18 ottobre 2017

LA NEWSLETTER DI ENRICO BRAMBILLA


Sabato 14 Ottobre 2017

Viola non c’è
Dieci anni fa nasceva il PD. Ricordo quell’assemblea alla nuova Fiera di Milano carica di speranze. Ci andai in compagnia di Maria Luisa Cassanmagnago, mia illustre concittadina purtroppo scomparsa da qualche anno. Già in questo si manifestava l’incontro tra culture diverse, non distanti. Con noi c’erano moltissimi giovani. Ad una di loro, Viola, toccò di introdurre dal grande palco la giornata raccontando non senza emozione le attese di una generazione allora da poco maggiorenne. All’odierna celebrazione di compleanno mancheranno molti padri nobili. Ma mancherà soprattutto lei, Viola, da tempo purtroppo disillusa. Certo, nel frattempo altri giovani si sono avvicinati raccogliendone il testimone. Questo non basta a spiegare le ragioni di quell’abbandono, sulle quali bisogna riflettere, se non altro per evitare che tornino a ripetersi.

La settimana in Regione
L’attività regionale è ridotta al minimo in questi ultimi giorni di campagna referendaria. Tuttavia dalle commissioni sono stati licenziati due provvedimenti legislativi che a breve approderanno in aula: il primo in tema di interventi di assistenza alle vittime del terrorismo, il secondo sull’introduzione di clausole sociali all’interno dei bandi regionali. Tornerò su entrambe le misure in occasione della prossima seduta di approvazione, prevista per il 24 ottobre. Voglio però segnalare un fatto, sfuggito anche ai solitamente solerti censori della stampa locale. La votazione del primo progetto di legge ha visto l’assenza del gruppo dei 5 Stelle. Non per scelta politica di dissenso, ma perché quel giorno tutta la pattuglia pentastellata lombarda ha preferito andare in gita a Roma per partecipare ad una manifestazione di protesta fuori da Montecitorio contro la legge elettorale. Questi signori, sempre pronti a fare la morale agli altri, si sono scordati di esser pagati dai cittadini lombardi anzitutto per lavorare a Palazzo Pirelli: la propaganda del loro Movimento dovrebbe venire dopo.

Coi soldi dell’Europa
Non è solo la sanità a convogliare fiumi di denari pubblici nelle tasche dei privati, in Lombardia. Lo stesso avviene anche nel campo dei servizi all’impiego, altra piccola miniera cresciuta a dismisura in questi anni grazie ad esempio alla dote unica lavoro (DUL). In questo caso però buona parte dei fondi (142 milioni in sei anni) provengono dall’Europa, che ha cominciato a mettere in discussione il sistema. Che funziona così: un’azienda commissiona all’agenzia la ricerca di personale. L’agenzia una volta selezionato lo fa iscrivere alla DUL, in modo da ricevere poi il contributo per essere riuscita a collocarlo. In pratica viene pagata con soldi pubblici un’attività che non ne avrebbe avuto bisogno, mentre i veri disoccupati con difficoltà di inserimento vengono dirottati alle strutture pubbliche. Non solo: in questo modo si gonfiano le statistiche dei presunti successi occupazionali di Regione Lombardia.

I centri per l’impiego
La soluzione al problema sopra esposto non sta ovviamente nell’impedire a soggetti privati di fornire servizi nel campo dell’inserimento lavorativo. A condizione che la fase di prima accoglienza e di “presa in carico” sia garantita da strutture pubbliche, tenute a fornire uguale attenzione a tutti, a prescindere dalle probabilità di successo. Anzi, semmai lo sforzo maggiore deve essere proprio rivolto ai più deboli. Abbiamo fatto in commissione una ricognizione della situazione dei centri per l’impiego lombardi. Ce ne sono attualmente 68, divisi in tre grandi gruppi. Il modello più evoluto è quello delle Afol, presente nella Città metropolitana e nella Provincia di Monza e Brianza. Sono agenzie indipendenti, che hanno messo insieme la filiera dei servizi all’impiego. Altrove i CPI sono rimasti in capo direttamente alle Province, talvolta unendo anch’essi formazione ed impiego, talaltra limitandosi agli adempimenti amministrativi. Ecco: la Regione, prima di pretendere altre e maggiori competenze, dovrebbe gestire meglio quelle che già ha. Non è serio scaricarle sulle Province senza poi preoccuparsi di verificarne gli esiti ed accompagnarne lo sviluppo.

Cronache del Referendum
Mentre fervono i lavori negli uffici elettorali dei comuni per evitare che il voto elettronico si trasformi in un boomerang, la Regione prosegue in una campagna informativa piena di falsità. Per questo abbiamo avviato una contro informazione, che smentisce punto per punto le fake news istituzionali. Date un occhio anche al video che ho postato sui gemelli Salvini. A proposito: Matteo mi pare molto più concentrato sul Veneto che non sulla Lombardia. La guerra tra lui e Maroni non è affatto sopita.

Bandi Regionali
Dote Scuola 2017/2018 – Componente “Sostegno agli studenti disabili” (Decreto 12047 del 5.10.2017)
Scadenza: dalle ore 12,00 del 16 ottobre 2017 alle ore 12,00 del 15 novembre 2017 VEDI DECRETO
Bando per la selezione di progetti territoriali per la prevenzione e il contrasto del bullismo e cyberbullismo - anno scolastico 2017/2018 (Decreto n.9172 del 25/07/2017)
Scadenza: il bando è riaperto dall'11 ottobre 2017, fino al 20 ottobre 2017 VEDI DECRETO 

Appuntamenti (tuttoreferendum)
Domenica 15: ore 10.30 a Sovico, ore 15.00 a Mariano Comense
Lunedì 16: ore 18.00 a Lecco, ore 21.00 a Monza
Martedì 17: ore 6,50 Radiopopolare, ore 18.00 a Villasanta, ore 21.00 a Rho
Mercoledì 18: ore 9.00 a Lecco (scuola sup. Bertacchi), ore 15.00 a Milano (Univ. Bicocca), ore 18.00 a Velasca di Vimercate, ore 21.00 ad Ornago
Giovedì 19: ore 15.30 a Milano (CGIL), ore 18.00 a Milano (Avvocati)
Venerdì 20: ore 12 TV 7 Gold, ore 18.00 a Milano, ore 21.00 a Romano di Lombardia.

Maggiori dettagli per ogni appuntamento sul mio sito.
Segnalo in particolare: mercoledì alle 15 in Bicocca è previsto un dibattito tra me e Maroni (dubito verrà); venerdì alle 18 all’Umanitaria iniziativa di DEMS con Emma Petitti, assessore al bilancio dell’Emilia-Romagna per mettere a confronto le rispettive esperienze. Non mancate.

Enrico Brambilla

www.enricobrambilla.it

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