24 luglio 2017

La mafia sta vincendo

I successi delle inchieste antimafia e i boss murati vivi al 41 bis sono solo una parte della realtà. Perché i clan hanno cambiato modo di agire e hanno ripreso ad avvolgere il paese nella loro rete. Ecco come
di Giovanni Tizian   
24 luglio 2017

L’odore stantio di un passato che ritorna. Che ci riporta indietro di anni, a prima dell’ascesa dei Corleonesi e di Totò Riina, capo dei capi di Cosa nostra. Prima della stagione delle bombe e delle stragi. Ci riporta alla stagione dell’aristocrazia mafiosa palermitana, del “principe” Stefano Bontate. A quell’idea di mafia fatta di mediazioni, accordi, dialogo, che non è mai stata sconfitta. Nel lungo periodo hanno vinto gli strateghi dell’inabissamento, strenui oppositori dell’attacco frontale alle istituzioni democratiche. I principi sono tornati, e li troviamo capi e reggenti delle cosche. Hanno resistito al carcere, alle confische, alle faide, ai pentiti. Forti di una società che ha bisogno di loro e dei loro servigi. E mentre le cronache riportano la marcia trionfale dell’antimafia giudiziaria, dai territori, da Palermo, Reggio Calabria, Roma, Bologna, Milano, Torino, si levano segnali inequivocabili: lo Stato non ha vinto.