27 aprile 2015
MARONI PIAZZA AD EXPO IL SUO AVVOCATO
Domenico Aiello nominato nel consiglio di amministrazione della società. Sconcerto generale
Domenico Aiello è l'avvocato di Roberto Maroni,
della Lega - per la vicenda dei rimborsi - e della Regione Lombardia -in
alcuni processi, come quello per lo scandalo di Infrastrutture Lombarde
legato a Expo -. Il legale difende Maroni nella vicenda delle pressioni
che il governatore avrebbe esercitato, tramite il segretario generale
della Regione (in uscita) Andrea Gibelli e il suo capo segreteria
Giacomo Ciriello, per far assumere due ex collaboratrici dei tempi del
ministero in Expo 2015 S.p.a. e in Eupolis, l'ente di ricerca della
Regione. Aiello, martedì, è stato nominato da Maroni nel consiglio di
amministrazione di Expo 2015 S.p.a. in rappresentanza della Regione. Da
notare, per maggior informazione, che Aiello è il marito di Anna Tavano,
la manager chiamata dal neopresidente Maroni a dirigere il settore
infrastrutture della Regione e a sedere nel Consiglio di gestione di
Infrastrutture Lombarde. Tavano ha poi abbandonato i due incarichi
nell'estate del 2014. Aiello rappresenta la Regione anche nel processo
che riguarda Ilspa.
La nomina di Aiello in Expo, a soli nove giorni dall'inizio dell'evento,
ha suscitato prima sconcerto e poi irritazione da più parti. Le ragioni
di questo gesto si trovano probabilmente nella ricostruzione di Luigino Ferrarella sul Corriere della Sera di giovedì.
Il Pd ha subito manifestato la propria contrarietà, chiedendo a Maroni
di revocare la designazione: "La nomina di Aiello nel Cda di Expo è
ingiustificabile - ha detto il segretario regionale Alessandro Alfieri
-. La presenza dell'avvocato personale di Maroni in Expo sarà fonte di
evidenti conflitti di interesse e di continui imbarazzi nei confronti
delle istituzioni italiane e internazionali. Dov'è l'interesse della
Regione in questa designazione? Maroni eviti ulteriori figuracce alla
Lombardia e revochi subito Aiello". Dalla Regione una nota surreale:
Aiello potrà difendere anche la società. Da consigliere di
amministrazione? È questo il suo mandato? Dalle pressioni di Maroni? Non
convince nessuno.
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