23 febbraio 2017

Lettera del Segretario Provinciale

Lavoriamo per un PD che riflette e agisce
sui problemi aperti della nostra società.

 

Care democratiche, cari democratici, 
sabato scorso abbiamo partecipato all'assemblea dei lavoratori della K-Flex di Roncello, come vi avevano scritto nella precedente newsletter.
L'azienda, come abbiamo ricordato, è in salute e ha visto proprio nel sito di Roncello il luogo in cui iniziare il suo percorso che l'ha portata a essere leader del settore.
Questa settimana c'è stato finalmente l'incontro al Ministero dello Sviluppo Economico, ma l'azienda non si è neanche presentata, nonostante l'importanza del tavolo seguito direttamente dal Teresa Bellanova. L'azienda ora ha inviato lettere di licenziamento a 187 lavoratori.

La vicenda della K-Flex ha un aspetto proprio e un aspetto generale: parliamo una realtà che è in salute, che si è sviluppata a partire da Roncello e dagli sforzi dei lavoratori, che ha in quella fabbrica anche un elemento di integrazione molto forte (sono tanti lavoratori stranieri), e che si vuole delocalizzare per accrescere un profitto già molto elevato. Ma possiamo chiamare in causa, su un orizzonte più ampio, anche il diritto al lavoro e la dignità della persona, la "responsabilità sociale d'impresa", la coesione sociale nonché il futuro produttivo e lo sviluppo per il nostro paese e il nostro territorio.

Questi sono i temi sui quali aprire una grande discussione politica, che coinvolga sia l'identità sia le idee del nostro partito, e che ci dia strumenti e prospettive per recuperare il consenso dei ceti popolari (grande problema del PD da molti anni) ed elaborare una alternativa coraggiosa di fronte alle paure del mondo odierno. 

***
Oggi è il Giorno del Ricordo. 
Le strumentalizzazioni politiche importano poco a noi e importano ancora meno ai familiari delle vittime; sbaglia chi sminuisce la dimensione storica della vicenda, come chi cerca di immaginare contrapposizioni con la Giornata della Memoria.
Di fronte agli orrori del Novecento, come ha detto bene il Presidente Mattarella, la risposta è l'Europa della pace.
Europa, aggiungiamo, della quale non ci sfuggono i limiti odierni, ma della quale non dobbiamo dimenticare anche i grandi meriti e il grande sogno presente nel Manifesto di Ventotene, scritto proprio durante gli anni della Seconda guerra mondiale. 


Pietro Virtuani

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