tratto dal Sito Web Snpambiente (Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente)
Nessun coronavirus potenzialmente dannoso per l’uomo è stato isolato in Italia o in Europa e la prossimità di pipistrelli all’uomo, come ad esempio quella che si realizza in presenza di colonie di questi mammiferi in aree abitate, non pone rischi di trasmissione di SARS-CoV-2. I pipistrelli italiani svolgono un importantissimo servizio ecosistemico sopprimendo insetti effettivamente o potenzialmente nocivi alla salute umana, ai coltivi e ai boschi. Pertanto, la presenza di pipistrelli anche in prossimità di aree abitate costituisce un elemento positivo e non deve causare preoccupazione.
L'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale ha precisato in una nota quali sono le relazioni tra la presenza di chirotteri e il rischio di trasmissione Covid-19. I pipistrelli sono stati indicati come origine del virus SARS-CoV-2, causa della pandemia Covid-19 che sta colpendo tutto il mondo, causando moltissime vittime. Il virus non è stato isolato nei pipistrelli, tuttavia studi recenti hanno evidenziato una forte similitudine (96%) tra il genoma del SARS-CoV-2 e quello di coronavirus SARS-like presenti in pipistrelli rinolofidi cinesi. Va evidenziato che i coronavirus costituiscono un gruppo assai diverso presente in uccelli e mammiferi.
Pipistrello, pangolino, uomo: lo spillover zoonotico
Il nome coronavirus deriva dalla presenza di strutture superficiali acuminate (peplomeri) dotate di glicoproteine spike che si legano ai recettori cellulari dell’ospite che viene infettato con un meccanismo tipo chiave-serratura, che richiede cioè specificità strutturale. Le glicoproteine di superficie dei coronavirus SARS-like presenti nei pipistrelli non hanno la capacità di legarsi efficacemente ai recettori posti sulla superficie delle cellule umane, fatto che rende, sulla scorta delle migliori conoscenze, queste forme virali innocue per l’uomo. Sulla base di queste considerazioni, si ritiene che il passaggio diretto dal pipistrello all’uomo non possa provocare alcuna patologia in quest’ultimo. Lo spillover zoonotico, quindi il salto dall’animale all’uomo, ha perciò implicato una modifica di tali strutture che sono così divenute compatibili con le cellule umane. Tale modifica è plausibilmente avvenuta all’interno di un ospite intermedio appartenente ad un’altra specie, con ogni probabilità attraverso il pangolino. Forme virali presenti in pangolini importati illegalmente in Cina sono risultate vicine al nuovo coronavirus e il pangolino è ampiamente utilizzato a scopo alimentare e nella farmacopea tradizionale di quel Paese, fatto che spiega le modalità di passaggio dall’animale all’uomo. I coronavirus isolati nei pangolini sequestrati appartengono a due varianti i cui genomi sono molto simili (85.5%-92.4%) a quello di SARS-CoV-2, con una similitudine particolarmente elevata per quanto riguarda le strutture spike di ancoraggio alla cellula infettata.
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8 aprile 2020
7 aprile 2020
Sul terrore a mezzo stampa: «Il virus è nell’aria», un titolo che farà molti danni
Pubblicato il 03.04.2020 su Giap - Il blog di Wu Ming
Su Repubblica online di oggi compare un articolo intitolato «Il virus circola anche nell’aria / L’oms si prepara a rivedere le linee guida» illustrato con foto di una mascherina. È anche nell’edizione cartacea, a pag. 5, col titolo ancora più tranchant: «Il virus è nell’aria / Gli Usa: usatele tutti / E l’Oms si prepara a rivedere le norme.»
Poiché su web l’articolo è a pagamento, il titolo è l’unica cosa che la maggior parte dei visitatori leggerà. E penserà che per infettarsi basti uscire di casa senza mascherina.
Noi invece siamo abituati a leggere gli articoli per intero, e se serve a verificarne le fonti.
Precisiamo che titoli simili sono apparsi anche su altre testate. Abbiamo scelto Repubblica perché è il più mainstream, il più visitato on line, ha una patina di «rispettabilità» e fin dall’inizio dell’emergenza coronavirus ha diffuso con zelo certe narrazioni – quelle che su Giap cerchiamo di smontare – in determinati settori dell’opinione pubblica.
Gli articoli citati come «pezze d’appoggio» dicono altro
Dall’articolo, piuttosto ingarbugliato, non si capisce molto, ma vengono citati in modo vago due articoli scientifici, uno apparso sul New England Journal of Medicine il 17 marzo di cui ci eravamo già occupati in una discussione qui su Giap, e l’altro apparso su Jama il 26 marzo.
Partiamo da quest’ultimo: non è uno studio fatto direttamente sul virus Sars-Cov2, ma una ricapitolazione di scoperte sulla trasmissione di agenti patogeni tramite goccioline e tramite aerosol. Spiega che uno starnuto non consiste solo di goccioline ma anche – traduciamo da profani – di «una nube gassosa turbolenta e multifase». Grazie alla compresenza di goccioline e aerosol, un agente patogeno trasmesso da uno starnuto può arrivare anche a 7-8 metri di distanza. La nube poi perde spinta e si disperde ma lascia «residui o nuclei di goccioline che possono restare in aria per ore, seguendo [attenzione a quel che sta per dire, corsivo nostro, NdR] i pattern di correnti imposte da sistemi di ventilazione o aria condizionata».
Stiamo dunque parlando principalmente di ambienti chiusi.
Su Repubblica online di oggi compare un articolo intitolato «Il virus circola anche nell’aria / L’oms si prepara a rivedere le linee guida» illustrato con foto di una mascherina. È anche nell’edizione cartacea, a pag. 5, col titolo ancora più tranchant: «Il virus è nell’aria / Gli Usa: usatele tutti / E l’Oms si prepara a rivedere le norme.»
Poiché su web l’articolo è a pagamento, il titolo è l’unica cosa che la maggior parte dei visitatori leggerà. E penserà che per infettarsi basti uscire di casa senza mascherina.
Noi invece siamo abituati a leggere gli articoli per intero, e se serve a verificarne le fonti.
Precisiamo che titoli simili sono apparsi anche su altre testate. Abbiamo scelto Repubblica perché è il più mainstream, il più visitato on line, ha una patina di «rispettabilità» e fin dall’inizio dell’emergenza coronavirus ha diffuso con zelo certe narrazioni – quelle che su Giap cerchiamo di smontare – in determinati settori dell’opinione pubblica.
Gli articoli citati come «pezze d’appoggio» dicono altro
Dall’articolo, piuttosto ingarbugliato, non si capisce molto, ma vengono citati in modo vago due articoli scientifici, uno apparso sul New England Journal of Medicine il 17 marzo di cui ci eravamo già occupati in una discussione qui su Giap, e l’altro apparso su Jama il 26 marzo.
Partiamo da quest’ultimo: non è uno studio fatto direttamente sul virus Sars-Cov2, ma una ricapitolazione di scoperte sulla trasmissione di agenti patogeni tramite goccioline e tramite aerosol. Spiega che uno starnuto non consiste solo di goccioline ma anche – traduciamo da profani – di «una nube gassosa turbolenta e multifase». Grazie alla compresenza di goccioline e aerosol, un agente patogeno trasmesso da uno starnuto può arrivare anche a 7-8 metri di distanza. La nube poi perde spinta e si disperde ma lascia «residui o nuclei di goccioline che possono restare in aria per ore, seguendo [attenzione a quel che sta per dire, corsivo nostro, NdR] i pattern di correnti imposte da sistemi di ventilazione o aria condizionata».
Stiamo dunque parlando principalmente di ambienti chiusi.
2 aprile 2020
CORONAVIRUS ITALIA: ecco QUANDO si AZZERERANNO i CONTAGI
1 aprile 2020
Coronavirus creato in laboratorio? Ecco perché non può essere vero
In effetti il servizio mandato in onda dal Tg3 Leonardo nel 16 novembre 2015 fa saltare sulla sedia: “scienziati cinesi creano un super virus polmonare da pipistrelli e topi, ma serve solo per motivi di studio”. Tutti vedendolo hanno pensato a virus del covid-19, le coincidenze sono tante. Il video ha cominciato a girare in rete, sulle chat di gruppo, ed è finito sui telegiornali. Ma l’ipotesi che il nuovo coronavirus sia un esperimento da laboratorio finito male è smentito dagli scienziati. La composizione del covid-19, infatti, è incompatibile con un prodotto da laboratorio. Vediamo con parole semplici perché.
E uscito due giorni fa uno studio sistematico delle sequenze genetiche di SARS-CoV-2 (Andersen KG et al. Nature Medicine 2020) che dimostra senza ombra di dubbio che il virus ha una origine naturale e zoonotica (da animali, ed in particolare pipistrelli e pangolini), per cui la storia del virus ‘creato’ in laboratorio si conferma una bufala colossale. Attenzione, quindi, a non fare collegamenti da spy story. Siano gli scienziati a dire l’ultima”. La rivista Nature spiega: “Ci risulta che questa storia viene usata per far circolare teorie infondate che il nuovo coronavirus che causa Covid-19 sia stato ingegnerizzato.
E uscito due giorni fa uno studio sistematico delle sequenze genetiche di SARS-CoV-2 (Andersen KG et al. Nature Medicine 2020) che dimostra senza ombra di dubbio che il virus ha una origine naturale e zoonotica (da animali, ed in particolare pipistrelli e pangolini), per cui la storia del virus ‘creato’ in laboratorio si conferma una bufala colossale. Attenzione, quindi, a non fare collegamenti da spy story. Siano gli scienziati a dire l’ultima”. La rivista Nature spiega: “Ci risulta che questa storia viene usata per far circolare teorie infondate che il nuovo coronavirus che causa Covid-19 sia stato ingegnerizzato.
12 novembre 2019
Come si crea online una campagna di disinformazione
di Gigio Rancilio - Avvenire.it
Ormai dovremmo averlo capito: viviamo nell'era della manipolazione. Tutto ormai può essere distorto. Fatti, pensieri, opinioni, voci e persino interviste video possono essere manipolate con facilità per trasformarle in armi politiche o anche solo di “distrazione di massa”. Già, ma come si crea una campagna digitale di disinformazione? Cioè, come si usano le piattaforme social e i siti di notizie, veri o creati ad hoc, per screditare un avversario politico o per veicolare un'informazione falsa in modo che faccia pendere l'opinione pubblica verso una certa parte?
A queste domande ha provato a rispondere una ricerca del centro studi Data & Society (la trovate qui https://tinyurl.com/y34tyvhg). Lo scenario preso in esame è quello americano, ma le tecniche illustrate sono le stesse che vengono usate anche da noi e in altri 70 Paesi del mondo, nei quali – come abbiamo raccontato qualche settimana fa https://tinyurl.com/yy64yc5o – i social vengono usati per per manipolare l'opinione pubblica. Un allarme rilanciato anche dal rapporto Freedom on the net https://tinyurl.com/y4snxqem che registra una sensibile diminuzione della libertà su Internet: “Quella che una volta era una tecnologia liberatrice è diventata un canale per la sorveglianza e la manipolazione elettorale”.
Ormai dovremmo averlo capito: viviamo nell'era della manipolazione. Tutto ormai può essere distorto. Fatti, pensieri, opinioni, voci e persino interviste video possono essere manipolate con facilità per trasformarle in armi politiche o anche solo di “distrazione di massa”. Già, ma come si crea una campagna digitale di disinformazione? Cioè, come si usano le piattaforme social e i siti di notizie, veri o creati ad hoc, per screditare un avversario politico o per veicolare un'informazione falsa in modo che faccia pendere l'opinione pubblica verso una certa parte?
A queste domande ha provato a rispondere una ricerca del centro studi Data & Society (la trovate qui https://tinyurl.com/y34tyvhg). Lo scenario preso in esame è quello americano, ma le tecniche illustrate sono le stesse che vengono usate anche da noi e in altri 70 Paesi del mondo, nei quali – come abbiamo raccontato qualche settimana fa https://tinyurl.com/yy64yc5o – i social vengono usati per per manipolare l'opinione pubblica. Un allarme rilanciato anche dal rapporto Freedom on the net https://tinyurl.com/y4snxqem che registra una sensibile diminuzione della libertà su Internet: “Quella che una volta era una tecnologia liberatrice è diventata un canale per la sorveglianza e la manipolazione elettorale”.
15 marzo 2014
Il parere di Graziano Delrio
Delrio: siamo un Paese sano e affidabile. Vogliamo accelerare
“L'Italia non è un Paese che deve dimostrare di essere capace di risparmiare, è un Paese che deve dimostrare di essere capace di crescere. Sono due cose differenti". Così il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio ad Agorà su Rai3
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Non siamo imprudenti, non siamo fantasiosi e non cerchiamo spettacolarizzazione. Cerchiamo di essere coi piedi molto piantati per terra, sappiamo che i processi di ristrutturazione della spesa pubblica richiedono applicazione costante, perché abbiamo anche una storia di amministratori locali e ognuno di noi sa che per riqualificare la spesa e per fare la digitalizzazione della pubblica amministrazione, da cui peraltro prevediamo risparmi nell'arco di tre anni di oltre 2miliardi, serve molta attenzione, molta formazione della classe dirigente, molta applicazione, e quindi è possibile farlo ma ci vuole un grande impegno.
11 marzo 2014
Le start-up italiane all'estero
“Noi, start-up d’Italia a Wall Street”
A New York “ItaliaCamp”: protagonista un gruppo di giovani imprenditori. Tre storie emblematiche. - Di Francesco Semprini - La Stampa

L’iniziativa ha visto la partecipazione di società ed istituzioni e di oltre 70 università italiane e straniere. In scena il made in Italy dei giovani, che ha conquistato l’interesse di Wall Street, all’esordio nella piazza finanziaria più importante del mondo. I progetti d’impresa, ad alto potenziale di sviluppo - legati principalmente ai settori telecomunicazioni, Internet, «life science» e «green» - si sono così presentati agli investitori e ai «venture capitalist» internazionali per attrarre finanziamenti e coinvolgere partner commerciali.
La parte principale si è svolta nella «dining room» di Wall Street attraverso una sessione plenaria che ha dato la possibilità ad ogni start-up di valorizzarsi con una breve presentazione, alternandosi agli interventi di autorevoli commentatori su innovazione, finanza e internazionalizzazione.
3 marzo 2014
L'oscar al film di Sorrentino
Il grande orgoglio
"In queste ore dobbiamo pensare ad altro e lo stiamo facendo. Ma il momento orgoglio italiano per Sorrentino e La Grande Bellezza ci sta tutto". Così in un tweet il Presidente del Consiglio Matteo Renzi
"In queste ore dobbiamo pensare ad altro e lo stiamo facendo. Ma il momento orgoglio italiano per Sorrentino e 'La grande bellezza' ci sta tutto".
L'Oscar conquistato da 'La grande bellezza' "sarà per l'Italia un'iniezione di fiducia in se stessa".
8 febbraio 2014
Matteo Renzi sulla politica
Renzi: "La politica è un atto di fiducia"
25 gennaio 2014
Intervista a Zanonato
Zanonato: "Liste bloccate inaccettabili. Giusto affrontare il conflitto d'interessi"
Intervista a Flavio Zanonato di Carlo Fusi - Il Messaggero
Ormai da settimane, apri i giornali o ascolti i notiziari e alla rubrica "rimpasto", nella casella ministri in procinto di essere sostituiti, campeggia un nome, il suo. Flavio Zanonato, titolare dello Sviluppo economico, bersaniano, entra di diritto nel vastissimo club dei precari. Di lusso, of course. «Cosa le devo dire? Non ho alcun problema ad essere sostituito. Facevo il sindaco (di Padova n.d.r.), ora faccio il ministro, so che non è un impiego per sempre. Se Letta decide di avvicendarmi, lo accetto».Sì, però non deve essere simpatico leggere nello sguardo di chi hai di fronte l`interrogativo: ma questo ci sarà o no la prossima settimana?
«E` vero. Il fatto di essere costantemente indicato -.e per la verità non ci sono solo io in questa situazione - come soggetto di un possibile cambiamento provoca negli interlocutori una sensazione non positiva. Però io sono un tipo tenace, continuo a lavorare tranquillo. Deciderà Letta: prima bisogna definire l`agenda delle cose da fare, poi si aggiornerà la squadra».
Ma una sostituzione lei la prenderebbe o no come una bocciatura?
24 gennaio 2014
Italicum! Ecco spiegata la proposta per la nuova legge elettorale
Italicum, ecco come funziona
Scheda di presentazione della proposta di riforma della legge elettorale
per vedere il filmato clicca qui!!!

23 gennaio 2014
Legge elettorale in aula
La legge elettorale alla Camera il 29 gennaio
Lo ha deciso la Conferenza dei capigruppo di Montecitorio, che ha previsto anche che le operazioni di voto si svolgeranno il 30 e il 31 di gennaio.
"L'Italicum è, alle condizioni date, il miglior sistema elettorale che siamo riusciti a produrre nell'ambito di un patto", ha affermato intervenendo ad Agorà Debora Serracchiani, membro della segreteria nazionale del Pd.
E, a proposito delle eventuali modifiche, il portavoce della segreteria del Pd Lorenzo Guarini ha chiarito: “Ogni modifica al testo della legge elettorale può essere fatta, basta che non venga messo in discussione quanto concordato con tutti i soggetti politici che hanno stipulato l'accordo". Guerini aggiunge:
18 gennaio 2014
Debora Serracchiani per Electrolux
Serracchiani sollecita il governo per Electrolux
Il comparto industriale del "bianco" si conferma tra quelli
più in difficoltà nel nostro Paese. Al centro del dibattito, infatti,
ci sono state ieri due delle più importanti vertenze degli ultimi
anni.
Ad alzare la voce sulla Electrolux la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, che ieri ha incontrato una folta delegazione di lavoratori degli stabilimenti dell`azienda a Porcia (Pordenone) e Susegana (Treviso), oltre al commissario di governo per la Regione giuliana, Francesca Adelaide Garufi, e i sindaci dei Comuni coinvolti.
«Nutriamo una fortissima preoccupazione per la vicenda Electrolux, e sono estremamente indignata che il governo non abbia mai convocato a Roma nessun presidente delle quattro Regioni coinvolte», attacca Serracchiani, sottolineando di aver informato Enrico Letta «della grave situazione» e bacchettando il ministro Flavio Zanonato «per non averci mai neppure comunicato se abbia avuto contatti con la proprietà svedese».
La replica del titolare dello Sviluppo Economico non s`è fatta attendere: il tavolo sull`Electrolux sarà convocato «dopo il previsto incontro azienda-sindacati, calendarizzato il 27 gennaio». Il 4 febbraio, poi, è già fissato il Tavolo del "bianco" con Confindustria, l`associazione Ceced, i sindacati e le Regioni interessate dalla crisi. Da un marchio all`altro: l`Indesit ha chiesto due anni di cassa integrazione straordinaria per riorganizzazione per 1.783 addetti degli stabilimenti di Fabriano (900 lavoratori) e Caserta (883). La richiesta - si legge su Il Sole 24 Ore - rientra nell`accordo siglato il 3 dicembre scorso nella sede del Ministero dello Sviluppo Economico, e poi firmato il 16 dicembre, dopo la vittoria del «sì» al referendum (79,3% di consensi).
Ad alzare la voce sulla Electrolux la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, che ieri ha incontrato una folta delegazione di lavoratori degli stabilimenti dell`azienda a Porcia (Pordenone) e Susegana (Treviso), oltre al commissario di governo per la Regione giuliana, Francesca Adelaide Garufi, e i sindaci dei Comuni coinvolti.
«Nutriamo una fortissima preoccupazione per la vicenda Electrolux, e sono estremamente indignata che il governo non abbia mai convocato a Roma nessun presidente delle quattro Regioni coinvolte», attacca Serracchiani, sottolineando di aver informato Enrico Letta «della grave situazione» e bacchettando il ministro Flavio Zanonato «per non averci mai neppure comunicato se abbia avuto contatti con la proprietà svedese».
La replica del titolare dello Sviluppo Economico non s`è fatta attendere: il tavolo sull`Electrolux sarà convocato «dopo il previsto incontro azienda-sindacati, calendarizzato il 27 gennaio». Il 4 febbraio, poi, è già fissato il Tavolo del "bianco" con Confindustria, l`associazione Ceced, i sindacati e le Regioni interessate dalla crisi. Da un marchio all`altro: l`Indesit ha chiesto due anni di cassa integrazione straordinaria per riorganizzazione per 1.783 addetti degli stabilimenti di Fabriano (900 lavoratori) e Caserta (883). La richiesta - si legge su Il Sole 24 Ore - rientra nell`accordo siglato il 3 dicembre scorso nella sede del Ministero dello Sviluppo Economico, e poi firmato il 16 dicembre, dopo la vittoria del «sì» al referendum (79,3% di consensi).
16 gennaio 2014
Questa Lega del rumore. Gli articoli di Teorema
Questa lega "caciarona"
In questi giorni il partito della Lega Nord è presente su ogni giornale. Presente con alcuni suoi cavalli di battaglia, come le contestazioni al ministro Kyenge, e presente per le questioni della regione Piemonte e del governatore Cota.
Qualche giorno fa è esploso il caso della regione Piemonte, dove il TAR ha dichiarato che una lista che appoggiava la Lega Nord alle ultime regionali, la lista Pensionati per Cota, presentava delle irregolarità in quanto ha presentato delle firme false. A seguito di questo avvenimento (purtroppo arrivato 4 anni dopo, tempo inaccettabile) sono scoppiate diverse polemiche. Chi dice che il governatore del Piemonte, Roberto Cota, occupa quella posizione in modo illegittimo, chi vuole tornare alle urne, candidati di destra e sinistra già pronti a partire, la sfidande di Cota, Mercedes Bresso, in quota PD, che sorridendo brinda sull'accaduto.
Personalmente ci sembra che brindare sulla caduta di un governatore di regione dopo 4 anni dalle elezioni e brindare perchè sono avvenuti dei fatti illegali sia un po' fuori luogo ma ognuno la pensa come vuole.
Sicuramente però, per la Lega Nord, è un colpo non indifferente. Una sua lista alleata ha commesso azioni illegali raccogliendo firme false. Caro Cota, scegli bene i compagni di viaggio!!! Sono seguite poi fiaccolate di solidarietà a Cota e altre manifstazioni dove i "big" del carroccio hanno sostenuto il loro governatore e hanno affermato che dovrà mantenere la poltrona legittima perchè il numero di voti presi è quello che conta. Il fatto che una lista sia, in qualche modo, illegittima è ovviamente trascurabile.
Comprendiamo però che perdere il Piemonte non sia cosa da poco conto.
Salta la "MacroRegioneDelNord", salta l'autonomia della Padania, salta il controllo su una delle regioni più grosse del paese.
In questi giorni il partito della Lega Nord è presente su ogni giornale. Presente con alcuni suoi cavalli di battaglia, come le contestazioni al ministro Kyenge, e presente per le questioni della regione Piemonte e del governatore Cota.

Personalmente ci sembra che brindare sulla caduta di un governatore di regione dopo 4 anni dalle elezioni e brindare perchè sono avvenuti dei fatti illegali sia un po' fuori luogo ma ognuno la pensa come vuole.
Sicuramente però, per la Lega Nord, è un colpo non indifferente. Una sua lista alleata ha commesso azioni illegali raccogliendo firme false. Caro Cota, scegli bene i compagni di viaggio!!! Sono seguite poi fiaccolate di solidarietà a Cota e altre manifstazioni dove i "big" del carroccio hanno sostenuto il loro governatore e hanno affermato che dovrà mantenere la poltrona legittima perchè il numero di voti presi è quello che conta. Il fatto che una lista sia, in qualche modo, illegittima è ovviamente trascurabile.
Comprendiamo però che perdere il Piemonte non sia cosa da poco conto.
Salta la "MacroRegioneDelNord", salta l'autonomia della Padania, salta il controllo su una delle regioni più grosse del paese.
14 gennaio 2014
Torino dice sì alla legalizzazione delle droghe leggere....le altre città quando?
Da Repubblica.it
Torino, sì alla cannabis libera
E' la prima tra le grandi città
Il consiglio comunale
approva l'appello al parlamento: "Bisogna passare da un impianto
proibizionistico a uno di tipo legale della produzione e della
distribuzione delle droghe leggere". Fino all'ultimo la legalizzazione
era in forse, sotto l'incognita del voto moderato e cattolico del Pd
di GABRIELE GUCCIONE
Manifestazione per la legalizzazione delle droghe leggere |
Torino apre le porte alla cannabis, prima tra le grandi città d'Italia. Non che da oggi si possa consumare, produrre per il proprio uso e condividere tra amici la marijuana sul terrazzo di casa, come se si fosse a Montevideo o ad Amsterdam. Ma questo è il senso "politico" della richiesta, partita dalla Sala Rossa dopo il voto di ieri della Sala Rossa e indirizzata al Parlamento: "Passare da un impianto proibizionistico a uno di tipo legale della produzione e della distribuzione delle droghe leggere". Il testo è quello partorito con un ordine del giorno proposto da Marco Grimaldi di Sel e dai consiglieri Silvio Viale, Luca Cassiani e Lucia Centillo del Pd.
Fino all'ultimo la legalizzazione in salsa torinese era in forse, sotto l'incognita del voto moderato e cattolico del Pd, mentre sembrava più possibile l'approvazione di una seconda mozione pro-cannabis che si limitava ad allargarne l'uso terapeutico. Alla fine il via libera è arrivato.
13 gennaio 2014
Governo e gioco d'azzardo
Il governo dia subito risposte ai cittadini sulla tassazione dei giochi d'azzardo
I deputati Pd, Anzaldi e Bobba: "l'annuncio del ministro Graziano Delrio diventi subito realtà: il governo istituisca un tavolo interministeriale sulla tassazione dei giochi d'azzardo legali e dia finalmente risposte ai cittadini"
di
Michele Anzaldi,
Luigi Bobba
"L'annuncio del ministro Graziano Delrio diventi subito
realtà: il governo istituisca un tavolo interministeriale sulla
tassazione dei giochi d'azzardo legali e dia finalmente risposte ai
cittadini". E' quanto chiedono i deputati del Partito democratico
Michele Anzaldi e Luigi Bobba, componente della commissione Bilancio,
promotori di una proposta per uniformare la tassazione sui giochi. "Su
questo tema il governo non può' più' andare avanti con annunci e rinvii,
ora servono fatti concreti", aggiungono.
6 gennaio 2014
Questo è un esempio di PD che NON ci piace!
Lombardia, consigliere pd con la Lega:
"Semplifichiamo la vendita delle armi"
La mozione del
Carroccio in consiglio regionale chiede di ridurre gli obblighi
burocratici. Tra le firme quella di Corrado Tomasi, democratico eletto
in provincia di Brescia dove si trovano cento aziende del settore
di MATTEO PUCCIARELLI
4 gennaio 2014
Intervista a Ivan Scalfarotto
Scalfarotto: L`Italia è rimasta troppo indietro c`è un`emergenza coppie gay e chi lo nega cerca solo scuse"
Intervista a Ivan Scalfarotto di A. Cus - La Repubblica
«Dire che il tema delle unioni civili non è una
urgenza, è una scusa accampata da chi non le vuole». Ivan Scaffarotto,
deputato pd impegnato per i diritti Lgbt, dall`Inghilterra (dove si
trova per coinvolgere l`Italia nel Festival della Letteratura di Oxford)
replica così a coloro che, come gli alfaniani, chiedono la moratoria
legislativa sui temi etici.
Tra tanti problemi del Paese, perché dal suo punto di vista le unioni civili dovrebbero essere una priorità?
«Con
la scusa che questo argomento non è mai un`urgenza, ora l`Italia è il
fanalino di coda in materia di diritti civili non solo nell`Ue, ma anche
nel mondo. Perfino alcuni Paesi dell`America Latina ci sono davanti.
Ecco perché questo argomento, se anche non lo fosse stato, è diventato,
oggi, un`emergenza».
La sua, si potrebbe dire, è un`opinione come un`altra...
«No.
Il nostro Paese è così in ritardo che la Consulta ne12010 s`è
pronunciata invitando il Parlamento a legiferare. La Cassazione ha
emesso una sentenza che ribadisce pari dignità fra coppie etero e coppie
gay. Senza contare che molte Questure italiane rilasciano oramai da
tempo il permesso di soggiorno al coniuge (dello stesso sesso) sposato
da un italiano all`estero».
2 gennaio 2014
La "TOP TEN" dei post di Teorema più letti di tutto il 2013!!!
Il 2013 è ormai passato. Anche il blog Teorema vuole andare a ricordare alcuni tra i post più letti e cliccati di tutto il 2013. Abbiamo cercato tra tutti i post (ben 952!!!) i 10 che hanno raccolto più attenzioni. Alcuni riguardano Sulbiate, altri i paesi limitrofi e alcuni invece questioni di interesse più ampio.
Eccoli qui, cliccando sul titolo si accede direttamente al post!!
1. Pedemontana ancora senza soldi. Possiamo continuare a sperare
2. Non è questione di centesimi...ma di affari per centinaia di euro
3. Don Maurizio Bidoglio - Dieci anni dopo. Testi inediti.
4. Ma quale Sulbiate?
5. Sulbiate, per ricordare insieme la Liberazione dell'Italia.
6. Sulbiate, un tant al toc?
7. Tesi di laurea, società e Sulbiate
8. A Sulbiate dal bilancio si "scomputa" anche la povertà
Eccoli qui, cliccando sul titolo si accede direttamente al post!!
1. Pedemontana ancora senza soldi. Possiamo continuare a sperare
2. Non è questione di centesimi...ma di affari per centinaia di euro
3. Don Maurizio Bidoglio - Dieci anni dopo. Testi inediti.
4. Ma quale Sulbiate?
5. Sulbiate, per ricordare insieme la Liberazione dell'Italia.
6. Sulbiate, un tant al toc?
7. Tesi di laurea, società e Sulbiate
8. A Sulbiate dal bilancio si "scomputa" anche la povertà
27 dicembre 2013
Superare la Bossi-Fini
Cuperlo scrive a Letta: "Superare la Bossi-Fini e chiudere i Cie"
Lo ha scritto il presidente dell’Assemblea nazionale del Pd, Gianni Cuperlo, in una letetra indirizzata al presidente del Consiglio, Enrico Letta.
“Come sai in queste stesse ore il nostro giovane collega Khalid Chaouki – si legge nella lettera - si è auto-recluso nel CIE di Lampedusa e non intende recedere dalla sua protesta fintanto che il governo non assumerà la decisione operativa di trasferire le donne e gli uomini trattenuti da mesi nel Centro presso le strutture dei CARA attrezzati all’ospitalità dei richiedenti asilo”.
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