29 maggio 2016

Verso il 2 giugno 2016 - Festa della Repubblica

Referendum del 1946, Scalfari: "Perché votai per il re"
29 maggio 2016 -intervista di

"Perché ho votato per la monarchia? Ero liberale e crociano. E Croce riteneva che soltanto la monarchia avrebbe potuto arginare la pressione del Vaticano". Era già maggiorenne Eugenio Scalfari il 2 giugno del 1946. Ventidue anni, neolaureato in Giurisprudenza, appassionato lettore del filosofo napoletano. Quel referendum segnò la storia d'Italia ma anche la sua storia personale, l'ingresso nell'età adulta che l'avrebbe condotto nel cuore della vicenda repubblicana. Seduto sotto un prezioso dipinto veneziano, nella luce della sua casa affacciata sui tetti di Roma, s'abbandona a un racconto dove la vita privata scivola fatalmente in quella pubblica, e viceversa.

27 maggio 2016

Caporalato

Protocollo Governo-Sindacati-Croce Rossa
Contro lo sfruttamento nei campi, firmato un accordo che prevede campagne di informazione, accoglienza dei migranti, nuovi controlli per evitare il ripetersi di abusi
   
Vivono nei ghetti, in fabbriche abbandonate, senza acqua e servizi igienici. Pagati otto centesimi al kg per raccogliere pomodori in Puglia, pochi euro per un giorno intero sotto il sole a Rosarno negli aranceti e persino in Chianti dove veniva malmenati se non rispettavano i tempi di lavoro tra ulivi e vigne a 4 euro l'ora. Sono sempre di più i migranti sfruttati nelle campagne italiane – circa 400.000 secondo le ultime stime CGIL.
Ora,  a cercare di vincere il caporalato, spesso collegato alla criminalità organizzata, si muove il governo.  "Da oggi saremo tutti per uno con l'obiettivo di stroncare il fenomeno del Caporalato che toglie dignità al lavoro e mina le risorse delle regioni afflitte da questa piaga. Abbiamo infatti firmato un protocollo per dare il via ad una battaglia specifica e mirata insieme alle Regioni ed alle associazioni di categoria. Abbiamo fatto un accordo che attribuisce compiti e responsabilità precise con la regia delle prefetture che rimane indispensabile". Lo ha detto il ministro dell'Interno, Angelino Alfano subito dopo la firma dell'atto con il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, che ha sottolineato la necessità di una legge in materia e di un intervento continuo per vincere un fenomeno ormai storico. Mentre il responsabile del dicastero delle Politiche Agricole, Maurizio Martina, ha commentato: "Ora abbiamo i mezzi per combattere un  fenomeno inaccettabile come il caporalato. La stagione di raccolta è all'inizio e per la prima volta abbiamo strumenti concreti e coordinati per agire sul territorio, in particolare dove negli anni si sono presentate le peggiori situazioni di degrado. Grazie all'impegno preso con i Ministri Poletti e Alfano, insieme ai sindacati, alle associazioni di categoria e al terzo settore, possiamo sperimentare un modello di interventi che contrasti lo sfruttamento, soprattutto dei lavoratori stagionali immigrati".

23 maggio 2016

Le differenze tra noi e loro

Per fare confusione si dice che i candidati sono tutti uguali. Non è vero, le differenze ci sono eccome.

Tra noi e loro c’è un confine, prima ancora che etico e culturale,  proprio di carattere e di approccio: in una parola, di stile.

Il mondo di oggi ci presenta ad ogni momento problemi  complicati: spesso prima che pensare alle soluzioni, bisogna sapere come gestirli. Questo è il saper fare di cui c’è bisogno.

Loro son schematici e impulsivi. La competenza è il merito non è un loro problema,  loro preferiscono affiliati e affidabili. Non hanno tempo per aspettare.

Per noi occorre pazienza e saper fare, doti che pensiamo di avere e in cui ci alleniamo.

Per loro la rudezza e la minaccia è la prima risposta, con cui non si risolve proprio nulla.

Oggi fare è farsi carico, ascoltare; e non urlare ed aggredire come fanno loro.

22 maggio 2016

LA NEWSLETTER DI ENRICO BRAMBILLA

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Sabato 21 Maggio 2016
La carta giusta
Ho sottoscritto la Carta dei Diritti Universali del lavoro, la proposta di legge di iniziativa popolare sostenuta dalla CGIL. Non ho viceversa sottoscritto i tre referendum abrogativi di leggi in materia di lavoro (non solo Jobs Act) promossi dal medesimo sindacato. La Carta mi convince per una serie di motivi: supera le distinzioni tra lavoratori subordinati, precari ed autonomi riconoscendo a tutti i medesimi diritti, attua la Costituzione sulla disciplina della rappresentanza sindacale, riforma in maniera organica il diritto del lavoro. Cosa che viceversa, per loro natura, non possono fare i referendum, coi loro quesiti da Sì o No. Prendiamo il tema dei voucher: è indubbio il fatto che se ne abusi e vadano meglio regolamentati, ma sarebbe sbagliato eliminarli del tutto.
La settimana in Regione
È stata approvata, coi voti della sola maggioranza, la legge annuale di semplificazione. In realtà, come ho già scritto, si semplifica ben poco ed anzi in alcuni casi, come per i centri massaggi, sono previste nuove complicazioni burocratiche. Il periodo elettorale ha altresì suggerito l'elargizione di qualche mancia, in particolare agli inquilini delle case popolari, molto vezzeggiati dal centrodestra milanese. A quelli che pagano regolarmente il canone in banca verrà scontata una mensilità. Mica male, ma i già disastrati conti delle Aler subiscono un nuovo colpo, privo di copertura finanziaria ed anche di equità.

21 maggio 2016

La Newsletter di Laura Barzaghi

NEWSLETTER QUINDICESIMO PIANO
NEWSLETTER 100
Maggio 2016
Cara Laura - mi dicono i miei venticinque lettori di questa newsletter, quando mi incontrano - ci descrivi sempre una situazione sull'orlo del fallimento, ma intanto Maroni va avanti!
Vero, in parte. Ma sostenere che "va avanti" è proprio una contraddizione in termini. Galleggia, per lo più. Con qualche apparizione in TV, qualche dichiarazione ad effetto sui giornali contro il governo, qualche manifesto 20 X 40 che descrive provvedimenti tanto mirabolanti, quanto inefficaci. Pubblicità che, tra l'altro, paghiamo noi cittadini.
Insomma, l'apparenza c'è tutta, ma è la sostanza che manca.
Come fare, allora, a snidare questa maggioranza tutta parole e niente atti concreti? Cercando di interessare i cittadini, cosa quanto mai difficile di questi tempi vista l'avversione per la politica in genere, informarli e renderli consapevoli.
Cose scontate! Commenterà qualcuno. Tuttavia sono i soli strumenti che abbiamo a disposizione.
E "Quindicesimo piano", questa newsletter che oggi arriva al centesimo numero, cerca di fare la sua parte.
 

16 maggio 2016

LA NEWSLETTER DI ENRICO BRAMBILLA


Sabato 14 Maggio 2016
Bravo Matteo
Non mi riferisco al Grande Capo (beh dai, bravino anche lui con le unioni civili), ma ad un semplice caporale di provincia (spero non si offenda): il sindaco di Giussano Matteo Riva. Già aver vinto nel 2014 in quella città in cui l'anno prima alle politiche il centrosinistra aveva avuto il 19,1% contro il 45,1% del centrodestra ha dello straordinario. Ora Matteo è in sella da un paio di anni e lavora con capacità e determinazione in un ambiente obiettivamente difficile. Qualche giorno fa è finito sulle pagine di un quotidiano nazionale per il suo intervento nel caso dei due quattordicenni beccati a scuola mentre si scambiavano mariuana, sospesi ed esclusi dall'esame di licenza media. "La scuola è inclusione, anche in presenza di comportamenti erronei": con queste parole ha annunciato di voler presentare i due ragazzi agli esami come privatisti. Questa è la buona scuola.
P.S. Menzione speciale anche per Pietro Cicardi, sindaco-gourmet di Triuggio che ha proposto di aggiungere un posto a tavola ai propri concittadini per accogliere a cena uno dei 47 profughi ospitati in paese. La Brianza che non ha paura.

14 maggio 2016

Pensierini... della Domenica


«Vi spiego perché gli italiani credono alle bufale»



Dal Corriere della sera di Giovedì 12 maggio 2016
Lo studio di Pagnoncelli sulle percezioni sbagliate

L’ultimo libro di Nando Pagnoncelli, Dare i numeri.
 
Povera Italia! Il 49% è disoccupato! Il 48% ha più di 65 anni! L’età media è di 59 anni! Gli immigrati sono ormai il 26% cioè 15 milioni e mezzo! Il 20% del Paese è islamico! Aiutooo! Vi chiederete: ma da dove saltano fuori queste bufale? Questo è il problema: sono le convinzioni degli italiani. Così assurde da strappare una risata. Se non fossero cavalcate dalla cattiva politica. Nella scia dei figuri teatrali di Antonio Albanese: il Ministro della Paura e il Sottosegretario all’Angoscia.

11 maggio 2016

La Newsletter di Laura Barzaghi


Newsletter 98 / Maggio 2016

Lo striscione giallo, con la scritta a caratteri cubitali "onestà", viene srotolato davanti ai nostri occhi mentre entriamo in aula per partecipare alla solita seduta di inizio mese, dedicata alle mozioni ed alle interrogazioni.
È come una dichiarazione di guerra: comincia così una giornata di passione. Dopo pochi secondi nulla sarà più come prima e l'aula consiliare diventerà un campo di battaglia. I fatti accaduti lasceranno anche per il futuro strascichi significativi: mai era successo in passato che fosse necessario chiedere l'intervento delle forze dell'ordine per far proseguire i lavori del Consiglio.
Qualcuno forse farà i suoi conti e magari trarrà un bilancio positivo della giornata sotto il profilo mediatico. Io sono convinta che, ancora una volta, chi ha perso è la politica, scesa ancora più in basso, se possibile, nella considerazione dei cittadini.

9 maggio 2016

Uccisione di Aldo Moro

Aldo Moro:
il Presidente della DC è stato rapito il 16 marzo 1978 e gli uomini della scorta uccisi. Dopo 55 giorni, il 9 maggio, viene ucciso anche lui. 














Se vuoi conoscere la storia:



Convocazione del Consiglio Comunale per lunedì 9 maggio 2016

Ai sensi dell’art. 17 del Regolamento del Consiglio Comunale si comunica che il Consiglio Comunale è convocato in prima seduta presso la sede municipale in sessione straordinaria, in seduta pubblica, per il giorno di LUNEDI’ 9 MAGGIO 2016 alle Ore 21.00 , ed eventualmente in seconda convocazione per il giorno MARTEDI’ 10 MAGGIO 2016 alle ore 21.00 per la trattazione degli argomenti come da ordine del giorno allegato.





8 maggio 2016

LA NEWSLETTER DI ENRICO BRAMBILLA

Sabato 07 Maggio 2016

Per Simone
Se Simone Uggetti sta a San Vittore e Roberto Formigoni a Palazzo Madama e non viceversa è inevitabile pensare che qualcosa non funziona nella giustizia del nostro Paese. Al primo si contesta una turbativa d'asta per un “affare” di poche migliaia di euro a vantaggio di una società partecipata dal Comune. Il secondo deve rispondere di diversi milioni a beneficio proprio e di amici. Attendiamo fiduciosi, come si dice ipocritamente in questi casi, che la magistratura faccia il suo lavoro. Per entrambi. Intanto però il Sindaco di Lodi ha già avuto la sua pena con l'arresto: sono la carcerazione preventiva ed il suo uso inappropriato i maggiori mali del sistema. La lettura dell'ordinanza del Gip mi ha fatto rabbrividire, oltre che confermarmi nella convinzione che fare il Sindaco oggi sia il mestiere più pericoloso e mal pagato che vi sia. Il Celeste nel frattempo se la gode: il suo lauto stipendio, per di più, è impignorabile.

La settimana in Regione
Altro martedì nero in Regione, con la scena occupata dalla faccia tosta di Mario Mantovani da un lato e dalla volgarità grillina dall'altro. Che Mantovani, tornato a piede libero, rientrasse in Consiglio era nelle sue prerogative, nè voglio contraddire il post precedente anticipando il giudizio a suo carico. Meno opportuna è stata la modalità, con un suo intervento impertinente e chiuso con un'intollerabile citazione gramsciana. Il che ha dato ovviamente modo ai 5 Stelle di trasformare l'Aula in un palcoscenico ad uso dei media. Anni fa per contrastare l'esibizionismo ultrà negli stadi, le TV, d'accordo con la Lega Calcio, decisero di non riprendere più le gesta di questi scalmanati. La scelta risultò efficace: andrebbe riproposta ora per questi hooligans della politica. Non ci fossero telecamere o fotografi a riprenderli le sceneggiate finirebbero e, forse, ci sarebbe finalmente spazio per un confronto politico più serio.

2 maggio 2016

LA NEWSLETTER DI ENRICO BRAMBILLA

Sabato 30 Aprile 2016
Povero federalismo
La notizia più preoccupante della settimana riguarda il calo delle aspettative di vita in Italia: 80,1 anni per gli uomini (contro 80,3 nel 2014) e 84,7 per le donne (contro 85 nel 2014). Strepitoso il Corriere dello Zar (alias Corriere della Sera) prontissimo nell'individuare il colpevole: il federalismo fallito della Sanità (titolone del 28 aprile). I 20 diversi sistemi sanitari non garantirebbero le medesime opportunità di cura per tutti. Ci sarebbe molto da discutere sulle cause di variazione dei tassi di mortalità: l'impoverimento generale non è certamente fattore estraneo. Quel che però più mi sorprende è come si sia passati, nel giro di pochi anni, dal considerare il federalismo quale panacea per risolvere ogni male a causa di ogni problema. Servirebbe maggior equilibrio. E comunque, io non credo affatto che se i nostri ospedali venissero governati direttamente da Roma funzionerebbero meglio.