22 marzo 2016

Contributo dell' On. ROBERTO RAMPI su Facebook

Bruxelles sovrasta ogni pensiero. Le vite spezzate. 
Gli occhi di chi ha visto il terrore. 
La facilità di distruggere e la fatica di costruire.
La prima reazione è il silenzio. 
Continuare il proprio lavoro. Rispondere con la vita. 
E con l'impegno in ciò a cui si crede.
La seconda però è mettere qualche seme di ragionevolezza, 
di speranza rispetto a chi ha tutte le risposte, i giudizi 
sprezzanti, e una lunga lista di nemici da mettere all'indice per coltivare facili consensi cavalcando la paura, lo smarrimento, 
la rabbia. Senza nessuna autocritica.
Continuano a raccontarci un nemico esterno e a generalizzare. Fanno analisi superficiali.
Abbiamo bisogno di più Europa. Di superare gli Stati nazionali. Un'Europa più forte, e che sia più amica e più amata. Abbiamo bisogno di investimenti e di dare speranza, e lavoro, a intere generazioni che non ne hanno. Di più interventi sociali per togliere acqua agli estremisti che coltivano la rabbia dei diseredati e dei disperati. Che alimentano l'odio. Scuola, cultura, le uniche armi contro l'odio e la disperazione.
Serve il contrario delle soluzioni facili dei troppi venditori di fumo. Molti dei quali tra l'altro, lo si dimentica spesso, hanno avuto negli anni passati le leve del potere e fanno finta di venire da Marte. Serve un lavoro lungo. E rimboccarsi le maniche. Mettersi in discussione.
E serve tanto rispetto per chi, anche per colpa della nostra inadeguatezza, ha perso la vita.