10 aprile 2020

Lotta al CoViD-19: un documento del PD lombardo

Dal 21 febbraio scorso la Lombardia continua ad essere al centro di una pandemia che sta avanzando costantemente: in poco più di quaranta giorni, infatti, il numero dei cittadini positivi al CoViD-19 ha superato le 50mila unità e il dato dei decessi – ben 8.905 alla data del 5 aprile – tocca drammaticamente il 17,6% dei contagiati.
Purtroppo, rimane ancora troppo basso il numero massimo di tamponi che Regione Lombardia è in grado di processare (non si scosta infatti dai 5mila al giorno) e quotidianamente assistiamo a un triste bollettino che riporta un numero costantemente crescente di decessi tra gli ospiti delle case di riposo oltre che di cittadini lasciati soli nelle proprie abitazioni. Un numero impressionante di contagiati si riscontra tra gli operatori sanitari negli ospedali, nelle residenze per anziani e tra i medici di famiglia, tutte persone che hanno contratto il virus in percentuali altissime e che si sono ammalate proprio nell’adempiere al loro lavoro, a volte con conseguenze estreme, troppo spesso in assenza di adeguati dispositivi di protezione.
Siamo dentro una nuova fase dell’epidemia. L’intervento nel solo ambito ospedaliero, importante, ma riparativo, è oramai insufficiente e va integrato rapidamente con il monitoraggio e la prevenzione sul territorio. La Lombardia si è trovata gravemente impreparata proprio su questo versante, e non c’è più tempo da perdere: lo dimostrano le nuove restrizioni ai comportamenti individuali che si succedono giorno dopo giorno, e pongono interrogativi sul quando e come ci si dovrà attrezzare per un graduale ritorno alle attività lavorative, di studio, e sanitarie oggi interrotte dall’emergenza.
Il tema oggi è come attraversare l’epidemia in sicurezza: non c’è un prima e un dopo, ma un durante che rischia di essere senza fine e di provocare nuovi morti, povertà, crollo dell’economia. Per questo dobbiamo agire subito con azioni concrete sul versante della salute individuale e collettiva in Lombardia.
E’ urgente che il Presidente Fontana risponda alle domande poste da molti, dai Sindaci e dal Gruppo PD in Regione, che il PD Lombardia fa proprie.