16 novembre 2016

Sabato 12 Novembre 2016

Pastorale Americana
Non ho conoscenza diretta della società americana e mi guardo quindi bene dall'improvvisare analisi di riporto sulle ragioni di quel voto. Rifletto però sul fatto che per capire a fondo le pulsioni di un popolo sia forse più utile la letteratura che non la cronaca. Lo straordinario personaggio dello Svedese, protagonista del capolavoro di Roth, deve vedersela con la figlia, "che lo sbalza dalla tanto desiderata pastorale americana e lo proietta in tutto ciò che è la sua antitesi e il suo nemico, nel furore, nella violenza e nella disperazione della contropastorale: nell'innata rabbia cieca dell'America”. Hanno prevalso alcuni di questi ingredienti, anche grazie a quel singolare sistema elettorale che consente di diventare Presidente con meno voti del competitore. Quando si dice l'importanza delle regole.



Il quesito
Comunque la si pensi sul Referendum costituzionale, uno "spacchettamento intelligente" del quesito sarebbe stato utile. Avrebbe consentito pronunciamenti diversificati sulle varie parti della revisione (procedimento legislativo, garanzie, nuovo Senato, rapporto stato-regioni, costi della politica). È vero che sono accomunate da un unico disegno, ma è altresì vero che ognuna può anche essere valutata in maniera indipendente. Soprattutto si sarebbe contribuito a svelenire il clima: il voto avrebbe potuto essere più di merito anziché di pronunciamento sul governo. Inutile ora polemizzare, per di più avendo ancora una volta richiesto ai giudici di dipanare un nodo che invece era politico. C'è solo da augurarsi, parafrasando il Presidente statunitense uscente, che dal 5 dicembre il sole torni a splendere sul PD.

La settimana in Regione
Ha fatto ritorno in Regione Chiara Cremonesi, già consigliera di Sel nella passata legislatura ed ora subentrata al dimissionario Umberto Ambrosoli. Per il resto la seduta di Consiglio non ha riservato particolari sorprese. È stata approvata la proposta del PD di garantire la gratuità del vaccino anti-meningococco per i minorenni, in attesa dell'aggiornamento dei Lea a livello nazionale, con la promozione di una campagna di informazione sui vaccini che coinvolga i pediatri di libera scelta, i medici di medicina generale e gli istituti scolastici di ogni grado.

FNM
Ferrovie Nord Milano nasce nel 1879 per costruire e gestire linee ferroviarie in territorio lombardo. Oggi è una società quotata, di cui Regione Lombardia detiene il 57,57%. Il secondo socio è Ferrovie dello Stato col 14,74%. A presiederla è stato indicato il leghista Andrea Gibelli. Col tempo la società ha assunto funzioni di direzione e coordinamento delle società controllate, lasciando a queste le attività operative (in particolare a Trenord). Il gruppo impiega quasi 6000 dipendenti e presenta una situazione economica e finanziaria complessivamente in equilibrio. Da tempo girano voci su possibili accordi con altri operatori (ATM, Ferrovie dello Stato) ma il piano strategico illustrato nei giorni scorsi in commissione su questo punto è reticente. Rimangono quindi gli interrogativi sulle reali capacità di far fronte agli ambiziosi obiettivi, soprattutto di rinnovo del materiale rotabile e di sviluppo dell'integrazione modale e tariffaria. Insomma, il sogno del biglietto unico per circolare in Lombardia sui mezzi pubblici è ancora lontano dall'avverarsi.

La centrale di Ceriano Laghetto
Infine una piccola nota locale, per gli amici di Ceriano Laghetto. Nel piano di FNM è prevista la costruzione di una centrale di cogenerazione in quel comune, per efficientare il costo dei consumi di energia elettrica della rete Ferrovienord. Questo progetto era stato sostenuto anni fa dalla giunta comunale di centrosinistra, ma osteggiato duramente dall'opposizione di centrodestra. Ora l'amministrazione è cambiata ed il sindaco leghista, prima a capo della rivolta, è fautore dell'accordo. Ha persino indetto un referendum-farsa per crearsi una copertura. È bastato un discreto indennizzo economico a far dimenticare i rischi paventati per la salute pubblica. La società, prudentemente, si riserva di valutare la fattibilità e sostenibilità del progetto a distanza di anni, ma ormai il permesso a costruire è pronto.

Diario della crisi: Roberto Cavalli
Anche i ricchi della moda piangono. O meglio: non loro, ma i loro dipendenti. La Roberto Cavalli spa ha infatti annunciato nei giorni scorsi un taglio complessivo dell'organico di circa 200 unità e la chiusura della sede milanese. Il famoso stilista si è liberato lo scorso anno delle quote di maggioranza della società, ora in mano ad un fondo, tenendo per sé una piccola quota di minoranza, del 10%. Fa specie l'abbandono della piazza milanese da parte di un marchio prestigioso che lascerebbe il quadrilatero della moda per ripiegare su Sesto Fiorentino. Pare che in cassa siano rimaste risorse per non più di cinque mesi, nonostante il bilancio dello scorso anno si sia chiuso con un utile di oltre 52 milioni ed un patrimonio netto di 267. Misteri fashion.

Appuntamenti
Lunedì 14 alle 17.30 Direzione regionale del PD. Venerdì 18 alle 21.00 sono al Circolo Libertà in Monza.

Enrico Brambilla

Nessun commento:

Posta un commento