10 giugno 2024
7 giugno 2024
4 giugno 2024
Fac-simile della scheda elettorale

Tra pochi giorni, sabato 8 e domenica 9 giugno 2024 si voterà per il rinnovo del Parlamento Europeo e verranno quindi eletti gli europarlamentari della X legislatura.
I seggi saranno aperti dalle 15.00 alle 23.00 di sabato 8 e dalle 7.00 alle 23.00 di domenica 9.
Il nostro Paese eleggerà 76 deputati europei, 20 dei quali nella Circoscrizione 1 – Italia Nord Occidentale in cui sono comprese, oltre alla Lombardia, anche Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta.
I candidati nella nostra Circoscrizione sono:
STRADA | CECILIA MARIA |
BENIFEI | BRANDO MARIA detto BRANDO detto BONIFEI |
TINAGLI | IRENE |
ZAN | ALESSANDRO |
PARIGI | ANTONELLA |
GORI | GIORGIO |
EVI | ELEONORA |
MARAN | PIERFRANCESCO |
TOIA | PATRIZIA FERMA FRANCESCA |
MATTIELLO | DAVIDE |
ACCOSSATO | ELENA |
FIANO | EMANUELE |
ROMANO | MONICA |
CENTOZ | FULVIO |
ARTUSI | LUCIA CARMELA |
PIZZUL | FABIO |
ALFONSO | DONATELLA ANITA detta DONATELLA |
JAHIER | LUCA GIUSEPPE detto LUCA |
GIUDICEANDREA | PAOLA detta GIUDICE |
BOTTERO | FABIO |
La scheda elettorale per le elezioni europee è, nella nostra Circoscrizione, di colore grigio. Si vota apponendo una croce sul simbolo del Partito Democratico (l’ultimo in basso nella colonna centrale) ed è possibile esprimere sino a tre preferenze scrivendo il cognome dei candidati prescelti nelle righe a fianco del simbolo del PD.
ATTENZIONE: se si esprimono due preferenze, esse DEVONO andare a candidati di sesso diverso.
Se si esprimono tre preferenze esse DEVONO andare a due donne e un uomo OPPURE a due uomini e una donna.
7 settembre 2022
20 marzo 2022
Newsletter Eurodeputati
EDITORIALE
Il 24 febbraio scorso è iniziata l'invasione della Russia in Ucraina e il prossimo 24 marzo, fra una settimana dal momento in cui scrivo queste parole, i leader europei si troveranno intorno al tavolo del Consiglio per un summit preceduto lo stesso giorno da una riunione straordinaria della Nato. Trenta giorni sono pochissimi nella misura dei grandi accadimenti che scandiscono il ritmo della Storia, soprattutto se paragonati ai 77 anni di pace europea che li hanno preceduti. |
9 dicembre 2021
Newsletter Eurodeputati
EDITORIALE
Nei giorni scorsi, insieme ai colleghi Pierfrancesco Majorino e Pietro Bartolo, siamo andati in Polonia a vedere con i nostri occhi le condizioni disperate dei rifugiati, cinicamente usati e manipolati dal regime bielorusso di Lukašėnka e lasciati a soffrire e a morire al gelo nelle foreste ai confini polacchi dell'Unione europea. |
27 luglio 2021
Newsletter Eurodeputati
EDITORIALE
Non c'è crescita economica né transizione ecologica senza equità sociale. Per questo da mesi lavoriamo al Parlamento europeo per fare in modo che l'attenzione alla giustizia sociale sia il pilastro delle due più importanti iniziative dell'Unione europea di questa legislatura: il piano di rilancio Next Generation Eu e il Green Deal europeo |
13 luglio 2021
23 giugno 2021
Newsletter Eurodeputati
EDITORIALE
La Garanzia per l'Infanzia è realtà. La settimana scorsa i ministri europei responsabili per occupazione, sociale e salute riuniti nel consiglio Epsco hanno dato il via libera alla proposta di Raccomandazione che istituisce la Garanzia per l'Infanzia. Grazie ai soldi del Fondo sociale europeo l'Italia disporrà di 650 milioni di euro di cofinanziamento, ai quali si andranno ad aggiungere almeno altrettante risorse nazionali per la sua messa in atto. Si tratta del punto di arrivo di un progetto avviato da noi, Socialisti e Democratici, nel lontano 2014, e che oggi può finalmente partire e offrire servizi fondamentali a milioni di bambini in difficoltà. [...] |
3 giugno 2021
Newsletter Eurodeputati
EDITORIALE
L'Unione europea dei sovranismi, degli egoismi nazionali, dei veti incrociati e dei summit che durano ore per non decidere niente non basta più. Chi su questo coltivava ancora qualche dubbio si è dovuto ricredere dopo il vertice di fine maggio. I leader europei sono arrivati a Bruxelles con i dossier più scottanti aggiunti all'ultimo: la questione migratoria, affrontata su insistenza dell'Italia, e il dirottamento del volo Rynair da parte delle forze bielorusse. Il risultato è che di fronte alle immagini scioccanti dei cadaveri dei bambini abbandonati per giorni sulle spiagge libiche i leader hanno deciso ancora una volta di non decidere: questione rimandata al prossimo Consiglio europeo. I veri passi avanti sulla questione sono usciti dalla colazione di lavoro tra il premier Mario Draghi e il presidente francese Emmanuel Macron [...] |
2 maggio 2021
La nostra Europa, il nostro futuro
Si svolgerà a Roma lunedì 3 maggio, nella sede del Partito Democratico, l’iniziativa organizzata da PD, PSE e gruppo S&D al Parlamento europeo dal titolo “La nostra Europa, il nostro futuro” in vista della Conferenza sul futuro dell’Europa, che prenderà l’avvio il 9 maggio.
I lavori si svolgeranno dalle 11,45 alle 14. Gli ospiti saranno in parte in presenza nella sede del Pd e in parte collegati.
Saranno presenti al Nazareno il presidente del Parlamento europeo David Sassoli, i commissari Paolo Gentiloni, Frans Timmermans, Nicholas Schmit, la capogruppo S&D Iratxe Garcia e il presidente Pse Sergei Stanishev che apriranno i lavori.
Per i progressisti, italiani ed europei, il futuro dell’Europa sta nella transizione ecologica, nel lavoro, nella democrazia e nei diritti.
8 dicembre 2020
Editoriale di Brando Benifei, plenaria 23-26 Novembre 2020
3 dicembre 2020
In questi mesi complicati, procede con caparbietà a Bruxelles il lavoro per reagire alla crisi, e per trovare un accordo finale su NextGeneration EU e sul bilancio, assicurando risorse adeguate alle politiche dell’Unione per i prossimi sette anni.Mentre Orban e Kaczyński si rifiutano di accettare le regole sullo stato di diritto, mettendo in opera un ricatto sul bilancio e minacciando di bloccare programmi utili a tutti i cittadini europei (compresi i loro), il Parlamento Europeo è impegnato in una serie di importanti triloghi, cioè le negoziazioni con Commissione e Consiglio, per chiudere accordi fondamentali per i programmi UE.
In questa fase così delicata, rinforzare la dimensione sociale dell’Europa in ogni ambito è la chiave per uscire dalla crisi e governare i cambiamenti in atto. Io stesso, in queste settimane, sto partecipando ad esempio a quello sul Single Market Programme, dove stiamo riuscendo a confermare una serie di misure per legare la crescita del mercato interno agli obiettivi di sviluppo sostenibile, alla protezione dei consumatori, oltre che al controllo del mercato a tutela di imprese e cittadini (si pensi alla contraffazione).
1 dicembre 2020
La coscienza dell’Europa
Vedo la speranza che un virus a portata pandemica possa essere sconfitto dall’uomo. Stiamo combattendo una battaglia difficilissima. Lo stiamo facendo a un costo altissimo. Di vite, di affetti, di gabbie di solitudine e isolamento, di incertezze sul futuro. Questa settimana ci ha consegnato anche due fatti di cronaca, l’uno lo specchio dell’altro. Il primo è lo sciopero “al contrario” indetto dai braccianti agricoli lo scorso 12 novembre.
Uno sciopero indetto contro la schiavitù. Contro l’assenza di minime condizioni di sicurezza sul lavoro, incluso il diritto all’igiene personale e ai dispositivi di protezione individuale.
Eppure i braccianti hanno annunciato che il loro sciopero si sarebbe svolto continuando a lavorare, garantendo il cibo sulle nostre tavole, ma rinunciando alla paga. Un gesto da giganti. Poi c’è l’altra notizia, che mi ha spezzato il cuore, per l’indifferenza di tanti. È quella dei nuovi morti per naufragio nel Mediterraneo e di uno straziante salvataggio da parte della Open Arms. Ci sono le urla di una madre disperata, che chiede incessantemente: “Cercate il mio bambino! Ho perso il mio bambino”. Quel bimbo, Youssef, di appena sei mesi, non si è salvato ed è stato sepolto a Lampedusa. Guardare quelle immagini è stato peggio di un pugno allo stomaco.
Ne ho viste tante, di quelle madri. Le ho viste sbattere la testa per terra, sui muri, cercare la morte per raggiungere i figli ingoiati dalle onde.
21 giugno 2020
Fondi e ricerca. L'Europa deve rilanciare
13 giugno 2020
E se un effetto collaterale del coronavirus fosse mettere le basi per l’Europa federale?
26 aprile 2020
Sono i Bond europei il nostro obiettivo vitale, il MES è complementare
- L’Eurogruppo, formato dai Ministri del Tesoro che ha chiuso con un documento con decisioni già prese e con proposte da sviluppare;
- il Parlamento UE che ha approvato una risoluzione con alcuni punti chiave;
- il Consiglio europeo, cioè il consesso dei capi di Stato e di Governo, cui spettano le decisioni formali.
21 aprile 2020
Coronavirus. Gentiloni: "Europa e Italia davanti ad un bivio decisivo"
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Il commissario Ue all’Economia, Paolo Gentiloni |
Giovanni Maria Del Re - Bruxelles sabato 18 aprile 2020 - Avvenire.it
Attenti a evitare che la crisi lasci vincitori e perdenti, l’Eurozona non potrebbe sopportarlo. È un chiaro monito quello che lancia Paolo Gentiloni: un’intesa sul Fondo di ripresa e i titoli comuni per finanziarli sono anche nell’interesse dei Paesi del Nord, Germania in testa. Non senza però rassicurare che nessuno vuole il ritorno all’austerity o pensa a una “troika” per chi utilizzerà il Mes. A pochi giorni dalla videoconferenza di giovedì dei leader Ue, il commissario europeo all’Economia condivide le sue riflessioni in questa intervista ad Avvenire. Partiamo dalle scuse all’Italia della presidente della Commissione Ursula von der Leyen. «C’è stata una difficoltà iniziale – dice il commissario –, pensiamo che nei primi giorni ci sono stati addirittura divieti nazionali all’esportazione di materiale medico. C’è stato un deficit di solidarietà, ha fatto bene la presidente a scusarsi di questo ritardo. Un ritardo che però è stato recuperato».
Gli italiani però continuano a ritenere che l’Ue stia facendo troppo poco...
La domanda di un intervento ancora più forte da parte dell’Europa è più che legittima, anche se è un po’ curioso quando a chiedere molto all’Europa sono proprio coloro che nei diversi Paesi hanno fatto di tutto per indebolirla. Detto questo, la crisi rappresenta per l’Ue un banco di prova ma anche un’occasione: riporta al centro dell’attenzione dei nostri concittadini il suo ruolo indispensabile. In questo senso, è doveroso da parte delle istituzioni europee fare ancora di più; ma anche spiegare quel che è stato fatto, che è moltissimo. Perché l’Ue ha preso in un mese decisioni senza precedenti: ha sospeso il Patto di stabilità, cambiato le regole degli aiuti di Stato, reso disponibili decine di miliardi di fondi europei inutilizzati o destinati ad altro, consentendo così un’azione poderosa degli Stati membri, impensabile tre mesi fa. Pensiamo all’intervento della Bce, senza le cui decisioni oggi singoli Stati membri avrebbero potuto trovarsi in difficoltà ancora più serie. E l’Eurogruppo ha deciso 540 miliardi di euro di interventi comuni su sanità, disoccupazione e sostegno alle piccole e medie imprese, rompendo un tabù. E cioè che la Bce fa la politica monetaria ma sulle politiche economiche e di bilancio ogni Paese fa per conto suo: sono state prese decisioni di spesa e di politica economica comune. È la strada che va percorsa per la prossima fase.
28 marzo 2020
Minacce
Nuova ondata di solidarietà
Le intimidazioni classificate sulla piattaforma per la protezione dei giornalisti creata dal Consiglio d'Europa: tra "le violazioni più gravi e dannose alla libertà di stampa"
Il 'caso Carlo Verdelli', direttore del quotidiano La Repubblica sotto scorta dopo le ripetute minacce di morte ricevute da "gruppi nazisti", è stato inserito sulla piattaforma per la protezione dei giornalisti creata dal Consiglio d'Europa. Questo implica che le autorità italiane dovranno rendere conto dell'inchiesta condotta per identificare e processare gli autori delle minacce.
"Il caso Verdelli è un'ulteriore prova dell'aumento dei crimini contro i giornalisti commessi dagli estremisti" ha scritto in un tweet il portavoce del Consiglio d'Europa, Daniel Holtgen
15 marzo 2020
Patrizia Toia in l'Europa

“Dopo qualche esitazione e pessimi errori da parte della Bce finalmente l'Unione europea fa la cosa giusta. La presidente Ursula Von der Leyen, anche prendendo le distanze dalle parole (e dalle idee) della Lagarde di ieri, dichiara tre cose importanti: massima flessibilità sul nostro bilancio, apertura sugli aiuti di stato (altrimenti vietati) e la disponibilità ad applicare la clausola di salvaguardia dal Patto”.
Lo ha dichiarato Patrizia Toia, eurodeputata PD e vicepresidente della commissione Industria al Parlamento europeo.
“Inoltre – ha aggiunto Toia – la Commissione prevede un piano di investimenti per sostenere i paesi colpiti dalla crisi del Coronavirus, che aiuta l’Italia ma anche gli altri paesi e misure per alleviare l'impatto sull’occupazione. Queste scelte sono quelle di cui abbiamo bisogno, e che l'Italia si aspetta, come ha dichiarato il nostro Presidente Mattarella. Non ci basta che la Presidente dica 'siamo tutti italiani' perché questo virus non é solo un problema italiano: é europeo e la risposta deve essere europea!!! Adesso ci aspettiamo atti concreti: gestione comune della crisi, protocolli e modalità di intervento comune, approvvigionamento e distribuzione comune del materiale tra i paesi, stop alle azioni di boicottagio delle nostre merci e é stop alle azioni di blocco o di freno alle frontiere interne, ricerca comune per un vaccino per debellare il virus, sostegno all’economia‚ alle imprese e azioni per difendere l'occupazione come la garanzia europea contro la disoccupazione. Ma in più ci aspettiamo che oltre alle misure per questa emergenza, si apra una stagione nuova di grandi cambiamenti, per una Nuova Vera Europa!”.