17 settembre 2020

È un caso il voto della Lega sulla Bielorussia: il partito si astiene sulla condanna di Lukashenko.

Zingaretti protesta: "Non condannano un dittatore". Il capodelegazione dem a Strasburgo: "Salvini non vuole scontentare Putin"

17 settembre 2020 - la Repubblica

Un voto quasi unanime: 574 sì, 37 no e 82 astensioni sulle sanzioni per le autorità bielorusse. Il Parlamento europeo è stato compatto nella sua richiesta alle altre istituzioni dell'Unione. Ma con una defezione importante sul piano politico italiano: l'astensione della Lega.

A Bruxelles i deputati hanno deciso di non riconoscere Lukashenko come presidente della Bielorussia, riconoscendo che le elezioni hanno violato "tutti gli standard riconosciuti a livello internazionale". Dunque sì alle sanzioni per le autorità responsabili delle violenze su chi ha protestato in queste settimane: per renderle effettive, tuttavia, serve il via libera del consiglio (e quindi degli stati membri dell'unione).

Sull'astensione delle Lega, arriva subito la condanna del Pd: "A Bruxelles la Lega si è astenuta sulla condanna di un dittatore, che schifo", twitta il segretario dem Zingaretti.