico, ovvero con il touch-screen nel seggio. Ed è il via libera a questa sperimentazione, insieme alla modifica del quesito (non più la richiesta di Statuto speciale, ma il trasferimento concordato con il governo di maggiori competenze su specifiche materie) ad aver fatto scattare il voto favorevole dei cinquestelle, decisivo per il raggiungimento della maggioranza qualificata necessaria a indire il referendum.

18 febbraio 2015

Cesare Damiano e Roberto Rampi a Besana in Brianza

Venerdì 20 febbraio, ore 21.00
presso l’Auditorium Istituto superiore ‘M. Gandhi’
via Matteotti, Besana in Brianza
 
Il lavoro e i diritti nel mondo che cambia.
Jobs Act fase 2: I decreti attuativi
 
On. Cesare Damiano, Presidente della Commissione Lavoro della Camera dei Deputati
On. Roberto Rampi, Deputato
Pietro Virtuani, Segretario provinciale del PD
 
Introduce
Ambrogio Cazzaniga, Segretario del PD di Besana in Brianza
Modera
Lorenzo Sala, Segretario del PD di Triuggio

17 febbraio 2015

La newsletter di Lucrezia Ricchiuti - 17 febbraio 2015

 











Commissione 6^ Finanze e Tesoro
Commissione parlamentare d'inchiesta sulle mafie


  Care tutte a cari tutti:
lo sapete, Sergio Mattarella è stato eletto Presidente della Repubblica. Una figura limpida, un conoscitore delle istituzioni, una persona che apprezza il valore della politica come rappresentanza d’interessi, mediazione, sintesi, decisione. Un uomo che sa il pericolo della mafia e che sosterrà la lotta senza quartiere che dobbiamo farle.
Il Parlamento resta scosso da tensioni dovute al forzato cammino di due riforme sbagliate. La riforma della Costituzione è fatta male. Adesso che non dobbiamo più condividerla con Berlusconi dovremmo correggere gli errori più vistosi, come l’eccessiva concentrazione di poteri legislativi nella Camera dei deputati e l’immunità parlamentare concessa ai senatori.
La nuova legge elettorale - che porterebbe in Parlamento più di 400 nominati su 630 - potremmo farla meglio, visto - anche qui - che Forza Italia si è sfilata. Perché non mettere i collegi uninominali? Inoltre, sono convinta - e l’ho detto - che occorre introdurre il principio legislativo che le candidature debbano essere prescelte con le elezioni primarie. Occorre una sede di selezione delle classi dirigenti elette che sia individuata dalla legge e pertanto trasparente e accessibile a tutti.

Primi segnali di ripresa

 

Renzi: "Primi segnali di ripresa. L'Italia sta ripartendo, finalmente"

Il presidente del Consiglio nella enews: " Ho sempre detto che voglio fare accordi con tutti e che non ci facciamo ricattare da nessuno. Perché i numeri ci sono anche senza di loro. Spero che dentro Forza Italia prevalgano il buon senso e la ragionevolezza"

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Molta acqua è passata sotto i ponti rispetto all'ultima enews. Supersintetico.

1. Sergio Mattarella è il nuovo Presidente della Repubblica. Un galantuomo, una persona che conosce le istituzioni (parlamentare, ministro, giudice costituzionale), un punto di riferimento per tutti. Non era facile gestire il dopo-Napolitano e lo sappiamo bene, visto quello che accadde nel 2013. Invece, grazie al senso di responsabilità di tutti, l'Italia ha un nuovo Presidente che - ne sono certo - saprà guidarci in questi sette anni con saggezza. E tutto ciò è particolarmente importante in un tempo di grandi cambiamenti in Italia e in Europa. Sono molto felice anche come segretario del PD e voglio dire grazie a tutti quelli che hanno dato una mano. Ho avvertito il desiderio di riscatto dopo ciò che accadde con i 101: il metodo che abbiamo scelto e praticato ha consentito di portare una larghissima maggioranza a condividere la nostra proposta.

13 febbraio 2015

Roberto Rampi | Notizie dal Parlamento | 7

testata Rampi

Il Presidente, le riforme, le difficoltà e le speranze dei cittadini


mattarella2
In questo primo mese dell'anno il Parlamento ha eletto un nuovo Presidente della Repubblica, con quasi due terzi dei suoi voti.
Stiamo affrontando le riforme di sistema: il bicameralismo (trasformazione del Senato, diverso funzionamento - più efficace e spedito - della discussione e approvazione delle leggi) e la riforma elettorale.
Non ci siamo occupati solo di queste grandi questioni, come invece può sembrare seguendo gran parte dell'informazione che racconta sempre e solo una politica di retroscena, polemiche, pettegolezzi e dichiarazioni (anche grazie al contributo di una discreta parte di chi fa politica).
Ma una buona riforma del Parlamento che lo renda più efficiente, più capace di decidere e di essere vicino alle persone; una legge elettorale che permetta di scegliere chi si conosce, valutarlo e giudicarlo; un Presidente della Repubblica in cui gli italiani si possano riconoscere con orgoglio e di cui si possano fidare non sono qualcosa di lontano, ma sono passaggi utili e necessari perché il Paese funzioni meglio.  Perché oltre a vedere e denunciare i problemi, occorre lavorare davvero per superare le nefandezze.
Se vuoi sapere di più su legge elettorale e riforme puoi scrivermi a rampi_r@camera.it

10 febbraio 2015

La giornata del ricordo

Il Giorno del ricordo

10 febbraio 2015

Giorno del ricordo  foibe2015_det
 
Oggi è il «Giorno del ricordo» in memoria delle vittime delle foibe, dell’esodo giuliano-dalmata, delle vicende del confine orientale e concessione di un riconoscimento ai congiunti degli infoibati.

7 febbraio 2015

Lettera di Matteo Renzi agli Iscritti PD

Care democratiche, cari democratici,

nell'aprile 2013 le divisioni, le polemiche, le tensioni interne al Partito Democratico crearono le condizioni per la mancata elezione del Presidente della Repubblica. Solo un gesto di generosità di Giorgio Napolitano permise di uscire da una situazione di impasse molto dolorosa.

La settimana scorsa, grazie a un percorso di condivisione e ascolto, di confronto e dialogo, il PD si è dimostrato capace di cancellare quella brutta pagina e di indicare Sergio Mattarella come proprio candidato alle altre forze politiche.

Conoscete il risultato. In attesa del giuramento del nuovo Presidente – uomo rigoroso e autentico interprete dei valori costituzionali – vorrei che tutto il PD si sentisse fiero e orgoglioso di aver scritto una pagina nuova nella storia del nostro Paese.

Siamo noi il cambiamento che l'Italia sta aspettando da troppi anni. Noi, con i nostri difetti e con le nostre potenzialità. Noi, con i nostri parlamentari e i nostri militanti. Noi, con i nostri sogni e i nostri progetti. Noi siamo l'Italia che cambia. E dobbiamo esserne consapevoli e responsabili.

Il percorso delle riforme è impegnativo: Costituzione, legge elettorale, fisco, giustizia, pubblica amministrazione, terzo settore, diritti civili, ius soli, lavoro, libro bianco della difesa, Rai, cultura fino ad arrivare al grande tema della scuola e dell'educazione che sono per me il punto centrale del PD.

5 febbraio 2015

Buon lavoro Presidente!!!

 

Futuro, speranza, solidarietà


Mattarella: "Un popolo che si senta davvero comunità". Il neoeletto Capo dello Stato ha giurato davanti al Parlamento in seduta comune a norma dell'art 91 della Costituzione ed ha pronunciato il messaggio alla Nazione


Sergio Mattarella ha giurato davanti al Parlamento in seduta comune a norma dell'art 91 della Costituzione. Il neoeletto Capo dello Stato ha pronunciato la formula: "Giuro di essere fedele alla Repubblica e di osservarne lealmente la Costituzione". L'emiciclo è decorato da 21 bandiere e drappi rossi. ll giuramento è stato accompagnato, come vuole il protocollo, da 21 spari di cannone dal Gianicolo. Anche le campana di Montecitorio sono tornate a suonare.
 

 


Dopo il giuramento il Capo dello Stato ha pronunciato il suo messaggio alla Nazione.

"Un saluto rispettoso a questa assemblea, ai parlamentari che interpretano la sovranità del nostro popolo e le danno voce e alle regioni qui rappresentate. Un pensiero deferente ai miei predecessori Carlo Azeglio Ciampi e Giorgio Napolitano per l'esempio e la dedizione". Parole che hanno suscitato l'applauso dell'Aula di Montecitorio. "A Napolitano che in un momento difficile ha accettato l'onere del secondo mandato, va un ringraziamento intenso" ha aggiunto. In fine ha rivolto un saluto "alle comunità straniere presenti nel nostro Paese".

Costituzione. "La strada maestra di un Paese unito è quella indicata dalla Costituzione. Garantire la Costituzione significa ricordare la Resistenza e il sacrificio di tanti che settanta anni fa liberarono l'Italia dal nazifascismo. La garanzia più forte della nostra Costituzione consiste nella sua applicazione, nel viverla giorno per giorno. Nel linguaggio corrente si è soliti tradurre il compito del Capo dello stato nel ruolo di un arbitro, del garante della Costituzione. E' un'immagine efficace. All'arbitro compete la puntuale applicazione delle regole. L'arbitro deve essere, e sarà imparziale, i giocatori lo aiutino con la loro correttezza".