2 febbraio 2017

Rimini
Questo fine settimana a Rimini c'è l'assemblea nazionale degli amministratori del PD. E'  il primo vero appuntamento post-referendum (quello romano prenatalizio era ancora troppo ravvicinato per consentire una discussione serena). A mio avviso dovrebbe servire a due cose: analizzare le cause dei deludenti risultati delle elezioni amministrative della scorsa primavera per evitarne la ripetizione nella prossima; riprendere le fila delle riforme istituzionali possibili dopo l'esito referendario. Sul primo punto è indiscutibile che i nostri candidati
sindaco abbiano patito, oltre che il vento antigovernativo, la crescente difficoltà nel fronteggiare i bisogni dei cittadini. Occorre restituire a comuni e province risorse proprie (pesa ancora l'errore del taglio Ici su tutte le abitazioni principali) ed autonomia organizzativa. Sul secondo fronte vedo due priorità: una nuova legge sull'associazionismo tra comuni ed una revisione della Delrio sulle province per farle uscire dall'attuale limbo. Nelle stucchevoli discussioni sulla durata di questa legislatura andrebbero inseriti anche questi temi: il Parlamento ha senso che continui la sua attività se è in grado di darvi risposta.

La settimana in Regione
Tripletta democratica: nell'ultima seduta di Consiglio sono stati approvati tre provvedimenti di iniziativa PD. Del più importante, trattandosi di Legge, dò conto di seguito. Da Statuto i gruppi di minoranza avrebbero diritto alla calendarizzazione (che non significa ovviamente approvazione) di un proprio progetto di legge ogni cinque della maggioranza. Nella pratica spesso le nostre proposte vengono insabbiate in commissione. In qualche caso però siamo riusciti ad andare fino in fondo, facendo votare norme sui contratti di solidarietà, le badanti, la parità di genere ed ora contro il bullismo. Gli altri due successi settimanali hanno riguardato due mozioni urgenti: una per garantire le risorse necessarie al trasporto pubblico locale in Brianza, la seconda per allineare i termini dell'installazione delle termovalvole in Lombardia alla nuova scadenza nazionale del 30 giugno 2017.

Approvata la legge regionale contro bullismo e cyberbullismo
Dopo diversi mesi di discussione è stato finalmente approvato il progetto di legge, presentato dal gruppo del PD, che promuove e sostiene interventi per la diffusione della cultura della legalità e del rispetto della dignità personale in particolare nell'ambiente scolastico e nei luoghi di aggregazione giovanile. Potranno essere finanziate campagne di sensibilizzazione, iniziative culturali e formative o programmi di sostegno o di recupero per vittime ed autori di atti di bullismo e cyberbullismo.
Tutto bene, tranne la scarsa dotazione finanziaria: per l'anno 2017 ci sono a disposizione solo 300.000 euro. Il provvedimento è passato quasi all'unanimità, coi cinquestelle che, dopo aver votato favorevolmente tutti gli articoli, non hanno partecipato al voto finale per questioni procedurali. Su questo tema è in discussione al Senato anche una legge nazionale.

Diario della crisi: le Cartiere Pigna
L'attività di questa azienda ad Alzano Lombardo (BG) risale alla metà dell'ottocento, quando dava occupazione a diverse centinaia di lavoratori. Ora ne sono rimasti 155, in cassa integrazione da quasi un anno. Per 65 di loro è aperta una procedura di licenziamento collettivo. Il destino dei rimanenti è subordinato all'accettazione da parte  dei creditori (in primis le banche) di un piano di ristrutturazione nell'ambito di un concordato in continuità. Sindaco, provincia, rappresentanze sindacali, sono venuti in Regione per chiedere sostegno ed un'opera di "moral suasion" nei confronti degli istituti di credito coinvolti. Sin qui, purtroppo, uno dei tanti casi di questa lunga crisi che travolge anche marchi storici del made in Italy, che solo un paio di anni fa lanciava il proprio negozio monomarca in centro a Bergamo, e che vede come amministratore unico un ex parlamentare di Forza Italia, Giorgio Jannone. Peraltro, nel luglio 2013 Roberto Maroni annunciava trionfante la stipula del Contratto di recupero produttivo delle cartiere Pigna: "vogliamo che quest'area diventi un centro di eccellenza e che diventi un esempio per tutte le realtà produttive...". Parole assai poco profetiche.

Diario della crisi 2: Gepin contract
Non fanno notizia come i lavoratori di Almaviva: sono solo in 18 anzichè 1666, ma la storia dei lavoratori del call center che gestiva i servizi per la Giunta di Regione Lombardia merita ugualmente attenzione. Qualche anno fa la Gepin vince la gara col solito metodo del massimo ribasso. Il servizio le viene affidato ad un prezzo che non le consente nemmeno di sostenere i costi del personale. La soluzione? Mette da subito i dipendenti in cassa integrazione. La Regione quindi ripaga sotto forma di ammortizzatori sociali quel che ha risparmiato nel contratto di fornitura. Senza che nessuno, nei vari assessorati, se ne accorga. I lavoratori sono doppiamente penalizzati: devono fare in meno ore lo stesso servizio percependo una retribuzione inferiore. Beffa finale: nonostante la qualità sia stata riconosciuta buona, la Regione alla scadenza decide di reinternalizzare l'appalto, o meglio di affidarlo "in house" a Lombardia Informatica. Per i 18 volonterosi c'è lo spettro del licenziamento. In IV Commissione ci siamo fatti carico di andare fino in fondo a questa vicenda: la prossima settimana risentiremo tutti gli attori, nel tentativo di salvaguardare chi, senza colpe, sta pagando il prezzo di una catena di errori.

Appuntamenti
Lunedì 30 gennaio alle 17.30 Direzione Regionale PD. Mercoledì 1 febbraio alle 9 sarò ai cancelli della K Flex di Roncello ad incontrare i lavoratori.

Enrico Brambilla

www.enricobrambilla.it  

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