Per fare confusione si dice che i candidati sono tutti uguali. Non è vero, le differenze ci sono eccome.
Tra noi e loro c’è un confine, prima ancora che etico e culturale, proprio di carattere e di approccio: in una parola, di stile.
Il mondo di oggi ci presenta ad ogni momento problemi complicati: spesso prima che pensare alle soluzioni, bisogna sapere come gestirli. Questo è il saper fare di cui c’è bisogno.
Loro son schematici e impulsivi. La competenza è il merito non è un loro problema, loro preferiscono affiliati e affidabili. Non hanno tempo per aspettare.
Per noi occorre pazienza e saper fare, doti che pensiamo di avere e in cui ci alleniamo.
Per loro la rudezza e la minaccia è la prima risposta, con cui non si risolve proprio nulla.
Oggi fare è farsi carico, ascoltare; e non urlare ed aggredire come fanno loro.