Sabato 22 Ottobre 2016
Things Have Changed (*)La
sicurezza dei diritti e delle libertà di ognuno risiede nella stabilità
della Costituzione, nella certezza che essa non é alla mercé della
maggioranza del momento, e resta la fonte di legittimazione e di
limitazione di tutti i poteri. Il Partito Democratico si impegna perciò a
ristabilire la supremazia della Costituzione e a difenderne la
stabilità, a metter fine alla stagione delle riforme costituzionali
imposte a colpi di maggioranza, anche promuovendo le necessarie
modifiche al procedimento di revisione costituzionale. La Costituzione
può e deve essere aggiornata, nel solco dell’esperienza delle grandi
democrazie europee, con riforme condivise, coerenti con i princìpi e i
valori della Carta del 1948, confermati a larga maggioranza dal
referendum del 2006.Dal Manifesto dei Valori del Partito Democratico, 16 febbraio 2008.
La settimana (politica) in Regione
Giornate di retromarce, anche da parte della Lega. Dapprima sulla delibera di
finanziamento alla Chili spa, la webtv di Stefano Parisi, nell'ambito di
un accordo di competitività. Il caso era stato da me sollevato l'agosto
scorso, ed era stato oggetto di un'interrogazione cui l'assessore
rispose sostenendo la piena legittimità del suo operato. Si tratta di un
contributo per 1.167.000 euro a fronte di un investimento complessivo
pari a 3.234.000 euro, con l'assunzione di circa 20 persone. Lunedì in
giunta la delegazione leghista, forse approfittando dell'assenza di
Maroni, ha bloccato lo stanziamento, ottenendone il rinvio. Altro cambio
di orientamento sulla legge sui Parchi, la cui approvazione,
inizialmente prevista per martedì 25 ottobre, è destinata a slittare di
alcune settimane. In particolare la maggioranza sta ripensando la
definizione degli ambiti gestori, ed ha a tal fine individuato 9 macro
aree. La proposta, a questo punto, non differirebbe molto da quella del
PD: il condizionale è però d'obbligo, in attesa di conoscerne i
dettagli.Giornate di retromarce, anche da parte della Lega. Dapprima sulla delibera di
La settimana (giudiziaria) in Regione
L'assessore all'economia, il leghista Massimo Garavaglia è stato rinviato a giudizio. Così ha deciso il GUP nell'ambito dell'inchiesta relativa ad una presunta turbativa d'asta per l'assegnazione di un appalto per il trasporto di malati dializzati. Avrebbe favorito un'associazione locale. Il PD non ne ha chiesto le dimissioni, fedele al principio che solo un'eventuale condanna determinerebbe la necessità di lasciare la carica. In questi casi però sarebbe importante avere giudizi celeri. Lentamente invece sta procedendo il processo a Maroni, finito sotto indagine in relazione a presunte pressioni per far ottenere un lavoro e un viaggio a Tokyo a due sue ex collaboratrici.
Nel corso dell'ultima udienza un carabiniere del Noe ha spiegato come Maria Grazia Paturzo, collaboratrice di Roberto Maroni al Viminale, quando ricevette nel 2013 la bozza di contratto da "temporary manager" in Expo "la girò subito a Maroni via email, lamentandosi perché invece dei due anni che lei aveva richiesto aveva ottenuto un contratto per soli sei mesi", ma poi "ricevette rassicurazioni dalla segreteria e firmò il contratto".
L'assessore all'economia, il leghista Massimo Garavaglia è stato rinviato a giudizio. Così ha deciso il GUP nell'ambito dell'inchiesta relativa ad una presunta turbativa d'asta per l'assegnazione di un appalto per il trasporto di malati dializzati. Avrebbe favorito un'associazione locale. Il PD non ne ha chiesto le dimissioni, fedele al principio che solo un'eventuale condanna determinerebbe la necessità di lasciare la carica. In questi casi però sarebbe importante avere giudizi celeri. Lentamente invece sta procedendo il processo a Maroni, finito sotto indagine in relazione a presunte pressioni per far ottenere un lavoro e un viaggio a Tokyo a due sue ex collaboratrici.
Nel corso dell'ultima udienza un carabiniere del Noe ha spiegato come Maria Grazia Paturzo, collaboratrice di Roberto Maroni al Viminale, quando ricevette nel 2013 la bozza di contratto da "temporary manager" in Expo "la girò subito a Maroni via email, lamentandosi perché invece dei due anni che lei aveva richiesto aveva ottenuto un contratto per soli sei mesi", ma poi "ricevette rassicurazioni dalla segreteria e firmò il contratto".
Dodici pollici
Lunedì scorso in Comune ad Agrate si sono riunite istituzioni, lavoratori e rappresentanze sindacali, management di ST Microelectronics. Per una volta non si è discusso di crisi, licenziamenti, cassa integrazione. Non ci sono stati toni accesi, rivendicazioni, accuse. L'obiettivo era comune e condiviso da tutti: spingere l'azienda ad accelerare il piano di sviluppo verso le fette di silicio a 12 pollici. Lo stesso Amministratore Delegato ha riconosciuto la necessità dell'investimento, pur mantenendosi prudente sulla tempistica visto l'ingente impegno finanziario, stimato in circa tre miliardi di dollari. Tra gli intervenuti c'era pure Maurizio Landini, in versione assai propositiva ed affatto polemica, anzi con un piglio innovativo che avrebbe basito il suo alter ego Maurizio Crozza. Non si è presentato invece Roberto Maroni, invitato. Eppure, sul quotidiano rosa (quello confindustriale, mica la più seria Gazzetta) il cronista l'ha dato per partecipante. È la stampa, bellezza.
Lunedì scorso in Comune ad Agrate si sono riunite istituzioni, lavoratori e rappresentanze sindacali, management di ST Microelectronics. Per una volta non si è discusso di crisi, licenziamenti, cassa integrazione. Non ci sono stati toni accesi, rivendicazioni, accuse. L'obiettivo era comune e condiviso da tutti: spingere l'azienda ad accelerare il piano di sviluppo verso le fette di silicio a 12 pollici. Lo stesso Amministratore Delegato ha riconosciuto la necessità dell'investimento, pur mantenendosi prudente sulla tempistica visto l'ingente impegno finanziario, stimato in circa tre miliardi di dollari. Tra gli intervenuti c'era pure Maurizio Landini, in versione assai propositiva ed affatto polemica, anzi con un piglio innovativo che avrebbe basito il suo alter ego Maurizio Crozza. Non si è presentato invece Roberto Maroni, invitato. Eppure, sul quotidiano rosa (quello confindustriale, mica la più seria Gazzetta) il cronista l'ha dato per partecipante. È la stampa, bellezza.
Il Parco, la Reggia, l'autodromoIl
Forum tematico del PD di Monza ha presentato, con un incontro molto
partecipato, 25 proposte per la tutela e la valorizzazione del Parco e
della Villa Reale di Monza. Il lavoro è assai apprezzabile tanto per il
metodo aperto e coinvolgente quanto per l'individuazione di
obiettivi-guida con indicazioni di dettaglio. Tra i soggetti chiamati in
causa c'è ovviamente Regione Lombardia, cui vanno chieste tre cose: il
rapido completamento dell'iter per l'ingresso nella proprietà del Parco,
l'attuazione dell'accordo di programma con l'adozione di un nuovo piano
strategico ed il rifinanziamento della legge regionale 40/95 che per la
prima volta affrontò in maniera organica il tema. Da allora gli
interventi sono stati sporadici e soprattutto, almeno per quanto
riguarda l'area del Parco, finalizzati esclusivamente all'autodromo. La
sua permanenza non è messa in questione, ma non può essere neppure
catalizzatore di tutte le risorse pubbliche.
P.s. Segnalo una bella App gratuita da scaricare: Reggia Monza.
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