28 gennaio 2016

Maroni e il "suo" Pirellone

Chiediamo formalmente chiarimenti sull’uso che Maroni ha fatto del Pirellone

La vicepresidente del Consiglio regionale Sara Valmaggi, il capogruppo Pd Enrico Brambilla e la capogruppo del Patto Civico Lucia Castellano hanno scritto una lettera al presidente del Consiglio regionale Raffaele Cattaneo per chiedere chiarimenti in merito all’iniziativa delle scritte luminose apparse a partire dal giorno 22 gennaio sul Palazzo Pirelli, sia rispetto all’uso strumentale del Palazzo, sede del Consiglio regionale, sia rispetto al danno di immagine che ne è derivato. Il riferimento è alla scritta “Family Day”, realizzata in vista della manifestazione a Roma del 30 gennaio.
cattaneo_familyLa lettera:
In data odierna, 25 gennaio 2016, dando risposta alla lettera inviata il 23 gennaio u.s. dalla Vice Presidente Sara Valmaggi in merito alle scritte luminose apparse già il 22 gennaio sulla facciata di Palazzo Pirelli, si afferma che non c’è stato coinvolgimento degli uffici del Consiglio e che i costi di organizzazione dell’iniziativa non potranno essere imputati a questa amministrazione.
Da suddetta risposta, a firma del Segretario Generale, si evince l’estraneità di tutta la struttura consiliare; se questo fosse vero ci chiediamo per quale motivo ha voluto far Sua la proposta di illuminazione del Palazzo tramite post su social network poi ripreso dalla stampa.
Riteniamo pertanto indispensabile un Suo chiarimento, perché come ben sa, la Sua figura di Presidente dovrebbe essere di garanzia e tutela di tutta l’Assemblea consiliare e Sua è la responsabilità per un uso strumentale del Palazzo e per il danno di immagine che ne è derivato.
Rileviamo inoltre che si pone in ogni caso un problema per il futuro inerente la sicurezza delle attività consiliari e delle possibili intrusioni di persone esterne alla struttura del Palazzo.
In ultimo resta irrisolta la questione sull’addebito dei costi di elettricità.
Per questi motivi siamo a chiederLe di procedere con una nota formale di biasimo nei confronti della Giunta per aver utilizzato a proprio piacimento i locali di Palazzo Pirelli.
Si coglie infine l’occasione per ribadire, come più volte richiesto in Consiglio, che è necessario individuare una soluzione definitiva affinché il Palazzo Pirelli, essendo sede del Consiglio, sia gestito dallo stesso in piena autonomia.
Cordiali saluti.
Sara Valmaggi – Vice Presidente del Consiglio regionale
Enrico Brambilla – Capogruppo consiliare del Partito Democratico
Lucia Castellano – Capogruppo consiliare Gruppo Patto Civico

25 gennaio 2016

LA NEWSLETTER DI ENRICO BRAMBILLA N. 144 del 24 gennaio 2016

Piani alti
Han dovuto limitarsi ai piani alti del Pirellone, quelli in uso alla Giunta, per il loro messaggio a sostegno del Family Day evitando l'annunciato sabotaggio delle opposizioni (PD e Patto civico). Ne è venuta fuori una scritta schiacciata, poco leggibile e perfino potenzialmente equivoca (tra D e G). Del resto a governanti oscurantisti mal s'addice l'uso delle luci.

Libertà di coscienza
Non capisco perchè ai parlamentari PD debba essere lasciata libertà di voto sulle unioni civili, diversamente da altre leggi sulle quali è stata posta la fiducia. O meglio lo capisco ovviamente, ma non lo condivido. Facevano parte del nostro programma, non si tratta di una improvvisa accelerazione su un tema che anzi ci vede rincorrere una società ormai più avanzata rispetto al codice. Con questo non intendo allontanare chi non è d'accordo, ma che sia chiaro che c'è una posizione del partito e chi dissente lo fa assumendosene la responsabilità di motivarlo. Al pari però di chi non dovesse esser convinto su altri temi, riforma costituzionale compresa. Ancor prima che di contenuti, è una questione di metodo, e comunque trovo molto più fondante di una comune militanza il pensiero sui diritti che quello sul nuovo senato.

Taddei: “Il vero nemico dell’Europa è la mancanza di lavoro”


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«Eviterei una discussione sui toni quando il problema sono il merito delle politiche. L`Italia ha deciso, in autonomia e per convinzione, di investire sulle riforme strutturali. Ha fatto, tra le altre cose, una riforma del mercato del lavoro ad una velocità sorprendente. L`abbiamo fatto perché la velocità di quella riforma era necessaria all`Italia e all`Europa. Non è forse lecito aspettarsi
che anche l`Europa adotti la medesima velocità nel completare le scelte politiche a cui essa stessa si è vincolata?».
«La Commissione Juncker doveva essere una innovazione rispetto a quella che l`aveva preceduta – spiega Taddei -. Si era data la missione di rilanciare gli investimenti, il piano Juncker. È troppo chiedergli di realizzare i propri progetti? È compiere un`operazione di sponda al populismo anti-euro? Forse è vero il contrario. Guardiamo alle elezioni francesi: il populismo prende più voti dove più alta è la disoccupazione, non l`immigrazione. La mancanza di lavoro e investimenti sono il vero nemico dell`Europa».
E rispondendo alle critiche dell’ex premier Monti, per Taddei «le riforme figlie dell`emergenza lasciano sempre il dubbio che i cittadini, passata l`emergenza, le ritirino. Le nostre riforme, partendo da quella del lavoro, sono figlie della politica, si reggono sulla convinzione. La loro forza è completamente diversa».

24 gennaio 2016

La miglior risposta, #svegliaitalia

da LaRepubblica.it 
Unioni civili, l'Italia arcobaleno riempie le piazze
La mobilitazione a favore del ddl Cirinnà: la senatrice pd accolta da un'ovazione a Roma, in piazza del Pantheon. Arcigay: "Un milione di persone in cento città". Solo il ministro Maurizio Martina, del governo, ha partecipato alla manifestazione. Renzi: "Legge non rinviabile". Sit-in anche all'estero, in 200 a Londra davanti all'ambasciata italiana. Giovanardi, ultrà cattolico: "Un clamoroso flop

"UN MILIONE di persone nelle 100 piazze italiane a favore della legge sulle unioni civili". È la stima dell'Arcigay. "Una giornata storica per questo Paese, una mobilitazione vastissima che si è nutrita del desiderio e dell'entusiasmo di tante e tanti che hanno a cuore il valore dell'uguaglianza". Così Gabriele Piazzonì, segretario di Arcigay, commenta il risultato della manifestazione #Svegliatitalia che oggi ha riempito quasi cento piazze.

Il mondo arcobaleno scende in piazza a favore del ddl Cirinnà (e contro il family day che si terrà a Roma il 30 gennaio). In moltissime città hanno sfilato migliaia di persone insieme alle famiglie arcobaleno per 'SvegliatiItalia', la giornata organizzata da Arcigay e altre associazioni lgbt (ArciLesbica, Circolo Mario Mieli, Agedol, Famiglie Arcobaleno e Mit) a favore delle Unioni Civili. Manifestazioni a Roma, in piazza del Pantheon, a Parma, a Genova, a Milano, a Firenze. Anche la "Sicilia arcobaleno" scende in piazza. E Napoli manifesta in piazza Carità, ("È ora di essere civili").

23 gennaio 2016

#svegliaitalia #svegliatitalia è ora di essere civili




Il PD Monza e Brianza aderisce a #svegliatitalia

svegliaitaliaIl Partito Democratico di Monza e Brianza ritiene che i diritti civili e l'allargamento degli stessi sia una priorità per il Paese e un compito fondamentale dell'azione dei nostri parlamentari e del Governo.
Nella fattispecie, riteniamo che l'approvazione, senza ulteriori rimandi, del disegno di legge Cirinnà sulle unioni civili e sulla stepchild adoption sia un passo fondamentale per estendere i diritti e modernizzare l'Italia.
Sabato 23 gennaio alle ore 14.30 saremo quindi presenti a Milano in piazza della Scala nell'ambito della mobilitazione nazionale per l'uguaglianza "È ora di essere civili! - #SVEGLIATITALIA".
L'Italia non è mai stata così vicina all'approvazione di una legge per il riconoscimento dei diritti civili alle persone omosessuali, pertanto invitiamo tutti i nostri iscritti e simpatizzanti a partecipare attivamente alla mobilitazione.
Pietro Virtuani, Segretario PD MB
Alessandro Panigada, Responsabile Diritti Civili PD MB

22 gennaio 2016

Quindicesimo piano - la Newsletter di Laura Barzaghi

NEWSLETTER QUINDICESIMO PIANO
Newsletter 83 / Gennaio 2016

Albe e tramonti stupendi interpretano mirabilmente l'overture e la conclusione di queste giornate di gennaio freddissime, probabilmente le più fredde dell'anno. Anche qui in Regione il clima si adegua alla meteorologia esterna. Ne fanno le spese provvedimenti dati per urgenti e necessari, ma che non trovano la quadra all'interno della maggioranza maroniana e vengono rinviati sine die. È il caso del reddito di autonomia, che è stato stoppato nel gruppo di lavoro appositamente convocato per insanabili contrasti tra la Lega e il NCD.
Intanto Maroni ha avviato nella seduta di Consiglio di martedì scorso il dibattito sulla riforma, a suo dire, più significativa dell'anno: quella delle autonomie locali.

16 gennaio 2016

Quindicesimo piano - La newsletter di Laura Barzaghi

NEWSLETTER QUINDICESIMO PIANO

Newsletter 82 / Gennaio 2016

Andamento lento. L'anno nuovo non ha portato sostanziali novità al Pirellone che sembra riprendersi faticosamente dalla pausa natalizia. La prima seduta consiliare del 2016 si è tenuta martedì scorso ed era dedicata alle mozioni ed alle interrogazioni, ma per almeno i prossimi tre mesi il calendario dei lavori d'aula appare assai sguarnito.
Sono previste una sola ed ulteriore seduta per gennaio, due per febbraio, quattro per marzo, con all'ordine del giorno argomenti tutt'altro che pregnanti.
Si tratta di un altro, inequivocabile, segnale che questa maggioranza ha tirato i remi in barca e si trascina ormai stancamente, preoccupata, più che altro, dal futuro esito giudiziario del presidente Maroni, atteso per la primavera e di arrivare in qualche modo alla fine della legislatura.
Per il PD è giunto il momento di mettere in atto le strategie che portino ad un deciso ricambio istituzionale: anche in Regione le destre non hanno più nulla da dire.

IN CONSIGLIO


L'emergenza inquinamento dell'aria e dei cambiamenti climatici e il tema delle morosità nelle mense scolastiche hanno tenuto banco nel consiglio dedicato agli atti di indirizzo e sindacato ispettivo.
La prima mozione è stata presentata dal PD con l'intento di promuovere finalmente un impulso all'azione della Regione, spesso latitante sui temi ambientali, che ha penosamente balbettato anche in occasione dell'ultima emergenza.