25 settembre 2016

LA NEWSLETTER DI ENRICO BRAMBILLA N. 174

Sabato 24 Settembre 2016

Viva la Liga
C'è uno Stato in Europa che cresce più di tutti gli altri. È la Spagna, dove il PIL nel 2016 si è incrementato di oltre il 3% e lo spread coi Bund tedeschi è minore di quello di casa nostra. C'è una nazione in Europa priva di governo stabile da oltre un anno. È sempre la Spagna: si è votato per due volte (dicembre 2015 e giugno 2016) senza ottenere alcuna maggioranza. Non è detto che tra le due cose ci sia una correlazione necessaria. Vengono però messi in discussione alcuni dogmi che imperversano da anni: la stabilità politica e le “riforme strutturali” quali presupposti necessari al benessere economico. Purtroppo non è così: nulla di ciò è alla base del successo iberico. La ricetta, nell'economia della globalizzazione, è drammaticamente diversa: bassi salari e debiti. Ovviamente non è mia intenzione sostenere questo modello, semmai riflettere su falsi idoli che impediscono di crearne uno davvero nuovo.

La settimana in Regione
Oltre al Programma Regionale della Mobilità e dei Trasporti (PRMT), di cui riferisco di seguito, il Consiglio Regionale ha approvato due ratifiche di protocolli d'intesa con altre Regioni. Al di là del merito dei provvedimenti (rispettivamente sulla salvaguardia del Po e sulla filiera legno), è molto positiva la collaborazione tra enti. Che smentisce la diffusa rappresentazione strumentale di autonomie regionali fra loro sempre divise ed incapaci di strategie comuni. Approvato anche un atto di indirizzo alla Giunta per la destinazione dei fondi raccolti a favore delle popolazioni terremotate. Il Consiglio Regionale ha stanziato 165.000 euro, frutto di risparmi di spesa, oltre a 25 mila euro devoluti dai consiglieri che hanno rinunciato alla diaria. Infine si è registrato l'ennesimo cambio tra gli eletti di Forza Italia. È uscito di scena Antonio Romeo (che era a sua volta subentrato al dimissionario Carugo), eletto a Sindaco di Limbiate. Al suo posto Sabrina Mosca, già consigliere comunale a Triuggio.

Lombardia immobile
Il Programma Regionale della Mobilità e dei Trasporti è un ponderoso documento ricco di analisi, tabelle, diagrammi, allegati. Descrive con puntualità i mutamenti intervenuti nella domanda di mobilità e le criticità irrisolte. Purtroppo, come spesso accade, tra la parte analitica e quella propositiva non c'è coerenza. A pag. 25, ad esempio, si legge: "La distribuzione degli spostamenti per distanza evidenzia come il 90% della mobilità totale sia al di sotto dei 20 km (con oltre il 70% al di sotto dei 10 km)". Ciò dovrebbe quindi portare a potenziare i servizi di prossimità, il trasporto pubblico locale, la viabilità minore. Viceversa il Programma privilegia ancora una volta le grandi infrastrutture, ed in particolare le autostrade: altri 315 km ed oltre 10 miliardi di costo. Tra queste la Varese-Como-Lecco, la Broni-Mortara, e la TOEM (Tangenziale Ovest Esterna), quest'ultima prima stralciata e poi surrettiziamente reintrodotta.

Il Patto tradito
C'è poi una seconda forte ragione di critica a questo che si definisce Programma, ma tale non è. Un programma, per definizione, deve individuare e selezionare priorità, tempi, risorse. Nel documento approvato dalla sola maggioranza c'è invece una elencazione “piatta” di ipotesi, la cui concreta fattibilità è di là da venire. Inoltre se è bene cercare di guardare avanti e programmare con un certo respiro, è altresì illusorio pensare di poter redigere oggi un piano valido per i prossimi 15 anni. Di qui al 2030 molti scenari sono destinati a cambiare profondamente. Meglio sarebbe stato, quindi, concentrarsi su pochi obiettivi concreti, a partire da quelli elencati nel Patto per Milano, firmato la scorsa settimana tra il sindaco Sala e Renzi, cui anche Regione Lombardia dovrebbe concorrere. Invece i nostri emendamenti finalizzati a recepire nel PRMT questa intesa sono stati tutti respinti.

La cattiva strada
Anche su Pedemontana il PRMT non fa scelte, limitandosi a ribadirne il progetto iniziale ma senza dire se e come potrà essere completato. È stato però approvato un ordine del giorno, presentato dal PD e di cui sono stato il primo firmatario. Dopo aver stigmatizzato il modo in cui è stata sin qui condotta l'opera e l'elefantiaco organigramma societario che grava la Spa di costi di gestione (leggasi personale, assunto con criteri spesso amicali), si invita la Giunta a rivalutare l'opera anche attraverso una revisione progettuale, garantendo comunque l'interconnessione con l'A4. Altro impegno strappato è quello al riallineamento del piano finanziario e di quello tariffario. È stato invece bocciato il nostro emendamento per stralciare da subito la tratta D.

Industria 4.0
La prima è stata la Rivoluzione industriale dovuta alla produzione meccanica, favorita da macchine a vapore (alla fine XVIII secolo). La seconda, favorita dall'energia elettrica, ha visto la divisione del lavoro e la produzione di massa (inizio XX secolo). La terza, grazie ad elettronica e computer, ha sviluppato la produzione automatizzata (anni '60). Oggi la quarta Rivoluzione industriale punta sull'uso di sistemi totalmente digitalizzati per rendere la catena interamente interconnessa ed interattiva.
Il Programma "Industria 4.0", presentato dal Governo a Milano la scorsa settimana, ed oggetto di un seminario del gruppo regionale, intende supportare le nostre imprese in questa necessaria trasformazione. Accanto alle molte opportunità è bene però aver presente da subito anche le minacce. La principale è quella che riguarda i posti di lavoro. Ve ne potranno essere di nuovi ma altrettanti se non più potrebbero essere strutturalmente cancellati. Il che non esime dall'affrontare la sfida, ma richiede anche adeguate contromisure.

Bandi regionali
Bando di Sicurezza Stradale a favore dei piccoli Comuni (Decreto n. 9080/2016).
Finalità: assegnazione di cofinanziamenti a favore dei piccoli comuni per la realizzazione di progetti infrastrutturali volti al miglioramento della sicurezza stradale nei piccoli comuni.
Tipologie interventi ammissibili: segnaletica orizzontale; segnaletica verticale; segnaletica luminosa; attraversamenti pedonali, anche rialzati; rallentatori di velocità; impianti semaforici; adeguamento, rettifica e/o nuova realizzazione di tratti di infrastruttura stradale completi di segnaletica orizzontale, verticale ed eventuali opere complementari. Il cofinanziamento regionale è previsto sino al 60% del costo complessivo del progetto presentato (IVA ed altri oneri inclusi) e comunque non oltre 30.000 euro.
Beneficiari: Comuni singoli, con popolazione inferiore o uguale a 3.000 abitanti (dato ISTAT al 01/01/2016); Comuni derivanti dalla fusione di due o più comuni contigui (L.r.29/2006 e s.m.i.).
Scadenza: dalle ore 10:00 di lunedì 10 ottobre 2016 fino alle ore 16:00 di giovedì 27 ottobre 2016.

Appuntamenti
Mercoledì 28 settembre alle 19 sono a Radiolombardia.

Enrico Brambilla

www.enricobrambilla.it

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