11 settembre 2016

LA NEWSLETTER DI ENRICO BRAMBILLA N. 172











Sabato 10 Settembre 2016

Onestà, onestà
Negli anni sessanta a Milano spopolavano i grandi magazzini All’Onestà. Il marchio era talmente solido da sponsorizzare la seconda squadra di basket meneghina, in grado comunque di dar fastidio alle scarpette rosse dell’Olimpia (allora Simmenthal). La favola però durò poco e quelle insegne lasciarono presto il campo alle nuove catene della grande distribuzione, ancor più aggressive ed attrattive, fino alla resa finale ed alla messa in liquidazione del marchio. Personalmente non ricordo di averci mai messo piede, diffidando per principio da chi si intesta una virtù che dovrebbe essere semplicemente messa in pratica senza troppo vantarsene. Soprattutto nel gran bazar della politica. Quanto durerà l’illusione a cinque stelle non è ancora dato saperlo, per ora prendiamo atto che un assessore della Raggi a Roma dura meno di un allenatore di Zamparini a Palermo (copyright Gene Gnocchi, dalla mia rosea lettura estiva preferita).

La settimana in Regione
E’ ripresa l’attività in Consiglio e nelle commissioni. La seduta di martedì è stata dedicata agli atti di sindacato ispettivo (interpellanze, interrogazioni, mozioni). I question time del PD hanno riguardato: la qualità e sicurezza dei servizi educativi per la prima infanzia (prendendo spunto dai tristi fatti di violenza nell’asilo di viale Sarca), la singolare nomina di un commissario ad acta al comune di Basiglio per l’adozione di un piano attuativo di 180.000 mc su terreni della famiglia Berlusconi, e l’approvazione dello schema di accordo per la competitività con la società Chili spa (del candidato sindaco del centrodestra a Milano Stefano Parisi) cui è prevista la concessione di un contributo a fondo perduto di 1.167.034 euro. Le risposte della Giunta, soprattutto sulle ultime due questioni, sono state tutt’altro che convincenti. Approvata invece la nostra mozione a sostegno della attività di Arpa, ma non nella parte in cui si chiedevano maggiori risorse. La commissione VII ha infine licenziato il PDL di riordino in materia di cultura, che verrà sottoposto all’aula nella seduta del 27 settembre. Il PD si è astenuto evidenziandone alcune ambiguità e soprattutto la scarsa dotazione finanziaria.