7 febbraio 2017

Enrico Brambilla : Far qualcosa di sinistra


La mia impressione è che la lezione referendaria non sia stata capita fino in fondo. Non mi riferisco al progetto di riforma in sè, sul quale pure io non ero convinto, ma alle ragioni che ne hanno decretato la sconfitta. Essa è maturata (purtroppo) non tanto sul merito quanto sulla linea politica, evidenziando un malessere cui occorre urgentemente dare risposta. L'urgenza non è quella di correre alle urne a tutti i costi, illudendosi di riconfermare il 40% del SÌ, ma di riconquistare la nostra base sociale di riferimento, che ha prevalentemente votato NO. Lo si può fare non con qualche mancetta ma con politiche chiare e coraggiose. Stando dalla parte dei lavoratori e di quegli imprenditori, soprattutto i più piccoli, che con loro resistono. Ma perseguendo senza sconti tutti quelli che delocalizzano o speculano. Inutile prendersela con chi vota Grillo o Trump se lasciamo solo a questi la (presunta) difesa contro i mali di una globalizzazione senza regole.

Piove! L'acqua scende lentamente e abbatte gli inquinanti che in questi ultimi giorni hanno superato tutti i limiti e demolito ogni record di concentrazione.
Piove! Questa misura toccasana per i nostri polmoni, tuttavia, non è stata gentilmente fornita da chi di dovere, ossia dalla premiata ditta Maroni & C., bensì direttamente dal Padreterno, impietosito.
Loro, che per competenza avrebbero dovuto intervenire, se ne sono guardati bene dal prendere misure poco popolari, scaricando ancora una volta tutta la colpa sui Sindaci.
Maroni, addirittura, è volato a Washington: per il suo futuro politico gli interessava avere una benedizione da Trump.