2 gennaio 2017

Rinnovo del Consiglio provinciale: Brianza Rete Comune

di Pietro Virtuani, Segretario Provinciale

L’8 gennaio si vota per il rinnovo del Consiglio provinciale di Monza e Brianza (che si rinnova ogni due anni, a differenza del presidente che rimane in carica 4 anni).
Tra lo svolgimento del referendum del 4 dicembre e il 19, giorno di presentazione delle liste, ci siamo messi sotto per proseguire l’esperienza di Brianza Rete Comune, il progetto politico che il PD insieme a SEL e al mondo civico ha messo in campo due anni fa, quando per la prima volta si votò con una elezione di secondo livello per il Consiglio provinciale.
Come allora, abbiamo ritenuto di riproporre sul piano provinciale la coalizione con la quale amministriamo la maggior parte dei comuni: un’alleanza di centrosinistra che ha nel PD, forza aggregante il perno di una coalizione con la sinistra di governo e con larga parte del civismo che arricchisce le nostre amministrazioni. Questo in coerenza con due valutazioni: primo, che nell’elezione di secondo livello è importante porre l’accento sull’aspetto istituzionale delle relazioni, per cui il Consiglio provinciale non è tanto il luogo del dibattito politico quanto un organismo snello nel quale mettersi al lavoro; secondo, che pur nel secondo livello valori, obiettivi e modalità non sono gli stessi per tutti, e quindi bisogna costruire progetti coerenti per la platea di amministratori che parteciperanno al voto.

Pertanto, voglio ringraziare Roberto Scanagatti, Roberto Invernizzi, Giovanna Amodio, Paola Bernasconi, Giacomo Biffi, Sergio Cazzaniga, Marco Cappelletti, Mariambrogia Corti, Roberto Corti, Valeria Fasola, Giorgio Garofalo, Lucilla Ghezzi, Renato Meregalli, Concetta Monguzzi, William Viganò, per essersi resi disponibili e aver accettato la candidatura, come ho fatto anche io, da consigliere uscente. Allo stesso modo, e non per una questione di forma, voglio ringraziare le altre candidature che ci sono state presentate ma alla fine non abbiamo potuto includere, consapevole che nei nostri comuni c’è un patrimonio di capacità e disponibilità da sfruttare sempre di più.

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