27 giugno 2016

OK DELLA COMMISSIONE AL PIANO REGIONALE DELLA MOBILITA'

No del Pd: la programmazione è fatta su dati vecchi e ci sono troppe autostrade rispetto alle necessità della Lombardia

Troppe strade e autostrade e poca cura del ferro. Con questa motivazione il Partito democratico ha espresso voto contrario al Piano regionale della mobilità licenziato giovedì in commissione Territorio. Il documento, che contiene tutta la programmazione delle infrastrutture di mobilità della Lombardia, quelle presenti, da realizzare e da riqualificare, arriverà in Aula il prossimo 12 luglio per l'ok definitivo. 
"Il Piano è un importante lavoro di mappatura delle opere infrastrutturali programmate per il territorio lombardo, ma conferma indirizzi che non sono più attuali - spiega Jacopo Scandella, capodelegazione democratico in commissione Territorio del Pirellone -. Le autostrade pianificate prima della crisi economica si basavano su previsioni di traffico e su capacità economica che oggi sono radicalmente cambiati. Inoltre, si calcolava che i cittadini fossero disposti a spendere fino a 20 centesimi di euro al chilometro di tariffe autostradali, ma anche questa previsione si è dimostrata sbagliata, come i flussi di traffico di Brebemi e Pedemontana dimostrano ampiamente. La Regione avrebbe quindi dovuto ripensare la programmazione di opere come la Varese - Como - Lecco, la Broni - Mortara e la Tirreno - Brennero e rivedere il progetto di Pedemontana, ma ha invece deciso di confermare tutto. Si tratta di investimenti faraonici che stridono ancor di più in un momento nel quale il trasporto pubblico locale è sottoposto a continui tagli. Basterebbero 10 milioni di euro per metterlo in sicurezza, ma la Regione ha altre priorità", conclude Scandella.