Italicum.”E’ surreale che si discuta su un
modello elettorale ma penso che sia giusto parlarsi con grande chiarezza e
trasparenza. Dal momento in cui sono diventato presidente del Consiglio non ho
vissuto un giorno senza polemica. Fuori da qui lo scontro è ancora più forte,
c’è l’insulto e la contestazione nei confronti dell’altro. Questa direzione è
stata preceduta da un appello all’unità e poi il giorno prima ha visto una
girandola di interviste in cui già si dava per scontata la rottura”, ha
sottolineato Renzi.
“Propongo
che vi siano nella discussione sulla legge elettorale tempi certi: non
possiamo farlo in campagna referendaria ma l’impegno è iscriverlo in
discussione nelle commissioni competenti nelle due settimane immediatamente
successive”.
“Ballottaggio
sì o no – e sapete come la penso – premio alla lista o alla coalizione e modo
in cui si eleggono i parlamentari (collegi, preferenze o – ma non lo
consiglierei – sorteggio). Su questi punti apriamo una discussione profonda,
seria”.
“Provo a
offrire una soluzione, nel rispetto di tutti. Io ho il compito politico
di affrontare il tema del cosiddetto combinato disposto tra riforma
costituzionale e legge elettorale. Essendo così importante la riforma
costituzionale mio compito è cercare ulteriormente le ragioni di un punto di
accordo. Se ognuno immagina di usare la legge elettorale come alibi, lo
smontiamo, per non perdere l’occasione della riforma costituzionale”.
“Propongo
una delegazione formata dal vicesegretario del Pd, Lorenzo Guerini, come
coordinatore, i capigruppo, il presidente, più un esponente della minoranza:
siamo totalmente disponibili a lavorare, chiedo solo che la delegazione senta
tutti gli altri partiti, anche i 5 Stelle: siamo per utilizzare queste
settimane e mesi per togliere tutti gli alibi”.
“C’è una
proposta Chiti-Fornaro” per l’elezione dei futuri senatori, “sono pronto
ad adottarlo come testo base nella discussione come segnale di trasparenza tra
noi”.
“C’è chi ha
votato dalle tre alle sei volte la riforma costituzionale in Parlamento, se
votano No nel referendum noi li rispettiamo: ognuno poi fa i conti con la
propria coerenza”.
Pil.”La direzione di marcia della
crescita è tornata quella giusta, la velocità ancora no. Trovo ridicolo – ha
osservato Renzi – chi fa differenze tra le stime del Governo e quelle dell’Fmi,
tra +1% e +0,9 per cento. Il fatto che questa differenza apra la discussione sui
quotidiani fa scattare un sorriso, anche perchè nel 2012 e 2013 la crescita era
del -2% non si levarono le stesse voci preoccupate”.
Lotta
all’evasione fiscale. “Il 2015
doveva essere l’anno di grazia degli evasori secondo molte dichiarazioni e
invece abbiamo fatto un record. Nel 2016 vogliamo superare il muro dei 16
miliardi anche se non sarà facile”.
Digitalizzazione. “Grazie alla digitalizzazione
abbiamo recuperato 14,8 miliardi di euro dall’evasione. Nel 2016 vogliamo fare
meglio, anche se non sara’ facile, superare il muro dei 15 miliardi. Il 2015
doveva essere l’anno di grazia degli evasori. Invece è stato assicurato più
denaro di tutti alle casse dello stato dalla lotta all’evasione”.
La relazione
del segretario Renzi è stata approvata con voto unanime dalla Direzione
Nazionale PD. La minoranza PD non ha partecipato al voto
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